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Esperienze
Nel mio lavoro utilizzo un approccio integrato, che sfrutta tecniche e strumenti di diversi approcci psicologici per costruire un percorso su misura. Aiuto le persone a superare momenti di difficoltà, di blocco o di stress, ansia, lutto, difficoltà relazionali o emotive, accompagnandole nell'esplorazione di nuovi punti di vista e nell' individuazione di strategie utili a raggiungere i loro obiettivi.
Mi occupo anche di genitorialità ed età evolutiva, aiutando le famiglie a far fronte alle problematiche legate alle sfide tipiche del periodo dello sviluppo e accompagnando bambini e ragazzi a superare momenti di ansia, lutto, scarsa motivazione allo studio, difficoltà di relazione, separazione dei genitori.
Effettuo consulenze di parent-training e conduco gruppi di sostegno psicologico per i genitori. Propongo inoltre gruppi di mindfulness per l'apprendimento e laboratori legati alle emozioni o all'insegnamento di tecniche di studio per bambini, preadolescenti e adolescenti.
Coltivo numerose passioni, soprattutto nel campo della creatività. Anche questo è un piccolo pezzetto di me, che porto nel lavoro con bambini e adolescenti, ma non solo: l’arte è un potente mezzo per esprimere ciò che a volte risulta difficile dire attraverso le parole.
10 recensioni
Punteggio generale
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Marta L.
Non sapevo cosa aspettarmi essendo la mia prima visita psicologica, avevo molta ansia ma la dottoressa mi ha messa a mio agio e ha accolto tutte le mie preoccupazioni con grande gentilezza e preparazione. Sono stata così soddisfatta che ho iniziato un percorso con lei e mi trovo benissimo!
Dott.ssa Deborah Loddo
Il primo incontro è normalmente carico di aspettative e preoccupazioni, ma sono davvero lieta di aver potuto rassicurarla in merito. Sono fiduciosa che il percorso insieme la possa aiutare nel superare il suo momento di difficoltà e raggiungere i suoi obiettivi. A presto, D.L.
M.Z.
Con percorso più breve di quanto immaginassi, ma ben strutturato e mirato, la dottoressa Loddo con professionalità e grande cortesia ha saputo prendersi cura di me prendendomi per mano in un periodo in cui mi sentivo smarrita. Il percorso è concluso ora, ma alcune tecniche che ho da lei appreso le metto ancora in pratica in autonomia.
Grazie di profondo cuore.
Dott.ssa Deborah Loddo
Grazie mille per aver condiviso la testimonianza del percorso fatto insieme a me. Sono lieta di sapere che le tecniche apprese siano utili per lei: il percorso terapeutico ha come principale obiettivo quello dell'autonomia del cliente, pertanto non posso che sentirmi onorata che il nostro viaggio insieme abbia dato i frutti sperati. Le auguro ogni bene, DL
M.L.
Alcuni mesi fa stavo affrontando un momento critico: avevo bisogno di parlare con qualcuno che potesse aiutarmi a sentirmi meglio. La dottoressa Loddo, ha saputo capirmi e guidarmi con empatia e disponibilità.
V Santi
Sono rimasta colpita dalla capacità di analisi unita ad una grande empatia e dolcezza. E' stata molto utile nel capire e poi nell'affrontare una situazione complessa. Grazie!
ZA
Prima esperienza ottima. Dottoressa professionale e empatica. Mi ha fatto sentire a mio agio permettendomi di aprirmi. Buoni anche gli spunti di riflessione che mi ha dato. La risentirò sicuramente.
L.C.
Mi ha aiutato tantissimo in un momento molto difficile della mia vita, professionista disponibile ed empatica. L.C.
Cacilia
Ero titubante nell' intraprendere questo percorso, ma l'estrema dolcezza della dottoressa Lotto mi ha fatto sentire accolta e mi ha permesso di aprirmi con naturalezza. Grazie davvero!
