Esperienze
Indirizzi (2)
Pazienti senza assicurazione sanitaria
Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
I prezzi indicati sono quelli per pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni suggerite
Fisioterapia
Via Torino, 8d, Mondovì
MD Center SRL
Corso Italia 32, Mondovì
Studio Fisioterapico Ferrero - Mondovì
La visita dura 45 minuti ma viene riservata un ora per evitare sovrapposizioni in caso di ritardi.
Prima visita osteopatica
Via Torino, 8d, Mondovì
MD Center SRL
prima visita osteopatica
Corso Italia 32, Mondovì
Studio Fisioterapico Ferrero - Mondovì
prima visita osteopatica
Altre prestazioni
Esercizi posturali
Via Torino, 8d, Mondovì
MD Center SRL
esercizi posturali
Corso Italia 32, Mondovì
Studio Fisioterapico Ferrero - Mondovì
esercizi posturali
Esercizi posturali - propriocettivi
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Studio Fisioterapico Ferrero - Mondovì
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Massaggio
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Medicina alternativa
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medicina alternativa
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medicina alternativa
Osteopatia
Prima visita fisioterapica
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prima visita fisioterapica
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Studio Fisioterapico Ferrero - Mondovì
prima visita fisioterapica
Prima visita osteopatica pediatrica
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Da 50 €
MD Center SRL
Prima visita Osteopatia Pediatrica
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Da 50 €
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Prima visita Osteopatia Pediatrica
Riabilitazione
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Riabilitazione del pavimento pelvico
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riabilitazione del pavimento pelvico
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riabilitazione del pavimento pelvico
Riabilitazione neurologica
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Rieducazione posturale
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rieducazione posturale
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rieducazione posturale
Taping
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Taping neuromuscolare
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Test del cammino
Via Torino, 8d, Mondovì
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test del cammino
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test del cammino
Test posturografico
Via Torino, 8d, Mondovì
MD Center SRL
test posturografico
Corso Italia 32, Mondovì
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test posturografico
Trattamento osteopatico in gravidanza
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Da 50 €
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Gravidanza
Corso Italia 32, Mondovì
Da 50 €
Studio Fisioterapico Ferrero - Mondovì
Gravidanza
Ultrasuoni
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Visita a domicilio
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Visita di osteopatia pediatrica
Via Torino, 8d, Mondovì
Da 50 €
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Osteopatia pediatrica
Corso Italia 32, Mondovì
Da 50 €
Studio Fisioterapico Ferrero - Mondovì
Osteopatia pediatrica
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18 recensioni
Punteggio generale
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Michele Dompè
Sono stato accolto e valutato da una persona molto preparata che mi ha messo subito a mio agio. Ci tornerò sicuramente
Denis
Molto professionale è mi ha rimesso a nuovo la schiena .
Elia Sclavo
Molto competente e professionale, in caso di bisogno tornerò sicuramente.
Giuseppe L.
Professionale ed estremamente garbata.
Tornerò per altre sedute.
Beatrice
Medico competente, puntuale,disponibile . Spiegato passo per passo la procedura . Consiglio vivamente! Grazie
PP
Cortesia e professionalità a livelli di eccellenza. Trovato sollievo importante già dopo un solo trattamento
William correa
Efficace e molto gentile, mi sono trovato benissimo mi ha spiegato ogni procedimento è quello che dovrei fare dopo la visita
Draperi andrea
molto professionale,sono stato subito bene dopo la visita,sia per la schiena che per il ginocchio grazie
M. P.
La dottoressa Ferrero è stata molto empatica, ha ascoltato attentamente le mie problematiche, dopo la prima seduta avevo già ottenuto un grande miglioramento e dopo la seconda ho risolto completamente il mio problema , quindi la consiglio assolutamente!!
S.T.
La dottoressa Ferrero è una persona molto preparata, gentile e competente. Ottima professionista. Assolutamente consigliata.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 6 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno;
Sono un ragazzo di 26 anni che pratica mezzofondo da una decina d'anni, da circa 15 mesi convivo con un dolore bilaterale nella zona al di sotto del gluteo durante la corsa e quando rimango seduto per più di 30’. Il comparire della patologia è avvenuto in concomitanza all’inizio dell’attività lavorativa che mi vede seduto per più di otto ore ogni giorno (6/7).
Dopo svariate visite da professionisti sanitari (medici, fisioterapisti, osteopati), mi è stata diagnosticata una tendinopatia inserzionale degli ischio-crurali. Durante il periodo delle visite, circa 8 mesi ho proseguito l’attività sportiva con molto dolore ma senza ridurre i carichi di lavoro, senza modificare la mia routine.
