Dott.ssa
Laura Gambino
Psicoterapeuta,
Psicologo clinico
Psicologo
Altro
Palermo 1 indirizzo
Esperienze
Mi rivolgo a bambini ed adolescenti, adulti e giovani adulti, coppie e famiglie proponendo terapie individuali, di coppia e familiari per il sostegno psicologico e l'intervento psicoterapeutico nei passaggi critici del ciclo di vita.
Dopo il primo incontro di conoscenza e analisi della domanda d'aiuto, seguono 4 sedute di consulenza preliminare necessaria ad individuare i nuclei centrali del problema. In fine, si stabiliscono insieme al paziente gli obiettivi da raggiungere e si concordano i tempi e le modalità del trattamento sulla base della disponibilità ad affrontare il cambiamento.
Il percorso terapeutico ha una durata variabile da 3 a 24 mesi.
A chi mi rivolgo:
BAMBINI
I bambini durante il periodo dell'infanzia possono manifestare un disagio emotivo attraverso lo sviluppo di uno o più sintomi:
- alterazione dei ritmi biologici (disturbi del sonno, enuresi notturna..);
- comportamento oppositivo-provocatorio;
- deficit dell'attenzione e iperattività;
- impulsività e aggressività;
- fobia scolare;
- difficoltà di socializzazione e sentimenti di inadeguatezza;
- disturbi della condotta alimentare;
- ansia e umore depresso;
Questi non si risolvono spontaneamente ma possono complicarsi e sovrapporsi ad altri. Per questa ragione è necessario intervenire in favore della salute psicologica del bambino e del benessere della famiglia affinché possa proseguire nel proprio ciclo di vita e sviluppo psichico.
ADOLESCENTI
I ragazzi in età adolescenziale tra i 12 e i 24 anni possono manifestare un disagio emotivo legato alla costruzione dell'identità e all'ingresso nell'età adulta, attraverso lo sviluppo di uno o più sintomi:
- disturbi del comportamento e della condotta;
- disturbi relazionali;
- disturbi del comportamento alimentare;
- disturbi d'ansia e dell'umore;
- disturbi della personalità (borderline, narcisistico, istrionico, antisociale, dipendente, ossessivo-compulsivo, passivo-aggressivo, evitante, paranoide, schizoide, schizotipico)
- uso di alcool e sostanze;
- violenza e autolesionismo;
Dare parole al proprio malessere anziché agirlo consente al giovane adulto e alla sua famiglia di comprendere il significato del sintomo e realizzare il cambiamento desiderato, mediante il riconoscimento dei bisogni individuali del paziente e il legame familiare.
GIOVANI ADULTI
I giovani adulti tra i 19 e i 30 anni che vivono con difficoltà lo svincolo dalla famiglia d'origine e la costruzione del proprio progetto esistenziale, potrebbero manifestare un disagio emotivo attraverso lo sviluppo di uno o più sintomi:
- disturbi d'ansia e dell'umore;
- disturbi psicosomatici;
- difficoltà relazionali;
- aggressività;
- uso di alcool e droghe;
- dipendenza dal gioco d'azzardo;
Individuare nuove strategie di differenziazione e autonomia, consente al paziente di liberarsi dal sintomo e curarsi del proprio benessere individuale.
ADULTI
La richiesta di aiuto psicologico da parte di un adulto nasce dal presentarsi con progressiva intensità di uno o più sintomi affettivi: rabbia, ansia o depressione, divenute modalità reattive disfunzionali che ostacolano il benessere dell'individuo, la sua stabilità emotiva e le sue relazioni interpersonali.
Le motivazioni per cui ciò accade sono legate agli eventi del ciclo di vita:
- diventare genitore;
- elaborare la separazione dal proprio compagno/coniuge;
- elaborare il lutto per la perdita di un genitore;
- in generale, affrontare un cambiamento drastico e improvviso;
Risulta indispensabile allora apprendere nuove modalità di interpretare la realtà e acquisire gli strumenti per disinnescare il “sistema di minaccia-sicurezza” che mette in allarme il paziente e provoca la reazione incontrollata.
COPPIE
Le coppie che affrontano una crisi o la fase di separazione posso trovare nella stanza di terapia e con la guida di esperto il modo di:
- elaborare e superare la delusione per il partner;
- favorire l'ascolto dei bisogni profondi;
- rinegoziare l'accordo iniziale;
- risolvere problemi di interdipendenza;
- porre fine ai conflitti e alle escalation simmetriche;
- rimodulare i confini con le reciproche famiglie d'origine;
- sviluppare le competenze genitoriali;
- affrontare il lutto per il fallimento del progetto relazionale;
La terapia di coppia diviene strumento risolutivo tanto nella direzione della riconciliazione quanto in quella della separazione, ponendosi come obiettivo quello di ricucire il legame qualunque forma esso assuma.
