Logo
Dott.ssa Laura Ferrari

Piazza Eroi Sanremesi 26, Sanremo 18038

Psicoterapeuta aderente al bonus psicologo
tel. 3395871718
www.lauraferraripsicologa.it

11/04/2024

Indirizzi (2)

Studio di psicoterapia cognitiva
Piazza Eroi Sanremesi 26, Sanremo


Pazienti con assicurazione sanitaria e pazienti senza assicurazione sanitaria


Presso questo indirizzo visito: adulti
Contanti, Carta di credito, Carta di debito, + 4 Altro
0184 192..... Mostra numero



Pazienti senza assicurazione sanitaria


Consulenza online • 70 €

Bonus Psicologo - Consulenza Psicologica online • 50 €


0184 192..... Mostra numero

Metodi di pagamento: Satispay, PayPal, Bonifico istantaneo, Carta prepagata

il pagamento delle consulenze online è possibile tramite bonifico Paypal, app satispay richiedi il link o il qrcode

I pagamenti per le consulenze sono inviati direttamente allo specialista, che è anche responsabile della policy di cancellazione e rimborso.

In caso di eventuali problemi con il pagamento, ti preghiamo di contattare lo specialista.

Ricorda, MioDottore non ti addebita alcuna commissione aggiuntiva per la prenotazione dell'appuntamento e non processa i pagamenti per conto dello specialista.


Tieniti pronto 10 minuti prima della consulenza. Assicurati che la batteria del tuo dispositivo sia carica. Per i videoconsulti: controlla la tua connessione internet e il corretto funzionamento di camera e microfono. Tieni a portata di mano eventuali referti medici (es. il risultato degli esami).


Prestazioni e prezzi

I prezzi indicati sono quelli per pazienti senza assicurazione sanitaria

Prestazioni suggerite

Consulenza online


Consulenza psicologica


Psicoterapia individuale


Bonus Psicologo - Consulenza Psicologica


Bonus Psicologo - Consulenza Psicologica online


Primo colloquio individuale

Altre prestazioni


Piazza Eroi Sanremesi 26, Sanremo

90 €

Studio di psicoterapia cognitiva

I professionisti sanitari ed i centri medici sono responsabili dei prezzi mostrati e delle informazioni correlate. MioDottore non determina né influisce sui prezzi che vengono mostrati.

Esperienze

La dott.ssa Ferrari è laureata in psicologia presso l'Università di Torino ed ha conseguito la specializzazione quadriennale in Psicoterapia cognitiva presso il Centro Terapia Cognitiva di Como.

L'intervento terapeutico secondo un approccio cognitivo è considerato dalla ricerca scientifica internazionale il più efficace ed affidabile nella cura dei disturbi d'ansia e depressione e vanta il maggior numero di esiti positivi rispetto ad altri approcci.

In particolare l'approccio cognitivo costruttivista attraverso l'esplorazione e l'auto-osservazione mira ad aumentare la conoscenza che il paziente ha di sè e di come funziona. Tutto ciò nell'obiettivo di migliorare la propria capacità di far fronte agli eventi negativi, sperimentando modalità relazionali più flessibili e articolate che consentano una maggiore stabilità emotiva.
Altro

Punteggio generale

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni.
S
Presso: Studio di psicoterapia cognitiva consulenza psicologica

Ottimo medico, disponibile, professionale, seria.

Dott.ssa Laura Ferrari

La ringrazio molto per l'apprezzamento

F
Presso: Studio di psicoterapia cognitiva primo colloquio individuale

Mi sono sentita compresa e a mio agio.
Molto disponibile all'ascolto e solare.
Ho avuto totale fiducia in lei e credo che possa essermi di grande aiuto.




Dott.ssa Laura Ferrari

La ringrazio molto per le sue parole

S
Presso: Studio di psicoterapia cognitiva primo colloquio individuale

Ti fa sentire a tuo agio, equilibrata, calma...
molto professionale.

Dott.ssa Laura Ferrari

La ringrazio molto

M
Presso: Studio di psicoterapia cognitiva consulenza psicologica

Dottoressa molto professionale, disposta ad ascoltare, senza giudicare.
Apprezzo molto la delicatezza con cui comunica col paziente.
Già dal primo incontro, mi ha consentito di riflettere su me stessa e su ció che mi circonda.
Felice di iniziare un percorso con lei.

Dott.ssa Laura Ferrari

Grazie Martina per l'apprezzamento e per avermi permesso di accompagnarla in questo primo incontro

M
Presso: Studio di psicoterapia cognitiva psicoterapia individuale

Professionista seria ed attenta al cliente. Ottima disponibilità e cortesia.

