Via Eduardo Scarpetta 17, Napoli 80016
terapista in trattamento ABA
12/09/2024
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Punteggio generale
La Dott.ssa Grazia è a dir poco eccezionale, un rapporto che va ben oltre il rapporto Dottore - Paziente. in poco mi ha aiutata tantissimo! è una donna e dottoressa eccezionale!
Con la dottoressa Schioppo si è subito creata grande sintonia; molto competente ed empatica, attenta ai bisogni del paziente: super consigliata
Sono molto soddisfatto e intenzionato ad iniziare un percorso con la Dott.ssa.
La consiglio per la sua disponibilità all’ascolto, professionalità ma soprattutto per le modalità con cui svolge il suo lavoro in completa naturalezza.
La mia esperienza con la Dottoressa Schioppo é stata molto positiva.
Lei si pone in ascolto senza preconcetti o pregiudizi.
Estremamente professionale, dà la possibilità al paziente di parlare e aprirsi.
Per chi volesse affidarsi ad una psicologa competente, certamente la consiglio.
L affidabilità e la professionalità della Dottoressa denotano tutta la sua esperienza nel campo. È raro trovare un professionista in grado di identificare così accuratamente le problematiche del paziente e le relative soluzioni. Mi sento di consigliarla.
La Dott.ssa Schioppo si è contraddistinta per la sua professionalità.
Solitamente, faccio fatica ad affidarmi e anche nelle mie precedenti esperienze di terapia è stato così, mentre con lei ho sentito subito di potermi aprire e parlare di tutto liberamente. Mi ha aiutato soprattutto a gestire i miei problemi relazionali, sia rispetto ai miei rapporti di amicizia, che a quelli sentimentali.
Grazie Dottoressa
ha risposto a 8 domande da parte di pazienti di MioDottore
buona sera. Mi chiamo Desy e ho una relazione altalenante con un ragazzo, ho 29 anni e lui 24.
Ci siamo conosciuti a dicembre 2022 e ci sono stati parecchi tiri e molla, ho perso il conto di quante volte mi ha lasciata. Sono sempre tornata io, tranne la penultima volta dove ho scoperto che in contemporanea usciva con una ragazza con cui aveva rapporti sessuali a mia insaputa.
Non riusciamo a comunicare, e’ un continuo vomitarsi addosso gli errori dell’altro… Voglio costruire tutto da capo, ma non so come si fa.. Personalmente ho sbagliato nel fargli passare ogni errore, lui invece mi fa pesare cose di 2 anni fa.. Mi sento in un labirinto senza via di uscita.. vorrei solo che questa situazione migliorasse…
Ci vedo molto come nel film Se mi lasci ti cancello..
Entrambi insicuri, ma con meccanismi differenti.. Vi chiedo consigli.. Grazie
Buonasera a lei e grazie della condivisione; capisco che una situazione come quella che sta vivendo è davvero frustrante e di solito ci si sente come una "bussola" impazzita.
Ciò che mi sento di dirle istintivamente è di concentrarsi su quelle che sono le sue priorità relazionali, sui suoi bisogni, su quali sono le sue aspettative prima di provare a ri-costruire.
Vede, a volte non è semplice comprendere ciò che le persone vogliono da noi e mi rendo conto che questo la destabilizza; il labirinto da cui non vede via d'uscita, l'uscita ce l'ha di sicuro, anzi, probabilmente non ne possiede una sola.
La invito anche a rivolgersi ad un professionista che la possa aiutare a comprendere determinate dinamiche che non le sono del tutto chiare.
La saluto e le auguro possa riuscire a sentirsi più "al sicuro".
Salve a tutti dottori, sono un ragazzo di 25 anni che sta attraversando un periodo di depressione che dura da più di un anno.
Vi spiego in breve, circa 1 anno fa si è interrotta la mia relazione più importante durata 5 anni, e da quel momento mi è caduto il mondo.
Oggi sto male non tanto per la relazione finita, ma perché da quel momento ho cercato di fare 2 cose
1) eliminare gli aspetti tossici che ho (leggendo un po' su internet mi sono rivisto in un dipendente affettivo)
2) eliminare le persone tossiche e nocive, che vogliono solo avere e non dare, che non sanno cosa significa empatia cura e disponibilità, e tendono solo all'egoismo.
