Esperienze
La mia formazione professionale, come si può intuire, è durata circa vent'anni, durante i quali ho continuato a lavorare in libera professione, in ambito riabilitativo e sportivo. Ho approfondito l'Osteopatia in ambito pediatrico con un corso di formazione biennale. Ho svolto attività didattica presso Siotema, insegnando osteopatia cranio-sacrale e discipline medico-specialistiche, nel periodo 2007-2017. Il mio percorso formativo e professionale mi ha fatto acquisire una visione globale dell'essere umano, che mi permette di risolvere con maggiore facilità i problemi o le patologie delle persone che si rivolgono a me.
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angelo
soffrivo di una dolorosa lombalgia e spondiloartrosi. Ho effettuato 10 sedute fisioterapiche con il Dr Rolle nell'arco di circa 2 mesi. Molto gentile, competente e preparato. Notato un graduale e costante miglioramento. Molto utili anche i suggerimenti ricevuti per proseguire con brevi esercizi a casa. Lo consiglio certamente.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 53 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve.
Da quasi 2 settimane ho tolto il gesso, tenuto per 4 settimane, a causa di una non grave frattura alla base del quinto metatarso per una distorsione.
In questo periodo di ripresa ho iniziato a camminare, poggiando entrambi i piedi per terra, sempre con l'aiuto delle stampelle, come mi è stato detto dall'ortopedivo alla visita di rimozione del gesso per non fare ancora troppo carico sul piede.
Dopo una prima fase in cui sentivo il piede ancora in parte "addormentato" a causa del mese di immobilità, ora lo tendo a sentire più "reattivo" e anche i movimenti sono più agili rispetto all'inizio.
Però quello che è sorto negli ultimi giorni è una sorta di dolore a fitta nella zona sottostante al malleolo laterale, che cercando rispecchia a quello che potrebbero essere il tunnel carpale (ma la certezza non è sicura e mi potrei anche sbagliare). Il dolore lo sento quando sono in posizione eretta e cammino, da seduto o disteso no. Non so se è causato da un eccessivo sforzo dopo la ripresa a camminare oppure può essere anche un fastidio che si presenta naturalmente.
Inoltre il dottore alla visita di rimozione aveva detto che non c'era bisogno di fisioterapia, ma io per sicurezza, data anche l'incertezza sulla giusta ripresa della camminata e della postura e col sorgere di questo fastidio ho preferito chiedere per una visita di controllo dal fisioterapista, la quale dovrebbe essere questa settimana seguente.
I problemi che sto riscontrando riguardano la ripresa per camminare e stare in piede, invece la frattura neanche il minimo problema non provocando mai il minimo dolore o fastidio.
Potete gentilmente dare chiarezza su questo problema e sul percorso da seguire per una giusta ripresa e in quanto tempo.
Si ringrazia in anticipo.
Cordiali saluti.
Buongiorno, escluderei anche io una sindrome del tunnel tarsale, piuttosto nella mia esperienza la frattura che ha avuto spesso si associa a lesione dei legamenti della caviglia o del piede. Naturalmente il trattamento della frattura è prioritario, e con l'immobilizzazione i legamenti hanno sicuramente tempo di guarire. La ripresa del carico e della mobilità necessitano però di adattamento graduale, quindi può comparire un dolore legamentoso in sede di aderenze (dove è avvenuto un processo di cicatrizzazione della lesione). Con un Fisioterapista può valutare e risolvere il problema, con varie procedure (esercizi, massaggio trasverso profondo, etc.). Saluti
Buongiorno, sono una donna di 48 anni, ho dei problemi nella parte lombare , mi spiego, mi viene un dolore non forte, come un blocco, quando sto in piedi più di un quarto d'ora e mi passa se mi siedo dopo un po' oppure se mi piego.Ho notato anche che mi dà fastidio dormire sulla pancia, mi si blocca in po' la lombare.Due anni fa , dopo aver fatto dei lavori in cortile, sono rimasta con la schiena bloccata per una settimana, ho dovuto prendere delle medicine.Ringrazio per consigli ed eventuali indicazioni
Buongiorno, nell'episodio del passato che ha descritto potrebbe esserci stata una lesione (strappo, stiramento) dei tessuti molli lombari (muscoli, fasce o legamenti). A volte anche a distanza di molto tempo la presenza di una cicatrice in quella zona procura una sensibilità al dolore. Questa ipotesi può essere confermata attraverso una valutazione con un Fisioterapista. Saluti
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