Prof.
Giuseppe Staffolani
Psicologo,
Psicoterapeuta
Logopedista
Altro
Bologna 2 indirizzi
Esperienze
Svolgo la mia attività libero professionale con psicoterapie individuali, di coppia e di gruppo anche nel settore scolastico.
Alla famiglia propongo aggiornamenti con percorsi psicologici individuali e di coppia per comprendere le esigenze e le variazioni scolastiche.
Alla scuola offro percorsi di sostegno psicologico per le difficoltà scolastiche degli alunni.
Sono idealmente contrario alla separazione e al divorzio, ma ne accetto gli esiti proponendo alla coppia separata, percorsi di formazione per non danneggiare lo sviluppo psicologico dei minori. I percorsi sono di due tipi:
a) Percorsi formativi per giovani che intendono formare famiglia;
b) Riconciliazione delle unioni interrotte per i separati e divorziati.
Oggi lo psicologo della famiglia non è più una scelta di prestigio e buon senso, ma una necessità imposta dagli eventi della vita che spesso contribuiscono ad alimentare disagi ed instabilità emotive dovuti a:.
• Ansia generalizzata
• Depressione
• Disturbi di umore
• Problemi sessuali
• Problemi di coppia
• Timidezza
• Separazioni e divorzi
• Terapia di coppia
• Disturbi relazionali dell'autostima
• Problemi alimentari
• Ossessioni e compulsioni
• Disturbi di comportamento
• LOGOPEDIA
• Logopedia per bambini
• Logopedia per adulti
• Balbuzie, Disartrie, Dislalie, Disfonie, Disintegrazioni fonemiche
• Disturbi dell’apprendimento
• DSA
Profilo personale e professionale narrato
Giuseppe Staffolani, come tanti altri che hanno vari progetti in mente, è diventato virtualmente psicologo fin dal tempo scolastico: studente e lavoratore nella piccola azienda agricola paterna, per non pesare sulle scarse condizioni economiche dei familiari fin da adolescente, impara a fare il contadino insieme alle sue quattro sorelle più grandi.
Sempre pronto ad aiutare chi fosse in difficoltà, decide di fare lo psicologo fin da bambino quando incontra, per caso, un sordomuto privo dell'uso della parola. Senza sapere che cosa significasse " psicologo", fa da maestro a quel ragazzo, le cui parole incomprensibili assomigliavano a mugugni indecifrabili. Il fallimento fu evidente, ma il voler capire il perché quel ragazzo non parlasse, gli rimane nella mente per molto tempo tanto che, dopo le scuole medie, Pino (così lo chiamano i familiari) decide di diventare maestro.
Cercando di fare qualcosa di diverso dal lavorare nei campi troppo assolati, da studente sfrutta una massima di suo padre che spesso gli ripeteva: "Quando tu pensi di perdere tempo ad ascoltare qualcuno, ricordati che perdi la migliore occasione per arricchirti". Questa massima se l'è portata dietro per tutta la vita e ancor oggi si sofferma a parlare con tutti, affermando d'imparare sempre tante cose dagli altri, sebbene lui cambi raramente idea.
Con questo motto, lo studente Staffolani impegna il proprio tempo libero in attività sociali di utilità; pensando che la gratuità, non sia sufficientemente apprezzata, in tono ironico e semiserio, chiede piccoli compensi per aiuti scolastici elargiti ai propri compagni proponendo, persino, una lista prezzi.
a) Per organizzare il pomeriggio, fare i compiti, studiare la lezione per il giorno dopo e avere più tempo libero, chiede il costo del biliardo di due partite a stecca presso il bar studenti.
b) Per consigli nella "ricerca ragazze", chiede due sigarette per ogni intervento riuscito.
c) Per fiancheggiare gli amici svantaggiati nell'udito e nella psiche a comprendere il significato di parole ritenute difficili, ha il buon senso di farlo gratuitamente a tempo indeterminato.
In poche parole, senza rendersi conto del proprio egocentrismo adolescenziale, lo studente Staffolani si fa psicologo di gruppo nelle varie situazioni più difficili e disagevoli, affermando con audacia che ogni favore vada pagato se si vuole ottenere il risultato. Opinione che ancora oggi applica nel proprio studio professionale ancor più convinto che ai nostri figli non bisogna dare più di tanto, perché la gratuità si trasforma più facilmente in vizio, piuttosto che in profitto.
A diciassette anni s'innamora di una sua compagna di scuola, ma ne frequenta altre con la scusa di aiutarle nella stesura di alcuni compiti. In questo campo non è molto fedele, ma è sinceramente innamorato, tanto che quella ragazza di allora, oggi è sua moglie con figli e nipoti con cui vive una lieta convivenza di nonno e forse, presto di bisnonno.
