Dott.ssa
Daria Casiraghi
Psicologo,
Psicologo clinico
Psicoterapeuta
Altro
Cernusco sul Naviglio 1 indirizzo
Esperienze
Penso che lo star bene con se stessi e con gli altri sia fondamentale per poter vivere bene, dando così un senso autentico alla propria esistenza.
Credo che la condizione di benessere sia dovuta a tutti ma che debba essere responsabilmente ricercata e scelta, prima di tutto nella propria libertà interiore.
Tali presupposti permetterebbero di affrontare la vita sia nelle sue bellezze che nelle sue criticità, potendo contare su se stessi e sapendo quando chiedere un ausilio.
Esperto in:
- Psicologia clinica
- Psicoterapia
- Psicoanalisi
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ha risposto a 8 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno Signori, avrei una domanda da fare. Dopo 4 anni di psicoterapia, e dopo 4 anni di miglioramenti, sto pensando di abbandonarla perché mi sono accorto che il terapeuta non mi presta la dovuta attenzione. Durante le terapie, ha sempre il cellulare in mano, e almeno metà del tempo della terapia la passa con gli occhi abbassati sullo stesso. Inoltre, alle mie domande/dubbi risponde sempre in modo brevissimo, mentre invece io vorrei che argomentasse di più le risposte.
Di quest'ultima cosa gli ho parlato, ma è stato evasivo e dalla terapia successiva ha ripreso ad essere telegrafico. Riguardo al telefono, non gliel'ho detto ma credo che qualunque persona ragionevole si dedicherebbe ogni terapia al paziente, non solo metà terapia.
Fino a oggi, ho considerato come mie "resistenze" tutte le volte che ho pensato di interrompere, ma ora non posso esimermi dal giudicare il mio terapeuta in base a fatti oggettivi che vedo con i miei occhi.
Cosa mi consigliate di fare? Ringrazio tutti in anticipo e auguro la buona sera.
Parli francamente di tutto ciò con il suo terapeuta perché ciò è molto significativo sia per lei che per il suo terapeuta.
Auguri sinceri e buon lavoro ad entrambi
Daria Casiraghi
Carissimi dottori.
Spero voi vi ricordiate di me, sono Michela e più di una volta vi ho raccontato la mia storia.
Ringrazio tutti perché siete oltre dei dottori fantastici, delle persone a mio parere anche se non vi conosco speciali..
Io non riesco più ad uscire fuori da questa vita che più vado avanti più non mi piace, e non sono felice.
Con il mio ragazzo le cose non vanno bene, alcuni giorni sta bene e mi da l'anima, altri invece si arrabbia con me, mi offende, tratta male, mi evita ed io mi sento la persona più stupida del mondo, stupida perché sono sempre io a cercarlo continuamente anche in telefonate, senza mai ottenere risposte, vorrei avere la forza di non chiamare piu e vedere fin dove arriva, ma purtroppo la paura di perderlo mi assale, e la cosa che più mi fa soffrire e che quando stiamo bene io ho ugualmente paura, paura di soffrire ancora perché già so che quando gli partirà di nuovo la testa, saremo punto è da capo, con offese e litigi che mi fanno male.
So che vi domanderete, cosa mi lega a lui, cosa mi spinge a star con lui, ed io una risposta concreta non so darvela, ma credetemi la paura che lui non mi cerchi più, la paura di non sentirlo mi uccide, mi si spezza il cuore perché io davvero sono innamorata di lui.
Ormai sono sei anni che stiamo insieme.
E se questa storia finisse non riuscirei a sopportare ulteriori sofferenze.
Ormai sapete che vivo in un contesto familiare privo di valori,privo di amore.
Per il mio ragazzo,perché ho paura di perderlo, resto a casa tutti i giorni, non ho una mia indipendenza, subisco ogni giorno mio padre con offese e maltrattamenti, per lui non sono buona, non mi vuole bene, mi odia con tutto il suo cuore, se succede qualcosa a casa, tipo arriva più corrente da pagare, iniziano le offese.
Del tipo ( tu mi hai stancato è colpa tua, sei tu che stai sempre a casa, 21 anni ti devi vergognare non ti do nulla di soldi non devi chiedermi nulla, se ti serve qualcosa vai a fare la prostituta per non dire altro,ma quando è che te ne vai?) ect ect.
Cure mediche, visite che mi servono, posso anche morire, perché come già sapete, per lui posso andare a fare la prostituta.
Con le parole il mio cosiddetto "padre" mi ferisce.
Con mamma sono sempre litigi, dice che sono sempre chiusa in casa e gli ho stancato, ma non cerca mai di capirmi e aiutarmi come una vera mamma che vuole bene alla propria figlia,vede che ho disturbi alimentari e dice che sono una vittima, ma alla fine nemmeno importa a nessuno di come sto.
Se ne parlo con il mio fidanzato di una mia indipendenza solo un lavoro per me stessa per uscire di casa mi risponde ma non esiste, a me mi perdi.
Non devi nemmeno azzardarti a parlare né salutare un uomo perché sei una poco di buono, e tra noi finisce, ed io con la paura vivo, ormai nemmeno esco di casa, quindi lo faccio contento ma si lamenta lo stesso con domande su domande con offese,pretende che la mia famiglia mi aiuta sapendo perfettamente la mia situazione, e ancora con offese, a casa sto malissimo e piango continuamente, vorrei morire adesso è non domani..
Molte volte penso di mandare tutti a quel paese, e di trovarmi un lavoro, andare via di casa sempre comportandomi bene perché io mi reputo una bravissima ragazza.
E so di esserlo.
Poi però penso che ci sarebbero ancora offese, forse la famiglia del mio ragazzo e sopratutto lui che diventerebbe il mio ex, direbbe che io questo volevo ect ect.
Ma non è così.
Ho troppa paura, troppa.
Mi sento una nullità, un disastro, mi sento stupida e preferirei morire stesso adesso, perché sono stanca di soffrire.
Grazie per avermi ascoltata.
Vi abbraccio fortissimo a tutti!
Cara Michela la situazione che stai vivendo è complessa e carica di sofferenza ma se continui a scrivere a questo forum c’e una parte di te che spera ancora di voler star bene. Da sola è difficile uscirne. Ti invito caldamente a prendere appuntamento presso un Consultorio Familiare della tua zona. Sono sicura che ti aiuteranno in questo percorso di “ rinascita”. Ci vuole tanto coraggio per vivere... non farti “paralizzare” dalla paura di vivere. Provaci almeno... ti auguro Buona Vita
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