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Dott.ssa Grazia Schioppo

Via Eduardo Scarpetta 17, Napoli 80016

terapista in trattamento ABA

12/09/2024

Esperienze

"Da soli si va veloce ma insieme si va più lontano".

Salve a tutti e benvenuti sul mio profilo, sono la Dott.ssa Grazia Schioppo, psicologa iscritta all'Ordine della regione Campania e psicoterapeuta in formazione ad indirizzo sistemico-relazionale.
Le basi di questo approccio si fondano sulla visione delle relazioni dell'individuo visto come parte di un sistema più ampio: siamo costantemente connessi agli altri e quindi non dipende solo da noi ma anche dai sistemi di relazione di cui facciamo parte (famiglia, scuola, rapporti sociali).

Ho approfondito le mie conoscenze grazie alle esperienze dirette svolte durante i tirocini in ASL; grazie al percorso di studi e al lavoro svolto con bambini, adolescenti, adulti e le loro rispettive famiglie in più contesti (scolastico, ambulatoriale, domiciliare).
Il mio obiettivo è quello di favorire un ambiente terapeutico di ascolto sicuro, esplorativo, curioso, non giudicante ma soprattutto di supporto, affinché possa accogliere al meglio le richieste del paziente.
Sarò lieta di accompagnare chiunque voglia intraprendere un percorso che io preferisco ridefinirlo con il nome di "esperienza umana".
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Esperto in:
  • Psicologia clinica
  • Psicoterapia
  • Psicodiagnostica

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L
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Medico eccellente, tutto perfetto consiglio assolutamente. Puntuale, preparata, mette il paziente a proprio agio. Molto attento a capire come parlare con il paziente molto professionale e soprattutto metto a proprio agio il paziente, cosa fondamentale per il ruolo.consigliatissima.

Dott.ssa Grazia Schioppo

Grazie mille

D
Appuntamento verificato
• Presso: Studio privato di Psicologia...Altro • colloquio psicologico Meno

Ho avuto la mia prima seduta in assoluto con la dottoressa, mi ha messo dal primo istante a mio agio, creando un ambiente sereno, molto empatica
Consiglio vivamente!

Dott.ssa Grazia Schioppo

Infinitamente grazie! :))

L
Appuntamento verificato
• Presso: Studio di psicologia • colloqu...Altroio psicologico Meno

Dottoressa gentile
Professionale, molto attenta
Mi sono sentita da subito a mio agio nel parlare con lei

Dott.ssa Grazia Schioppo

Graaaazie! :)


A
Appuntamento verificato
• Presso: Consulenza Online • consulen...Altroza psicologica Meno

Mi sono ritrovato per la prima volta ad aprire le mie emozioni, non è semplice ma avendo di fronte una persona preparata non è stato difficile , una persona attenta e che ti sappia ascoltare Mi sono sentito adagio sin da subito.
Consiglio vivamente.

Dott.ssa Grazia Schioppo

Grazie, è davvero bello leggere queste parole :)


A
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• Presso: Studio privato di Psicologia...Altro • colloquio psicologico Meno

La dottoressa è una persona dolcissima e molto empatia. Dopo aver parlato con lei ci si sente più leggeri.

Dott.ssa Grazia Schioppo

Grazie mille


M
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• Presso: Studio privato di Psicologia...Altro • colloquio psicologico età evolutiva Meno

Sono andata dalla dottoressa Schioppo con il mio piccolo, la dottoressa ci ha accolto Ed ascoltato. Mio figlio era a suo agio Ed e' stato facile riuscire ad aprirmi e ad esporre tutte Le mie paure e perplessita'. E' molto preparata e sono felice di averla incontrata

Dott.ssa Grazia Schioppo

Grazie infinite per il feedback! :)


S
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la dottoressa è molto gentile e brava ma soprattutto è sempre disponibile , sin dal primo minuto mi sono sentita a mio agio e non ho avuto problemi ad aprirmi con lei, la consiglierei a tutte le persone che ne hanno bisogno

Dott.ssa Grazia Schioppo

Grazie, grazie e grazie :)


M
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• Presso: Studio privato di Psicologia...Altro • colloquio individuale Meno

Con Grazia mi sono trovato da subito bene. È una persona molto empatica e capisce subito le problematiche delle persone.
Ho iniziato questo percorso con lei già da un mese mi sento nettamente meglio.
Si vede che fa il suo lavoro con passione ed amore.
Non poteva essere scelta più azzeccata.