(Ciò perché dopo aver subito ghosting dalla mia ex ragazza, e non riuscendo a dare una spiegazione a tutto, ho pensato che lei fosse una narcisista, oggi non so se ho valutato male o meno)
Purtroppo da quando mi sono messo in dubbio è iniziata la mia depressione.
Ormai non so più come relazionarmi con gli altri.. mi spiego
1) sento che qualsiasi sentimento e pensiero (in termini di aspettative in amore e rispetto) penso siano sbagliate e ci sia sempre un modo migliore e soprattutto diverso da quello che dico (forse ho un DOC?)
2) ormai reputo tutti egoisti e totalmente centrati su se stessi (non capisco se io tendo ad un eccessivo equilibrio oppure realmente gli altri sono così)
Il punto è che ormai non ho più interpretazioni circa quello che gli altri mi dicono o fanno, cioè non riesco più a distinguere se una persona mi vuole bene o meno, se è buona o cattiva.
Non avendo criteri di interpretazione di conseguenza non ho criteri di scelta.
Infatti ogni volta che entro in relazione con qualcuno non riesco a capire come comportarmi perché in testa ho solo ed esclusivamente confusione.
E oltre questo, ormai non so nemmeno cos'è per me l'amore e il rispetto, perché tendo ad un eccessivo rispetto e amore, col problema che se mi dico di diminuire le aspettative mi sento in pericolo che mi sto accontentando.
Questo deriva dal fatto che a causa della separazione con la mia ragazza, dopo aver letto un po' su internet, ho pensato che forse la mia eccessiva empatia e altruismo veniva abusata.. e da lì mi sono impuntato sulla questione del rispetto.. perdendo sia chi ero prima e non sapendo piu come comportarmi e soprattutto che idee avere..
Sto male, perché ormai vivo in una costante dubbio, non capendo più chi sono, cosa voglio, cos'è l'amore, il rispetto e soprattutto come ci si comporta & capire chi è una persona buona e distinguerla da quelle nocive ed egoiste.
I miei pensieri oscillano dal "sicuramente stai pretendo troppo" al "ma questa è realmente una mancanza di rispetto" e viceversa.
Il punto è che io stesso riconosco che mi sto imputando troppo sul rispetto altrui da analizzare qualsiasi cosa e non tollerando alcun tipo di imperfezione, ma il punto è che la mia non è un interpretazione soggettiva, ma obiettiva cioè che determinati atteggiamenti sono segno di inaffidabilità.
Sto veramente male perché qualsiasi mio paradigma o modo di ragionare (in qualsiasi aspetto della mia vita) è messo in dubbio e mi dico che sto sbagliando a ragionare in un certo modo.
Purtroppo però ormai ho perso la persona che ero e non vedo più uno spiraglio di luce.
Ho provato a fare psicoterapia (sia gestalt, sia cognitivo comportamentale) ma purtroppo non mi sono sentito aiutato..avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse a rimettere ordine tra i pensieri, ma mi sono sentito non capito (vedevo che il mio problema è sottovalutato) e soprattutto non aiutato.
Ho veramente bisogno di aiuto e non so che fare.
Vi ringrazio per la lettura, e mi scuso per la lunghezza del messaggio.
Buonasera e grazie per la condivisione dei suoi pensieri.
Mi spiace per quello che le è successo e per quello che sta cercando di affrontare, immagino si senta anche spaesato, è assolutamente lecito e comprensibile quello che sta provando.
Mi verrebbe da dirle che oltre a lavorare su queste sensazioni debba anche provare a mettersi in gioco per comprendere perché le abbia fatto così male, perché questa perdita l'ha distrutta, perché tende ad analizzare e a non tollerare più nulla? Sarà solo una conseguenza dovuta alla rottura?
Le consiglio anche di non andare a diagnosticarsi alcun disturbo o leggere cose su internet, ciò che le può servire è iniziare un percorso, creare uno spazio di condivisione e di ascolto sicuro con un professionista può aiutarla a sciogliere qualche nodo.
Le mando tanti cari saluti e spero si possa sentire presto più "leggero".
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