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Colloquio psicologico (descrizione)
Colloquio psicologico • Da 50 €
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Colloquio psicologico
Via delle milizie 38, Roma
Studio
Il primo colloquio di natura conoscitiva, permetterà di creare in principio una conoscenza del motivo dell'incontro e della difficoltà in essere. In seguito si focalizzerà il problema per poi indagare insieme e trovare una soluzione ove possibile.
Via delle milizie 38, Roma
Da 50 €
Studio
Psicoterapia individuale
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Somministrazione di test delle funzioni esecutive
Via delle milizie 38, Roma
Studio
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13 recensioni
Punteggio generale
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Flavio Cruciani
Estremamente cortese, professionale, rassicurante nella terapia, alla mano, molto disponibile anche riguardo pagamento e appuntamenti.
Emanuele M.
Professionalità, preparazione, empatia e umanità descrivono perfettamente il dott. Mattioli. Professionista serio, parlando con lui si avverte la sua profonda preparazione e passione per quello che fa. Consigliato
G.C.
Ottima persona e scrupoloso professionista, ho notato molta cura verso il paziente e ha dimostrato una disponibilità assoluta verso le mie esigenze.
Osvaldo Sperandio
Parlare bene di un Dottore che ti risolve il tuo problema esistenziale lo ritengo molto riduttivo.
Invece quello che voglio mettere in risalto la professionalità dimostrata e mai riscontrata fino ad oggi con i risultati di aver ridato allo scrivente il piacere di nuovo della positività e della gioia di vivere.
Emozionato non posso fare atro che essere grato ad un grande professionista.
Grazie
Osvaldo Sperandio
F.DL
È stato molto puntuale per l'appuntamento fissato e ha saputo ascoltarmi dando riscontri precisi alle necessità e alle problematiche che gli avevo sottoposto, dimostrando molta empatia. Lo consiglio.
AR
Professionista capace e preparato, sicuramente idoneo per un percorso soddisfacente e risolutivo. Si entra facilmente in sintonia per i modi garbati e educati. Lo consiglio si veramente ad ogni età.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 8 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno, Dopo vari esami e dopo aver ricercato le mie problematiche dal punto di vista fisico, ho la consapevolezza che sono pervaso da un'ansia problematica. Tutto è iniziato dopo aver sentito che una mia conoscente è morta mentre dormiva dopo un'attacco di cuore. Io sono uno sportivo professionista e geneticamente ho familiarità con l'infarto (tutti i miei familiari ne sono affetti) e questa notizia mi ha scosso. Non pratico piú sport e non esco piú di casa. Quando sto a casa sono preso da dolori al torace che dopo qualche minuto passano, alla bocca dello stomaco, al braccio e cardiopalmo (mi sveglio all'improvviso e ho il cuore che mi batte all'impazzata e mette sono seduto sul divano all'improvviso il cuore mi batte fortissimo). Quando devo uscire mi sento strano e dopo qualche minuto che sono fuori mi fa male la testa e sento il cuore che mi scoppia. Non riesco a parlare con le persone, perchè mi sento che morirò da un momento all'altro (fino a qualche anno fa mi piaceva uscire proprio per parlare con le persone ed ero un logorroico) e sto iniziando a vedere che i miei capelli stanno iniziando ad assottigliarsi e a cadere. Ho perso qualunque ragione di vita, non faccio neanche piú quello che mi piace (il mio sport dove ho dedicato anni della mia vita) e appena penso che devo correre già mi sento male e penso che morirò. Io non sono mai stato propenso alla psicoterapia, ma dopo aver fatto tutti i tipi di controlli strumentali non so piú cosa pensare. Potrei avere dei consigli per come gestire questa situazione brutta? Senza utilizzare alcun farmaco? Grazie della risposta, cordiali saluti.
Buongiorno.La sua difficoltà sembra più legata alla paura di affrontare la propria vita di tutti i giorni come la gestiva prima della notizia.Se ha già effettuato tutti gli esami medici del caso,le consiglio di effettuare un percorso di psicoterapia al fine di affrontare questa difficoltà, in modo meno angoscioso e più proficuo per il suo futuro.
Saluti
Buongiorno a tutti,
ho 28 anni e da due e mezzo sono in terapia per disturbi di ansia. Piano piano sto imparando a gestirla, e mi sento notevolmente migliorata.