Dott.ssa Laura Ferrari

Grazie mille

L
Presso: Studio di psicoterapia cognitiva consulenza psicologica

Ottima professionista. Grazie al suo aiuto, alla sua disponibilità sono riuscita ad affrontare al meglio la mia quotidianità

Dott.ssa Laura Ferrari

la ringrazio per l'apprezzamento e mi fa piacere che abbia raggiunto i suoi obiettivi

V
Presso: Studio di psicoterapia cognitiva consulenza psicologica

Ottima professionista con grande empatia e capacità di ascolto.

Dott.ssa Laura Ferrari

grazie mille Viviana

F
Presso: Studio di psicoterapia cognitiva psicoterapia individuale

È la prima volta che vado dallo psicologo, è un'esperienza molto positiva. Raccomando la dottoressa per come mi capisce

Dott.ssa Laura Ferrari

i nuovi inizi sono importanti, grazie mille per la sua valutazione

B
Presso: Studio di psicoterapia cognitiva psicoterapia individuale

Molto disponibile, competente e attenta alla relazione....mi sono sentito molto accolto, mi sta aiutando ad avere consapevolezze su di me e la mia vita che non sapevo

Dott.ssa Laura Ferrari

Grazie Andrea per queste parole, ogni percorso è una scoperta

Si è verificato un errore, riprova

Risposte ai pazienti

ha risposto a 5 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buongiorno, frequento da circa tre mesi un uomo separato da tanti anni con due figli adolescenti (affido condiviso).
Stiamo bene, usciamo, condividiamo interessi e si sta creando un bel legame.
Ho notato però alcuni atteggiamenti che mi lasciano un po' confusa: ha detto fin dall'inizio che non sente la necessità di impegnarsi, ma che è disposto ad accettare variabili, visto che si tratta di relazioni e che con le persone giuste il discorso decade.

Condivide con me parecchie cose (foto dei figli, mi lascia ascoltare vocali, parla coi suoi al telefono di fronte a me) e mi ha raccontato di un suo trauma infantile di cui sanno 3 persone contate. Mi porta a mangiare anche nella trattoria che ha sotto casa dove lo conoscono da anni e ieri mi ha presentato un suo collega. Vedo che si tranquillizza solo se io faccio dei passi verso di lui.
Sono stata via una settimana mese scorso e nel mentre si era raffreddato, dicendomi di ricordarmi che non siamo - ancora - una coppia.
A volte dice piccole bugie per rendersi migliore ai miei occhi, si sminuisce (fa commenti sul suo fisico o sulla sua poca intelligenza) e ogni tanto sembra provocarmi facendo commenti su altre donne.
Non capisco quanto sia lui molto insicuro, quanto se la racconti per tutelarsi (o anche per tutelare i figli, che hanno vissuto due separazioni, la prima dalla madre biologica e la seconda dopo la fine di una storia di 3 anni, conclusasi l'anno scorso), quanto voglia divertirsi davvero senza impegno.
Mi lancia segnali contraddittori che io, forse perché mi sto coinvolgendo, non riesco a mettere in ordine.
È una persona complessa, con alcune difficoltà personali, ma molto presente, affettuoso, intenso.
Io fin dall'inizio gli dico di andarci piano, lui vuole vedermi appena ha un momento libero.

Mi piacerebbe avere qualche parere esterno, se mi vengono in mente altre cose le aggiungerò man mano. Ho timore che mi stia testando o mettendo alla prova, anche inconsapevolmente e che poi possa decidere di allontanarsi...

buongiorno
comprendere i desideri e gli stati d'animo dell'altro può essere complesso soprattutto se l'altro sta ancora valutando o dipanando i propri desideri. Noto che ha una buona capacità di leggere l'altro e una grande attenzione a stati d'animo e bisogni altrui. Questa può essere una grane risorsa per lei. Ma mi verrebbe da chiederle: lei che desidera? Come sta in questa relazione? prova anche lei sentimenti ambivalenti o invece assolute certezze? Sente soddisfatti i suoi bisogni? Può tollerare l'attesa di fare chiarezza? Ognuno di noi ha un proprio ritmo e modo di entrare nelle relazioni, occorre capire se questa persona per lei è la giusta combinazione. Si dia il tempo di esplorare anche le sue sensazioni su se stessa oltre ai segnali che riceve dall'esterno. Come sto e cosa desidero portrebbero essere delle buone domande di partenza. In bocca al lupo

