Esperienze

Sono una psicologa e psicoterapeuta ad orientamento lacaniano.
Insieme alla pratica in studio privato, lavoro da diversi anni nel sociale, in progetti rivolti alla prevenzione e alla cura del disagio giovanile, e di supporto a persone con disabilità psichica, psichiatrica e psicofisica. Ho costruito diversi laboratori per bambini, sia all’interno delle scuole sia in associazioni del territorio. Da alcuni anni lavoro in un Consultorio all’interno della Casa Internazionale delle Donne, potendo approfondire le tematiche legate al femminile, così come il sostegno a genitori in difficoltà. Conduco in copresenza un’equipe di operatori che portano avanti interventi clinici a domicilio.
Ho scritto diversi articoli pubblicati su riviste del settore, tradotto moltissimi articoli e alcuni volumi sulla clinica di bambini e adulti.
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Ho trovato nella Dottoressa Laura Pacati una professionista empatica seria e molto affidabile consiglio vivamente

R
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Ho trovato accoglienza, professionalità e discezione, attenzione e supporto. Grazie dottoressa Pacati

M
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La Dott.ssa Laura mi è stata d'aiuto in un momento molto difficile della mia vita, facendomi sentire che quello che avevo da dire era importante, nonostante la mia giovane età.

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 8 domande da parte di pazienti di MioDottore

Salve io prendo zarelix da ormai 4 anni , ultimamente a tavola bevo qualche bicchiere di vino, può causarmi problemi?? Grazie

Buongiorno. Certamente lei saprà che gli psicologi non hanno competenze in merito alla prescrizione e agli effetti dei diversi farmaci. Ma lei ha scelto di scrivere comunque a questa "categoria di professionisti". C'è forse qualche ragione che non ha esplicitato e che l'ha spinta a farlo? Cordialmente, Laura Pacati

Dott.ssa Laura Pacati

È complicato da spiegare e sono complicata pure io...
Credo di avere più problemi di quelli che penso di avere.
Immaginate un disabile ok? Un disabile ha bisogno per forza di cose di un tutore, o comunque di qualcuno che si occupi di lui, e nessuno mai penserebbe di abbandonarlo a se stesso giusto? Fin qui penso siamo tutti d'accordo.
Io sono una ragazza di 25 anni, fisicamente non mi manca nulla, ho almeno la salute fisica, ma non quella mentale, ora dato che tutto ciò che riguarda la mente viene nella maggior parte dei casi sminuito o nemmeno considerato, e dato che da fuori queste cose non vengono percepite (tranne nei casi in cui uno arriva a togliersi la vita, ma in quel caso si indossano gli occhiali quando già è troppo tardi), ecco che ti ritrovi sola. Una solitudine fisica, emotiva, umana. Sai di avere un problema e sai di non poterne parlare con chiunque, per i motivi cititati sopra, oltre a questo io mi vergogno molto di me stessa, dei miei problemi, ma in generale sin da quando ero solo una bambina (dai 3 anni in poi, quindi da quando ne ho memoria) la vergogna per me è stato come un grande masso invisibile agli occhi degli altri, che mi porto addosso.

Ho già seguito una psicoterapia che però è finita male per colpa mia, così come sono finite male tutte le amicizie e semplici conoscenze che ho avuto nel corso della mia vita.
Inizialmente pensavo di aver trovato la terapeuta giusta, mi sono fidata di lei, le ho raccontato tutta la mia vita, poi più di una volta ho iniziato a percepire come delle sensazioni che chi avevo di fronte non era davvero in grado di capirmi, aiutarmi, o che mi stesse prendendo in giro, attenzione, sensazioni che io ho ignorato sin da subito perchè dicevo a me stessa di sbagliarmi, che non poteva essere così, che erano soltanto mie paranoie o presentimenti errati. Ebbene, dopo un tot di anni di terapia sento queste sensazioni sempre più forti tanto da arrivare al punto di sperimentare frustrazione, rabbia, tristezza e forse anche depressione, insomma la mia pancia mi parlava e non potevo più ignorarla, fu così che dissi a quella psicoterapeuta che non potevo più essere una sua paziente. Nemmeno dopo una settimana mi pentì di quella scelta e la ricontattai ma niente, in breve mi disse che dovevo assumermi le mie responsabilità e accettare che le cose a volte devono andare in un certo modo senza poter più rimediare.
Come mi sono sentita?
E....bella domanda, dovrei prestarvi la mia anima per farvelo capire, volevo morire, pensavo le peggiori cose, e come dico sempre, se avessi avuto più coraggio a quest'ora non stareste leggendo queste parole.
Dopo mesi ho contattato altre terapeute, ho iniziato quindi un nuovo percorso con questa psicoterapeuta, sarà la quinta seduta che farò e purtroppo (speravo con tutta me stessa che non accadesse..) risento quei maledetti presentimenti, che mi fanno pensare che chi ho di fronte non mi capisce fino in fondo, e di conseguenza non sa quali siano gli strumenti più adatti da utilizzare.
Ora io non mollerò questa psicoterapia, ma sentirmi così credetemi che non è facile, perchè non so se ascoltarmi o ignorarmi, perchè di questo si tratta.....

Ora, vi ricordate dell'esempio del disabile di poco fa? Ecco, io mi sento incapace di vivere, mi sento senza una guida (per vari motivi non posso contare sulla mia famiglia), senza un'ancora, senza una sicurezza fatta in carne ed ossa di cui potersi fidare ad occhi chiusi, e fin'ora vivendo da sola la mia vita non ho fatto altro che combinare macelli perchè purtroppo posso contare solo su me stessa (non avete idea di quanto sia triste questa cosa...), non ho nessuno che possa consigliarmi o di cui potermi davvero fidare senza avere dubbi. Mi sto rovinando con le mie stesse mani, ma ovviamente di questo non importa a nessuno...

Ne parlerò ovviamente di tutto questo alla psicoterapeuta, anche se ho tanta paura....ho paura di sentirmi dire "Mi dispiace, ma io non credo di poterti aiutare..", sarebbe una gran mazzata, anzi la seconda che riceverei (purtroppo questa risposta l'ho ricevuta dalla precedente terapeuta...).

Che cosa devo fare?
Devo ascoltarle queste sensazioni oppure ignorarle?
Mi sembra di impazzire, perchè io ci ragiono su ste cose e troppo anche, e arrivo al punto da dirmi da sola "Ma è mai possibile che non ne trovi una che mi vada bene? Non è che il problema sono io? Cosa sbaglio?".......

Ho davvero tanta paura di ritrovarmi più sola di come sono adesso....
Non so cosa fare...

Gentile, ho letto con piacere la sua testimonianza.
Cordialmente, Laura Pacati

Dott.ssa Laura Pacati
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