Dott.ssa Grazia Schioppo

Infinitamente grazie per le belle parole :)


A
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Ottima professionista molto scrupolosa Consiglio vivamente

Dott.ssa Grazia Schioppo

Grazie mille


A
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La Dott.ssa Grazia è a dir poco eccezionale, un rapporto che va ben oltre il rapporto Dottore - Paziente. in poco mi ha aiutata tantissimo! è una donna e dottoressa eccezionale!

Dott.ssa Grazia Schioppo

Grazie infinite, davvero


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 9 domande da parte di pazienti di MioDottore

Salve a tutti dottori, sono un ragazzo di 25 anni che sta attraversando un periodo di depressione che dura da più di un anno.
Vi spiego in breve, circa 1 anno fa si è interrotta la mia relazione più importante durata 5 anni, e da quel momento mi è caduto il mondo.
Oggi sto male non tanto per ...Altro
la relazione finita, ma perché da quel momento ho cercato di fare 2 cose
1) eliminare gli aspetti tossici che ho (leggendo un po' su internet mi sono rivisto in un dipendente affettivo)
2) eliminare le persone tossiche e nocive, che vogliono solo avere e non dare, che non sanno cosa significa empatia cura e disponibilità, e tendono solo all'egoismo.
(Ciò perché dopo aver subito ghosting dalla mia ex ragazza, e non riuscendo a dare una spiegazione a tutto, ho pensato che lei fosse una narcisista, oggi non so se ho valutato male o meno)
Purtroppo da quando mi sono messo in dubbio è iniziata la mia depressione.
Ormai non so più come relazionarmi con gli altri.. mi spiego
1) sento che qualsiasi sentimento e pensiero (in termini di aspettative in amore e rispetto) penso siano sbagliate e ci sia sempre un modo migliore e soprattutto diverso da quello che dico (forse ho un DOC?)
2) ormai reputo tutti egoisti e totalmente centrati su se stessi (non capisco se io tendo ad un eccessivo equilibrio oppure realmente gli altri sono così)

Il punto è che ormai non ho più interpretazioni circa quello che gli altri mi dicono o fanno, cioè non riesco più a distinguere se una persona mi vuole bene o meno, se è buona o cattiva.
Non avendo criteri di interpretazione di conseguenza non ho criteri di scelta.
Infatti ogni volta che entro in relazione con qualcuno non riesco a capire come comportarmi perché in testa ho solo ed esclusivamente confusione.
E oltre questo, ormai non so nemmeno cos'è per me l'amore e il rispetto, perché tendo ad un eccessivo rispetto e amore, col problema che se mi dico di diminuire le aspettative mi sento in pericolo che mi sto accontentando.
Questo deriva dal fatto che a causa della separazione con la mia ragazza, dopo aver letto un po' su internet, ho pensato che forse la mia eccessiva empatia e altruismo veniva abusata.. e da lì mi sono impuntato sulla questione del rispetto.. perdendo sia chi ero prima e non sapendo piu come comportarmi e soprattutto che idee avere..
Sto male, perché ormai vivo in una costante dubbio, non capendo più chi sono, cosa voglio, cos'è l'amore, il rispetto e soprattutto come ci si comporta & capire chi è una persona buona e distinguerla da quelle nocive ed egoiste.
I miei pensieri oscillano dal "sicuramente stai pretendo troppo" al "ma questa è realmente una mancanza di rispetto" e viceversa.
Il punto è che io stesso riconosco che mi sto imputando troppo sul rispetto altrui da analizzare qualsiasi cosa e non tollerando alcun tipo di imperfezione, ma il punto è che la mia non è un interpretazione soggettiva, ma obiettiva cioè che determinati atteggiamenti sono segno di inaffidabilità.
Sto veramente male perché qualsiasi mio paradigma o modo di ragionare (in qualsiasi aspetto della mia vita) è messo in dubbio e mi dico che sto sbagliando a ragionare in un certo modo.
Purtroppo però ormai ho perso la persona che ero e non vedo più uno spiraglio di luce.
Ho provato a fare psicoterapia (sia gestalt, sia cognitivo comportamentale) ma purtroppo non mi sono sentito aiutato..avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse a rimettere ordine tra i pensieri, ma mi sono sentito non capito (vedevo che il mio problema è sottovalutato) e soprattutto non aiutato.
Ho veramente bisogno di aiuto e non so che fare.
Vi ringrazio per la lettura, e mi scuso per la lunghezza del messaggio. Meno

