Esperienze
Da diversi anni mi occupo di sostegno a minori, in particolare adolescenti fragili.
Credo nel potere curativo e trasformativo della natura e dei suoi elementi e nella capacità di mente e corpo di auto rigenerarsi attraverso la consapevolezza e l'intenzionalità.
Ricevo in un ambiente confortevole pensato per trasmettere calma ed accoglienza.
Esperto in:
- Psicologia del lavoro
- Psicologia dell'età evolutiva
- Psicologia della salute
- Mediatore familiare
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Francesca S
La dottoressa é stata molto accogliente e professionale. L'ambiente e il modo gentile di porsi mi hanno fatta sentire subito a mio agio.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno,
Sono una donna di 40 anni.
Scrivo poiché, a seguito di risveglio anticipato, ansia generalizzata e lieve depressione, il mio medico mi ha prescritto escitalopram (inizialmente 5 mg per ca. un mese per poi aumentare a 10 mg.)
Ho iniziato 4 mesi fa ma non mi sembra di essere migliorata.
A differenza di quanto letto sono dimagrita quasi 2 kg che per me è tanto (1.69 m. per 51 kg).
Inoltre è un periodo che non ho stimoli e mi sento spesso stanca e demotivata.
Volevo chiedere un parere, secondo voi sarebbe utile chiedere al medico di aumentare la dose o devo ancora aspettare prima che escitalopram faccia il suo effetto?
Grazie
Buonasera,
L’ansia generalizzata al mattino può essere associata ad umore deflesso.
Gli stabilizzatori dell’umore impiegano circa 5 settimane per manifestare la loro efficacia. Tuttavia, ritengo utile affiancare una psicoterapia all’assunzione del farmaco.
Il colloquio psicologico può essere utile in una prima fase per individuare strategie funzionali di gestione del senso di spossatezza e del tono dell’umore.
L’aumento o riduzione del peso corporeo inoltre è fortemente soggettivo e può indicare una sua personale risposta allo stress.
Le auguro di sentirsi meglio.
Dott.ssa Giulia Scarabello
Erba (CO)
Buongiorno, mio marito dopo anni di ludopatia (dipendenza della quale non ero assolutamente cosciente) ha deciso di affidarsi ad un gruppo per uscirne. Devo dire che, salvo probabili ricadute che so essere frequenti, non vedo più segnali che mi facciano pensare che abbia ricominciato. Ha, come immagine rete, chiesto soldi ai suoi genitori, ai miei, ed ha subito umiliazioni personali in ogni ambito... Io collegavo tutto al fatto che il suo lavoro non processe bene (agente immobiliare).. In realtà poi, dopo essersi speso tutti i soldi che avevo sul mio conto, ha deciso di andarsi a curare. Il problema è che, quando finalmente potevamo respirare economicamente (visto che intanto aveva iniziato anche a lavorare bene), ha pensato bene una sera (aveva bevuto un po') di dirmi che non mi ama più e che voleva trovarsi un'altra sistemazione in zona per provvedere a nostro figlio (ha sei anni) Noi siamo insieme da ben 17 anni e ovviamente il rapporto, visti i continui problemi, ammetto fosse passato in secondo piano... Nonostante tutto dopo un mese è ancora a casa e i rapporti sono civili. La cosa che mi fa pensare è che evita sia la sua famiglia che i miei genitori. Proprio le persone che lo hanno aiutato in quegli anni atroci. Ho parlato con la persona che lo segue nel gruppo ogni mercoledì, e mi conferma che spesso che inizia un percorso del genere poi ha questa reazione proprio verso chi lo ha sostenuto ma anche umiliato in quegli anni.... E mi consiglia solo di farlo sentire in famiglia. Per ora vivo di ansia ma riesco a tenere la tranquillità in casa, con molto sacrificio... E mi da anche la netta impressione che in tutto questo sia confuso e parecchio.. Cerco di dargli meno incombenze possibili e in casa quando rientra mi faccio vedere sorridente e tranquilla, anche è soprattutto per mio figlio, e devo dire che la cosa sta portando almeno pace... Ma come immaginerete mi chiedo continuamente di che morte dovrò morire, se questa sua reazione è davvero data dal fatto che il suo riscatto coincida con me che gli ricordo quei momenti... E vivo con l'ansia nella speranza che tutto rientri.. A voi è capitato di sentire di qualcuno che abbia avuto questa reazione? È giusto che mi comporti così con lui dandogli spazio? Tenete conto che oltre al lavoro non esce la sera, a parte quando va nel gruppo, e non vedo segnali che possano farmi pensare ad un'altra. Me lo direbbe o comunque lo capirei se mentisse, quando gli è stata fatta la domanda diretta.. Vi prego aiutatemi...
Buonasera,
Può succedere che nel momento in cui un componente della coppia o un membro della famiglia intraprende un percorso di cambiamento o accadono eventi che destabilizzano l’assetto familiare, vengano a meno quei legami che un tempo hanno avuto senso di esistere come risposta a bisogni specifici di entrambi.
Trovare un nuovo equilibrio implica svincolarsi dalla serie di attribuzioni di colpa e responsabilità che descrive ed individuare un terreno per costruire un nuovo modo di essere famiglia.
Collaborando, è possibile.
Dott.ssa Giulia Scarabello
Erba (CO)
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