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Esperienze

Dott.ssa Giulia Ingrosso
Psicologa e psicoterapeuta in formazione, laureata presso l'Università G. D'Annunzio di Chieti-Pescara, attualmente frequento il terzo anno della scuola di psicoterapia CBTF a Bologna, con indirizzo sistemico-relazionale.

Ho maturato diverse esperienze collaborando con varie strutture. In particolare, ho fornito supporto psicologico ai pazienti affetti da demenza e ai loro caregiver presso un'associazione di promozione sociale. Ho avuto modo di collaborare con il reparto di oncoematologia pediatrica dell'ospedale di Pescara, dove ho supportato i pazienti e le loro famiglie in un percorso sistemico nell'affrontare la malattia oncologica. A Bologna, presso l'ANT e l'ospedale Sant'Orsola, ho seguito pazienti oncologici, offrendo loro sostegno psicologico durante il difficile cammino della malattia.

Ho inoltre lavorato presso istituti scolastici di Bologna e provincia, supportando minori affetti da autismo e ritardi cognitivi, con un approccio mirato a promuovere il loro benessere psicologico e scolastico.

Attualmente, svolgo la mia attività clinica come libera professionista e collaboro con il Consultorio Familiare di Campobasso, dove continuo a impegnarmi nel fornire supporto psicologico a individui e famiglie.
Altro

Punteggio generale

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G
Presso: Il tempo ritrovato sostegno psicologico

Esperienza molto positiva. La dottoressa ha ottime capacità di ascolto e comunicative e mi ha fatto sentire immediatamente a mio agio, cosa che mi spaventava inizialmente in quanto era la mia prima esperienza da uno psicologo. Il suo studio è molto pulito e in una posizione centralissima, molto comodo da raggiungere. Consiglio vivamente.

B
Presso: Il tempo ritrovato colloquio psicologico individuale

Mi sono rivolto alla Dott.ssa Ingrosso perchè consigliatami da un amico. Come prima esperienza con uno psicologo sono rimasto piacevolmente sorpreso dall'immensa professionalità ed accoglienza che mi è stata offerta. É stato un colloquio costruttivo per me che certamente tenterò di replicare in futuro. Grazie!

A
Presso: Il tempo ritrovato colloquio psicologico individuale

Grande professionista ma soprattutto grande persona. La dottoressa è capace di rendere lo studio un posto sicuro e in cui si ha voglia di ritornare. Il mio percorso non è ancora finito ma trovo sostegno e speranza nel sapere di poter contare sulla dottoressa. Consigliatissima.


A
Presso: Il tempo ritrovato sostegno psicologico

Ottima Professionista, grazie a lei negli ultimi mesi mi sento molto meglio. Vi consiglio vivamente di andare dalla dottoressa Ingrosso.


C
Presso: Il tempo ritrovato colloquio psicologico clinico

Professionale, precisa e attenta ad ogni esigenza del paziente. La passione e la dedizione della dott.ssa Ingrosso sono testimonianza del profondo ed importante valore che conserva il mestiere dello psicologo clinico.
Grazie a lei, oggi posso dire di essere un uomo nuovo, pronto a superare e a godere di tutto ciò che la vita mi regala.


D
Presso: Consulenza Online consulenza online

Puntuale, cortese, chiara nelle delucidazioni, estremamente disponibile all'ascolto. Consigliatissima!


D
Presso: Il tempo ritrovato consulenza psicologica

Molto carina e solare,sa metterti subito a tuo agio.io la consiglio.


A
Presso: Il tempo ritrovato colloquio psicologico individuale

Esperienza molto positiva, dottoressa accogliente e super disponibile, in grado di mettermi subito a mio agio nel capirmi e nel superare il mio momento di difficoltà, chiacchierate molto formali come se davanti a me ci fosse un amica, super consigliata


R
Presso: Il tempo ritrovato consulenza psicologica

Ottima professionalità e attenzione ai dettagli. Disponibile, competente e sa come metterti subito a tuo agio. La consiglio a tutti coloro che vivono un momento di difficoltà.


L
Presso: Il tempo ritrovato colloquio psicologico individuale

L’ambiente è pulito e luminoso, e ti fa sentire subito accolta.
Quando sono arrivata, la psicologa è stata molto gentile e mi ha fatto accomodare.
L’ora è sembrata passare velocemente, perché l’ambiente e la figura professionale ti mettono a tuo agio, senza farti sentire il peso del colloquio.


