Esperienze
Il mio approccio riflette perfettamente alcuni dei miei valori principali: il rispetto dell'unicità della persona e la flessibilità.
Infatti, oltre a lavorare sulla richiesta specifica di chi si affida a me, ho come obiettivo fondante quello di aiutare ogni mio cliente a riconoscere il proprio valore, rispettarsi ed adattarsi a ciò che gli accade.
Non si può controllare tutto, ma si può lavorare sul proprio modo di reagire agli eventi.
E questo è quello che permette alla persona di sentirsi in grado di affrontare la quotidianità con la giusta serenità e senza la percezione di aver sempre bisogno di qualcuno che lo guidi e lo sostenga.
Svolgo il lavoro clinico principalmente con adulti, ma offro agli adolescenti un servizio di orientamento al futuro e di supporto allo studio (incentrato in modo particolare alla ricerca del proprio metodo di studio).
Sono una persona dinamica, che non apprezza particolarmente le parole senza un riscontro pratico.
Per questo motivo spesso durante i percorsi lavoro sulla quotidianità della persona: toccare con mano l'utilità di qualcosa di diverso è un forte sprone per approfondire l'argomento e portare un cambiamento stabile nella propria vita, sia a livello pratico, sia (e soprattutto) psicologico.
Nella speranza di poterti accompagnare in un percorso verso un maggiore benessere,
Daniela ♡
Esperto in:
- Psicologia clinica
- Psicoterapia
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16 recensioni
Punteggio generale
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C.G.
Alla conclusione del mio percorso, non posso che consigliare a tutti la dottoressa Daniela, sensibile e attenta a tutto. Il primo giorno di terapia ero molto spaventata, ma con la dottoressa tutto è stato poi semplice. Ad oggi riesco a vivere di nuovo e mi ritengo molto fortunata ad averla incontrata.
D.B.
Mi sono trovato benissimo, la dottoressa mi ha messo subito a mio agio e mi sono sentito ascoltato e capito. Durante le sedute non si è mai smentita, la cosa che mi piace di più è che parliamo davvero, mi sento libero e so che non farò un monologo ma avrò una conversazione sincera in cui non mi sento giudicato.
F.T.
Volevo una psicologa giovane come me perché penso che possa capirmi di più rispetto a qualcuno dell'età dei miei genitori e infatti mi sono sentita subito capita, ascoltata e a mio agio. Sono felice di tornare presto perché penso che mi aiuterà davvero tanto. Giovane e competente, si vede che ama il suo lavoro. Grazie
R.P.
Sono stata allo studio della dottoressa recentemente e ho avuto subito un'ottima impressione. L'ho scelta perché cercavo una professionista giovane e dalle recensioni la descrivono come competente e ho voluto affidarmici. Devo dire che sono totalmente d'accordo con quanto letto, e infatti ho scelto di seguire il percorso con lei. Ci siamo viste già qualche volta e sono stata sempre a mio agio, anche quando ho detto cose che avevo paura di dire per paura di essere giudicata. Non mi sono mai sentita giudicata, e sono serena di aprirmi con lei.
Ilaria
Ho iniziato un percorso con Daniela in un momento di grande incertezza su alcuni fattori per me molto importanti. Lo abbiamo portato avanti per un anno circa, un anno durante il quale ha mostrato grandissima professionalità ed empatia, mi ha aiutato a migliorare aspetti che mi limitavano molto nell'"osare", nell'andare oltre.
Devo dire che sono estremamente soddisfatta del trattamento che mi ha riservato, se dovessi consigliarla lo farei ad occhi chiusi
Arthemisia
È molto brava nel suo lavoro, è umana dolcissima con i bambini.