FAMIGLIE
La terapia familiare è indicata nelle fasi di cambiamento, rottura o perdita che una famiglia attraversa con più o meno difficoltà durante il ciclo della vita:
- la famiglia con bambini piccoli;
- la famiglia con figlio adolescente;
- la famiglia con figli adulti;
- la famiglia in età anziana;
- la famiglia separata;
- la famiglia allargata o ricostituita;
Il sintomo di uno dei membri della famiglia spesso, non è l’espressione di problematiche individuali ma indica una disfunzione a livello interpersonale. Le difficoltà di cui egli si fa portatore sono conseguenza di quanto avviene nell’ambito dell'intero sistema.
Il fine della terapia è quello di trovare modalità relazionali diverse, più adeguate e funzionali per il riconoscimento e l'espressione del malessere di ognuno.
Esperto in:
- Psicologia clinica
- Psicoterapia
- Psicodiagnostica
- Psicologia dell'età evolutiva
- Psicologia scolastica
- Psicoterapia delle Dipendenze Patologiche
- Psicoterapia sistemico relazionale
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22 recensioni
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Eleonora
Ho iniziato il percorso di psicoterapia con la dott.ssa Gambino da 4 mesi e, sebbene sia passato poco tempo, non posso che esprimere un parere positivo. Nonostante le difficoltà che ho ad aprirmi e ad esprimere e comprendere le mie emozioni, grazie all’empatia, la disponibilità all’ascolto e gli ottimi spunti di riflessione della dott.ssa, mi sono sentita accolta e pian piano sto imparando a capire e percepire cose di me che prima non comprendevo o ignoravo. Mi sento di consigliarla a chiunque voglia intraprendere un percorso verso la conoscenza e scoperta di sé stessi, per affrontare i vari ostacoli che possono presentarsi lungo il percorso della propria vita, da quelli che possono apparire più semplici ai più complessi.
Michele
Ho iniziato un percorso con la Dottiressa i primi di ottobre e già dalla prima seduta mi sono accorto delle differenze (ho avuto altre esperienze con altri terapeuti), la Dssa non ti riceve ma ti accoglie nel suo studio e mostra subito una delle sue caratteristiche principali e cioè la sua spiccata empatia. Quando esco dalla seduta sono più leggero e sereno e non vedo l’ora che arrivi la seduta seguente. Il rapporto che instaura è di tipo dialogico, non è uno specchio muto ma uno parlante. C’è sempre un sorriso all’inizio e alla fine della seduta. Ad alcuni immagino possa essere difficile l’idea di raccontare la propria vita e le proprie paure ecco con la D.ssa questo non accade, l’impressione che io ho è di conoscerla da tempo e di parlare con una persona “amica” che ti ascolta non ti giudica e ti dedica tutta la sua attenzione e la sua professionalità. L’ho “incontrata” attraverso la piattaforma del App e leggendo la gentilezza e la cura delle risposte alle recensioni.
Melissa F
Da un anno ormai sono seguita dalla dottoressa e posso affermare che la persona che ero un anno fa e la persona che sono oggi sono completamente diverse. Grazie a lei sono riuscita a superare tanti limiti, paure che mi bloccavano e non mi facevano vivere bene. La strada è ancora lunga ma con la dottoressa al mio fianco mi sento invincibile
Fabio
Ho il piacere di intraprendere un percorso con la dottoressa Gambino e non posso che esprimere la mia profonda gratitudine per la professionalità, l’empatia e la competenza dimostrate. Fin dal primo incontro, la dottoressa è stata in grado di mettermi a mio agio, creando un ambiente di fiducia e serenità che mi ha permesso di aprirmi senza timore.
La sua capacità di ascolto attivo e la sua attenzione ai dettagli mi hanno fatto sentire veramente compreso, aiutandomi a riflettere su aspetti di me stesso che non avevo mai considerato prima. Grazie al suo supporto, ho fatto grandi progressi personali e ho acquisito strumenti preziosi per affrontare le sfide della vita quotidiana.
Ogni seduta con lei è stata illuminante e costruttiva, e non posso che consigliarla vivamente a chiunque stia cercando un percorso di crescita personale e benessere psicologico. Grazie di cuore, dottoressa Gambino!
C.B
Mi sono trovata molto bene sin dalle prime sedute, mi ha fatta sentire accolta e ascoltata e in poco tempo mi ha aiutata a rimettere al proprio al proprio posto i pezzi della mia vita!