C. P.
Per lei non è solo lavoro. Le importa davvero di te. È empatica. Capisce subito il punto.
Superconsigliata
Alberto
Ottima esperienza con la dottoressa. Personalmente, non ero abituato a cercare aiuto professionale, ma lei é stata molto accogliente e comprensiva. Come prima esperienza, è stata magnifica.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 15 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve,
Sabato scorso il mio fidanzato mi ha lasciata improvvisamente. Io 31 anni lui 37, fidanzati da 3 anni più 6 di amicizia prima.
Lui soffre di depressione, sta male da 5 anni ed è seguito da una psicologa da 2.
Il suo problema sembra riguardare esclusivamente il lavoro e la famiglia, poiché si tratta dell'azienda di famiglia. Lavora sempre e viaggia all'estero moltissimo. Da qui stress elevato, ernia alla schiena che l ha costretto 6 mesi a casa (prima che stessimo insieme ed è stato un po' l'inizio di questo suo malessere). Insonnia cronica, ansia, nausea che lo porta a non mangiare, è dimagrito molto, attacchi di panico.
L'anno scorso ha preso anche dei farmaci (prescritti da un altro medico per la cura del sonno se non sbaglio) come cipralex,rivotril, ma senza alcun beneficio.
Attualmente l'azienda sta avendo dei problemi, nel senso che il papà (che lui ammira moltissimo) ha lasciato le redini al fratello(lo zio), che essendo stato sempre in fondo geloso del papà del mio fidanzato si sta vendicando sul nipote (il mio fidanzato) che sta cercando di tagliare fuori.
Da qui lui ha avuto un forte peggioramento dei vari sintomi. In più è preoccupato per il padre, che ha avuto un tumore l anno scorso(ora fuori pericolo) che a sua volta è sotto stress.
Con me non ha mai fatto pesare la cosa, vedendoci solo il weekend io sono sempre stata la sua parentesi felice.
Quindi ero al corrente sempre di nausea, ansia, stress, il non dormire ma non mi ha mai parlato chiaramente di depressione, ne mi ha mai dato dettagli sulle sue sedute con la psicologa, per il resto appariva comunque normale. Sono stata io ad informarmi da sola leggendo.
E c'è anche da dire che lui non è il classico depresso che non si riesce nemmeno ad alzare dal letto.
Lavora perennemente, viaggia per lavoro, esce con me, con gli amici, ride e scherza, dice che se è a casa a pensare impazzisce e sta male, deve sempre fare delle cose.
Quindi a parte me e i suoi, nessuno sa di questi problemi.
Tra di noi non ci sono mai stati problemi o incomprensioni, a parte questo suo malessere che ha rovinato il rapporto.
Due mesi fa parlavamo di fare una famiglia una volta risolti i problemi con l'azienda, che per lui sono una priorità (evidentemente).
Arrivando a sabato, dopo avermi preparato il pranzo e portata a bere un te nel pomeriggio, dopo una piccola incomprensione (perché insomma, anche per me non è facile questa situazione) decide di dirmi che vuole chiudere il nostro rapporto. Inizia a parlare come un fiume in piena.
Mi dice che sta malissimo, che non ce la fa più, che è arrivato a un punto di rottura, che non ha più piacere a fare nulla, nemmeno guarda la tv, la sera sta da solo a guardare fuori dalla finestra in silenzio. Si sforza ad uscire con gli amici (ed è sempre il primo ad andarsene) , che gli capita di avere attacchi di panico anche quando è con loro, o mentre viaggia, o a casa, tranne che con me. Che settimana scorsa ne ha avuto uno quando io sono andata via. Che ha un enorme senso di colpa nei miei confronti, perché io sono tutto ciò che lui ha sempre desiderato ma non riesce a darmi quello che merito. Ad ogni mio bel gesto lui sta male perché pensa di non meritarlo. Si chiede perché io stia con lui. E che a volta quando gli scrivo che sto arrivando va in ansia ultimamente. Dice che se nemmeno con me è riuscito a stare meglio deve provarci da solo. Che per lui adesso è l'unico modo possibile. Che non vuole che suo zio vinca e (aggiungo io) a costo di buttare la sua vita e il suo futuro e benessere.