Dott.ssa Laura Ferrari

Fine della psicoterapia

Dopo circa 2 anni la mia terapeuta ha esposto il fatto che sia inutile proseguire con la terapia, che ho iniziato in seguito ad un evento traumatico che ha cambiato radicalmente il mio modo di vivere. Purtroppo ho risolto quello che era il lutto di una relazione (e non solo), ma la condizione in cui mi trovo a vivere è tutt'altro che ottimale, il tono dell'umore è più che depresso e questo per fattori esterni che non riesco a modificare (ad es.: sono molto attiva nella ricerca di un lavoro, ma non riesco a trovarne uno che mi dia stabilità economica e mi consenta DI NUOVO l'indipendenza economica). Soffro molto di solitudine perché sono dovuta tornare al "paesello di origine", non ho problemi di socializzazione ma non c'è modo di socializzare, e la mancanza di soldi mi impedisce di spostarmi molto per poter fare volontariato con associazioni che apprezzo o corsi che mi coinvolgano, in modo di conoscere persone nuove. Non ho problemi ad uscire sola, a fare gite da sola o concerti o altro, ma in questi due anni sono più le persone perse lungo il cammino (rivelatesi "amicizie di comodo") che quelle trovate. Vivo, causa forza maggiore, con i miei familiari, che hanno disturbi mai curati e con cui la convivenza è difficile (per questo sono sempre stata indipendente e già a 16 anni lavoravo e mi mantenevo agli studi).
Secondo la psicologa io ho lavorato bene e molto su me stessa, ma tutte queste difficoltà sono oggettive (qui ho sintetizzato, ma con lei ho sviscerato molto ogni argomento), e il mondo esterno non posso cambiarlo e quanto potevo fare su di me ho fatto.
Il punto è che io mi sento estremamente depressa, ho ripreso -dopo tanto tempo- a chiudermi letteralmente nella mia stanza, a perdere motivazione sempre di più, per via dei continui feedback negativi che mi arrivano da fuori (inviare centinaia di CV e non ricevere una risposta positiva), non vedo la fine del tunnel e non ho più un obiettivo. Sentirmi dire che è inutile proseguire con la psicoterapia mi ha sorpreso, perché comunque per me era un appoggio (non una dipendenza, ogni tanto facevamo comunque sospensioni), anche solo per non impazzire avendo come unico interlocutore la mia terapeuta e i miei familiari, i quali mi offendono e denigrano ad ogni piè sospinto.
Dal punto di vista farmacologico ho già svolto colloqui con due diversi psichiatri che si sono trovati concordi sul fatto che non ha senso che prenda farmaci per sopportare la situazione che sto vivendo, avrebbe avuto senso come supporto nella fase post-traumatica ma non adesso.

Quindi, che devo fare ?
Io non ho nessuno con cui parlare di come mi sento, piango a giornate intere e quando non lo faccio resto a letto. Ma non dormo, anzi soffro di una pesante insonnia e al massimo dormo 2-3 ore a notte, quando va bene.. Sto chiusa in una stanza, anche per evitare di incrociare continuamente i miei. Ho sviluppato diversi disturbi psicosomatici per via dello stress. Davvero la psicoterapia non può più aiutarmi ?
Se non è utile quando ho un forte malessere, che senso ha ?
Aspetto il vostro riscontro, saluti.
P.s.: ho 42 anni, sono sempre stata indipendente e con una vita piena di impegni ed amici, questa situazione mi toglie letteralmente il respiro.

Buongiorno, il termine di quel percorso può significare che quella terapeuta non sia stata in grado di fornirle altro supporto, o che potesse per la sua formazione competenza o possibilità prendersi carico solo di un aspetto del problema. Se ha ottenuto beneficio rispetto a una area delle sue difficoltà cogliamo questo fatto come una consapevolezza della sua capacità di fronteggiare un evento diffcile. Con le risorse che ha scoperto o riscoperto di avere nel primo percorso può approcciarsi a un altro. Comprendo come possa essere faticoso immaginare di affrontare un nuovo inizio ma faccia tesoro di quello che le è servito finora e si riconosca anche gli strumenti che le hanno consentito di superare quella parte di fatica. Il fatto che forse non è stato sufficiente per il completo benessere non significa che non possa continuare a lavorare su di sè e per sè scegliendo un altro compagno di viaggio a cui fare altre richieste. Le auguro di ritrovare il coraggio e la forza di prendersi cura di sè come ha già fatto. Buona vita !

Dott.ssa Laura Ferrari
Vedi tutte le risposte

Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.