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Prestazioni e prezzi
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Prestazioni suggerite
Colloquio psicologico
Piazza del Commercio 4, Orvieto
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Altre prestazioni
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Sostegno psicologico adolescenti
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Dott.ssa Eleonora Mocetti - online
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Esperienze
Nel mio piccolo spazio sicuro offro consulenza e sostegno psicologico, soprattutto in età evolutiva, per affrontare momenti di crisi e di disagio momentanei al fine di ritrovare o di raggiungere un proprio benessere individuale.
In particolare offro consulenza e sostegno psicologico per:
- Sviluppare e potenziare le risorse individuali
- Migliorare la qualità di vita personale, familiare e sociale
- Gestire l'ansia e lo stress
- Sostenere i genitori nella relazione con i figli
- Gestire e affrontare le problematiche comportamentali e/o scolastiche dei figli
- Affrontare problemi legati all'autostima e ad una comunicazione efficace
- Affrontare crisi e disagi momentanei
- Somministrazione di test psicodiagnostici
- Percorsi di potenziamento per bambini e ragazzi con Disturbi Specifici dell'Apprendimento.
4 recensioni
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C.M.
La Dott.ssa Mocetti, con la sua delicatezza e la sua professionalità mi ha sostenuto nell’affrontare un momento particolarmente sfidante e critico della mia vita. Gentile e cortese mi ha ascoltato e accolto, offrendomi spunti significativi ed efficaci.
Super consigliata!
Risposte ai pazienti
ha risposto a 15 domande da parte di pazienti di MioDottore
Mio figlio va via da casa e io mi sento in colpa perché abbiamo avuto delle discussioni .penso che questa decisione l'ha presa a causa mia.
Gentile utente, capisco che si trovi in un momento difficile e che le emozioni che sta provando siano molto intense. È naturale sentirsi in colpa o preoccuparsi quando un figlio decide di lasciare casa, soprattutto se ci sono state delle discussioni recenti.
Se suo figlio ha deciso di andare via di casa, è probabile che questa decisione sia influenzata da diversi fattori, non solo dalle discussioni che avete avuto. Spesso i giovani adulti scelgono di allontanarsi per cercare maggiore indipendenza o per affrontare nuove sfide personali.
Le discussioni tra genitori e figli sono comuni, soprattutto durante le fasi di transizione come l'adolescenza o la giovane età adulta. Questi conflitti, sebbene difficili, sono spesso parte del processo di crescita e di affermazione dell'identità del giovane. Non necessariamente sono la causa diretta della decisione di andarsene.
Può essere utile riflettere sulle discussioni che avete avuto e sulle dinamiche che si sono create. Chiedersi se c'è qualcosa che potrebbe essere migliorato o se ci sono dei temi irrisolti che potreste affrontare insieme. Tuttavia, è importante non attribuirsi tutta la responsabilità della situazione. Se possibile, provi a parlare con suo figlio in modo aperto e non giudicante. Chieda come si sente e quali sono le sue motivazioni per lasciare casa. Questo può aiutarla a comprendere meglio il suo punto di vista e a rassicurarlo del suo sostegno, indipendentemente dalle discussioni passate. Anche se può essere difficile, accettare la decisione di suo figlio è un passo importante, può essere un'opportunità per lui di crescere e imparare e per lei di stabilire una nuova forma di relazione basata su rispetto e comprensione reciproca.
Salve,sono una ragazza di 29 anni. Due settimane fa ho provato a riscrivere ad un mio amico che non sento ormai da due anni. Volevo sapere come stava e semplicemente “chiarire o chiudere(qualora lui non volesse più parlarmi)in modo più dolce”la rottura del nostro rapporto. Lo conosco da 10 anni,abbiamo stretto il rapporto dopo un po’ e siamo praticamente diventati migliori amici per 4 anni… Litigavamo spesso,entrambi sappiamo che erano cose stupide(lui che non voleva mai mangiare una pizza o fare un giro ma preferiva stare in posti più tranquilli)ma poi vedevo che con altri amici lo faceva. Dopo 4 anni,2 anni fa ha voluto chiudere completamente,stanco delle discussioni. Mi ha bloccata ovunque,anche se inizialmente mi aveva detto che non voleva cancellarmi dalla sua vita essendo stata una delle pochissime persone importanti per lui. L’unica con cui stava davvero bene,si apriva a parlare e si fidava ciecamente(detto da lui). Ho provato a mandargli gli auguri di compleanno nel maggio 2023 ricevendo nuovamente il blocco. Da quel maggio,gli ho scritto due settimane fa appunto,ricevendo di nuovo il blocco istantaneo… Mi aveva anche detto che se avessi provato a scrivergli,mi avrebbe risposto perché non provava né rabbia e né rancore… Potete aiutarmi a capire? Grazie in anticipo
Gentile utente, capisco che la situazione possa essere emotivamente difficile per lei. Le relazioni, soprattutto quelle profonde come quella che ha descritto, possono essere complicate e la rottura di un legame così significativo può lasciare molte domande e sentimenti irrisolti.
Anche se aveva un rapporto speciale con questo amico, è evidente che lui ha posto dei limiti molto chiari. Il blocco e la mancanza di risposta sono segni del fatto che, in questo momento, non è pronto o disposto a riprendere il contatto. È importante rispettare questi limiti, anche se è difficile accettarli.
Le motivazioni che l'hanno spinto a interrompere il rapporto potrebbero essere più complesse di quanto appare in superficie. Anche se ha detto che non provava rabbia o rancore, potrebbe aver bisogno di mantenere una distanza per il suo benessere emotivo. È possibile che sentisse la necessità di mettere fine a un ciclo di conflitti che, per lui, non era più sostenibile. Accettare che una persona non voglia più far parte della nostra vita è una delle esperienze più difficili, ma è un passo necessario per poter andare avanti. Questo non sminuisce il valore della relazione che avete avuto, ma riconosce che le persone e le situazioni cambiano.
È importante che si prenda cura dei suoi sentimenti e del suo benessere emotivo. Potrebbe essere utile parlare con un professionista e riflettere su ciò che questa esperienza le ha insegnato riguardo alle sue relazioni e ai suoi bisogni. Un caro saluto, dott.ssa Eleonora Mocetti
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