Dice che è devastato da questa scelta, che ha provato in tutti modi ad evitare che accadesse ma purtroppo non ci è riuscito e che non immagino nemmeno quanto tutto questo lo faccia soffrire.
La settimana precedente però eravamo insieme felici a parlare delle vacanze di Pasqua, baci, carezze e tutto come sempre.
Gli ho chiesto cosa dice la sua psicologa del nostro rapporto e lui ha risposto che lei dice che lui mi sta portando a fondo con lui... gli ho chiesto quando gli ha detto questa cosa.. mi ha risposto qualche settimana fa.
Ora io, a parte questa cosa, inizio ad avere dei seri dubbi che la terapia con lei stia andando bene, in due anni è lentamente peggiorato, fino ad arrivare ad adesso. A mia volta sono andata da uno psicologo per parlare di questa situazione ed anche lui mi ha detto che probabilmente la terapeuta non sta facendo il giusto lavoro.
Ora io sono a pezzi, dopo essermene andata ci siamo sentiti con qualche messaggio e poi non mi ha più risposto. Mi ha detto che ci vedremo sicuramente ancora ma adesso peggiorerebbero solo le cose.
Io sono molto innamorata, nonostante questo enorme dispiacere che sto provando non voglio abbandonarlo, vorrei più che altro fargli capire che forse sarebbe meglio cambiare terapeuta. E poi stagli vicino da lontano finché ne avrò le forze e se lui me lo permetterà.
Sarebbe un giusto approccio?
Chiaramente so che devo pensare a me, ma è successo tutto da qualche giorno e sono completamente a terra, non dormo, non mangio e continuo a piangere.
Grazie in anticipo.
Grazie per questa dolorosa condivisione, comprendo bene che non sia facile affrontare una situazione così complessa. Di fronte a situazioni di questo tipo si finisce a volte per tormentarsi e ricercare in modo un po' frenetico una possibile soluzione, mentre la cosa più importante da fare in questo momento di tempesta, è fermarsi e accogliere in primo luogo tutte le emozioni e gli stati d'animo che si agitano in lei. Concordo con il collega quando le scrive che è necessario ridurre la situazione problematica in piccole sezioni per poter affrontare, un passo per volta, le conseguenze di una separazione improvvisa e le ragioni che ne sono alla base. Non ho dubbio che lei stessa possa trovare giovamento dal proseguire il suo percorso psicologico, trovando di volta in volta il modo migliore per dare risposte alle sue domande e dare senso alla sofferenza che indubbiamente in questo momento sta provando. Le auguro di risolvere presto e che possa fare un percorso ricco di significato verso un migliore benessere. Se lo ritenesse necessario, sono a disposizione, anche online. Dott.ssa Deborah Loddo
In recent months, I have been feeling less and less happy; my body always feels weak and I always want to lie in bed. I don’t want to go out to study. As long as I sit in the classroom, I always feel restless; once, because I was too impatient to study, I slapped myself several times. I don’t know if I am sick;
And I have experienced chest tightness and asthma several times.
Dear user, thanks for sharing such a difficult feeling with us. I think it's good that you are seeking help, for sure the way you feel must be overwhelming. I can't say much but advise you to turn to professional support, as you shouldn't ignore your symptoms. As a student, you could get some help from the school you're attending, maybe they can provide some counseling or psychological support. Otherwise, you can ask for help online, there are many chances to find a therapist. Don't hesitate to contact me if you want to explore more or if you think I can help you with specific advice. Best wishes, Dr. Deborah Loddo
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