Come prescritto dalla letteratura scientifica, dopo la diagnosi ho iniziato interrompendo l’attività sportiva per un periodo di 40 giorni. Dopo questo stop assieme al mio fisioterapista ho iniziato il percorso di esercizi per il recupero della funzionalità del tendine, partendo da esercizi isometrici per passare a quelli eccentrici e terminare con esercizi Energy Storage. Il tutto è stato accompagnato con 3 cicli di onde d’urto focali e massaggi di scarico nella zona degli ischio crurali per rilassare la muscolatura. In questo periodo ho corso con sedute ridotte e iniziando con corse ogni tre giorni per poi passare gradualmente a sedute giornaliere ma sempre di kilometraggio ridotto. Il dolore durante la corsa era sempre presente ma in forma lieve 3-4/10 mentre assente durante gli esercizi che sono stati eseguiti con un aumento graduale del carico.
Purtroppo, aumentando il kilometraggio negli ultimi allenamenti ho notato un irrigidimento della zona e aumento del dolore durante la corsa e nello stare seduto. Praticamente mi ritrovo a una situazione simile a quella di partenza. Temo che continuando la situazione possa solo peggiorare.
Come dovrei comportarmi?
C’è qualcosa di errato nel mio percorso?
Il fatto di stare a lungo seduto è impattante sulla patologia o ne è solo un sintomo?
La situazione può essere recuperata o devo considerare la degenerazione dei tendini e quindi di smettere l’attività?
Qualcuno è esperto in questa patologia nei runner che mi possa aiutare?
Grazie per la disponibilità
Buongiorno, comprendo la sua preoccupazione e la frustrazione nel non vedere i risultati desiderati dopo un percorso riabilitativo così lungo e impegnativo. La tendinopatia inserzionale degli ischio-crurali, soprattutto in chi pratica attività come il mezzofondo, è una condizione complessa che richiede un approccio molto graduale e mirato.
Il percorso che ha intrapreso, con esercizi isometrici, eccentrici e poi quelli di Energy Storage, è corretto, così come l'integrazione con le onde d’urto e i massaggi. Tuttavia, ciò che può fare la differenza è trovare il giusto equilibrio tra carico e recupero, che è la chiave per evitare ricadute o peggioramenti. Il dolore durante la corsa indica che il tendine non è ancora completamente pronto per sostenere certi carichi, e potrebbe essere utile ridurre ulteriormente l'intensità degli allenamenti o modificare la frequenza per permettere al tendine di adattarsi meglio.
Inoltre, il fatto di stare seduto per lunghi periodi potrebbe essere un fattore aggravante. La posizione prolungata può generare tensioni nell'area degli ischio-crurali, rallentando il processo di recupero. È importante lavorare anche su questa parte, introducendo brevi pause attive durante la giornata lavorativa per ridurre la tensione accumulata.
Per quanto riguarda il rischio di degenerazione tendinea, la buona notizia è che con un piano terapeutico adeguato e tempi di recupero appropriati, è possibile recuperare completamente senza dover smettere di correre. Il percorso è lungo, ma seguendo un programma personalizzato, incentrato su un bilanciamento ottimale del carico, può tornare a correre senza dolore.
Saluti
Federica Ferrero
Buona sera,
come si guarisce un’infiammazione al ginocchio dovuta a sindrome femoro rotulea? Quanto ci mette generalmente?
Buongiorno, la sindrome femoro-rotulea è una condizione che può essere trattata efficacemente, ma il tempo di guarigione varia a seconda di diversi fattori, come il grado di infiammazione e la presenza di eventuali squilibri muscolari.
Il trattamento di solito prevede una fase iniziale di gestione dell’infiammazione locale, seguita da un programma di rinforzo muscolare mirato, in particolare sui muscoli che stabilizzano anca e ginocchio. Questo aiuta a correggere eventuali squilibri di carico che potrebbero essere la causa del problema. Gli esercizi propriocettivi per ginocchio, anca e caviglia sono importanti per migliorare la stabilità e ridurre il rischio di recidive.
La terapia manuale può essere utile per migliorare la mobilità e ridurre le tensioni, e tutto il percorso va personalizzato in base alle sue esigenze specifiche. Le tempistiche di guarigione dipendono dalla gravità della condizione e dalla risposta al trattamento, quindi può variare da qualche settimana a diversi mesi.
Cordiali saluti
Federica Ferrero
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