Esperienze

Sono una psicoterapeuta specializzata in psicosomatica. Lavoro con pazienti adulti e adolescenti, oltre a svolgere parent training per i genitori.
Nel corso della formazione personale ho ampliato le mie conoscenze nell’ambito della
psicosomatica, delle dipendenze comportamentali o da sostanze e dello stress e ansia lavoro correlati.
Durante lo svolgimento del mio lavoro cerco di individuare i punti di forza per migliorare il livello globale di benessere e fornire un supporto individualizzato.
“Senza emozione, è impossibile trasformare le tenebre in luce e l’apatia in movimento” Carl Gustav
Jung.
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e-PSICOLOGO


Pazienti senza assicurazione sanitaria


Consulenza psicologica (descrizione) • 40 €

Psicoterapia individuale (descrizione) • 50 €


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Prestazioni suggerite

Consulenza psicologica


Psicoterapia individuale

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 5 domande da parte di pazienti di MioDottore

Ho avuto un'adolescenza e inizio dell'età adulta difficili, con problemi a scuola sia a livello di rendimento che mi hanno portato a non terminare le superiori (scoperto poi in età adulta ADHD) sia che di socializzazione (vittima di bullismo), una violenza sessuale che mi ha fatto ritirare dalla vita sociale e probabilmente cadere in depressione, problemi con la famiglia d'origine, ed infine una relazione tossica che mi ha portata all'esaurimento. Poi ho seguito un percorso di psicoterapia e ho iniziato a riprendere in mano la mia vita: mi sono trasferita e vivo da sola in un appartamento che ho comprato con un mutuo, ho trovato un lavoro stabile che mi piace, ho ripreso gli studi diplomandomi e iscrivendomi all'università, ho accettato i problemi che ha la mia famiglia d'origine e ho iniziato da qualche mese una relazione abbastanza sana che spero sia quella definitiva, lavorandoci un po' su. Ma da qualche tempo sto avendo problemi con dei nuovi capi al lavoro: mi chiedono cose che sono al di sopra del mio livello ma che faccio lo stesso cavandomela bene, e anziché apprezzare o comunque prendere atto della cosa, mi denigrano; mi danno permessi che poi mi annullano; mi stanno mettendo contro tutti i colleghi; se prendo dei giorni di malattia perché ho problemi di salute si arrabbiano, e adesso stanno cercando in tutti i modi di trovare un appiglio per farmi dei procedimenti disciplinari. Io soffro tutti i giorni per questo, vado a lavorare con l'ansia e col pensiero "chissà che mi combineranno oggi", in 6 mesi ho perso 10kg nonostante sia una persona che di suo mangia sostanzioso, faccio fatica a dormire e a volte anche a mangiare perché poi sto male con lo stomaco, dato che sono sempre un fascio di nervi, non rendo più come prima a casa, anzi proprio zero a volte perché mi butto giù e sto sul divano, e partner e famiglia non ne possono più di vedermi così. Ne ho parlato con Dottoressa di base e psicologa, ma mi hanno detto che non possono fare niente, che devo essere io a non pensarci, come se fosse facile. Oppure devo cambiare lavoro, come oltre a loro mi ha detto anche l'avvocato a cui ho chiesto parere dopo la lettera che mi ha notificato il datore per delle giornate a detta sua ingiustificate, dato che mi hanno annullato i permessi richiesti ma di cui ho ancora le prove. Ho chiesto sempre all'avvocato se potessi rivalermi sul datore per tutta questa situazione, che a me pare rientri proprio nel mobbing oltre che proprio un illecito, ma mi è stato consigliato di lasciar perdere e semplicemente rispondere alla lettera con le prove che ho. Io non ne posso più di sostenere questa situazione, non riesco a capacitarmi che una persona che non ha fatto nulla di male, che ha rispettato sempre tutto e tutti, venga presa di mira da gente che fa quello che gli pare senza avere ripercussioni di alcun genere, e spesso sto pensando che ci sia un'unica soluzione per risolvere tutto: chiudere definitivamente col mondo intero. Solo in quel modo non soffrirò più. E non darò più fastidio a nessuno.

Buongiorno mi dispiace per la frustrazione che sta accumulando e la situazione difficile che si trova a vivere. Un percorso di psicoterapia potrebbe in tali circostanze aiutarla a gestire meglio gli aspetti emotivi connessi alla situazione vissuta. Inoltre con il professionista scelto si potrebbe pensare di lavorare su uno stile comunicativo assertivo da usare all'interno del contesto lavorativo per cercare di attuare un cambiamento.

Dott.ssa Giulia Bassi

Buongiorno,

è dal 2018 che soffro di cervicalgia e dolori alla parte alta della schiena che a volte mi danno anche vertigini. Negli ultimi 3 anni si trasforma, almeno una volta al mese, in una fastidiosissima cefalea tensiva che raramente riesco a sopportare e per cui devo assumere tachipirina 1000 o brufen 600. Ho provato ad andare da fisioterapista, fisiatra e osteopata ma non ho ottenuto molto. Ho provato anche con la fisiokinesiterapia e i tape ma anche li non ho avuto miglioramenti anzi, dopo gli allenamenti o i massaggi avevo ancora più male. Ho avuto un miglioramento solo con l'agopuntura però vorrei risolvere il problema alla radice e non curare i sintomi. Avrei quindi bisogno di capire cosa poter fare per avere minori tensioni (quindi riducendo ansia e stress) sulla parte alta della schiena e al collo per evitare poi queste cefalee. Ringrazio coloro che risponderanno.

Buongiorno, la situazione che ha descritto probabilmente richiede un intervento multidisciplinare da parte di diversi professionisti. Oltre alla cura farmacologica, all'osteopatia e alla fisioterapia potrebbe essere utile un percorso di psicoterapia per lavorare sulle tensioni causate da ansia e stress che sembra siano poi somatizzate a livello della parte alta della schiena e a livello del collo.

Dott.ssa Giulia Bassi
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