Indirizzo
Pazienti senza assicurazione sanitaria
Colloquio psicologico • Da 60 €
Colloquio psicologico clinico (descrizione) • Da 80 €
Consulenza online • Da 60 € +14 Altro
Consulenza psicologica (descrizione) • Da 60 €
Colloquio psicologico individuale • Da 60 €
Colloquio via Skype • 60 €
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Prestazioni e prezzi
Prestazioni suggerite
Colloquio psicologico
Da 60 €
Studio di consulenza online
Colloquio psicologico clinico
Da 80 €
Studio di consulenza online
Diagnosi e della valutazione delle problematiche psicologiche. Consulenza psicologica, psicoterapia e attività di counseling, sostegno, prevenzione e riabilitazione mirate a sostenere, favorire e sviluppare le potenzialità individuali e migliorare la qualità della vita personale, familiare, lavorativa, sociale o di coppia.
Consulenza online
Da 60 €
Studio di consulenza online
Consulenza psicologica
Da 60 €
Studio di consulenza online
CAMBIAMENTO.
Questo è il motivo per il quale ci si rivolge a un professionista della salute mentale. A volte non è sempre chiaro quale sia il problema, a volte sono più di uno. Un percorso di terapia può fare chiarezza e portare luce nelle zone di ombra.
Altre prestazioni
Colloquio psicologico individuale
Da 60 €
Studio di consulenza online
Colloquio via Skype
60 €
Studio di consulenza online
Counseling del singolo
60 €
Studio di consulenza online
Counseling genitori/figli
60 €
Studio di consulenza online
Mobbing
60 €
Studio di consulenza online
Orientamento scolastico
60 €
Studio di consulenza online
La scuola è ciò che dopo la famiglia influisce di più sulla vita dei ragazzi, in quanto questi si trovano a doversi confrontare con i loro pari, instaurando le prime relazioni, confrontandosi, cercando di far parte del gruppo, seguendo un percorso a volte faticoso sia a livello personale che scolastico. E' importante per loro sentirsi accettati e sentirsi parte di qualcosa, instaurare amicizie e relazionarsi con gli altri, ma nella società attuale può essere un percorso difficile e pieno di ostacoli.
Prima Visita
60 €
Studio di consulenza online
La prima visita ha scopo conoscitivo e di comprensione del motivo che vi ha portato da me, per capire quale potrebbe essere l'approccio migliore al trattamento del problema. Ha anche lo scopo di far capire a voi pazienti se io possa essere o no la persona giusta per affiancarvi in questo percorso.
Primo colloquio psicologico
Da 60 €
Studio di consulenza online
Dopo la priva visita c'è il primo colloquio psicologico. Se siamo a questo punto significa che hai deciso di intraprendere questo percorso, quindi lo faremo insieme, decidendo quale sarà per te il miglior modo per affrontare la problematica e decidendo la cadenza delle sedute.
Riabilitazione
60 €
Studio di consulenza online
Sostegno psicologico
Da 60 €
Studio di consulenza online
Se stai affrontando una crisi temporanea, magari legata al lavoro, magari a una relazione, o semplicemente è un momento difficile della tua vita e hai bisogno di parlarne con qualcuno, il Sostegno Psicologico è quello che fa per te.
Sostegno psicologico adolescenti
Da 60 €
Studio di consulenza online
Il Sostegno Psicologico per adolescenti è rivolto a tutti quei ragazzi di età inferiore ai 18 anni che vivono una situazione di disagio legata al percorso di crescita, alla famiglia o alle relazioni.
Terapia razionale emotiva
60 €
Studio di consulenza online
Trattamento dello stress
60 €
Studio di consulenza online
Esperienze
Su di me
Laureata in Psicologia Clinica e della Riabilitazione, mi occupo di crescita personale e sviluppo dell'intelligenza emotiva nell'ambito personale, rel...
Formazione
- Università degli studi Niccolò Cusano
Specializzazioni
- Psicologia Clinica
Tirocini
- .
Competenze linguistiche
- Italiano
Pubblicazioni e articoli
6 recensioni
Punteggio generale
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L.D.
