Il costo del primo colloquio è di 10€, che potranno essere scalati dalla seduta successiva qualora si decida di continuare il percorso.
Leggi di più30/10/2024
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Punteggio generale
Ho conosciuto Irene tramite Serenis e devo dire che non ha deluso le mie aspettative, sempre delicata seppur diretta, mi ha aiutato a guardare le mie esperienze sotto un nuovo punto di vista grazie al quale sono riuscita a trovare la mia via per affrontarle e viverle al meglio.
Ottima terapeuta, attenta ad ogni dettaglio, consigliatissima!
Mi sono sentita fin da subito a mio agio, e il percorso su Serenis con Irene mi sta fornendo molti spunti utili per la gestione delle mie emozioni.
Con Irene si inizia sin da subito con il darci del “tu” abbattendo sin dal inizio le formalità!
Poi tutto il resto va da sé, perché lei sa cosa e come deve fare… sa quali sono le note giuste da toccare.
Nom è invadente, ascolta molto, riflette…. Precisa, puntale e molto professionale…. Ti dice le cose come vanno dette e non come vorresti sentirtele dire.
Mi piace quando arriva il giorno del nostro appuntamento, è la parte migliore della settimana!
Lei è la persona.
Con Irene ho seguito un percorso meraviglioso. Mi ha aiutata molto in uno dei miei periodi più difficili ed incerti. Irene sa ascoltare ma soprattutto sa consigliare, dandoti modo e tempo di metamolizzare ogni piccolo passo che si fa durante le sue sedute.
Ho iniziato il mio percorso con Irene più di un anno fa, e dopo aver provato diverse psicologhe finalmente ho trovato quella giusta per me! Irene è super preparata, ha un’ottima memoria e la cosa che più mi ha impressionato è che è stata capace di capirmi e conoscermi molto velocemente, ha capito come penso, come ragione e soprattutto di cosa avevo bisogno. Una delle sue migliori qualità è la sua capacità di ascoltare, e di darti spunti di riflessione e provocazioni importanti, o meglio, quelle che servivano a me.
Assolutamente consigliato avviare un percorso con lei, non me ne sono pentito per nulla, mi è servito tantissimo ed è proprio l’amica che tutti meriterebbero di avere!
Sono stata indirizzata alla dottoressa Sibella dallo psicologo universitario, alla ricerca di un supporto psicologico continuativo. Le mie sedute si sono svolte presso l’AIED di Pisa, con la possibilità di effettuare incontri online in caso di necessità, una flessibilità che ho trovato particolarmente utile.
Sin dall’inizio, il percorso con la dottoressa si è rivelato positivo, aiutandomi ad affrontare un momento di crescita con alcune difficoltà legate all’ansia. Grazie alla sua guida, ho imparato a comprendere meglio alcuni aspetti di me stessa e a sviluppare strategie per gestire situazioni complesse. Dopo un periodo trascorso all’estero, ho sentito nuovamente il bisogno di tornare dalla dottoressa, che mi ha accolta e accompagnata in una nuova fase della vita, diversa ma comunque delicata.
Gentile e competente, la dottoressa Sibella mi ha supportato con professionalità e attenzione, e posso dire che il suo aiuto è stato davvero prezioso per il mio percorso personale.
I motivi per cui mi sento di consigliare la dott.ssa Sibella sono moltissimi e una pagina non basta. Ha accolto la mia sofferenza quando ne avevo più bisogno e non mi sono mai sentita giudicata. E' paziente e ad ogni seduta mi aiuta a districare il groviglio di pensieri che ho nella testa. Soddisfatta del percorso fatto e curiosa di vedere come sarà il proseguo.
Ho provato tanti percorsi e tanti terapisti, c’era sempre qualcosa che mi rendeva la terapia pesante. Con Irene mi sento a mio agio, ho trovato il giusto metodo e ambiente di dialogo
ha risposto a 37 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno a tutti, ho una domanda riguardo psicologia e psicoterapia. Mi chiedo spesso quali siano i limiti, se esistono, della psicoterapia. Esistono casi in cui, nonostante il percorso fatto, non si riesca comunque a mantenere razionalità di fronte ad alcune emozioni intense?
Mi domando anche: essendo lo psicologo un essere umano, può capitare che porti con sé alcuni bias cognitivi nel lavoro con i pazienti, anche in modo inconsapevole? Come si protegge lo psicologo da questi rischi? E in che modo il paziente può contribuire?
Grazie millAM
Buonasera. La psicoterapia genera cambiamento, i limiti di questo cambiamento dipendono dalla persona, dal percorso stesso e dall'incontro fra due alterità (terapeuta-paziente); l'importante è non pensare ai limiti come ad un fallimento, semplicemente la psicoterapia ha fatto il suo corso. E' normale che lo psicoterapeuta risuoni rispetto a tematiche o a pazienti specifici, come dice anche lei; il terapeuta a sua volta avrà il suo spazio per prendersi cura delle sensazioni e decidere per interventi terapeutici per il paziente a partire dal paziente stesso e non da quello che il terapeuta avverte. Spero di essere stata chiara. Un caro saluto.
Salve è da circa un anno che ho iniziato un percorso di psicoterapia e devo dire che non mi sono trovato male ma negli ultimi tempi forse anche a causa del peggioramento della mia situazione economica avverto ogni seduta come un “peso” anche soprattutto per il poco bene che ne traggo da esse. E anzi quando una di queste viene spostata per vari motivi provo un latente senso di sollievo. Sto iniziando a pensare che il terapeuta non si la persona adatta a me e alla mia problematica per cui mi sono rivolto forse all’inizio andava tutto bene perché passare dal non parlare con nessuno a potersi sfogare con una persona che ascolta è sicuramente un passo avanti notevole e chiunque proverebbe un minimo di soddisfazione però se andando avanti le sedute diventano un mero resoconto dei fatti avvenuti durante la settimana e se non si verificano episodi particolarmente “disagianti” ci si limita a dire va tutto bene sto bene senza l’innesco di alcuna riflessione sul prossimo incontro su ciò che si è fatto finora trovo la spesa francamente inutile. Leggo qua su le recensioni delle esperienze degli altri utenti e praticamente è come se fosse un altro mondo totale il contributo apportato dal professionista è notevole e lascia importanti segni nell’assistito nelle mie sedute invece parlo solo io e allo scadere dell’ora ci si confronta sulle date del prossimo appuntamento. Ora non voglio un parere tecnico sull’operato del terapeuta in questione piuttosto mi chiedevo come comportarmi se continuare la terapia pur avvertendola come solo una spesa economica i cui benefici potrebbe darli anche la parola di conforto di un familiare oppure decidere di interrompere e iniziare da capo con un nuovo professionista ma in quest’ultimo caso avendo già chiara la mia scelta dovrei comunicarlo in una seduta apposita affrontando quest’altra spesa o posso anche solo comunicarlo con una telefonata? Parlarne apertamente e cercare di modificare la struttura delle sedute mi sembra francamente assurdo
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Se non avverte più un senso nella terapia forse è il caso di darsi la possibilità di parlarne con il terapeuta, per capire se ci sono delle possibilità di riposizionamento da parte di entrambi. La terapia è un incontro e come tale ha i suoi limiti. Scelga lei il senso che vorrebbe che le rimanesse dall'eventuale chiusura della terapia, compresa la modalità. Un caro saluto.
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