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Prestazioni suggerite
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Esperienze
Psicologa clinica, psicoterapeuta in formazione presso la S.I.S.P.I. (Scuola Internazionale di Specializzazione con la Procedura Immaginativa) di Milano. Laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche all’Università Bicocca di Milano e successivamente in Psicologia Clinica all’università di Torino. Come specializzanda in psicoterapia ho l’opportunità di collaborare con un Consultorio Famigliare dove tratto in particolar modo problematiche relazionali e difficoltà nella coppia, dipendenze, abusi e maltrattamenti, mobbing e bullismo, gestione della genitorialità. Da sempre interessata alla psicologia dell’inconscio e agli aggiornamenti neuroscientifici.
2 recensioni
Punteggio generale
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A.L.F.
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Trovo la Dott.ssa Raco molto attenta, in ascolto e professionale. La raccomando.
E.F.
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Raccomando la dott.ssa Laura Raco per la forte empatia che fin da subito ho sentito nei miei confronti. Inoltre, lo studio è molto accogliente e si trova nel cuore di Milano.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 1 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno dottori. Avrei bisogno del vostro parere. Sono fidanzata da 3 anni con un ragazzo di 9 più piccolo di me( io 37 lui 28) e la nostra storia è stata travagliata e burrascosa soprattutto il primo anno e mezzo in cui lui usava crack , persona molto possessiva, insicura e paranoica , non gli ho dato mai modo di essere geloso ma aveva sempre da ridere ( per instagram se aggiungevo qualcuno o se facevo un aperitivo con qualche amica ) spiego che lui lavorava a malapena e aveva pochissima vita sociale quindi il suo punto di riferimento ero soltanto io.
Dopo un anno e mezzo la situazione è migliorata un pochino , ha iniziato a diminuire con quella sostanza e aveva più soldi con il lavoro quindi automaticamente si sentiva meglio. ( ha la mania dei soldi ed ora che sta lavorando meno è praticamente " impazzito ", sempre nervoso e alla ricerca di denaro)
Alcuni lati del suo carattere però erano rimasti invariati , il voler stare sempre con me e focalizzarsi su cavolate ( non mi tagghi su instagram mentre prima lo facevi , evidentemente vuoi nascondermi alle persone) .
Da parte dopo il primo anno e mezzo c e stato un raffreddamento e un distacco e lui questo lo ha percepito ma anziché recuperare e capire che mi ci aveva portato lui si è focalizzato sull accusarmi e ripetermi continuamente che stavo con lui per dipendenza affettiva e abitudine. È la stessa cosa che potevo e posso pensare anche io , visto le sue problematiche e il suo attaccamento morboso. Ma vorrei raccontarvi una vicenda accaduta circa un mese e mezzo fa in cui ho rincontrato dopo anni qui nel mio paese un ragazzo che nn vedevo da secoli e che viene qui per trovare la sua famiglia. Ci siamo salutati al parco e scritti un paio di volte su instagram per un saluto , un mese e mezzo fa stavo soffrendo molto per una brutta situazione che avevo in casa e gli ho scritto esclusivamente per sfogarmi con lui visto che il mio ragazzo è sempre stato poco dedito ai miei sfoghi perché focalizzato troppo sui soldi e le sue problematiche.
Questa persona mi ha ascoltato e consigliato e abbiamo parlato soprattutto del mio rapporto con lui. Quindi semplicemente un amico che ha ascoltato quel che avevo da dire e niente più. Da qualcosa ho capito che da parte sua c era anche un " interesse " e un voler capire come mai una persona come me si fosse infilata in una situazione del genere così mi ha fatto una battuta via SMS dicendomi che se un giorno avessi risolto potevo andare con lui in camper a visitare una città visto che sapeva che mi piaceva viaggiare. Si è reso subito conto di aver esagerato ma io sono certa che ha fatto quella battuta per alleggerire la mia situazione e visto anche che è una persona che ha tante amiche donne e che viaggia spesso. C ho dato poco peso e nel giorno del mio compleanno gli ho scritto per offrirgli un caffè ( sempre senza malizia) che lui ha rifiutato perché stava lavorando.
Un pomeriggio sono stata da mia zia a cui ho raccontato questo fatto , così, per parlare , non ero e nn sono interessata assolutamente e per me era ed è una persona con cui parlare e sfogarmi, e lo sa anche lui e niente più. Non mi sono resa conto che in quei giorni avevo una spia sul mio cellulare inserita dal mio ragazzo e quando ho raccontato di questa persona a mia zia il mio ragazzo stava ascoltando tutto ! Ha preso la palla al balzo , accusandomi, dicendo che lo avevo tradito o che cmq avevo avuto il pensiero ! Da lì ne abbiamo parlato molto poco ma siamo cmq andati avanti, ho cercato di rassicurarlo ma è più forte di lui ,ha preso la palla al balzo e se prima aveva delle paranoie infondate adesso è come se per lui fossero diventate vere.
Io so che questa nn è una relazione sana ma nn riesco a staccarmi e inizio a sentirmi in colpa per qualcosa che nn ho fatto e che nn avrei mai pensato di fare ! È convinto che abbia installato quell app perché gli nascondevo qualcosa e anziché preoccuparsi per quel che ha fatto dice di aver fatto bene. Come al solito la colpa ricade sempre su di me.
È passato un mese e mezzo da quando ho parlato con quella persona , io e il mio ragazzo siamo andati al mare e passato dei giorni insieme e ora ad un rifiuto che gli ho dato di accompagnarlo per lavoro a fare dei giri ha ricacciato dopo un mese e mezzo questa storia. Mi blocca, mi sblocca , e sono mesi che lavorando meno mi fa richiesta di denaro ( sempre 10 /15 euro max al giorno o qualche volta a settimana ) io glieli mando perché so che si trova in difficoltà per benzina e per fumare visto che purtroppo è un consumatore abitudinario di hashish.
Ma allo stesso tempo mi maltratta, umilia e dice che sono una poco di buono.
Perché nn riesco ad uscirne? Mi sono comportata male nei sui riguardi ? Ditemi se davvero ho motivo di sentirmi in colpa. Grazie dottori e buona giornata
Buongiorno, posso solo immaginare come possa essere stare in una relazione con una persona che non mostra affetto né fiducia, e che al contrario la umilia e la maltratta in questo modo. Ha già compreso, come lei stessa scrive, che la relazione non è sana per lei. Ed è perfettamente comprensibile la sua difficoltà ad allontanarsi da quest'uomo: in queste situazioni subentrano dei meccanismi difficili da sradicare, e il senso di colpa è del tutto comune. E' interessante capire che cosa la tiene legata a questa persona, nonostante i comportamenti controllanti e colpevolizzanti. E' fondamentale un supporto psicologico adeguato, un professionista che possa aiutarla a capire le radici di queste sue difficoltà e che possa lavorare con lei per trovare insieme la via d'uscita da questa situazione. Le auguro il meglio. Dr.ssa Laura Raco
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