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 6 domande da parte di pazienti di MioDottore

Salve. La mia compagna, 40 anni tra pochi giorni, credo inizi ad avere seri problemi con l'alcol che sta intaccando pesantemente la sua vita,la mia è ovviamente la nostra vita di coppia.
Originaria dell europa dell'est ha avuto in famiglia molti casi di alcolismo . Suo papà è stato alcolizzato tutta la vita ed è morto a 55 anni per problematiche correlate all'alcol e anche suo fratello, oggi poco più che cinquantenne è gravemente alcolizzato al tal punto che oramai vive chiuso in una stanzetta nella casa della mamma e passa le giornate bevendo e dormendo. In generale nella sua famiglia anche altri componenti pur avendo una vita normalissima, tendono a bere molto sopratutto nelle feste e cene in famiglia . Io l ho conosciuta molti anni fa e anche a lei piaceva molto bere, ma lo faceva solamente in rare occasioni come feste e cene fuori. Nonostante non lo condividessi,cercavo di chiudere un occhio, anche se molto spesso diventava molesta. Urla,biascichio e altri comportamenti che mi provocavano ira e disagio e che la rendevano molto lontana dalla persona che ero abituato a conoscere da astemia.
Ora la situazione sta progressivamente peggiorando, spesso e volentieri beve a casa quando io non ci sono o si nasconde in bagno se sono a casa. Quando il giorno dopo non deve lavorare è capace di far fuori anche 3-4 bottiglie di vino da 77 ml con una sera. Ho provato in tutti i modi ad affrontare la questione. Sia dolcemente, pregandola di farsi aiutare da uno specialista, sia arrivando ad arrabbiarmi molto ma la reazione è sempre la stessa. Urla,isterismi, sottovaluzione della cosa e tentativi di spostare il discorso su di me e su quanti sono i miei difetti. Sono arrivato al punto che non so più che fare e da chi farci aiutare . Purtroppo la sua famiglia è lontana e io parlo poco la loro lingua per poter spiegare bene il problema . Ho pensato spesso di concludere il rapporto ma oltre ad amarla ancora ho paura che stando sola peggiorerebbe solamente la situazione. Sono veramente sfinito. Della bella ragazza solare e dolce di cui mi ero innamorato è rimasto poco e niente. Ora c'è una donna in difficoltà che sembra non avere più emozioni . Non ride più non vive più ,ma sopravvive. Se non lavora sta a casa sul divano a guardare la TV. Non parla non si esprime non si confronta. Si
è trasformata fisicamente. Da che aveva un fisico sportivo oggi ha un enorme pancia e ogni parte del corpo appare gonfia. Non grasso ma gonfio. Braccia ,gambe ,viso. Neanche quello gli dà lo stimolo di fare qualcosa. Sentendomi parecchio in colpa ho cercato anche di fare leva su quello. Farla sentire in colpa sul suo aspetto fisico che prima curava molto, anche nel modo di vestite. Ma niente nessun risultato oltre a qualche invettiva contro di me. Continua a trascursi e a vestirsi oramai con maglie e pantaloni larghi totalmente anonimi. Tipico di chi ha smesso di avere un minimi di amor proprio .Mi scuso se sono stato prolisso ma realmente non so dove sbattere la testa. Se qualcuno riuscisse a darmi un qualsiasi aiuto gliene sarei immensamente grato . Grazie .

Mi dispiace molto per la situazione difficile che stai vivendo con la tua compagna. La dipendenza dall'alcol è una problematica complessa che coinvolge aspetti sia fisici che psicologici, e il suo impatto si estende su chi sta accanto alla persona che ne soffre, come te.

Quello che descrivi — dal comportamento della tua compagna, ai tentativi infruttuosi di affrontare il problema, fino al suo cambiamento fisico e mentale — è un quadro che richiede attenzione professionale. Comprendo il tuo senso di frustrazione e la difficoltà nel trovare una via d'uscita, ma è importante ricordare che, per quanto tu possa volerla aiutare, non puoi risolvere da solo il suo problema con l'alcol.

Ecco alcune considerazioni e suggerimenti su come affrontare la situazione:

1. Comprendere l'alcolismo come una malattia
L’alcolismo non è solo una cattiva abitudine o un difetto caratteriale, è una dipendenza che può avere radici genetiche, emotive e sociali. La famiglia della tua compagna ha una lunga storia di dipendenza, il che suggerisce che vi siano fattori genetici e ambientali in gioco. Questo potrebbe rendere la sua lotta più difficile, ma è anche il motivo per cui è importante affrontare il problema con empatia, pur mantenendo dei limiti per proteggere te stesso.

2. Non affrontare da solo il problema
La dipendenza dall’alcol richiede spesso un approccio multidisciplinare, che può includere supporto psicologico, terapia di gruppo (come Alcolisti Anonimi), e in alcuni casi, un intervento medico. Potresti iniziare cercando un professionista specializzato nelle dipendenze, un terapeuta o un consulente per le dipendenze, che possa aiutare te e la tua compagna a capire meglio il problema e valutare un percorso di recupero.

Se lei rifiuta di farsi aiutare o minimizza il problema, potresti cercare supporto per te stesso. Ci sono organizzazioni che offrono sostegno a familiari e partner di persone con dipendenza (ad esempio, **Al-Anon**), dove potrai trovare comprensione e consigli da persone che vivono situazioni simili.

3. Impostare dei limiti chiari
Anche se ami la tua compagna e temi che lasciarla peggiorerebbe la situazione, è cruciale proteggere il tuo benessere mentale ed emotivo. Potrebbe essere utile stabilire dei confini chiari su ciò che sei disposto a tollerare e su ciò che invece non accetti più. Non si tratta di minacciarla, ma di farle comprendere che la situazione attuale è insostenibile per entrambi.

