Dr. Enrico Astorina

Sono il Dr. Enrico Astorina, psicologo specializzando in psicoterapia psicoanalitica. Sono uno studioso della salute mentale. I miei interessi sono lo sviluppo relazionale con le sue crisi e rotture, nei termini di resilienza, ma anche di stress e trauma.

Mi sono laureato in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Università di Catania e, successivamente, Psicologia Clinica: Salute e interventi nelle comunità presso l'Università di Torino. Sono iscritto all’Ordine degli Psicologi della regione Piemonte (Albo A) dal 13/07/2021.
Ho frequentato il mio tirocinio post-lauream presso la Struttura complessa di Neuropsichiatria Infantile dell’A.S.L. di Novara e Galliate (NO), dove ho avuto modo, oltre di supportare l’utenza (minori e famiglie) anche di fare esperienza del lavoro di rete con altri operatori del benessere (Neuropsichiatra, Educatori, Logopedista, Psichiatra, Assistenti Sociali).
Sono iscritto al III anno della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia presso l’Istituto di Psicoterapia Psicoanalitica (I.P.P.) di Torino, così da poter integrare le conoscenze acquisite durante l’Università con la pratica della psicoterapia.

Nonostante il mio interesse riguardi il sostegno e la riabilitazione psicologica dell’individuo, ho fatto esperienza anche in campo educativo, collaborando con il Consorzio dei Servizi Sociali dell’Ovest-Ticino per gli affidi educativi rivolti a minori; con la Cooperativa Sociale Eurotrend (BI) come educatore di sostegno nelle scuole; come educatore di comunità, presso una comunità minorile gestita da “Comunità Educativa Giovanile”, a Novara; e con uno studio associato di Logopedia con sede a Novara come tutor DSA.

Ho collaborato con il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Milano, fornendo assistenza psicologica ai migranti in transito presso la struttura, avendo modo di fare esperienza di supporto psicologico ad adulti con problematiche legate alla dipendenza da sostanze e problematiche psichiatriche, collaborando con il SerT e l'Asl di competenza.

Ho svolto il ruolo di Educatore presso la comunità psichiatrica protetta Panta Rei II a Oleggio (NO), dove mi occupavo delle problematiche legate alla sfera comportamentale ed emotiva dei minori ospiti della struttura.

Proseguo dal 2021 il mio tirocinio di specializzazione in psicoterapia presso il reparto di Neuropsichiatria Infantile dell’A.S.L. di Novara presso il distretto di Galliate, dove mi occupo di colloqui con minori e genitori in difficoltà.

Mi occupo di adulti e adolescenti (13-18) e delle problematiche legate a: Ansia/Stress; Autostima/Crescita Personale; Depressione/Disturbi dell’Umore; Difficoltà Relazionali/ Trauma (legato maggiormente a vissuti traumatici infantili/relazionali).

Il mio intervento è rivolto i singoli (adulti e adolescenti) che affrontano momenti di difficoltà ad ampio spettro: legate ad ansia, depressione, lutti, rabbia, difficoltà relazionali; o che vogliano approfondire la conoscenza che hanno di sé, intraprendendo un percorso che li possa portare a una maggiore comprensione di se stessi e degli altri.

L’impostazione psicoanalitica che prediligo si fonda su un approccio psicodinamico di tipo relazionale, in cui è proprio la relazione il focus dell’indagine e del trattamento analitico.
Durante la vita cresciamo immersi nelle relazioni con gli altri e interiorizziamo dei modelli che poi replichiamo nella vita di tutti i giorni a scuola, nel posto di lavoro, con i nostri cari.

Comprendere che tipi di modelli relazionali si attivano in noi e in quali circostanze, ci permette di adattarci meglio e comprendere quei processi che spesso ci lasciano perplessi e ci portano ad agire di impulso, arrabbiandoci, perdendo la possibilità di metterci nei panni dell’altro, perché troppo carichi emotivamente.

Il trattamento, quindi, prevede un ascolto attivo tanto a ciò che il mio paziente mi dice, quanto a ciò che è il campo emotivo-relazionale in cui siamo immersi durante la nostra relazione.
Comprendere la relazione che sussiste tra terapeuta e paziente permette di realizzare una maggiore comprensione di quelli che sono i modelli relazionali del paziente, così da aumentare la consapevolezza di quanto avviene in seduta e fuori.