Esperienze
Mi sono laureata in psicologia Clinica e di comunità presso l'Università pontificia Salesiana e ho completato il corso biennale in mediazione familiare sistemica.
Collaboro con l'Associazione amici del rene e mi occupo di sostegno psicologico presso il reparto di nefrologia dell'ospedale San Bortolo di Vicenza;
con l'Associazione Donna Chiama Donna di Vicenza intervenendo in ambito scolastico con progetti di formazione agli studenti di ogni ordine e grado.
con l'Associazione Prosenectute a sostegno della sofferenza psico-emotiva degli anziani e dei caregivers.
I colloqui che propongo si basano sulla presa in carico della persona, della coppia o della famiglia con una speciale attenzione alle connessioni e alle relazioni inter-generazionali che, spesso fanno emergere il disturbo e la sofferenza emotiva.
Mi occupo principalmente di:
disturbi d'ansia
attacchi di panico
ipocondria
disturbi del tono dell'umore
difficoltà e sofferenza derivanti da terapie invasive e croniche
sostegno al caregiver
dipendenze
depressione e difficoltà esistenziali
sostegno alla coppia, alla famiglia e alla genitorialità
problematiche connesse a cambiamenti di vita significativi (divorzio, nascita, figli, lutti)
scarsa autostima
Problemi sul lavoro
difficoltà scolastiche e metodo di studio
consulenza e mediazione familiare nei casi di separazione e/divorzio
Mi occupo di sostegno nei casi di malattie croniche e oncologiche.
Utilizzo l'EMDR, uno strumento terapeutico che facilita il trattamento di diversi problemi legati sia ad eventi traumatici che ad esperienza emotivamente stressanti
Sono mediatrice familiare sistemica: la mediazione familiare è uno strumento che si inserisce nel contesto delle relazioni di aiuto prima, durante e dopo la separazione o il divorzio. Si adopera per ristrutturare le dinamiche comunicative tra due adulti e permette di giungere ad un accordo concreto, accompagnando le parti ad elaborare e a negoziare le decisioni relative alla cura dei figli e a tutti quegli elementi che riguardano l'esercizio della patria potestà. Massima disponibilità, empatia e professionalità per superare un momento di difficoltà.
Mi occupo, inoltre, di formazione nelle scuole di ogni ordine e grado, relativamente ai temi della violenza e degli stereotipi di genere, della gestione dei conflitti, dei comportamenti a rischio e dell'alfabetizzazione emotiva.
Svolgo corsi ai docenti sulle tecniche del Cooperative Learning
Indirizzi (3)
Pazienti senza assicurazione sanitaria
Colloquio psicologico (descrizione) • Da 50 €
Consulenza online • 60 €
Consulenza psicologica • 65 € +16 Altro
Psicoterapia individuale • 65 €
Colloquio psicologico clinico (descrizione) • 65 €
Colloquio psicoterapeutico (descrizione) • 65 €
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Pazienti senza assicurazione sanitaria
Consulenza online (descrizione) • 50 €
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Pazienti senza assicurazione sanitaria
Colloquio psicologico (descrizione) • Da 60 €
Psicoterapia della depressione • 65 €
Superamento di eventi traumatici • 60 € +1 Altro
Trattamento EMDR • 65 €
Prestazioni e prezzi
I prezzi indicati sono quelli per pazienti senza assicurazione sanitaria
Colloquio psicologico
Consulenza online
Consulenza psicologica
Psicoterapia individuale
Colloquio psicologico clinico
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26 recensioni
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Bm
Ho apprezzato la professionalità della dottoressa che con il suo senso di umanità e positività mi ha fatto sentire sempre a mio agio. È stata una buona esperienza.
Sara
La Dott.ssa Gechelin dispone di una empatia immensa. Lo studio che effettua sulla persona in questione è molto approfondito e studiato nei dettagli, così da poter suggerire delle soluzioni ottimali. Sono stata seguita dalla Dott.ssa per un bel po' di mesi e devo ammettere che mi ha fatto aprire gli occhi su questioni personali a me ignoti. La disponibilità e la gentilezza non sono da mettere in discussione, è una persona di una bontà infinita.
Alla fine del mio percorso ne sono uscita più forte e consapevole di cosa e chi mi circonda e soprattutto gestire le mie emozioni in modo più razionale.
Darko
Estremamente competente nel suo lavoro, mi sta aiutando molto.
RC
La mia esperienza con la dott.ssa Gechelin è stata ottima. Ha un approccio empatico e confidenziale, riesce a rendere le sedute piacevoli, oltre ad accompagnare il paziente per mano verso l' obiettivo. È stata certamente determinante nella risoluzione di almeno un paio di dilemmi che mi sembravano irrisolvibili. Conto di continuare ancora in futuro a lavorare su me stessa con il suo aiuto.
Elisa
Chiara è una psicologa con un enorme esperienza e professionalità. Non potevo essere in mani migliori!
Gentile e disponibile e molto attenta ai bisogni del paziente.
Ap
Mi sono trovata davvero bene, molta attenzione sui dettagli e precisa anche nello spiegare i punti su cui dovevo lavorare. Consiglio
S.