Noa
Anche se sono passati alcuni mesi dall'ultima seduta con la dott.ssa Gambino, devo ringraziarla per la cura e attenzione nei miei confronti. Per quanto pochi siano stati gli incontri, per motivi personali, la dott.ssa mi ha aiutata in un momento difficile in cui c'era davvero ben poco da salvare. Eppure, in poche ore e poco tempo, mi aiutata a fare chiarezza e ha trovare una piccola lucina in mezzo al buio.
N.C.
È stata un' esperienza umana molto importante, ho trovato supporto e consigli mirati che mi hanno permesso di vivere un periodo critico con la giusta prospettiva delle cose. Una professionista preparata, empatica e giusta anche nel sottolineare le "mancanze" del paziente. Mi sono affidata completamente alla sua guida e ancora oggi riesco ad avere il giusto atteggiamento davanti ai problemi. La consiglio assolutamente.
Alberto
Per quanto riguarda i parametri suggeriti da questa piattaforma - cortesia, puntualità, disponibilità - la Dottoressa Gambino è impeccabile. Gentile anche nelle piccole cose e flessibile rispetto alle esigenze del paziente.
Voglio invece scrivere della mia esperienza. Mi ha colpito sin da subito la precisione con cui la Dottoressa ha saputo ascoltare e capire le mie parole e, soprattutto, con cui ha "letto" ciò che esse nascondevano. Grazie alla sua capacità siamo riusciti, tramite un percorso relativamente "breve ma intenso", a tirare un filo di Arianna che si era aggrovigliato dentro di me negli ultimi anni. Credo che abbia trovato un sapiente equilibrio tra i consigli da darmi e lo spazio necessario perché capissi da solo alcuni passaggi.
Il suo lavoro è stato fondamentale e continuerò sempre a ringraziarla per questo.
L.T
Mi sono trovata benissimo, la dott.ssa ha una capacità di ascolto attento e partecipe e mi sono sentita molto accolta, mi ha dato strumenti molto adeguati per conoscermi più a fondo e rivalutare alcuni aspetti della mia vita.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 13 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno a tutti,
Vorrei verificare la presenza o meno di disturbi/ disfunzionalità cognitive/ autismo ecc.. ma non so da dove iniziare.
Mi scuso innanzitutto per la mia "saccenza" in quanto sicuramente non posso dare conclusioni affrettate.
Ho sfruttato gli ultimi anni per conoscermi meglio però e trovo attualmente molte discordanze nei miei pensieri e nelle mie azioni.
Inoltre, un po' come "tutti", tendo a pensare di avere tutte le malattie del mondo, questo pensiero rimane confinato nella mia testa però.
Trovo molte similitudini con persone affette da autismo, da ADHD e da depressione.
Non so sinceramente da dove partire, vorrei sicuramente iniziare un percorso per il mio benessere mentale, cosa che rincorro oramai da molti anni.
Vorrei fare due piccoli incisi, sono un abituale fumatore di cannabis, (non propriamente a scopo ricreativo ma bensì per placare un'emozione che ho dentro, che sia positiva o negativa) e "mangio" le unghie fin da quando ero bambino (a causa di un forte trauma nervoso avvenuto in infanzia - i miei genitori mi lasciarono in "custodia" da una zia per 3 anni, dai 2 ai 5 miei, evidentemente da piccolo l'ho vissuta come un vero e proprio abbandono) .
Mi scuso per l'esaustiva richiesta
Vi ringrazio,
Nome Stati
Avrai risposta a tutte le tue domande con un percorso terapeutico, un tempo da dedicare alla elaborazione del tuo trauma, alla gestione delle tue emozioni e allo sviluppo di strategie comportamentali più adeguate. Buona fortuna!
Salve a tutti.
Sono in un periodo di perdita della speranza...
E’ che sono tanto affamata di affetto, compagnia, comprensione e ascolto. Per anni tutto questo mi è stato definito come una continua ricerca di attenzioni, compassione, conferme e approvazione, sono stata definita debole e quella a cui piace piangersi addosso e essere vittima di tutti e tutto.
Ho finito per credere a tutte queste affermazioni anch’io dopo 28 anni di vita.
Si, seguo una psicoterapia cognitivo comportamentale da inizio anno (ho iniziato a conoscere la psicoterapia nel 2015, ho provato diversi approcci), e si, seguo anche una cura farmacologica gestita dal mio psichiatra ovviamente e che mi sa a breve dovrò modificare, sempre con il suo aiuto logicamente.
Oggi mi sono fatta una lista di tutti i sintomi che ho, in realtà è una lista aggiornata nel corso degli anni grazie anche alla consapevolezza che ho acquisito. Premessa, di mia spontanea volontà lo scorso anno ho voluto farmi fare una psicodiagnosi da cui è uscito fuori depressione con tratti borderline.