Vi scrivo perché, da due mesi a questa parte, la mia famiglia (la mia colonna portante) sta tremando. Vivo purtroppo ancora con i miei genitori, insieme a mia sorella, neomaggiorenne, e mio fratello poco più grande di me. Abbiamo passato anni difficili, prima la depressione di mia sorella (vittima di bullismo) e dopo la mia crisi di ansia acuta, cose che abbiamo sempre superato insieme.
Mio padre è una persona solare, è sempre calmo, ma le poche volte che perde la pazienza, sbotta. Mia madre è sempre stata una persona molto insicura, ansiosa e ansiogena, abbiamo sempre cercato di farglielo notare ma "siamo sempre stati cattivi".
Nell'ultimo anno sembrava che fossimo tornati finalmente ad essere una famiglia serena, complice il miglioramento sia mio che di mia sorella. Due mesi fa, invece, mia madre è come se fosse andata in black-out: una sera di luglio, mentre era ad una cena di Associazione con mio padre e mia sorella, ha visto mio padre salutare un'altra donna e da lì il finimondo: ha iniziato a costruirsi un castello di paranoie, secondo cui mio padre la tradiva, lo tempestava di domande, lo controllava, vedeva il marcio ovunque. Mio padre, dal canto suo, inizialmente rispondeva alle domande di mia madre con pazienza, ma dopo un mese di fiato sul collo in un modo estremo, è scoppiato. Io e i miei fratelli venivamo svegliati dai loro litigi, in piena notte. Faccio degli esempi: mia madre cerca su Google i sintomi del tradimento e sveglia mio padre per dirgli "vedi? Te mi tradisci, lo scrivono anche qui", quando sa benissimo che non deve cercare online; oppure, controlla spesso il telefono di mio padre; se mio padre torna cinque minuti più tardi dal lavoro, "era dall'amante". E così via, ogni giorno, tutto il giorno.
Mio padre è esasperato, lui non ha nessuna amante. Lui ha ribadito di amare mia madre, ma lei sembra quasi che voglia vedere solo il marcio (che vede solo lei, oltretutto).
Io, da figlia ormai adulta, ho provato a parlare con entrambi, ma mi è tornata fuori una grandissima ansia. Vedo la mia colonna portante vacillare, mi trema la terra sotto ai piedi. Certo, sto affrontando le cose con la mia terapista, alla quale vorrei chiedere di tornare a vederci ogni settimana anziché due volte al mese, però vivo davvero nel terrore che la mia famiglia possa sfasciarsi. Cerco di stare nel qui ed ora, ma sembra che io non sia capace di stare tranquilla.
Per mesi (prima ancora che accadesse tutto questo) abbiamo invitato mia madre a rivolgersi ad un professionista (considerando che in casa ci sono anche casi di bipolarismo, le abbiamo chiesto di approfondire anche questo aspetto), ma solo settimana scorsa si è decisa a farlo; non sono sicura che lo faccia con consapevolezza e che sia sincera. Mia madre ha raccontato a mio padre che la sua psicologa l'ha invitata a continuare a controllare il telefono di mio padre: a me sembra una assurdità, sembra un modo di mia madre per raggirare mio padre e soddisfare il suo bisogno di controllare. Mio padre (che, comunque, ha i suoi problemi di salute) non ne può più: cerca di essere paziente, ma è esausto. E anche noi, come figli, non ne possiamo più di vedere nostra madre con il muso lungo e sempre arrabbiata, che recrimina cose che vede solamente lei.
I miei, insieme, hanno valutato la possibilità di intraprendere una terapia di coppia ma mia madre ha chiesto di poter iniziare lei in autonomia perché, così sembra, ogni tanto in momenti di lucidità pare riconoscere di esagerare.
Io non so esattamente perché vi scrivo, so che online non potete fare più di tanto. Che ne pensate? Forse, in cuor mio, spero di sentirmi dire che si sistemerà tutto, anche se so benissimo che, anche se fosse, ci vorrà tanto tempo, tanto lavoro e tanta pazienza. Io sento che sto per scoppiare, di nuovo, perché credo che l'unica soluzione a questo caos sia la loro separazione.
Buongiorno,ho letto il suo scritto e mi spiace per ciò che sta vivendo in questo momento.Molto probabilmente ci sarebbe la necessità di valutare una terapia di coppia al fine di comprendere le reali o presunte perplessità da parte di sua madre nei confronti di suo padre.Sicuramente comprendere ciò potrebbe essere l'inizio di un percorso che potrebbe aiutare a capire il motivo delle liti continue.
Buona giornata.
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