Buonasera e grazie per la condivisione dei suoi pensieri.
Mi spiace per quello che le è successo e per quello che sta cercando di affrontare, immagino si senta anche spaesato, è assolutamente leci...Altro
to e comprensibile quello che sta provando.
Mi verrebbe da dirle che oltre a lavorare su queste sensazioni debba anche provare a mettersi in gioco per comprendere perché le abbia fatto così male, perché questa perdita l'ha distrutta, perché tende ad analizzare e a non tollerare più nulla? Sarà solo una conseguenza dovuta alla rottura?
Le consiglio anche di non andare a diagnosticarsi alcun disturbo o leggere cose su internet, ciò che le può servire è iniziare un percorso, creare uno spazio di condivisione e di ascolto sicuro con un professionista può aiutarla a sciogliere qualche nodo.
Le mando tanti cari saluti e spero si possa sentire presto più "leggero". Meno

Dott.ssa Grazia Schioppo

Mi sento ossessionata dal mio ragazzo

Salve a tutti, sono una ragazza di 24 anni e sono fidanzata con il mio attuale ragazzo da ormai 5 anni.
Credo di avere un problema (serio) di cui onestamente non ho mai parlato con nessuno perché me ne vergogno profondamente, anche se la sofferenza interio...Altro
re è troppa.
Mi spiego: in tutta la mia vita ho sempre sperimentato un attaccamento particolare verso i ragazzi con cui mi frequentavo, come se per avere conferma del mio valore l’unica cosa che mi serviva accanto era qualcuno che si dedicasse totalmente a me e mi mostrasse amore (cosa sbagliata).
Eppure, eccetto il mio attuale partner, mi sono sempre ritrovata di fronte ragazzi che hanno solo finito per manipolarmi e prendersi gioco di me. Ricordo di avere avuto una quasi relazione seria con un ragazzo che all’apparenza era un santo, ma che poi si è rivelato la persona più falsa e irrispettosa del mondo… mi sono sentita a pezzi, soprattutto perché lui non faceva trapelare niente.
Invece, cinque anni fa, ho incontrato l’amore della mia vita, una persona fantastica, che ancora prima di amarmi, mi vuole bene e vuole solo il meglio per me.
Quando tutto è iniziato, mi sono sentita talmente in estasi, per le belle sensazioni che ho provato, che lui è diventato il centro del mio mondo.
La mia mente quasi non riusciva ad accettare che potesse esistere un amore così genuino e che un ragazzo potesse darmi amore e rispetto.
All’inizio della relazione, volevo stare sempre e solo con lui, al punto che non avevo più voglia di dedicare un po’ del mio tempo alla mia famiglia e alle mie amicizie. Sapevo quanto tutto ciò fosse tremendamente sbagliato, ma era qualcosa di cui non potevo farne a meno, come se tutte le mie energie fossero indirizzate solo sul mio partner.
Passata la fase dell’innamoramento, in cui tutto sembra così magico e surreale, ho dovuto iniziare a fare i conti con la realtà.
Il mio ragazzo è una persona molto indipendente, ama stare con me ma al tempo stesso trova il tempo per dedicarsi solo a se stesso, per coltivare passioni ed amicizie, cosa che io a volte, anche a causa delle paranoie, traduco come una mancanza di interesse nei miei confronti o poca voglia di stare con me.
Tutto questo, a distanza di cinque anni, a me risulta impossibile, è come se io mi sentissi ossessionata dalla mia relazione, da ciò che provo quando sto con lui. Infatti, una delle mie tante difficoltà è non saper gestire il vuoto e l’angoscia che provo non appena mi devo fisicamente distaccare da lui.
Viviamo nello stesso paese, troviamo sempre il tempo per stare insieme, che sia il pomeriggio o la sera… ma quando dopo una lunga giornata passata insieme, io torno a casa mia senza lui, provo un vuoto insopportabile, mi sento depressa, mi chiudo nella mia stanza e non voglio avere contatti con nessuno, nemmeno con la mia famiglia.
Penso sempre e solo a lui, e la mattina, quando mi sveglio e apro gli occhi, il mio primo pensiero è quando ci rivedremo.
Ho perso interesse per tutto, non mi importa di niente se non di stare con lui, anche a non far niente, addirittura anche quando stare con lui mi annoia perché avrei cose più divertenti da fare in quel momento.
Quando sto con lui i miei pensieri si fermano, quando sono senza lui la mia mente viaggia, inizio a pensare al peggiore degli scenari, penso che lui potrebbe stancarsi di me e allora io resterei senza niente.