A venti anni, terminati gli studi superiori, siamo nel 1956/57, vince una borsa di studio di lire settemila mensili presso l'Ente Nazionale Sordomuti (ENS) (ora abolito) di Roma, per frequentare la scuola di specializzazione per assistenza sociale.
Al termine del corso è assunto a tempo indeterminato presso la sede ENS di Ancona completando, così, il ciclo di specializzazione sotto la guida del Presidente della sezione ENS marchigiana.
Dopo il completamento del corso di specializzazione, è destinato alla reggenza delle due sedi periferiche (ENS) di Macerata e Ascoli Piceno con la nomina di direttore reggente delle due sezioni, dove lavora per diversi anni dividendo la settimana fra le due città marchigiane: tre giorni a Macerata e tre ad Ascoli Piceno.
Spinto dal bisogno di perfezionarsi, s'iscrive all'Università di Urbino per ottenere il diploma triennale di abilitazione alla vigilanza scolastica, titolo che gli darà diritto di esercitare la funzione di direttore didattico nelle scuole elementari statali.
Suo desiderio è di poter vedere una scuola diversa da quella da lui frequentata e ampiamente criticata nei meriti e delle strutture: obbedienza cieca e assoluta e scarse possibilità di interloquire con i superiori. A volte è stato ammonito da qualche preside per eccessive critiche ai professori che secondo lui, erano poco obiettivi nelle valutazioni.
Ottenuto il nuovo titolo universitario di Urbino, il Direttore dell'Istituto per sordomuti di Giulianova (TE) gli propone la cattedra d'insegnamento ai bambini non udenti usando il metodo orale al posto quello mimico: ottima occasione per vedere direttamente le cose di dentro, piuttosto che viverle da osservatore esterno.
Per questo consegue la specializzazione logopedica cui segue la cattedra d'insegnamento all'Istituto Gualandi di Giulianova dove rimane per diversi anni, finché non si trasferisce alla sede centrale di Bologna, come logopedista docente e consulente psicologico.
Nel 1968 frequenta un corso di perfezionamento in logopedia presso il Centro Studi di Psicologia Applicata di Bologna, dove ottiene il titolo di perfezionamento in logopedista con lode.
Si laurea in Pedagogia con indirizzo psicologico all'Università di Parma (1970) continuando a mantenere la cattedra dell'insegnamento al Gualandi.
Contemporaneamente alla laurea apre lo studio privato "Centro Psico Pedagogico Didattico Bologna" (CE.PSI.PE.DI.), che gestisce per diversi anni occupandosi dei vari problemi psicologici dei bambini e delle famiglie con scarso potere educativo e funzionale.
Fonda la rivista "Problemi d'oggi" bimestrale di scienze umane e formazione sociale quale organo del Centro Psico Pedagogico Didattico "per diffondere le problematiche psicologiche, didattiche e sociali, al di fuori delle Istituzioni mediche, ma con esse collaboranti".
In particolare la rivista tratta di: Educazione del feto, bambini difficili, balbuzie, enuresi, onicofagia, difetti di linguaggio, bambini handicappati, difficoltà scolastiche, dislessia, disgrafia, disortografie, problemi adolescenti, terapie per la famiglia, problemi della coppia, terapie del contesto, prevenzione (citazione dal n.4, X anno, 1989)
Il dott. Staffolani per la sua sensibilità a essere sempre disponibile per gli altri, è stato considerato dagli utenti, con targa di riconoscimento da un referendum italiano (1984), titolo onorifico molto più efficace di una laurea ad honorem, perché conquistato sul campo e non assegnato dalle autorità accademiche.
Fonda il folder delle idee "Che fare?" per tenersi in contatto diretto con le famiglie. Il vademecum psicologico per l'aggiornamento delle famiglie è allegato gratuitamente alla rivista Problemi d'oggi.
Apre una "Scuola per genitori" presso il suo CE.PSI.PE.DI. di Bologna, per preparare i giovani a fare il genitore, mestiere molto difficile, perché da nessuno insegnato.
Apre le iscrizioni a giovani coppie e quelle separate con una serie di conferenze formative gratuite sull'importanza della famiglia e sul come si dovrebbero educare i figli. Le lezioni iniziano alle ore diciotto di ogni venerdì fino alle ore venti. Alle ventuno si va a cena tutt'insieme presso il vicino al ristorante dove, senza volerlo, si continua a parlare delle stesse cose trattate nello studio.
Questa esperienza insegna al dott. Staffolani che le cose belle s'imparano sempre divertendosi e che ogni conquista psicologica, non solo arricchisce l'animo umano, ma lo rende più compartecipe.
Dal 1989 al 1993 sente il bisogno di conseguire una serie di specializzazioni presso l'Università Internazionale della Nuova Medicina di Milano (UIM):
* Corso di specializzazione di Psicologia della scrittura (1989/90);
* Corso di psicologia del disegno (1990/91);
* Corso di psicologia della scrittura in età evolutiva.
