Dott.ssa
Chiara Minissale
Psicoterapeuta,
Psicologo
Altro
Tremestieri Etneo 1 indirizzo
Esperienze
Mi piace pensare la psicoterapia come un processo che abbia un prima e un dopo, come un fiore che prima di schiudersi è un bocciolo, non sappiamo che forma e colore avrà ma certamente sarà un bel fiore.
Attualmente lavoro come insegnante di sostegno in un Istituto professionale di Catania e lavoro anche privatamente presso il mio studio, ho prestato servizio come Psicologa presso le Istituzioni scolastiche e presso le Case di Reclusione.
Esperto in:
- Psicologia clinica
- Psicoterapia
- Psicodiagnostica
- Psicologia dell'età evolutiva
- Psicologia scolastica
- Ipnoterapia
- Psiconcologia
Esperienze
Chiara Minissale
psicoterapeuta, psicologo
Patologie trattate
- Ansia
- Depressione
- Stress
- Attacco di panico
- Disturbo d'ansia generalizzato
- Fobie
- Dislessia
- Sindrome da burnout
- Disturbo post traumatico da stress
- Disturbi alimentari
- Disturbo Ossessivo Compulsivo
- Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)
- Disturbi sessuali
Competenze linguistiche
- Inglese
- Italiano
Tirocini
- Comunità terapeutica assistita "Villa Verde"
- Comunità terapeutica assistita "Villa Erminia"
- SERT - Servizio per le tossicodipendenze di Catania
- Humanitas- Istituto Clinico Catanese
- DSM- Dipartimento di Salute Mentale di Catania
- Servizio di Psicologia a San Pietro Clarenza
- Servizio di Neuropsichiatria Infantile di Catania
Pubblicazioni
- Personality traits and athletic young adults, Sport Sciences for Health, 2018
- SUCCESSFULLY AGING. CHOICE OF LIFE OR LIFE THAT CHOICES?, Acta Medica Mediterranea, 2018
Formazione
- Università di Catania Laurea triennale Scienze e tecniche psicologiche, Laurea Magistrale in Psicologia
- Università di Modena e Reggio Emilia Master in "Valutazione e trattamenti neuropsicologici per i Disturbi specifici dell'apprendimento"
- Scuola di Psicoterapia Ipnotica Eriksoniana presso la S.P.I.E in via Vacca 35, Paternò
- Università di Catania Specialiazzazione sul sostegno scuola secondaria di II grado
Certificati
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Punteggio generale
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Claudio
Ho da poco completato il mio percorso terapeutico e l’aiuto della dottoressa Minissale mi è servito per uscire da un malessere che mi portavo dietro da mesi. La dottoressa oltre che ascoltarmi ha saputo anche darmi dei consigli su come risolvere il problema e per questo ci tenevo a ringraziarla e lasciare pubblica la mia esperienza positiva
Dott.ssa Chiara Minissale
Grazie Claudio, il feedback dei pazienti è prezioso come anche il percorso che facciamo insieme.
Congratulazioni!
Alessandro B.
La Dott.ssa è estremamente disponibile, gentile e professionale, sono certo che sarà l’inizio di un percorso costruttivo.
Dott.ssa Chiara Minissale
Grazie A., mi riempie di gioia sapere quanto vi siate trovati bene. Grazie a te!
MLG
Consigliata come psicologa, cordiale e puntuale. Attenta e disponibile.
Dott.ssa Chiara Minissale
Grazie! Attenzione e disponibilità al primo posto.
FB
Percorso breve ma che mi ha portato a trovare il nuovo centro. Dottoressa attenta, massima puntualità.
Dott.ssa Chiara Minissale
Breve ma intenso. Grazie!
C.A.
Preparazione nel ambito lavorativo e molto brava nel saper stare le persone al suo agio e nel consultare
Dott.ssa Chiara Minissale
Sapere che i miei pazienti si sentano a proprio agio è una grande soddisfazione e avere i vostri feedback è molto importante per il mio lavoro!
Mattia
La dottoressa Minissale è una terapeuta appassionata e professionale che offre un servizio di prima qualità ai suoi pazienti.
Dott.ssa Chiara Minissale
Grazie!
V T
Davvero empirica e professionale. La ringrazio molto.
Dott.ssa Chiara Minissale
Grazie a lei
GD
Mi sono sentita a mio agio. Professionalità e disponibilità
Dott.ssa Chiara Minissale
Grazie a lei!
PM
Servizio efficace e puntuale. Professionista preparata ed empatica.
Soddisfatto.
Dott.ssa Chiara Minissale
Grazie!
CF
La dottoressa è stata precisa e accogliente. Ho trovato uno spazio dove ritrovarmi e comprendere meglio alcuni aspetti della mia vita.
Dott.ssa Chiara Minissale
Sono lieta di aver dato un valido aiuto!