So che tutto questo è sbagliato, io sto male, non voglio stare così, vorrei riuscire a godermi le giornate concentrandomi su altro, vorrei poter riuscire a concentrarmi sullo studio quando mi dedico all’università, vorrei potermi divertire davvero anche quando non sono con lui, vorrei avere la mente libera dalle paranoie che mi faccio.
La cosa più assurda è che nonostante la lunga durata di questa relazione, in cui io dovrei avere acquisito maggiore autonomia e sicurezza, in cui il distacco da lui non dovrebbe farmi paura, io continuo a vivermi la relazione come se fosse nella sua fase iniziale.
Inoltre ho una paura immotivata del tradimento, mi auto convinco che da un momento all’altro il mio ragazzo possa lasciarmi, magari per un’altra.
Ho la tendenza ad interpretare negativamente ogni suo minimo cambiamento, mi concentro su ogni parola che usa, su ogni cosa che fa, anche sulle cose più impercettibili, per capire se davvero lui mi ami ancora o mi nasconda qualcosa ma non trova il coraggio di parlarmene.
Questo lui lo sa, gli parlo spesso delle mie paranoie, di quanto a volte queste siano talmente immotivate da sembrare ridicole e surreali.
Credo proprio di avere sviluppato una dipendenza affettiva, ma io non voglio tutto questo, vorrei solo godermi serenamente la mia relazione, anche perché so che lui è quello giusto, e non voglio perderlo per degli atteggiamenti stupidi.
Se può essere utile, ricordo che quando ero più piccola, nel rapporto con mia madre si era instaurato lo stesso meccanismo.
Non volevo andare a scuola, mi venivano crisi e attacchi di panico quando sapevo che ogni mattina mi sarei dovuta separare da lei… a volte l’angoscia era talmente tanta che finivo per rimettere.
Nonostante fossi molto piccola (andavo alle elementari), il mio malessere era troppo, e mi chiedo se non fosse strano per quella età sperimentare un sentimento così intenso e negativo.
Credo di avere uno stile di attaccamento ansioso che manifesto con le persone a cui tengo di più nella mia vita, da piccolina con mia mamma, adesso con il mio ragazzo.
Mi chiedo sempre se questo problema possa essere risolvibile, perché sono così intrappolata in questa dinamica che è impossibile pensare di riuscire a cambiare, a migliorare.
Nonostante questo mi provochi sofferenza, cerco sempre di non finire per soffocare il mio partner, dunque se lui ad esempio una sera esce con i suoi amici, non faccio alcun tipo di problema, piuttosto mi tengo tutto il malessere dentro.
Ma proprio quando mi comunica che per un motivo o per un altro non ci possiamo vedere, io sto così male che vorrei solo sparire, pur sapendo che l’indomani ci rivedremo.
È come se niente senza lui avesse senso.
Quando passo una serata con le mie amiche non riesco a godermi il momento, il mio pensiero è rivolto a lui, penso “se lui per ora fosse qui sicuramente la serata sarebbe più interessante”.
Il mio ragazzo mi ha in parte aiutata a gestire questo problema, difatti ogni volta che mi vede in ansia per qualcosa prova a rassicurarmi come meglio può.
Ma io voglio stare bene, anche da sola… non sono mai riuscita a capire se effettivamente ho una bassa autostima.
Mi piaccio fisicamente il più delle volte, tanti ragazzi mi venivano e tutt’ora mi vengono dietro nonostante io sia impegnata.
In vari momenti nel mio paese ho fatto anche la ragazza immagine… dunque, mi reputo una bella ragazza, ho autostima, perché allora devo provare tutto questo? A cosa può essere dovuto? Perché, ancora, dopo cinque anni di relazione non sono riuscita a trovare un equilibrio e ad essere serena verso la mia relazione? Meno

Buonasera e grazie per aver condiviso dei pensieri così profondi ma soprattutto intimi.
Inizio con il dirle che non è sicuramente facile sopportare queste pressioni e soprattutto non è faci...Altro
le gestirle ma...è davvero bello da parte sua che ne abbia piena consapevolezza e che voglia risolvere per stare meglio.
Quella della consapevolezza è sicuramente una marcia in più, se va più a fondo nella sua sofferenza ci sarà sicuramente un meccanismo bloccato in un ciclo che l'ha resa la persona che è oggi, con pensieri, convinzioni e credenze che ha oggi.
Tuttavia, iniziare un percorso con uno specialista al fine di sentirsi non solo supportata ma anche in qualche modo compresa e che le dia gli strumenti giusti affinché possa fronteggiare o quantomeno, imparare a gestire questi pensieri sicuramente le può far bene.
Le auguro al più presto di trovare la serenità che merita! Meno

Dott.ssa Grazia Schioppo
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