Ho trovato la dottoressa su Instagram e ho avuto modo di parlare con lei prima di prendere un appuntamento. è stata veramente gentile e comprensiva, e disponibile all'ascolto.
Marco
Dottoressa gentile e disponibile, una persona alla mano che mi ha messo subito a mio agio. Ho riscontrato empatia e semplicità.
Emanuela P.
La dottoressa Giorgia è una persona dalla profonda empatia che ti fa sentire subito a tuo agio e ascoltata. Ho fatto solo la prima consulenza, ma credo proprio che continuerò il mio percorso con lei.
Dott.ssa Giorgia Proietti
Grazie mille per il feedback, Emanuela. Sono lieta che ti sia trovata bene.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 9 domande da parte di pazienti di MioDottore
Ho bisogno di aiuto. Circa 2 anni fa ho scoperto che il mio fidanzato chattava con diverse donne sui social. Ho deciso di perdonarlo.. ma da quel momento la mia vita e’ un inferno. Controllo ripetutamente profili di donne legate alle nostre cerchie sociali come se volessi scoprire qualcosa..anche passata... Controllo anche profilo della sua ex giornalmente poiché sono venuta a conoscenza anche di chat con quest’ultima. Dice di non avermi mai tradita fisicamente.. ma da due anni la mia vita e’ un inferno. Lo amo.. ma alterno fasi di tranquillità a fasi dove riprendo il passato e glielo sbatto in faccia con tutta la rabbia che ho dentro. Lui sta facendo tanti sacrifici per me adesso.. non penso affatto possa farmi nuovamente qualcosa del genere.. anche perché dice che la persona che era non esiste più. Ma io non riesco a superare l’inganno…mi avvilisco..guardo le foto di queste ragazze..mi rattrista il pensiero che poteva essere attratto da loro..quando io ero la sua donna. Mi rattrista che sia stato spietato con i miei sentimenti.
E cado nel tormento.
Tormentando anche lui.
Gentile utente, immagino quanto la situazione possa essere debilitante e quanto la paura e l'ansia in queste circostanze possano togliere energie alla sua persona, creando tensione in un rapporto che sta cercando di rimanere a galla.
Evidentemente nel suo profondo lei non è riuscita a lasciarsi tutto alle spalle e il perdono in realtà non è stata cosa sentita veramente, ma solo un modo per tenere vicina a sé la persona che ama per paura di perderla.
è importante in queste circostanze capire che per essere felici, per far sì che la relazioni proceda e non diventi un macigno insostenibile, debba esserci il vero desiderio di perdonare, e alla base di questo deve esserci la fiducia, che è il capo saldo di ogni relazione. Dovrebbe quindi interrogarsi su questo: riuscirò più a fidarmi di questa persona? Ce la farò a lasciarmi tutto alle spalle?
Consiglio una terapia di coppia in accordo con il suo compagno, che in queste circostanze potrebbe essere un buon modo non per risolvere i problemi, ma per far luce sulle vostre zone d'ombra e capire se riuscirete ad affrontarle e uscirne insieme.
