Esperienze
Svolgo la professione di psicoterapeuta dal 2015, anno della mia specializzazione in psicoterapia Sistemico Relazionale.
Porto avanti l'attività libero professionale nel mio studio e quella da dipendente convenzionato presso la ASL 1 Abruzzo (Centro diurno terapeutico, Ser.D. L'Aquila).
L’Approccio che utilizzo, quello sistemico-relazionale appunto, è riconosciuto tra i più efficaci in letteratura scientifica.
Dotare di senso il contesto in cui originano i sintomi e la sofferenza individuale facilita la comprensione del quadro sintomatico e il superamento stabile dei momenti di crisi.
Esperto in:
- Psicoterapia sistemico relazionale
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Sara
Ho avuto la fortuna di trovare un professionista incredibilmente competente e umano. Mi ha permesso di fare progressi che non avrei mai pensato possibili. Grazie al suo approccio mirato e alla sua attenzione costante, mi sento più consapevole e forte di fronte alle difficoltà. È una guida preziosa, e il suo supporto sta avendo un impatto significativo sulla mia crescita personale. Non posso che esprimere la mia sincera gratitudine per il suo lavoro e lo consiglio vivamente a chiunque cerchi un aiuto professionale e concreto.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 3 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno Provo ad esporvi il mio problema.. Sto insieme a mio marito da 16 anni..ero innamorata persa di lui..fino a che non sono diventata mamma (5 anni fa).. Da allora sono cambiata..e ho fatto l errore di diventare una mamma molto presente,ma di dimenticarmi che ero anche una moglie.. Sono cambiata nella passionalità..che prima era molto forte in me..e poi è diventata bloccata,fredda..sono cambiata nella serietà (prima mi attraevano situazioni insolite per approcciare mio marito..ora mi vergogno tantissimo) Sono cambiata nel modo di vestire (prima amavo mettere magliette che esaltavano il mio seno per esempio),ora sempre compostissima..quelle magliette devono coprire il seno..guai se si intravede Sono cambiata nella spontaneità con lui(non riesco più a lasciarmi andare).. Ma con mio figlio,sono la donna più spontanea,dolce,e ora è lui l amore..quello che mi fa illuminare gli occhi.. E mio marito in tutto questo?e’sempre stato un uomo molto passivo..nel senso che io ho sempre dominato nel rapporto..e finché io ero ben disposta sessualmente,andavamo alla grande..una volta che ho cominciato a spegnermi io,lui non ha avuto la forza di far qualcosa di concreto,per non farmi arrivare alla totale apatia nei confronti di lui e del sesso.. Lui è molto bravo negli abbracci,nelle coccole,nello sfiorarsi..ma non è passionale..sembra abbastanza insicuro nell approccio sessuale(sembra sempre che abbia timore di sbagliare) Penso che il fatto che lui non sia mai stato un passionale,e io si,alla lunga,mi abbia fatto spegnere..e ora riverso tutta la mia passione(non sessuale ovviamente),verso mio figlio.. Ma questa cosa non mi piace..perché non sono contenta del mio rapporto con lui,e vorrei riuscire a tornare la donna passionale che ero prima..ma non ci riesco..perché il tempo passato in apatia è troppo..e ora non c è più niente di spontaneo in me verso lui..mi risulta difficile anche un bacio.. Vorrei riuscire a lasciarmi ancora andare come prima..e non sentirmi solo mamma..ma anche donna..ma non mi riesce più niente Eppure io sono sempre quella donna passionale che ero prima(altrimenti con mio figlio non riuscirei a essere così)..ma con lui si è completamente nascosta Ho fatto percorsi con una psicologa,ma sempre sola..lui non verrebbe mai da uno psicologo per aprirsi..non ne è proprio capace.
Buongiorno,
Certamente é comprensibile il disagio che prova.
La nascita di un figlio, come Lei da mamma saprà benissimo, é un evento totalizzante nella vita di una donna prima, di una coppia poi, ma anche per l’uomo.
È normale che nei primi tempi il ruolo di donna venga un po’ sacrificato in funzione di quello di madre, e anche il partner esalta il suo lato genitoriale.
Il rischio però esiste quando questi ruoli si cristallizzano e diventano rigidi, apparentemente difficili da modificare per mille motivi, non ultimo una comunicazione poco efficace, che porta ad un adattamento reciproco che si rinforza in un circolo vizioso che entrambi i partner inconsapevolmente contribuiscono a mantenere.
Ha fatto benissimo a cercare un aiuto da sola laddove suo marito non vuole o non se la sente, tuttavia in questi casi, come forse ha sperimentato, può non bastare.
Le consiglio di parlare francamente con suo marito della difficoltà che sperimenta nella coppia, e proporgli anche solo una consulenza, di coppia appunto, per vedere come si trova, prima di negare la sua presenza a prescindere.
