Esperienze
Attualmente titolare di una borsa di ricerca dal titolo “Valutazione degli impatti derivanti dal processamento degli alimenti” presso il
Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e di Matematica dell'Università degli Studi di Brescia.
Il contatto con il mondo universitario stimola l'interesse per il continuo approfondimento della letteratura scientifica ed incoraggia l'aggiornamento constante delle proprie conoscenze.
Esperto in:
- Scienze dell'alimentazione
Indirizzi (2)
Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prima visita nutrizionale (descrizione) • 150 €
Adipometria (descrizione) • 40 €
Analisi della composizione corporea • 50 € +3 Altro
Dieta in base al DNA (descrizione) • 50 €
Test del DNA (descrizione) • 250 €
Visita di controllo • 50 €
19 recensioni
Punteggio generale
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J
Dottoressa sempre molto gentile, cordiale , molto brava e ti mette sempre a tuo agio
Stefano Bizioli Galli
Professionista molto preparata e dettagliata nella spiegazione del regime alimentare e del perché delle scelte effettuate. Attenta alle richieste del paziente e rispettosa delle sue esigenze. Consigliatissima.
Serena
Molto professionale, attenta al paziente e alle sue esigenze, molto disponibile nelle spiegazioni e nella creazione dei piani personalizzati. Mette a suo agio il paziente. Molto cortese e garantisce spiegazioni al paziente sul metodo di azione e sulla procedura da attuare.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 5 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve, sono una ragazza di 29 anni. In seguito ad una visita endocrinologica è emerso quanto segue:
gozzo con ipertiroidismo, siero negativo senza los, BMI >27, hb=11,2 sideropenica, sindrome astenica, ipovitaminosi d3, DISBIOSI DEL TENUE E LEPTINO-RESISTENZA.
Mi Consigliate un nutrizionista o altri consigli su come gestire il tutto?
grazie
Buonasera,
da quanto emerso in seguito alla visita effettuata, l'endocrinologo avrebbe dovuto a mio parere già indirizzarla verso un nutrizionista, un dietologo o dietista poichè il quadro appare complesso da gestire in autonomia.
Le consiglio vivamente di rivolgersi ad un professionista.
Cordialmente, Gaia Viola
Buongiorno,
sono una ragazza di 21 anni, sono quasi alla fine di un percorso con la nutrizionista che mi ha portata a perdere 10 kg nell'ultimo anno.
Proprio adesso che dovrei vedere la luce in fondo al tunnel, però, inizio ad essere assalita da paranoie.
Mi viene difficile l'idea di staccarmi da un piano alimentare
D'altra parte, mi manca il cibo "sporco", vorrei ritrovare il piacere di mangiare senza sensi di colpa, ma ho paura di abusare della troppa libertà.
È possibile fare due pasti liberi a settimana? Per esempio andare a cena fuori il sabato e ordinare la pizza di domenica?
Oppure "sgarrare" ogni tanto (ogni quanto?), per esempio fare la scarpetta con il pane dopo avere mangiato la pasta al sugo, o fare un aperitivo con gli amici?
Grazie
Buongiorno,
quello che descrive è un problema molto comune a chi segue un piano nutrizionale finalizzato a perdere peso. Se ragioniamo nel lungo periodo e andiamo oltre l'obiettivo iniziale del calo ponderale, dovremmo vedere il piano alimentare sotto una luce diversa: utilizzarlo come una linea guida che può esserci utile sempre, dopo averlo adattato per il mantenimento. Non si dovrebbe vedere il nutrizionista solo come qualcuno che ci controlla durante il percorso per il calo di peso, ma anche come un professionista che ci indica come fare a gestire la propria alimentazione in autonomia, soprattutto DOPO aver raggiunto il peso desiderato. Il percorso con il nutrizionista a mio parere è utile se riesce a farci adottare quelle buone abitudini alimentari che andrebbero mantenute sempre, in modo da compensare quegli "sgarri" come spesso vengono chiamati, che attraggono tutti indistintamente. è irrealistico pensare di evitare sempre il cibo "sporco", ma con l'aiuto del nutrizionista si dovrebbero imparare le strategie per gestirlo con intelligenza, in modo da poterci piano piano sentire meno incatenati al piano alimentare...
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