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Leggi di più07/10/2024
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Punteggio generale
Ottima professionalità,
Dottoressa gentile e accurata nell'ascolto, mi sono sentita subito a mio agio, la consiglio vivamente per chi vuole intraprendere un percorso alla scoperta di sé stesso.
Sono capitata da lei per caso perché il mio vecchio medico non mi faceva stare bene. Mi è stata consigliata da un conoscente e sono molto felice. Sicuramente il nostro rapporto proseguirà.
Persona empatica e attenta, ero scettico sulla pratica psicologica in generale ma lei, dottoressa, mi ha fatto ricredere. Sono soddisfatto di aver intrapreso con lei questo percorso ci vediamo giovedì alla nostra prossima seduta.
È stata la prima volta che mi ritrovavo ad iniziare un percorso psicologico e fin dalla prima seduta ho avuto modo di sentirmi a mio agio e in un ambiente sicuro. La ringrazio per la sua capacità di ascolto e attenzione.
Dottoressa sicuramente competente, ma con una capacità di ascolto e attenzione che mi hanno fatta sentire compresa e subito a mio agio. Voglio ringraziarla perché non mi era mai successo prima e continuerò sicuramente la terapia con lei perché mi ha subito compresa.
Grazie
Ho deciso di rimettermi in gioco e iniziare un nuovo percorso psicologico dopo un periodo di stop.
Per passaparola mi sono rivolta a Lei e mi sono subito sentita accolta, compresa e ascoltata. La dottoressa, fin dalla prima seduta si è posta in una posizione di massimo ascolto, molto delicata e rispettosa dei miei tempi, anche supportando con massima cura la mia elaborazione del trauma vissuto ormai qualche anno fa, ma vivido di intese emozioni da me sempre rifiutare e rigettate.
Sono veramente grata alla sua professionalità ed estusiasta al percorso che stiamo facendo insieme.
Dottoressa molto attenta e premurosa. Mette subito a proprio agio e riesce a creare un rapporto di fiducia con il paziente. Continuerò con la terapia
ha risposto a 5 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera Dottori, alle porte della convivenza con il mio ragazzo, io non sono sicura di sentirmela... sono una donna di 30 anni, sono fidanzata con il mio ragazzo di 1 anno più grande, da ormai quasi 6 anni. Abbiamo sempre avuto più alti che bassi nella nostra coppia, prima a causa di sue fortissime gelosie nei confronti del mio passato che ovviamente non lo riguardavano, che sono durate per anni... almeno 4 anni, di avvicinamenti e di allontanamenti, di estrema presenza fisica da parte sua ma totale assenza emotiva e sentimentale... con annesse litigate orrende frequentissime corredate di orribili parole nei confronti della mia persona... ma nonostante ciò io cercavo di dimostrargli che si sbagliava sul mio conto e che a lui ci tenevo davvero, quindi l'ho sempre molto assecondato in tutte le sue scelte... per anni ho preso parte ad ogni sua cosa organizzata, dalle cene e gli eventi con gli amici (in cui lui tra l'altro mi poneva sempre come elemento di confronto tra me e le ragazze degli altri, esempio... quella pensa ai figli e tu ancora vuoi andare in discoteca?), eventi di famiglia, in cui io mi sono sempre sentita la "bella statuina" perché mi portava in questi contesti per anni passando tempo con tutti tranne che con me... in questi anni ho sbottato nei suoi confronti tantissime volte, per queste pretese (si offendeva se venivo meno ai suoi inviti o se mi rifiutavo di fare qualcosa che andava di fare a lui, assumendo sempre un atteggiamento vittimistico rimarcando le mie mancanze nei suoi confronti)... però ho a distanza di anni ottenuto ben poco... dopo 5 anni stiamo per andare a convivere. Non sopportavo più il suo distacco emotivo e l'altalenanza delle sue parole/sentimenti. Non sopportavo più il dover vivere con sempre persone in mezzo, il dover basare il nostro rapporto su terzi. Non sopportavo più nemmeno la sua famiglia. Troppo tempo passato con loro. Capirei una "riunione" domenicale, ma con lui è stato così tutti i giorni. Tante volte usciva lasciandomi sola a casa con i suoi chiedendomi di aspettarlo e nel frattempo di aiutare la madre o di farle compagnia. Tutto ciò mentre a me non dimostrava amore ma solo un