Ad esempio, puoi spiegare che sei disposto a sostenerla solo se cerca aiuto, ma che non puoi continuare a tollerare comportamenti autodistruttivi senza vedere un tentativo di cambiamento. È difficile, ma può aiutarla a riconoscere la gravità della sua condizione.

4. Affrontare il problema senza giudizio
Usare il senso di colpa, come hai descritto nel tentativo di farla sentire male per il suo aspetto fisico, potrebbe non essere efficace. L'alcolismo spesso si alimenta proprio di sentimenti di vergogna e bassa autostima, e far leva su questi sentimenti potrebbe spingerla ulteriormente verso l'alcol. Prova a mantenere il dialogo incentrato sul desiderio di vederla stare meglio, senza giudicarla per il suo comportamento.

5. Considerare un intervento professionale
In alcuni casi, quando una persona non riconosce il proprio problema e rifiuta l'aiuto, potrebbe essere utile coinvolgere un terapeuta o uno specialista in dipendenze per organizzare un "intervento". Questo è un incontro strutturato in cui amici, familiari e un professionista esprimono le loro preoccupazioni in modo coordinato, incoraggiando la persona a cercare aiuto.

6. Prendere cura di te stesso
Vivere accanto a una persona che lotta contro la dipendenza è estremamente faticoso. Assicurati di cercare il tuo supporto, magari parlando con uno psicoterapeuta, per gestire lo stress, la frustrazione e il senso di impotenza che puoi provare. Prenderti cura di te è fondamentale per poter eventualmente essere di supporto alla tua compagna.
7. Ultima riflessione sul rapporto
Potresti dover affrontare la possibilità che, se lei non è disposta a cercare aiuto, il tuo benessere potrebbe richiedere una separazione. Rimanere in una relazione distruttiva potrebbe non solo peggiorare il suo stato, ma anche compromettere gravemente la tua salute mentale ed emotiva.

Questa è una situazione complessa, e nessuna decisione è facile. Tuttavia, con il giusto supporto e un piano chiaro, è possibile trovare un modo per affrontare la situazione. Se la tua compagna riesce a riconoscere il suo problema e cercare aiuto, ci sono buone possibilità di miglioramento.

Dott.ssa Giulia Ingrosso

Dott.ssa Giulia Ingrosso

Domande su psicoterapia di coppia

Buongiorno, da 1 anno ho una relazione con la mia compagna ,abbiamo avuto altissimi e bassi .
Un giorno ha letto sul mio telefono una mail vecchissima che riguardava la relazione da me tenuta precedentemente e mi ha chiesto dettagli sul perche nella mail si fa riferimento ad un perdono della mia ex compagna verso i miei confronti.
Io del resto non ho intenzione di rivelare i miei trascirsi passati con altre persone perche penso che il passato appartenga al passato e mon al momento attuale.
Le relazioni sono diverse e quindi non credo si possa andare a sindacare dato che si tratta di persone diverse e momenti diversi.
Secondo me non e’ giusto che lei mi chieda queste cose. Che ne pensate?

Buongiorno,
Capisco la tua posizione e il desiderio di mantenere il passato separato dalla tua attuale relazione. È naturale pensare che le esperienze passate appartengano a un'altra fase della vita e che non dovrebbero influenzare il presente. Tuttavia, quello che la tua compagna sta esprimendo sembra essere una forma di preoccupazione o insicurezza che è stata attivata da quella vecchia email. Spesso, quando una persona chiede dettagli su un passato sentimentale, non è necessariamente interessata ai fatti in sé, ma sta cercando rassicurazioni o spiegazioni che possano alleviare dubbi o timori sul presente.
Da un lato, è comprensibile che tu voglia mantenere un confine tra il passato e la relazione attuale, e questa è una scelta legittima. Dall'altro lato, è altrettanto comprensibile che la tua compagna, trovando qualcosa che ha suscitato una sua reazione emotiva, abbia bisogno di capire cosa quella situazione significhi per voi oggi.
Forse la questione più importante da esplorare non riguarda tanto il contenuto specifico della mail, ma piuttosto il perché questa scoperta abbia sollevato delle domande o insicurezze nella tua compagna. Potrebbe essere utile aprire un dialogo su come vi sentite entrambi riguardo al passato e su come gestite la fiducia e la trasparenza nella vostra relazione. Questo tipo di conversazioni può portare a una maggiore comprensione reciproca e ad affrontare eventuali fragilità emotive che emergono.
Non si tratta di "chi ha ragione o torto", ma di trovare un equilibrio tra il rispetto del tuo spazio personale e la creazione di un ambiente di fiducia in cui entrambi vi sentiate sicuri e ascoltati. Forse, se riesci a spiegare alla tua compagna perché per te è importante mantenere una certa riservatezza sul passato, e allo stesso tempo comprendere il suo bisogno di chiarezza o rassicurazione, potreste trovare un punto d'incontro.
Che ne pensi di esplorare insieme cosa questa situazione vi ha fatto sentire e come potete rafforzare la fiducia reciproca?

Un caro saluto,
Dott.ssa Giulia Ingrosso

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