Esperienze
Il mio compito come psicologa è dunque quello di aiutare il paziente a prendere coscienza delle dinamiche che mette in atto e in cui è inserito, e guidarlo nel difficile e doloroso percorso di "aggiustamento" e ricalibrazione degli equilibri disfunzionali
Indirizzi (2)
Pazienti senza assicurazione sanitaria
Colloquio psicologico individuale • 50 €
Colloquio psicologico di coppia • 50 €
Colloquio psicologico età evolutiva • 50 € +2 Altro
Colloquio psicologico familiare • 50 €
Sostegno genitoriale • 50 €
Non hai trovato sul profilo del dottore le informazioni che cercavi?
Mostra altri psicologi nelle vicinanzePazienti senza assicurazione sanitaria
Consulenza online (descrizione) • 45 €
Almeno 30 minuti prima della consulenza riceverai un SMS ed un'email con il link per iniziare il videoconsulto. Potrai collegarti sia da PC che da smartphone.
Tieniti pronto 10 minuti prima della consulenza. Assicurati che la batteria del tuo dispositivo sia carica. Per i videoconsulti: controlla la tua connessione internet e il corretto funzionamento di camera e microfono. Tieni a portata di mano eventuali referti medici (es. il risultato degli esami).
Prestazioni e prezzi
I prezzi indicati sono quelli per pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni suggerite
Consulenza online
45 €
Consulenza online
la consulenza online e rivolta a percorsi per Adulti/Famiglia/Di Coppia
Colloquio psicologico individuale
Via Luca Giordano 56, Napoli
50 €
Studio di Psicologia
Altre prestazioni
Colloquio psicologico di coppia
Via Luca Giordano 56, Napoli
50 €
Studio di Psicologia
Colloquio psicologico età evolutiva
Via Luca Giordano 56, Napoli
50 €
Studio di Psicologia
Colloquio psicologico familiare
Via Luca Giordano 56, Napoli
50 €
Studio di Psicologia
Sostegno genitoriale
Via Luca Giordano 56, Napoli
50 €
Studio di Psicologia
I professionisti sanitari ed i centri medici sono responsabili dei prezzi mostrati e delle informazioni correlate. MioDottore non determina né influisce sui prezzi che vengono mostrati.
6 recensioni
Punteggio generale
Ordina recensioni per
Giulio
Non mi capita spesso di aprirmi con una persona che ho appena conosciuto, ma la Dott.ssa mi ha messo subito a mio agio e mi ha compreso durante tutta la nostra ora di seduta.
Spero sia sempre così!
Il tuo account è stato eliminato
Professionista seria, competente ed empatica. Con lei mi sono sentita subito in uno spazio protetto, dedicato ed accogliente. Consiglio di affidarsi a lei con fiducia e serenità.
Paola
Sono in terapia con la dottoressa da ormai più di un anno. I progressi che ho fatto grazie alla terapia per me sono sorprendenti. Sono molto soddisfatta ed entusiasta del percorso che ho intrapreso con lei. È sempre puntuale, attenta e disponibile.
C.L
La Dott.ssa Della Ragione mi ha messo subito a mio agio, nonostante fosse la prima visita. È stata molto professionale; mi ha dato diversi feedback durante la seduta.
C.L
La Dott.ssa Della Ragione mi ha messo subito a mio agio, nonostante fosse la mia prima visita. Molto professionale, mi dato diversi feedback durante la seduta.
Valentina
Iniziare un percorso con una psicologa mi spaventava, ma dopo la prima seduta mi sono ricreduta. La dottoressa mi ha messo subito a mio agio, e sono convinta e contenta di poter continuare la terapia con lei.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve a tutti, sono Giulia, da tre anni ho una relazione stabile con una persona, questa mi riempie di amore e non mi fa marcare nulla però ha un gran difetto. Usciamo spesso con i miei amici pero non vuole che esca da sola con delle amiche o amici (persone che lui conosce),e quando prendo la decisione di uscire con loro senza di lui inizia a buttare fango su quest’ultime dicendone di cotte e di crude. Alle volte sembra il grillo parlante, perché dice che non mi vogliono bene, che parlano male in mia assenza, che sono poco di buono, poi inizia col dire che stando con questa gente le voci girerebbero e quindi la gente parlerebbe male di me e della nostra relazione.