Risposte ai pazienti
ha risposto a 10 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera. Ho 36 anni ed esco da una storia di 15 anni, di cui gli ultimi due di convivenza. È stata una fine brusca, per niente bella. Me ne sono andata di casa perché non vedevo alcun modo di chiarire. Premetto che sto lavorando molto su me stessa, adesso so di essere una dipendente affettiva e sto facendo tutto ciò che posso per stare bene e migliorare la mia qualità della vita. Il mio dilemma però è questo. Visto che il mio stipendio non mi consente di affittare un mio appartamento mi ritrovo a casa dei miei genitori. È in questa casa che sono nati i miei problemi di dipendenza affettiva, ad oggi lo so. E tutti questi problemi continuano a ripetersi da quando sono tornata qua. Sono sempre gli stessi genitori che mi hanno fatta sentire rifiutata, non capita e che sminuiscono i miei problemi e i miei progetti. Io non so davvero se una persona può affrontare un periodo così brutto ritornando dove tutto è iniziato. Mi sento come se fossi in trappola, non posso andare da nessun altra parte e se voglio stare qui devo imparare a convivere con loro. Premetto che non sono cattive persone, ma non sono mai stati in grado di starmi vicino come penso si dovrebbe fare con un figlio. Non si dialoga, ognuno conduce la sua vita e hanno un comportamento che io ritengo tossico. La psicologia direbbe che i genitori vanno perdonati se si vuole crescere, ma io mi trovo al punto di non tollerare più nemmeno il minimo errore da parte loro. Mi rendo conto che a volte potrei anche lasciar correre, ma non riesco. Mi ritrovo in questa situazione e tutto ciò che mi viene da pensare è che se non fosse stato per loro, adesso forse avrei una posizione (mi hanno scoraggiata quando dicevo di voler proseguire gli studi), forse sarei una maggiore autostima. Dunque mi domando, secondo voi si può imparare a convivere o sarebbe meglio trovare il modo di scappare quanto prima? L'unica mia priorità è la mia salute mentale.
In passato era "dentro" la situazione casalinga e assorbiva senza sapere cosa viveva nel profondo emotivo, ad oggi è una donna di 36 anni che ha iniziato un percorso terapeutico e sa cosa probabilmente le ha "fatto male" quando era molto giovane.
Il presente di oggi ha una prerogativa importante: la sua salute mentale. Quando si conosce la meta la strada da percorrere, pur presentando salite, buche, dirupi, discese, curve, è più semplice.
Un grande in bocca al lupo!
Sto assumendo sertralina ormai, a seguito di uno stato ansioso scaturito dell'insuccesso del mio tentativo di smettere di fumare. Ma da quando seguo tale terapia, registro l'emergere in me di pensieri che mi spaventano per il loro contenuto irrazionale. In passato ho curato sempre con sertralina un doc incentrato proprio sulla paura di poter diventare psicotico, che ora mi sembra si stia ripresentando, obbligandomi ad estenuanti tentativi di rispondere mediante il ragionamento ad un timore che non sono del tutto sicuro sia infondato... Ad esempio, ho letto proprio oggi il caso di una persona psicotica che sistematicamente abbassava le tapparelle di casa perché non sopportava la luce: e se anche io iniziassi a fare lo stesso, e a credere che nella luce naturale ci fosse un qualche pericolo per me? Se avvertissi nell'aria una qualche indefinita minaccia incombente? Vorrebbe dire che sto entrando nelle cosiddette atmosfere predeliranti, e ciò mi obbliga a verificare di essere ancora in grado di discernere tra ciò che è reale da ciò che non lo è. Oppure: e se scorgessi nel disegno della tovaglia sul tavolo della mia cucina un qualche nascosto significato angosciante? Tutto ciò è assurdo e non mi spiego come io possa perdere tempo e forze a discutere simili fantasie; so bene che il pensiero che ci sia nei fenomeni che percepisco un pericolo di cui avere paura non ha senso: ma se perdessi tale consapevolezza? Sono davvero certo di riconoscere come infondato quel senso di minaccia che si accompagna alle mie percezioni? Il dubbio mi obbliga a continui controlli, e mi chiedo cosa fare quando provo paura delle mie percezioni: criticare quella paura e insistere a ribadirmi che la trovo priva di senso? Oppure assecondarla e lasciare la risposta, per così dire, in sospeso?
I se, i ma, i dubbi costringono la nostra mente a un lavoro continuo di analisi dei dati, verifica delle risposte, controllo e confronto di quanto pensato e fatto. Se fossimo perfetti come un algoritmo matematico, saremmo quanto mai prevedibili e quanto mai simili gli uni agli altri. Si dia il permesso di uscire dal rigore matematico per assaporare la sorpresa, insieme al timore, delle leggi dell'esistenza umana, a cui tutti gli esseri umani sono e siamo sottoposti.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.
Depressione a Tremestieri Etneo
Disturbo d'ansia generalizzato a Tremestieri Etneo
Disturbo post traumatico da stress a Tremestieri Etneo
Attacco di panico a Tremestieri Etneo
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Disturbo ossessivocompulsivo a Tremestieri Etneo
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Disturbi alimentari a Tremestieri Etneo
Disturbi sessuali a Tremestieri Etneo
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Disturbo Ossessivo Compulsivo a Tremestieri Etneo
Gravidanze a rischio a Tremestieri Etneo
Problemi di coppia a Tremestieri Etneo
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