È certamente difficile prendere atto di un problema, ma il resto è tutto più semplice quando c’è la volontà di cambiare.
Cordialmente,
Dott. Gianpaolo Della Cagna.
Buongiorno cercherò di essere il più breve e chiara possibile: circa sei mesi fa ho lasciato il mio compagno dopo sette anni e mezzo di una non convivenza , nel senso che non siamo mai andati a vivere insieme per tanti motivi non dipendenti da me ma più da lui che ha messo sempre i bastoni fra le ruote a questo mio intento con tanti episodi anche spiacevoli nei miei confronti dal provare ad avere due volte un bambino, cioè io che faccio tutte le analisi e lui che si tira indietro all'ultimo minuto , a varie denigrazioni e tante volte in cui mi ha messo da parte con la sua famiglia ,con i suoi amici, lui non è mai voluto essere presente con la mia famiglia per intenderci non abbiamo mai fatto un Natale o un pranzo insieme, non è nemmeno venuto al funerale di mia madre e non ha voluto che io andassi a quello di suo padre. La mia decisione di lasciarlo è maturata davvero dopo molto tempo, dopo molta sofferenza e sono sicura di quello che ho fatto perché in realtà non ero più innamorata perché mi sono sentita davvero trascurata messa da parte anche se a modo suo sono piuttosto sicura che mi volesse davvero bene nel suo modo di amare. È solo che dopo sei mesi è come se non lo lasciassi andare o meglio è come se la mia mente non lasciasse andare tutto questo e quindi non non riesco a godermi il presente anche la presenza di un'altra persona molto diversa da lui e proprio per questo purtroppo tende a fare anche dei confronti e a sentirne la mancanza perché in tante cose eravamo affini e io ero davvero innamorata soprattutto all'inizio. È stata davvero la volta in cui mi sono messa in gioco totalmente e con tutto l'amore di cui ero capace e forse anche di più forse anche troppo amore e forse il suo non era a questo livello, ma ora non non riesco nonostante il tempo che passa nonostante la mia vita vada avanti e probabilmente anche la sua a voltare definitivamente pagina dedicarmi a me stessa anzi mi sento ancora sola e come se fossi in punizione come se fossi in lutto meglio come se dovessi ancora elaborare il lutto e soffro molto soffro davvero tanto e mi chiedo se avendo io preso la decisione come possa essere possibile che sia ancora in questo stato? Rimpiango la me stessa che ero quando ho iniziato ad amarlo e forse anche nel mentre lo amavo perché davo il meglio di me sempre e comunque ero al massimo dell'energia fisica e psichica e credevo di essere invincibile e una forza della natura e soprattutto ci credevo davvero nella nostra storia e so che è stata una storia speciale. Solo che ora fa davvero male e a questo punto mi chiedo se sono io che ho davvero fatto tutto questo dall'inizio alla fine e ancora adesso non trovo pace.Aggiungo ancora una cosa alla fine della nostra storia quando io l'ho lasciato, lui è impazzito in qualche modo è riuscito a mettermi sotto controllo il telefono ,a pedinarmi, a registrarmi e a credere che io lo tradissi con qualcun altro nelle registrazioni non si sentiva nulla ma lui diceva che sentivano me che facevo l'amore con un altro mi è piombato in casa mi ha frugato in casa trovando il mio diario dove scrivevo delle cose le mie impressioni su di lui e su altre altre persone della mia vita, c'era un amico che adesso è diventato la persona che frequento che era particolarmente interessato a me e mi stava particolarmente vicino ma io non l'ho mai tradito con lui. Ripeto lui è impazzito all'ultimo e ci siamo lasciati definitivamente in modo piuttosto brusco e violento direi. Eppure nonostante questo a me manca per le cose buone che mi dava ed è come se la mia mente non ricordasse il brutto ma solo il lato positivo di questa persona..... Io vorrei semplicemente capire qual è veramente la strada da intraprendere per stare bene in tutto questo e risentirmi di nuovo una vera forza della natura.
Buonasera,
Sembra che il suo stato d'animo in questo momento della sua vita sia davvero "fatto" di tante cose, e questo è fisiologico. Emozioni, desideri, dubbi e paure danzano insieme, creando fatica, rabbia e confusione.
Quando finisce un rapporto importante, benchè controverso, è importante fare i conti con la consapevolezza, semplice ma non scontata che: "non incontrerò mai più nessuno come lui/lei", magari nella sua vita incontrerà persone migliori o peggiori ma sicuramente mai più il suo ex.
L'impatto con tutto ciò crea confusione, dolore, e come dice bene "ci fa ricordare solo le parti buone".
Le consiglio di parlare con un terapeuta, magari che si occupa di terapia relazionare.
Sicuramente la aiuterà a trovare un senso al momento che vive e a tornare ad approcciarsi alla vita in modo sereno.
Cordialmente,
Dott. Gianpaolo Della Cagna.
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