Se mi servirà in futuro tornerei volentieri
P
Ho iniziato un percorso con la dottoressa Iorio da poco ma già da subito ho capito che è un'eccellente professionista, è giovane e dinamica, sa ascoltare e sono contento perché non mi sono mai sentito a disagio o giudicato. Mi ha aiutato in un periodo particolarmente difficile della mia vita e mi sta ancora aiutando. La ringrazio . Consigliatissima
Claudia Corrao
Ho iniziato il percorso online con la dottoressa Iorio a gennaio ed ora che siamo a giugno non posso che consigliarla! Sin dall'inizio si è dimostrata attenta, sinceramente disposta ad aiutarmi e il suo approccio molto pratico mi ha permesso di migliorare la mia situazione in poco tempo. Inoltre è molto disponibile con gli orari e con i pagamenti, particolare da non sottovalutare, soprattutto nel mio caso.
Direi ottima esperienza, non vedo l'ora di continuare il mio percorso con lei!
M.C.S
Durante i colloqui non mi sono mai sentita a disagio, cosa che apprezzo davvero molto. La dottoressa Iorio è empatica e cerca sempre di capire il mio punto di vista, mostrandomi in maniera oggettiva eventuali “sviste” nel ragionamento, senza mai forzarti troppo
Risposte ai pazienti
ha risposto a 6 domande da parte di pazienti di MioDottore
Ciao a tutti. Sto scrivendo qui perché mi servirebbero consigli e vorrei capire se sto sbagliando.... in pratica sono fidanzata da 3 anni con un ragazzo più grande di me, a livello di istruzione ed interessi siamo diversissimi: lui avvocato, io tatuatrice. I primi due anni circa sono andati molto bene assieme a lui, ci amavamo anche se io comunque credo che a lui sia sempre piaciuta più fisicamente ma comunque a parte qualche momento in cui non sapevamo che dirci, ci siamo amati e lui ha anche fatto tanto per me. Quest'anno invece va malissimo. In primis ha iniziato ad allontanarsi lui da quando ha cambiato lavoro (ora lavora a 3 ore da me e quindi già ci vediamo poco) poi appunto torna sempre stanco ed al telefono stiamo poco perché va a dormire verso le 23.00. Poi 2 mesetti fa mi aveva detto che non ce la faceva più con questa situazione della distanza e voleva lasciarmi, solamente che poi mi ha detto che gli mancava sentirmi e di provare a continuare questa relazione anche se poi non ci siamo più organizzati per vederci e non ci vediamo da un botto, poi quando cercavo di stuzzicarlo mandandogli determinate foto sviava il discorso.... ma ora arriviamo al problema che mi fa venire ansia:
Un mese fa ho conosciuto una persona. In realtà questa persona la conoscevo già più o meno, ossia un amico del ragazzo della mia amica che ogni tanto usciva con noi in comitiva e che però non ci eravamo mai considerati. E' successo che mi ha dovuto accompagnare a casa in maniera casuale una sera che siamo usciti tutti perché la mia macchina aveva avuto un guasto e da lì abbiamo iniziato a parlare... lui ora però lavora anche lui fuori, ma svolgendo un lavoro molto importante solitamente lo fanno viaggiare anche altrove e torna qui spesso, noi due comunque passiamo le ore al telefono e quella settimana che abbiamo approfondito la nostra conoscenza ci siamo baciati (senza fare altro nonostante fossi andata anche a casa sua). Lui sa la situazione con il mio ragazzo e mi ha detto anche lui di lasciarlo perché così mi faccio solo del male, io non riesco perché il mio ragazzo ha fatto davvero tanto per me e probabilmente mi vuole bene... quest'altro ragazzo vorrebbe costruire più in là qualcosa di serio con me perché mi ha detto che gli piace molto il mio carattere empatico e fuori dagli schemi. A me lui piace, rispetto al mio ragazzo è mooolto più aperto di mente ed è molto solare e socievole, mentre il mio ragazzo è da sempre stato abbastanza serio, non gli piacciono le feste ed a volte è rigido.
