Dr. Francesco Cifariello

Il colloquio psicologico è uno strumento clinico adoperato in Psicoterapia. Esso consiste nell'individuazione del problema e degli o dell'obiettivo da raggiungere.

Prezzo assoggettato al caso presentato.

Descrivere un percorso di Psicoterapia è qualcosa di difficile. Il mio indirizzo è di tipo Cognitivo interpersonale, non mi perderò in dettagli tecnici in questa sede, ma è mia premura e sintomo di maturità professionale descriverlo in sede di primo incontro. Come suddetto è difficile descrivere un percorso di Psicoterapia in quanto è soggettivo. Nella pratica clinica mi son capitate persone le quali mostravano e venivano con un problema ed alla fine quest'ultimo non era tale, ma solo sintomo di qualcos'altro che ancor, come sono solito dire io, non era entrato nella scena conscia dell'individuo.

.Descrivere un percorso di Psicoterapia è qualcosa di difficile. Il mio indirizzo è di tipo Cognitivo interpersonale, non mi perderò in dettagli tecnici in questa sede, ma è mia premura e sintomo di maturità professionale descriverlo in sede di primo incontro. Come suddetto è difficile descrivere un percorso di Psicoterapia in quanto è soggettivo. Nella pratica clinica mi son capitate persone le quali mostravano e venivano con un problema ed alla fine quest'ultimo non era tale, ma solo sintomo di qualcos'altro che ancor, come sono solito dire io, non era entrato nella scena conscia dell'individuo.

La gravidanza è un momento di forte cambiamento dal punto di vista fisico, dal punto di vista psicologico, emotivo ma soprattutto e specialmente di identificazione. Ossia, sono una donna, sono una mamma, sono una moglie? I sentimenti sono i più disparati, smarrimento, frustrazione, tristezza e angoscia. Angoscia di non essere all'altezza, angoscia dell'essere stata invasa simbolicamente da qualcosa che sta crescendo dentro di noi e tanto altro ancora. Fornisco un percorso di accompagnamento, preparazione alla gravidanza preservando l'identificazione e facendola maturare di pari passo con lo stato di gravidanza. In prima visita è preferibile essere accompagnate dal compagno/marito dove vi sia la possibilità.

Il colloquio psicologico clinico è finalizzato all'individuazione di ciò che per l'individuo è divenuto o sta divenendo invalidante nella vita quotidiana. Esso costituisce la base per intraprendere un percorso di psicoterapia.

Modificare l'immagine mentale di noi stessi è fondamentale. Come fondamentale è la narrazione che noi facciamo di noi a noi stessi. Espressioni come "non ce la farò mai, tanto ormai" sono quanto di più deletereo. Inizierei con il dire di abolire la parola "ormai". In questo percorso vorrei dire che affronteremo più che un discorso di allenamento mentale un discorso di autostima. Vale per situazioni stressanti o per particolari momenti della vita in cui occorre un aiuto per avere un approccio mentale che ci aiuti a vivere al meglio quel determinato momento.

La parola d'ordine di questa tecnica è: Sentirci. Sembra qualcosa di molto semplice, in realtà sentire noi stessi e le nostre sensazioni in questa società così tumultuosa è una delle cose più complesse e che molti di noi non riescono a fare talvolta nemmeno in tutto l'arco della propria vita.

Raccolta anamnestica, definizione del caso ed obiettivi.

Presentazione del caso, raccolta anamnestica, inquadramento diagnostico, definizione obiettivi.

Inquadramento diagnostico, definizione del problema, raccolta anamnestica.

La Psicoeducazione può rivolgersi a qualsiasi ambito emozionale. Il problema del nostro tempo, o almeno quello che ho avuto modo di evidenziare nella pratica clinica, sono le relazioni. In particolare il relazionarsi con noi stessi e con gli altri, a tutti i livelli, marito, moglie, amico/a, collega di lavoro etc. Impareremo a gestire noi stessi, le nostre emozioni, riconoscerle ma soprattutto comunicarcele e comunicarle a ciò e a chi ci circonda. Vorrei ricordare che il non essere in contatto con noi stessi e le nostre emozioni è causa di particolare frustrazione e genera stress e talvolta anche rabbia inespressa. Gestione dello stress e della rabbia sono fondamentali, saper incanalare questo tipo di emozioni, ancora di più.