- cheilofagia (mangiarsi le pellicine delle labbra)
- fame nervosa
- dipendenza da internet
- dermatillomania
- confusione mentale
- depressione
- pensieri suici**
- dipendenza affettiva
- idealizzazione e svalutazione delle persone
- timidezza (so che me lo chiederete, qui riesco a parlarvi di tutto perché sono in anonimo)
- paura dell’abbandono
- stanchezza fisica e mentale
- procrastinazione
- autostima assente
- disturbo evitante di personalità (diagnosticato nel corso degli anni da ben 2 differenti psicoterapeute)
- costante speranza e sfiducia
- pessimismo (dal 1995)
- mi sento incompresa, sola e anomala
- odio verso me stessa
- facilmente influenzabile
- onicofagia
- sensi di colpa
- perdita del controllo = frustrazione
- senso di inadeguatezza
- solitudine
- amaxofobia (paura di guidare)
- paura della sofferenza
- ansia sociale = somatizzazioni (sudorazioni fredde, meteorismo, borborigmi, nausea)
Tornando al mio post, sto scrivendo qui perché sto vivendo uno dei miei tanti odiati momenti no, è che mi sento davvero così sola e incompresa…
Ieri ho pianto tanto, ho ripensato a come fare per poter….avete capito, è che sono stanca, vorrei tanto dirvi il contrario ma mentirei a me e a voi pure. Mi sento così sbagliata, come dico spesso alla mia psicologa “un giocattolo rotto”, e quando hai qualcosa di rotto tra le mani la maggior parte di noi cosa fa? In pochi riparano.
RESISTENTE AL CAMBIAMENTO.
Questa frase l’avrò sentita non so quante volte all’interno di uno studio di psicoterapia, e a me è arrivata sempre come un “NON VUOI CAMBIARE!”.
Lotto con tutto questo da parecchio tempo e ieri parlavo proprio di questo a mia madre:
“Mamma io sono stanca, non ce la faccio ad andare avanti così, non posso stare con nessuno perché vivo male ogni cosa, nessuno vorrà mai stare con me perché idealizzo le persone e poi le svaluto, non posso vivere con la paura di essere abbandonata (a riguardo le ho parlato di traumi che ho vissuto in passato), io sono complicata…me lo dimostri tu ogni giorno che perdi la pazienza e ti arrabbi ma poi capisci e allora per questo vengo qui a parlarti. Non dire niente a F. (mio fratello), tanto lui non mi capisce e poi si arrabbia (è già successo un mucchio di volte in passato)…”
“Io ho paura di non essere mai capita da nessuno e questa cosa mi fa stare male…aiutami ti prego…dimmi come devo fare, cosa devo fare….?”
Mia madre: “Devi ascoltare quello che ti dice la psicologa, fai gli esercizi che ti da.”
Io: “Ma io li faccio ma non ci credo nel loro potere curativo, non ci ho mai creduto…in tutte le psicoterapie fatte fin’ora è stato sempre così, e se provo a dirla questa cosa si arrabbiano o comunque mi giudicano, come faccio ad essere sincera senza avere paura di essere giudicata male o di una qualsiasi loro reazione negativa? Lo so che sono io il problema ma nella mia testa tutto è così difficile, doloroso, confuso e inaccettabile, come faccio? Ecco perché poi ho quei pensieri e gli incubi e cado in una profonda depressione dove mi trascuro per giorni e non voglio più uscire di casa, senza dare più spiegazioni per non sentirmi ancora più sola e incompresa. Mi sento in trappola…. (tutto questo in lacrime) Non ne uscirò mai….”
“La psicologa è convinta che prima di avere questa ricaduta, quel benessere che ho provato sia stato merito suo e mio, ma io non ci credo e me ne da prova quello che sto vivendo adesso, lo vedi cosa mi succede quando il farmaco inizia a non fare più effetto? Ritorno ad essere un mostro.”
Mia madre: “Martedì andiamo di nuovo dallo psichiatra, risolveremo questa cosa”.
Ho provato a farvi un riassunto di tutta la mia storia ma ovviamente è impossibile.
Salve, non so se ha mai sperimentato l’approccio Sistemico relazionale. Io credo possa esserci un problema legato allo svincolo e alla separazione dalla famiglia d’origine. Un bisogno profondo di riconoscimento del valore di te e della possibilità di scegliere e di farcela da sola. La sua età è proprio quella che nel ciclo di vita viene ritenuta di passaggio nell’età adulta. La gabbia cui si riferisce potrebbe essere quella. Buona fortuna!
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