Contemporaneamente consegue l'attestato in Psicologia della comunicazione presso la Federazione italiana Psicologi (Padova 1993).
Ottiene diversi incarichi come logopedista e psicologo presso Centri medici gestititi dalla Provincia e dal Comune di Bologna con il titolo di coordinatore docente delle cosiddette scuole speciali dove erano stati inseriti i bambini con svantaggi psichici.
Conseguita l'abilitazione all'insegnamento nelle scuole superiori e superato l'esame di Stato, ottiene la cattedra di storia e filosofia presso il liceo scientifico Luigi Valeriani di Imola.
Dopo un anno, ottiene la cattedra nel liceo Fermi, Copernico, Righi, Sabin di Bologna, dove insegna per venti anni intervallando l'insegnamento liceale con seminari di studio sui problemi dell'handicap, presso la facoltà di Pedagogia dell'Università di Bologna.
Trasforma il Centro Psico Pedagogico Didattico in Studio Staffolani, dove tuttora lavora insieme con i propri figli Mauro (Pedagogista) e Alessandra (Psicologa) e le nipoti Beatrice (psicologa) e Laura (studentessa di scienze umane).
Da alcuni anni tiene una rubrica psicologica su " L'Appennino Camerte " di Camerino, settimanale marchigiano, dove scrive articoli di varia cultura sociale e approfondisce in senso professionale, i propri studi sulle nuove tecniche educative e rieducative di: Ginnastica posturale: (GP) Mediazione familiare (MF); Ortopedia Mentale (OM); Programmazione Neuro Mentale (PNM) e Programmazione Neuro Linguistica (PNL).
Sono procedure debitamente analizzate rivedute per essere adattate nei percorsi psicologici individuali e di gruppo, come pure nelle analisi psicoterapeutiche individuali.
I laboratori di cultura e formazione gestiti nello Studio Staffolani di Bologna e di Valcimarra, sono strutturati sulle tecniche della comunicazione verbale e non verbale.
Il valore del linguaggio del corpo unito a quello verbale, consente allo psicologo di entrare nell'animo altrui per capire che la personalità dell'uomo non ha valore al singolare, ma al plurale.
Il principio fondamentale su cui insiste il Prof. Giuseppe Staffolani nelle sue lezioni accademiche attuali e nei percorsi psicologici, è che "nulla si può dire che prima non sia stato appreso".
Esperto in:
- Logopedia
- Psicoterapia
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10 recensioni
Punteggio generale
Ordina recensioni per
Patrizia Balestra Golinelli ved. Baldesi
l' impressione ricevuta assolutamente positiva.
Cosa cambiare o migliore: impossimbile esprimermi.... abbiamo parlato solo un' ora ed on line
Paola
Ho avuto la possibilità di potermi confrontare con un medico empatico, paziente, che sicuramente ci darà una grande mano nella risoluzione di alcuni problemi caratteriali e di linguaggio nel mio bimbo di tre anni
Katia
Mi sono trovata molto bene il professore è una persona molto competente e molto empatica. Ho fatto per ora solo pochi incontri che mi hanno però fin da subito aiutato a stare un po' meglio. Lo consiglio sicuramente
Martina
Molto puntuale e disponibile, mi ha aiutato e tuttavia lo sta facendo, mi capisce e mi da delle dritte,in poche parole super!!
S. S
Visita prenotata per mio figlio di quasi 2 anni. Sospetto: eventuale disturbo dello spettro autistico. Professionalità, empatia, umanità! Sa ascoltare ,osservare con attenzione e coinvolgersi per capire il comportamento del bambino. Mi sono allontanata dal suo ufficio più tranquilla e motivata. Non ha visto necessario( almeno per un po di tempo) di fare altri incontri( cosa rara che tutti gli atri cercano di fissare subito il prossimo appuntamento). Mi ha fornito consigli pratici e concreti.
Matteo
Ho avuto il piacere di conoscere una persona molto gentile, premurosa che mi ha fatto sentire subito a mio agio. Consiglio vivamente a tutti.
Francesca
Persona veramente molto disponibile e competente,già solo con un primo consulto online aveva capito esattamente il tipo di problematica,lo ricontattero' sicuramente per una visita in studio.
B.F.
Una persona molto gentile,disponibile e preparata.Ha conquistato la mia fiducia e per questo l'ho scelto ad aiutarmi nel mio percorso di coppia.
Kelly Dias
Sono felicissima di aver conosciuto il grandissimo Prof. Staffolani(Pino) , l'amore e la passione per il suo lavoro fà di lui un eccellente professionista,sempre molto disponibile e cordiale,il rispetto e l'empatia che lui riesce a creare a chi si siede davanti a lui è unico, è come stare davanti al tuo migliore amico... Grazie di tutto Prof.