Domani questo ragazzo tornerà nella mia città per qualche giorno dato che deve sbrigare delle pratiche e mi ha chiesto di dormire con lui in hotel, mi ha anche detto che possiamo anche vedere un film e poi dormire e stop dato che c'è tempo per le altre cose, solo che io mi sento un botto in colpa nei confronti del mio ragazzo... cioè a lui non gli ho detto niente (gli dirò che vado da qualche amica a far serata dato che comunque lui la sera mi telefona), però vorrei tanto passare del tempo con quel ragazzo... mi sento seriamente capita con lui, mentre il mio ragazzo ultimamente inizia a sbuffare se gli racconto della mia giornata... cosa faccio? sono una persona del cavolo se continuo a comportarmi così? non riesco proprio a lasciare il mio ragazzo e sono sicura che neanche lui riesce a lasciare me...
Buongiorno.
Posso immaginare il malessere e la confusione che tutta la situazione descritta possa generare.
Nella descrizione della vicenda sono stati raccontati molti fatti, mentre è stata data poca voce a ciò che si prova; cosa che trovo anche giusta perché sono vissuti da esplorare a fondo prima di poter ritrovare un po' di serenità e di "equilibrio" in questa situazione di bilico.
Il mio consiglio è sicuramente quello di ascoltare ogni emozione e sensazione che provi prima di tirare le somme.
Farlo con un professionista può sicuramente essere una mossa vincente, perché ti permetterebbe anche di elaborare al meglio qualunque situazione di distacco, che avverrebbe a prescindere con una delle due persone da lei indicate (dato che non è emersa alcuna possibilità di una storia aperta/poliamorosa), in tempi più o meno lunghi.
Le auguro di star meglio quanto prima.
Resto a disposizione;
Daniela Iorio
Buongiorno ho problemi a comprendere come una persona che vive all’estero con cui c’è affetto e stima reciproca desidera vivere l’amicizia con me, spesso mi ritrovo messaggi senza risposta per giorni. Mi disse io anche agli altri non rispondo non sono uno che manda messaggi o porta avanti corrispondenze, ti voglio bene ma accettalo. Ha detto che non ha il bisogno né il desiderio di condividere le cose perché ha fatto venti anni di psicanalisi con un gran lavoro su di sé trasformando il dolore e la sofferenza in coscienza. Cosa significa? La psicanalisi gli ha detto di pensare solo a se stesso? Vuole contatti sporadici massimo due volte l’anno “ho grandissimi affetti, amici stretti e parenti che li sento una volta all’anno” constatando con altre testimonianze di colleghi comuni, uno di questi dopo un mese dalla fine del rapporto di lavoro mi disse “io non lo sento da una vita”, anche quando ho rivisto questo collega in comune per un saluto mi disse che lo sentiva come la zia che fa gli auguri a Pasqua e che per vedersi c’erano sempre tanti problemi, a me sembra non voglia stringere rapporti io invece vorrei continuare a sentirlo più spesso. Mi ha detto spesso che come ritornava ci saremmo rivisti ma sono quasi 2 anni passati. La prima volta a luglio del 2023 quando gli dissi di non essere più in contatto con questi ex colleghi di lavoro di cui non voleva più sentir parlare o avere a che fare “ Bene e ti ripeto che quando tornerò te lo farò sapere e ci faremo un saluto” a novembre 2023 non credo di tornare presto quando tornerò te lo farò sapere” a dicembre gli dissi quando era più libero dal lavoro se ci fossimo risentiti a voce mi rispose contaci ma anche questo inverno non tornerò. A marzo gli dissi che anche se era passato molto tempo mi avrebbe fatto piacere rivedersi e mi ha ripetuto “non credo di tornare presto quando tornerò te lo farò sapere” È possibile che non sia più tornato? Cosa significa?
