Dott.ssa
Daniela Ajovalasit
Psicologo,
Psicoterapeuta
Psicologo clinico
Altro
Palermo 1 indirizzo
Esperienze
Attualmente lavoro presso l’Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo come psicologo clinico e neuropsicologo, svolgo inoltre l’attività di psicoterapeuta presso il mio studio, dove eseguo anche valutazioni cognitive, della personalità e riabilitazione cognitiva. Sono anche consulente tecnico di parte e presso il Tribunale di Palermo (consulente tecnico). Infine sono anche Giudice Onorario presso il Tribunale di Sorveglianza di Palermo.
Tanti incarichi diversi, arrivati dopo tanto impegno lavorativo e tanta formazione professionale che è sempre importante. Sono felice di aver fatto nel corso della mia carriera esperienze professionali molto interessanti che hanno contribuito a costruire la mia attuale professionalità, sin dai tempi del tirocinio post laurea o da quello necessario alla specializzazione in psicoterapia.
Tra queste esperienze occupa un posto molto importante la mia esperienza di lavoro milanese, durata 9 anni, grazie alla quale ho potuto fare esperienze professionali importanti tra cui il lavoro di ricercatore presso la Fondazione Carlo Besta di Milano, ospedale neurologico di alta eccellenza, e l’esperienza di insegnamento presso la Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università di Milano Bicocca e presso l’Università Cattolica di Milano dove ho svolto per diversi anni incarichi di docenze a contratto in materia di disabilità.
Queste esperienze mi hanno fornito competenze sopratutto nella presa in carico dell’adulto affetto da malattie organiche che richiede esigenze terapeutiche ben precise proprio in base alla natura dei deficit neurologici e cognitivi. Mi hanno oermesso di entrare in contatto con realtà professionali estremamente qualificanti e formative e in tal modo ritengo di avere costruito negli anni una competenza solida.
Una esperienza importantissima nella mia carriera è stato il percorso di specializzazione e la necessaria analisi svolta con una esperta psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana che mi ha guidato per anni oltre che nella mia crescita personale, anche nella mia crescita professionale.
Esperto in:
- Psicologia clinica
- Psicoterapia
- Psicodiagnostica
- Psicoanalisi
- Psicologia della salute
- Psicologia giuridica
- Psicosomatica
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11 recensioni
Punteggio generale
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N.B.
Competente, attenta, empatica, efficace, una vera professionista che ti fa sentire sempre a tuo agio!
D.A.
Splendida professionista, seria ed attenta nell’ascolto del paziente , mette a proprio agio e ti fa sentire accolto.
L.A.
La Dottoressa Ajovalasit è una grande professionista. Il suo approccio empatico mi ha messo subito a mio agio aiutandomi a superare le mie resistenze iniziali. Peccato non averla conosciuta prima, ma almeno da ora in poi so di essere in ottime mani, grazie Doc!!
Chiara Errante
Dottoressa molto preparata, garbata,e dotata di grande empatia. È riuscita da subito a farmi sentire a mio agio.La consiglio assolutamente!
R. I.
Eccellente professionista, assolutamente concreta e capace di grande empatia.
È stato molto semplice entrare in sintonia con lei.
Mi ha aiutata in un momento difficile guidandomi verso una direzione che lei stessa è riuscita a farmi trovare.
R.O.