Non è la depressione il male oscuro, il male del secolo. La depressione è il sintomo a mio dire di qualcosa di più tremendo che stiamo generando sempre più ferocemente come società: La solitudine. La solitudine genera oblio, la solitudine è sentirsi dimenticati, prede del niente, del vuoto. La mia missione è quella di tornare a vedere la luce, pulire il campo e trovare insieme all'individuo le risorse di cui è capace. Altro elemento è importante, la mia mission è fare tutto questo senza per questo rendere la persona cinica e abbassare il livello della sua sensibilità. Si può essere sensibili e restare unici senza per questo doversi sentire "diversi" o soffrire.

Purtroppo il tema della dipendenza affettiva è qualcosa di estremamente sdoganato e ciò non fa altro che creare confusione. Questo soprattutto grazie alle televisioni ed a libri/saggi di pseudoscienziati. E' molto facile confondere un amore sano con la dipendenza affettiva di questi tempi, sempre grazie alle televisioni. Pertanto qualora abbiate dubbi, rivolgetevi ad un professionista, esistono test che io eseguo i quali in associazione con il colloquio psicologico ci daranno una traccia di ciò che potrebbe essere il vostro rapporto, se di dipendenza o meno.

Credo e ritengo che il lavoro di coppia, per quanto mi concerne, soprattutto in quest'epoca, riguardi particolarmente la reale capacità di vedere ed ascoltare l'altro. Molte coppie pensano di comunicare, ma soprattutto molte coppie, o uno dei due o entrambi pensano di ascoltare sè stesso i propri bisogni e quelli dell'altro. In realtà spesso noi siamo abituati più che ad "ascoltare", a "sentire". Ascoltare una musica è un conto, sentire è altra cosa, c'è distanza. Altra verità si configura nell'estrema individualizzazione, tema sponsorizzato dalla società odierna, la quale inconsciamente crea divario. La terapia di coppia si propone di imparare ad ascoltarsi ed ascoltare, ma specialmente imparare a comunicarsi e comunicare.

Si tratta di un processo di stimolazione atta a prevenire e/o ridurre il deterioramento cognitivo.

Pensiamo di voler cambiare un atteggiamento perchè proprio non ne possiamo più? Succede, ed è sinonimo di maturità emotiva renderci conto che qualcosa non va, e non va perchè lo vediamo dentro di noi ed in tutte le relazioni e situazioni che ci circondano. Principalmente il cambiamento comportamentale parte dal cambiamento del pensiero che genera quell'azione o quel comportamento. Cambiare il pensiero? Si si può, ma bisogna vedere da dove e perchè genera e in che modo lo fa. Modificato, maturato, guardato da altra prospettiva quello, cambierà anche il comportamento.

Lo stress viene qualificato e descritto come qualcosa di estremamente negativo. Non tutti però sanno che esistono due forme distinte di stress: l' eustress definibile come forma positiva e non negativa; Pensiamo ad eventi stressanti ma considerati belli come un trasloco in una casa più grande che abbiamo sempre sognato, o il lavoro dei nostri sogni che comporta un trasferimento, un matrimonio. Tutti questi eventi comportano ugualmente stress. Differentemente dallo stress negativo, definito come distress. Il distress in quanto tale è spesso frutto di rabbia, frustrazione, il preoccuparsi per gli altri, troppo, e poco o per nulla di noi stessi. Viviamo nella società del "non ho tempo". Molto più probabilmente il distress non ci aiuta nella gestione di questo e nel ricavarcene.

Argomento molto delicato. La fame nervosa può sfociare in Disturbi del Comportamento Alimentare come Anoressia, Bulimia, Binge eating. Una volta sviluppato e/o slatentizzato un disturbo di questo tipo, spesso finiscono per oscillare tra loro. Le motivazioni della fame nervosa come elemento che possa eventualmente precedere lo sviluppo di qualcosa di più complesso, sono da ricercare in particolar modo, ma non solo, nella sfera emotiva, talvolta emotiva genitoriale, specie se sfociano in disturbi più strutturati. Altre volte in seguito a lutti, abbandoni: "Devo riempirmi al fine di non sentire ciò che mi sta mancando e che mi fa sentire solo/abbandonato". Questo tipo di fame è compulsiva, come compulsivo e quasi ossessivo è il pensiero che la genera.

Raccolta anamnestica, somministrazione testistica

Dopo la prima visita per iniziare un percorso di Psicoterapia, seguiteranno le sedute successive e/o di controllo rispetto a come sta andando il percorso, consolidazione degli obiettivi, mantenimento, verifica degli stessi e adeguamento di questi alla vita di tutti i giorni.