Mi sembra impossibile che non sia mai venuto mi viene il sospetto che sia venuto ma non mi abbia detto nulla. Come posso non illudermi aspettando che ritorni e si faccia vivo? Devo smettere di chiederglierlo e non mettere in dubbio non sia mai tornato? Ha i genitori in Italia e lui è in Svizzera, perché non dirmi magari non ha tempo di rivedersi? Non sono così ingenua da credere che non sia mai venuto. Posso scrivere sporadicamente viene non me lo fa sapere. Mi sembra una amicizia finita. Tuttavia ho notato che a gennaio e a marzo si è aperto al vocale dopo soli messaggi. Inoltre è una persona riservata per cui non ama raccontare le sue cose lavoro o cosa fa nella vita. Da parte mia gli ho detto apprezzo il suo modo di vivere gli affetti se posso contare in una bella amicizia con lui e mi ha risposto “certo” successivamente gli dissi il mio timore era diventare estranei mentre una chiamata sarebbe occasione di riprendere il dialogo e se in un sentirsi libero da impegni vari tiene a mente anche me tra le sue amicizie mi ha risposto “stai serena” “siamo amici” ma dicendogli vorrei ti sentissi libero in questa amicizia proprio come vivi le altre che hai mi ha detto non ho amici con i quali mi sento. Devo pensare che non abbia amici o che non voglia stringere i rapporti e tenga tutti a distanza? Il 1 aprile erano tre settimane che non gli scrivevo, non era mai successo da due anni, perché volevo rispettare che mi aveva detto era molto impegnato, e quindi non seccarlo, gli dissi avevo delle novità da raccontargli ma non erano cose da dire per chat se quando aveva un momento più libero potevamo sentirsi in chiamata, il giovedì essendomi accorta di aver cancellato qualche messaggio qua e là vedendo non rispondeva ho scritto scusa per aver esagerato in questi 2 giorni nei messaggi e mi ha risposto no scusami te se non ti ho risposto ma sono stato molto impegnato - ripetendolo come fosse l’unico uomo impegnato al mondo - e sto malissimo sono a letto con un febbrone devo solo riposarmi. Gli ho risposto riprenditi e riposati un caro abbraccio. Sicuramente la malattia era giustificabile ma se ho rallentato nello scrivere in questi mesi sento quasi come se di me non gli importasse molto oppure vuole vedere se veramente riesco a rispettare di sentirsi due volte l’anno non a parole ma nel comportamento? Cosa ne pensate in generale e come posso pensare di essere amica di qualcuno che mette se stesso al primo posto senza curarsene degli altri? Perché tanto remore ad una chiamata ma a rivedersi non ci sarebbero problemi e invece di dirmi non ha voglia di vedersi continua a illudermi? Cosa dovrei chiedergli? Vorrei conoscere i suoi pensieri al riguardo della nostra amicizia e i motivi per cui ostenta un dialogo a voce dopo due anni pur considerandomi sua amica. Pensate debba continuare a mostrarmi cambiata nel comportamento e che sia ancora scettico al riguardo?
Gentile utente, anzitutto mi spiace per il vissuto che immagino questa situazione le provoca.
Le relazioni umane di qualunque tipo sono molto complesse, ed è utile capire quali sono i PROPRI desideri circa il rapporto con l'altro, ed anche qual è il confine tra la responsabilità propria ed altrui nella gestione dei rapporti.
Se posso permettermi, il mio consiglio è quello anzitutto da chiarire a sé cosa si aspetta da un'amicizia ed in particolare da questa amicizia. Successivamente, lavorerei su quali siano i confini della responsabilità sua ed altrui nella costruzione della presente relazione, ricordando che si può lavorare per sé, e non anche per gli altri, a maggior ragione in un mondo complesso come quello delle relazioni umane. La relazione è reciprocità e benessere di entrambi, dunque se sente che anche solo una delle due parti manca, sicuramente può aiutare l'esserne pienamente consapevole, al fine di valutare quale sia il modo di "proseguire" il tutto.
Qualora ne sentisse la necessità, non esiti a contattarmi.
Cordialmente, dott.ssa Daniela Iorio
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