vago interesse. Dall'esterno sembravamo la coppia perfetta che condivideva tutto, ma condividevano solo le sue cose. Così sono esplosa lasciandolo e scomparendo nel nulla. Con un fare estremamente pesante mi ha cercata per mesi anche attraverso altre persone e mi sono sentita in dovere di cedere per farlo smettere. Mi ha riattirata a se promettendo di aver capito i suoi errori e di essere cambiato. Senza che io gli dessi mai il via libera, mi ha detto di aver acquistato casa per noi. Quella davanti ai suoi genitori. Che io non sopporto a causa della troppa vicinanza subita negli anni e dal conseguente abbattimento del muro di privacy fra coppia e famiglia. Non sopporto più nulla. Ne lui ne la sua famiglia. Gente problematica e piagnucolante alla continua ricerca di qualcuno che faccia le cose al posto loro. La mamma manca da casa da mesi per questioni di problemi emotivi, non fisici, ma quando tornerà conoscendo già la sua invadenza so già che per me sarà un inferno. Marito e figlio (il mio ragazzo) non fanno altro che parlarmi di lei da quando non è in casa come se avesse un male incurabile e piangendosi addosso. Sono stata spinta dal mio ragazzo ad aiutarlo nelle faccende domestiche di casa in cui vive con i suoi e se tante volte mi rifiuto sono pure quella in torto. Pretende la mia vicinanza per tutto, ma non perché mi ama ormai a questo punto secondo me, ma perché cerca qualcuno da cui farsi compatire. Mi sento come fossi la mamma per lui ormai. E adesso che casa è quasi pronta e a breve dovremmo iniziare la convivenza, con i suoi come dirimpettai, mi sembra un incubo. Ci ho litigato pesantemente per cose di poco conto (perché sono troppo satura ed esplodo facilmente) e lo sto tenendo lontano in questi giorni. Il solo pensiero di lasciarlo mi fa divorare dai sensi di colpa e mi fa sentire cattiva. Cosa dovrei fare secondo voi? Gli ho proposto delle terapie di coppia ma le rifiuta. Cosa ne pensate di tutto ciò? Avrei bisogno di un consiglio... grazie a chi avrà il pensiero di ascoltarmi.
Buonasera, dalla sua storia traspare tutta la difficoltà e la frustrazione che questo periodo di vita le sta portando, e dalle sue parole emerge un circolo vizioso composto da sue attese, rabbia e senso di colpa che sicuramente non le permettono di vivere un periodo già di per sé stressante quale l'inizio di una convivenza nel modo più tutelante e accogliente per lei.
La invito ad approfondire i suoi vissuti in sede di colloquio, da come scrive sembra avere già consapevolezza delle sue reazioni e sentimenti riguardanti specifici comportamenti e situazioni, pertanto potrebbe giovarle un confronto con un/una professionista che la sostenga nel "mettere insieme i pezzi" e la affianchi in questo momento per lei così complesso.
Le auguro ogni bene e non esiti a contattarmi se ne dovesse sentire la necessità.
Dott.ssa Lara De Feo.
Se una donna è attratta sessualmente sia da uomini che da donne, ma romanticamente solo da donne poiché riesce ad innamorarsi solo di loro, si può definire bisessuale omoromantica? Sto cercando una definizione che meglio si adatti al mio essere, non tanto per darmi un'etichetta ma per capire meglio me stessa... Questa definizione potrebbe essere “giusta”?
Buonasera, per rispondere brevemente alla sua domanda possiamo dire che si, la definizione di "bisessuale omoromantica" è calzante, considerando coloro da cui sente di essere attratta fisicamente e romanticamente. Non conosco la sua età né la sua storia, ma se trovare un'etichetta a cui aderire la fa sentire più sicura, allora questa può essere un'ottima base da cui partire per conoscersi meglio...
Mi permetto però di raccomandarle una cosa: non lasci che quest'etichetta, questo "porto sicuro" la limiti nel continuare a scoprirsi e non si spaventi se un domani non dovesse più calzarle a pennello: ognuno di noi è in continua trasformazione, ed è bellissimo e saggio ascoltarci e osservarci evolvere costantemente.
Da questo punto di vista le auguro un "buon viaggio" all'interno di se stessa, e se sentisse il bisogno di parlarne ed elaborare insieme determinati vissuti, non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Lara De Feo.
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