Un caro saluto
Gentili dottori,
Vorrei parlarvi di un vissuto emotivamente pesante per me che mi affligge da ormai un anno. Scusate in anticipo se il messaggio sarà troppo prolisso. Inizio col dire che sono un ragazzo di 17 anni che è sempre stato ansioso per quanto concerne la salute. Infatti avevo paura di avere un infarto o un ictus, oppure avevo paura di contrarre il COVID e mi lavavo assiduamente le mani ogni qual volta che sentissi le mie mani sporche. Ma il punto è un altro. Da un anno sono ossessionato da due pensieri che si alternano, ma solitamente uno prevale sull'altro. Andiamo con ordine. Una normale mattinata dello scorso anno, pensando al fatto che il giorno precendente vidi un uomo nudo nello spogliatoio, mi venne il dubbio di essere omosessuale. La mia prima reazione fu quella di masturbarmi e inizialmente mi calmai. Tuttavia il dubbio persisteva e da quel momento in poi non è più andato via. Quando mi attanaglia cerco di capire se lo sono, per esempio cercando informazioni su internet, vedendo video, oppure porno. Premetto che io mi sono sempre innamorato delle ragazze, sin dalle elementari. Mi sono sempre masturbato sulle ragazze. Cerco anche di capire se mi piacerebbe baciare i ragazzi ma la cosa mi crea confusione e non piacere. Ma il pensiero che più di tutti mi fa star male è quello di essere trans. Esso è più potente di quello precedente, sorto all'improvviso come quello di prima. Infatti stavo guardando la TV e la mia attenzione era rivolta ad un'attrice che mi piaceva fisicamente e il dubbio sorse dopo che pensai: " Bel fisico". L'estate scorsa fu brutta e questa sembra essere la replica. Stetti male e dissi tutto ai miei genitori dicendo che avevo paura di diventare qualcosa che non sono. Da quel momento cerco continuamente di capire se lo sono o meno con una serie di passaggi mentali. Per esempio mi metto a confronto con una ragazza per capire se voglio essere come lei. Spesse volte quando mi parlo al maschile o quando lo fanno gli altri il mio cervello trasforma il "lui" in "lei". Ultimamente la cosa è peggiorata perché è come se il mio cervello mi stia convincendo di essere donna e provi strane sensazioni corporee. Però quando vado allo specchio mi tranquillizzo perché mi piace ciò che vedo. Io mi sono sempre sentito maschio e non ho mai avuto problemi nel farlo. Da bambino/quasi adolescente ricordo che quando mia madre parlava di parto e di ciclo io dissi: "Menomale che sono maschio". Quando ho cominciato a masturbarmi ricordo di aver detto che mi piacesse molto il mio pene. Mi sono sempre piaciuti i baffetti che ho e non ho portato disforia per essi o per i restanti peli sul corpo. Quando ho tentato di scavare nei ricordi non ho trovato sintomi di disforia di genere, anzi all'inizio non c'era nulla che mi conducesse ad essa. Mi scuso ancora per il messaggio troppo prolisso, ma voglio chiedervi se questo per voi è un DOC oppure è altro? Grazie anticipatamente per le risposte.
Ciao,
apprendo tutta la tua confusione e lo stress che la situazione che descrivi ti sta provocando, e allo stesso tempo so che capire veramente ciò che stai passando è difficile. Nella società attuale il percorso per capire quale sia la propria identità di genere è molto complesso, questo anche perché fin da piccoli tendiamo a essere inquadrati nel genere che abbiamo alla nascita, dalle più piccole cose (come la scelta dei colori per un bambino/bambina, che servono a identificarne appunto il genere), alle scelte che vengono fatte nell'età della fanciullezza e adolescenza (sport da praticare, atteggiamenti, commenti vari). è come se dovessimo avere un'etichetta che definisce bene agli altri chi siamo, a che genere apparteniamo... ma non lo definisce a noi stessi. Ci sono bambini che fin da piccoli rendono esplicita la propria identità di genere, complici anche genitori molti amorevoli e comprensivi. Ci sono altre circostanze in cui questa consapevolezza rimane sopita e si risveglia in una circostanza specifica, con un evento che ha solleticato la nostra curiosità e i nostri dubbi, semmai ce ne fossero.
Quello che voglio dirti è che per capire cosa sta succedendo probabilmente è necessario che tu intraprenda un percorso personale nel quale conoscere e confrontarti con altre persone con identità di genere che non corrisponde al genere di appartenenza. Vedere cosa succede quando ti avvicini a quella realtà, se ti senti a tuo agio, a casa, se il tuo desiderio sessuale trova uno sfogo che possa chiarire il tuo orientamento, a prescindere da quale esso sia. Rimani aperto a tutte le sensazioni del tuo corpo, ascoltale, e ascolta le emozioni che ti provocano. Focalizzati su questo, chiediti cosa stai provando, come ti fa sentire, cosa ha scaturito quell'emozione. Devi intraprendere un percorso che porti alla tua verità.
Ti mando un caro saluto
Dott.ssa Giorgia P.
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