Esperienze
Durante la formazione ho acquisito esperienza nei campi della psicologia ospedaliera, dei disturbi alimentari e delle tossicodipendenze.
Nel 2020 e nel 2021 ho prestato servizio come psicologa dell’emergenza per SIPEm Lombardia.
Attualmente lavoro come psicoterapeuta transpersonale per adolescenti, giovani adulti, adulti, coppie e famiglie, a Genova, a Milano e online. Collaboro con il centro Health Yoga Genova, dove ricevo ogni mercoledì e conduco eventi di gruppo. Conduco inoltre gruppi di consapevolezza psicocorporea e collaboro come co-conduttrice al percorso esperienziale Il Corpo che Cura, ciclo evolutivo e terapeutico di consapevolezza psicocorporea di gruppo a Milano.
Esperto in:
- Psicologia clinica
- Psicoterapia
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3 recensioni
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A.
In terapia da un paio di anni, devo dire che mi sento molto meglio con me stessa e molti mi dicono che si nota hhe sto lavorando su di me. Consigliatissima, è molto obiettiva ma anche delicata nell'andare a cercare i nodi e aiutare a scioglierlo.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 7 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve, sono un ragazzo di 28 anni.
Purtroppo, la mia vita non va come dovrebbe, o come vorrei.
Mi scuso se a 28 anni mi lamento come un bambino di 14, ma sento il bisogno di esprimermi.
Ho tutto ciò che mi serve:
un lavoro, anche se non mi appaga completamente,
una famiglia, anche se non sempre comprende il mio stato d'animo,
pratico sport, che amo profondamente, anche se la mia condizione mentale a volte mi impedisce di dare il massimo negli allenamenti.
Mi sento costantemente inadeguato e incapace di soddisfare le aspettative, sia degli altri che le mie.
Sono molto insicuro di me stesso e a volte non riesco nemmeno a guardarmi allo specchio, vedendo solo difetti e sentendomi veramente orrendo.
Chiedo spesso ai miei amici (non in modo diretto se sono un bel ragazzo) dicono che soggettivamente sono un bel ragazzo, io non riesco a crederci.
Il mio problema principale è la difficoltà a relazionarmi con le ragazze.
I miei tentativi su social media sono stati deludenti (non rispondevano, risposte fredde o mancanza di interesse)
e mi convinco che nessuna ragazza vorrebbe mai stare con me.
Questo pensiero mi tormenta e non so se sia solo una mia percezione distorta o una realtà oggettiva.
Paura di non trovare mai la persona giusta per me e di non realizzarmi sentimentalmente, poiché desidero formare una famiglia.
Ho letto in rete evidenze scientifiche che per la psicologia la bellezza é oggettiva e NON soggettiva
Mi spiego, se una persona é bella, non si può dire che è brutta.
Mi sento insicuro in molte situazioni, come guidare un'auto diversa dalla mia (mi parte un pensiero ma non l’hai mai guidata quindi non sai guidarla)
essere giudicato dagli altri.
In sintesi, mi sento solo, insicuro e temo di non realizzare i miei desideri più profondi.
Grazie.
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Quello che lei chiama "lamento" è l'espressione di una difficoltà che sente in questo momento, è importante poterla esprimere e scegliere il giusto contesto in cui farlo. Questo spazio serve proprio a questo, a poter manifestare dubbi, porsi domande, chiedere un parere a professionisti del benessere e della salute psicologica. In tal senso, leggendo le sue parole, la invito a considerare la possibilità di intraprendere un percorso psicologico che vada ad approfondire le radici del suo sentirsi "costantemente inadeguato e incapace di soddisfare le aspettative", che possa darle un momento di sollievo da questa sensazione e che possa rafforzare le sue risorse e l'immagine che ha di sé.
Spero possa trovare presto un/una terapeuta con il quale iniziare il suo processo di cambiamento verso un maggior senso di benessere.
Resto a disposizione, qualora volesse, e le porgo un caro saluto.
Dr. Deborah Russo
Salve mio padre ad ottobre ha avuto all'età di 56 anni un infarto e gli hanno messo 3 bypass coronarici prendendo la vena safena della gamba e la vena mammaria. È stato il primo problema serio di salute che ha avuto un mio genitori e logicamente ho avuto molta paura. Sono state settimane bruttissime logicamente ed ho avuto paura di perderlo. Da quel momento in poi diciamo si sta lentamente riprendendo ma appena accusa qualche problema che interessi la zona petto/addome (adesso ha una pancreatite) scoppiano in me le paure e i ricordi di quei momenti. Purtroppo da allora mi assale sempre questa paura che possa accadere qualcosa da un momento all'altro e non "vivo" più bene. Di notte vado a dormire dopo di lui per sentire se fa dei lamenti, se riposa, se non ha dolori. Si è recato al PS 4 giorni fa per una pancreatite e in me è scattato subito il panico con mille brutti pensieri. Il.giorno dopo è andato dal cardiochirurgo che l'ha rassicurato facendogli esami al cuore che poi sono risultati nella norma. Io lavoro lontano da casa mia e passo giusto una settimana al mese a casa ma quando sono con i miei sento sempre quella paura addosso e non so più come levarla. Appena lamenta un dolore in me scatta il panico e sto sempre sul.chi va là. Questa cosa logicamente negativizza i miei pensieri e peggiora la qualità della mia vita. Cosa posso fare?
Buongiorno, grazie per aver scritto in questo spazio.
Un genitore che ha problemi di salute è spesso un momento traumatizzante, soprattutto se la problematica è improvvisa. E' normale avere uno stato di allerta successiva al fatto. Quando questa però diventa impattante nella vita della persona, suggerisco un percorso psicoterapeutico, magari con terapia EMDR, che vada a lavorare specificamente sull'evento scatenante (in questo caso l'infarto di suo padre) e che possa alleviare la "paura che possa accadere qualcosa da un momento all'altro".
Resto a disposizione,
Un caro saluto,
Dr. Deborah Russo
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