Federico Tomba
Il prof. è un Professionista d'eccellenza, una disponibilità fuori dal comune, unito alla cordialità ed all'empatia immediata che il prof.crea immediatamente con il paziente. Vi consiglio vivamente un consulto, un peccato non averlo incontrato prima. SONO VERAMENTE ENTUSIASTA DI ESSERE UN SUO PAZIENTE PER CREARE UN PROGETTO NON una semplice psicoanalisi.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera,
ho da sempre problemi nel pronunciare le lettere c e g contenute in alcune parole.
Per esempio :
oggi pronunciato diventa ogghi,
agenzia diventa aghienzia,
ci diventa sci.
è come se queste due lettere fossero sibilanti
Non so se il problema è dovuto ad un difetto nella conformazione della cavità orale oppure se sono difetti di pronuncia che possono essere risolti andando da un logopedista (ammesso che sia ancora possibile risolverli ho 28 anni).
Vi ringrazio in anticipo per il consulto
Ritengo siano solo difetti d'impostazione linguo-dento-palatale che un buon logopedista-psicologo può risolvere suggerendole una serie di esercizi di ginnastica orale anche a 28 anni. Auguri
Ciao a tutti!
Vi racconto la mia storia: sono una ragazza di 25 anni che, dopo 10 anni di fidanzamento, si è lasciata.
Partiamo però dal principio: sono la terza di tre figli, la più piccola, la femmina di casa. La più coccolata da tutti, tenuta sotto una campana di vetro, considerata sempre la più piccola ma allo stesso tempo tanto amata. Fin da quando ero piccola ho sempre avuto paura, nonostante tutto l'amore dei miei, che mi potessero abbandonare, piangevo ogni volta che si allontanavano, non riuscivo a restare a casa di qualche amichetta perchè ero disperata che i miei non mi venissero più a prendere, non riuscivo a dormire a casa di mia zia perchè avevo paura che mamma non sarebbe più tornata.. non ho mai capito perchè reagivo così ma mi ha sempre fatto star male!
All'età di 15 anni mi fidanzo con un ragazzo più grande di me di due anni e, nonostante all'inizio mio padre era contrario perchè troppo piccola, abbiamo proseguito la nostra storia. Tutto sembrava andare per il verso giusto sino a sei anni fa quando improvvisamente mi sono venuti i primi attacchi di panico e, a peggiorare le cose, dopo pochi mesi è venuta a mancare mia zia di tumore e questa cosa mi ha distrutto completamente.
Ho deciso, con l'accordo dei miei genitori, di andare in terapia per due anni, terapia che ho dovuto interrompere sia per via economica ma anche perchè era diventata troppo impegnativa e dovevo pagare pure le volte che non ci andavo in quanto, secondo lei, anche se annullavo l'appuntamento dovevo pagarlo lo stesso. Finita la terapia mi sentivo finalmente bene, gli attacchi di panico erano diminuiti e riuscivo a gestirli benissimo.
Ora vi parlo della mia relazione. Ultimamente non stavo più bene con lui, avevo continuamente ansia e l'intimità rappresentava un problema in quanto mi sentivo spesso bloccata nei suoi confronti; ho sempre visto con ammirazione le persone che riuscivano a lasciare il proprio partner ma io non ci sono mai riuscita anche se mi sentivo di vivere la vita da spettatrice, non da protagonista. Siamo cresciuti insieme, mi è sempre stato vicino in ogni momento difficile della mia vita, non mi ha mai abbandonato e quindi per tanti anni ho sempre pensato che io più di questo amore non mi merito, l'amore quello con la A maiuscola lo possono vivere solo gli altri però, dopo un forte attacco di panico che mi è venuto improvvisamente una notte, ho deciso che era ora di cambiare le cose, era ora di vivere la mia vita e, di comune accordo, forse all'inizio più lui di me, abbiamo deciso di lasciarci. Ora mi ritrovo sola, certi giorni mi sento persa perchè ho paura di non farcela senza le sue rassicurazioni, di non essere abbastanza forte da poter superare tutto questo, mi guardo allo specchio e non mi riconosco. Come si può superare tutto questo?
Mia cara ragazza, sotto una campana di vetro non si cresce; con un amore protettivo si rimane sempre bambina; con la paura di essere abbandonata si vive in completo disagio. Il fidanzamento può essere una prova per crescere, ma se non si trova la persona giusta subentrano gli attacchi di panico. Ha fatto bene a rimanere sola, in compagnia delle sue riflessioni. Le direi: rifletta prima di pensare e, se non ce la fa da sola, cerchi un aiuto di persone che non le facciano pagare le sedute perse, qualora lei le avesse disdette. Una cordiale stretta di mano per darle sicurezza e diventare amica del lupo. Coraggio, ce la farà.
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