In un periodo infelice, quando le emozioni soffocavano le parole, la dottoressa Chiara ha saputo ascoltarmi paziente e vedere al di là. Grazie
M.G
Dopo un percorso con Chiara Gechelin posso dire di essere stata soddisfatta della mia esperienza grazie all’empatia, alla cortesia e alla sua professionalità. Ottima capacità di farmi sentire a mio agio grazie alla sua gentilezza.
Ho trovato sempre disponibilità nel programmare nuovi colloqui ma soprattutto la loro durata non era mai corta. Sempre puntuale.
Veronica
È stato un ottimo percorso, mi ha aiutato ad interiorizzare ed elaborare molte cose che sono successe. La Dottoressa Chiara ha una bella empatia e ti aiuta moltissimo nel percorso.
Kiara
Mi sono trovata molto bene, le sedute sono sempre piacevoli, chiarificative. La dottoressa sa mettere a proprio agio le persone, usa un linguaggio molto semplice e quasi "confidenziale". Per me è stata di aiuto e di supporto per capire e trovare le giuste soluzioni.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 4 domande da parte di pazienti di MioDottore
Se una persona é Vergine può avere gusti sessuali (e sapere, per esempio, che le piace essere legata)?
Buongiorno. Le confermo che la verginità non blocca la fantasia. Inizi ad esplorare il suo corpo e a prendere confidenza con le sensazioni che ne derivano. Cordiali saluti
Buongiorno,
Storia d'amore: io 31 anni, lei 42 separata con un figlio di quasi 14 anni.
Anno 2019. Il tutto è nato da un "amicizia" con il figlio in quanto in periodo di lockdown ed abitando nello stesso condominio, ci trovavamo giu in box ad allenarci durante il pomeriggio. Tramite questo rapporto ho iniziato poi a parlare più spesso con la madre (che già conoscevo dal 2008 quando si sono trasferiti e c'era ancora il marito) ed abbiamo iniziato a vederci di nascosto dal figlio fino a diventare una storia a tutti gli effetti.
Il figlio mi invitava per stare con loro (lei nel tempo si era separata ma io non ero presente in quel periodo) e passavamo molto tempo insieme, anche weekend interi. Davanti al figlio però non abbiamo mai detto nulla in merito alla nostra relazione; per lui ero sempre l'amico della mamma.
8 mesi fa circa abbiamo deciso di dirlo al figlio.
Non abbiamo notato nessuna reazione negativa nei suoi confronti e la relazione è andata avanti bene..io andavo spesso da loro (non mi sono mai trasferito li in quanto in fase di separazione questo non è possibile) e tutti stavamo bene insieme. Fino a che...poco dopo l'estate il figlio è cresciuto e cambiato in modo radicale, come tutti gli adolescenti. Ha iniziato a farsi i fatti suoi stando sempre al PC, uscendo con i suoi amici e parlando poco, quasi nulla.
Ora nella relazione faccio davvero fatica. Lei la amo tanto ma dall'altra parte pretende che dia a suo figlio le stesse attenzioni di prima, che quando passo alla sera per cenare insieme apra la porta della sua camera per salutarlo quando io non me la sento in quanto mi sembra di invadere i suoi spazi. Fondamentalmente suo figlio non mi da più nulla ed io di conseguenza non riesco a dargli qualcosa. Se prima durante i weekend andavamo tutti e 3 a camminare in montagna, ora questo non è più possibile in quanto lui vuole uscire con i suoi amici e ci tocca rimanere nei pressi della città senza poter fare altro. A volte capita persino che lei decida di lasciare la casa al figlio per la sera affinchè possa stare con i suoi amici e ci tocca stare fuori casa o da me (abito ancora con mio papà e mio fratello).
Temo che la soluzione sia purtroppo quella che penso..ovvero che se decido di vivere con lei devo mettere in considerazione anche il cambiamento del figlio..che se vogliamo andare in montagna a camminare o a farci una gita questo sarà possibile solo quando il figlio non sarà con lei..
Ho paura di non poter sopportare questo peso, mi soffoca.
Il mio desiderio grande è sempre stato avere una famiglia..ad inizio relazione lei mi aveva detto che non voleva altri figli e che gli avrebbe fatto piacere se mi fossi presa cura di lui ed io ho accettato. Ora le cose sono cambiate, vedo un rapporto di coppia in cui c'è un intruso, un ostacolo che non mi permette di fare più quello che facevo prima. Come gestire la situazione? Potreste darmi un vostro parere?
Buongiorno. Sicuramente l'entrata in adolescenza modifica profondamente i comportamenti dei ragazzi che possono mostrare atteggiamenti ostili ed onnipotenti. La sua relazione sta crescendo e le dinamiche relazionali con la signora e con il ragazzo stanno cambiando. Ciò prevede, inevitabilmente, la rottura di un precedente equilibrio, ma ciò non vuol dire 'crisi, bensì evoluzione delle relazioni. Se fate fatica a trovare una modalità comunicativa costruttiva, rivolgetevi ad un professionista che vi aiuterà a far luce sulle vostre difficoltà e sofferenze.
Cordiali saluti
Chiara Gechelin
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