Esperienza positiva, grazie alla dottoressa sono riuscita a comprendere ed analizzare le mie paure e sto cercando di superarle giorno dopo giorno grazie al suo aiuto
Esterbad
Mi trovo benissimo! Dal momento in cui arrivo nello studio che è molto accogliente, arredato con stile e calore. La Dr.ssa é puntuale, professionale e molto brava, sensibile e sa leggere il mio stato d'animo attraverso i miei occhi. Impeccabile in quanto a disponibilità e gentilezza.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 8 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno,
Mi trovo bloccata in una situazione complicata. Sto con un ragazzo da poco meno di un anno, prima avevamo un intenso rapporto di amicizia. L'ho sempre stimato per la sua spiccata intelligenza e inizialmente questo era tutto ciò che mi bastava per giustificare una relazione difficile. Inoltre abbiamo iniziato a frequentarci amorosamente in un momento estremamente difficile della nostra vita, entrambi durante la pandemia abbiamo sviluppato problematiche ossessive e depressive. Io sono fortunata ad avere una famiglia alle spalle ed un indole molto risoluta e forte. Ho risolto con l'aiuto di una specialista la maggior parte della mia sintomatologia ed ho ripreso in mano la mia normalità. Lui rimane a distanza di un anno ancora bloccato. Ha provato a rivolgersi a svariati psicologi e psicoterapeuti, ognuno naturalmente da lui giudicato incapace. Si è infine rivolto ad una terapia farmacologica, in maniera però totalmente dissoluta. Ha smesso e ricominciato i farmaci più e più volte nel silenzio sconcertante della sua famiglia. Pian piano ho scoperto cose della sua vita personale che non conoscevo. Ho scoperto di malattie mentali, suicidi, maltrattamenti e difficoltà economiche fino a quel momento tenuti nascosti. In famiglia viene coltivato un vittimismo a me insopportabile, sono sempre gli altri ad essere stupidi; a non capire; a congiurare contro di loro. Io naturalmente sono un outsider e non sono bene accetta. I suoi comportamenti inizialmente erano estremamente ambivalenti, ho perso totalmente fiducia in lui. Ad un certo punto però qualcosa è cambiato, lui si è innamorato veramente ed ora da un punto di vista relazionale le cose vanno molto bene. Mi sento rispettata da lui e mi tratta con dolcezza e comprensione. Nonostante questo cambiamento, non riesco a vedere un futuro con lui. Non studia; slavoricchia a tempo perso; quando siamo con altre persone ha così tanto bisogno di attenzione da diventare ridicolo; non ha la patente e devo scarrozzarlo ovunque. Non sono certa dei miei sentimenti, ma soprattutto non capisco come io possa essere finita in una relazione con una persona così diversa da me. Non so come e se lasciarlo. Tutti i miglioramenti avvenuti nell'ultimo periodo sono dati,a detta sua, dall'amore che prova per me. Io non voglio distruggerlo, ma al contempo ho perso tutta la voglia di combattere con e per lui. Vorrei avere un vostro parere.
Gentilissima, la situazione che Lei descrive sembra essere complessa e delicata sia per ciò che Lei racconta di se, sia rispetto alle problematiche del suo ragazzo. Ciò che sento di scriverle in questo contesto è che tutte le volte che entriamo in contatto emotivo con una persona entrano in gioco parti di noi importanti e delicate. Questo è ancora più vero quando viviamo delle relazioni affettive difficili. Proprio per questa ragione ritengo sia importante un approfondimento attraverso dei colloqui di sostegno per comprendere meglio i suoi vissuti, la sua storia e la situazioni più in generale. Ogni persona ha dentro di se degli schemi affettivi che poi si ripetono nelle relazioni attuali e che ci connettono con la propria storia. Resto a disposizione per qualsiasi evenienza, un saluto, dott.ssa Daniela Ajovalasit
Dopo 23 anni mio marito mi ha detto di non amarmi più.È andato via di casa, ho scoperto che aveva un’altra e ha voluto la separazione.ho chiesto di fare un percorso di terapiainsieme perché ho bisogno di capire. Ha accettato, ma solo perché può servire a me.Ha senso farla?
Gentile signora, innanzitutto mi spiace per ciò che Le è accaduto. Le separazioni sono sempre difficili e dolorose. Ritengo che da parte del suo ex marito il voler partecipare ad un percorso di coppia per sostenere la sua scelta di andare in psicoterapia non possa essere una motivazione sufficiente a garantire un percorso autentico. Ma allo stesso tempo se c'è questa disponibilità credo che possa essere utile fare un colloquio conoscitivo con un terapeuta che deciderà, in base alle sue valutazioni, il senso di un percorso insieme al suo ex o individuale. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Dott.ssa Daniela Ajovalasit
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