Tempo fa vivevo fuori città per studio, lui mi vietava di uscire o andare al bar la sera con i miei amici perché voleva che restassi a casa in chiamata con lui con la scusa che non avevamo parlato durante la giornata e che aveva bisogno di attenzioni.
Ogni qualvolta parlo di questo problema, lui inizia a fare la vittima, inizia a dire che non ha bisogno di amici e che non dovrei aver bisogno neanche io.
Poi io arrivo al punto di lasciarlo e lui mi fa sentire in colpa, mi blocca mentalmente, dicendo che manderei tutto all'aria per delle persone che penso siano mie amiche.
Non riesco a capire cosa fare, perché vorrei poter mantenere in equilibrio tutto.
Non voglio perdere nessuno, specialmente i miei amici, perché da piccola ho avuto un piccolo periodo in cui sono stata sola e non vorrei riviverlo.
Mi sento sola in mezzo al mare e attendo un vostro parere al riguardo.
Cordiali saluti
Buongiorno, rispetto alla situazione che ha esposto ciò che mi ha più colpito e ha attirato la mia attenzione è il suo vissuto di solitudine. Mi sembra di capire che lei è consapevole della manipolazione che questo comportamento, neanche troppo velatamente, nasconde. Purtroppo un partner possessivo non porta solo svantaggi, ma appaga anche proprio questo senso di solitudine, facendoci sentire speciali e amabili. In realtà una relazione di questo tipo non fa altro che isolare ulteriormente. Credo che una consulenza psicologica possa essere utile per lei per fortificare una personalità probabilmente ancora un po' fragile, portando vantaggi in tante altre aree della sua vita, senza dover necessariamente rinunciare a questa relazione.
Rimango a disposizione
Chiara Della Ragione
Buongiorno,
Mi trovo bloccata in una situazione complicata. Sto con un ragazzo da poco meno di un anno, prima avevamo un intenso rapporto di amicizia. L'ho sempre stimato per la sua spiccata intelligenza e inizialmente questo era tutto ciò che mi bastava per giustificare una relazione difficile. Inoltre abbiamo iniziato a frequentarci amorosamente in un momento estremamente difficile della nostra vita, entrambi durante la pandemia abbiamo sviluppato problematiche ossessive e depressive. Io sono fortunata ad avere una famiglia alle spalle ed un indole molto risoluta e forte. Ho risolto con l'aiuto di una specialista la maggior parte della mia sintomatologia ed ho ripreso in mano la mia normalità. Lui rimane a distanza di un anno ancora bloccato. Ha provato a rivolgersi a svariati psicologi e psicoterapeuti, ognuno naturalmente da lui giudicato incapace. Si è infine rivolto ad una terapia farmacologica, in maniera però totalmente dissoluta. Ha smesso e ricominciato i farmaci più e più volte nel silenzio sconcertante della sua famiglia. Pian piano ho scoperto cose della sua vita personale che non conoscevo. Ho scoperto di malattie mentali, suicidi, maltrattamenti e difficoltà economiche fino a quel momento tenuti nascosti. In famiglia viene coltivato un vittimismo a me insopportabile, sono sempre gli altri ad essere stupidi; a non capire; a congiurare contro di loro. Io naturalmente sono un outsider e non sono bene accetta. I suoi comportamenti inizialmente erano estremamente ambivalenti, ho perso totalmente fiducia in lui. Ad un certo punto però qualcosa è cambiato, lui si è innamorato veramente ed ora da un punto di vista relazionale le cose vanno molto bene. Mi sento rispettata da lui e mi tratta con dolcezza e comprensione. Nonostante questo cambiamento, non riesco a vedere un futuro con lui. Non studia; slavoricchia a tempo perso; quando siamo con altre persone ha così tanto bisogno di attenzione da diventare ridicolo; non ha la patente e devo scarrozzarlo ovunque. Non sono certa dei miei sentimenti, ma soprattutto non capisco come io possa essere finita in una relazione con una persona così diversa da me. Non so come e se lasciarlo. Tutti i miglioramenti avvenuti nell'ultimo periodo sono dati,a detta sua, dall'amore che prova per me. Io non voglio distruggerlo, ma al contempo ho perso tutta la voglia di combattere con e per lui. Vorrei avere un vostro parere.
Buonasera, mi rendo conto della situazione di stallo in cui si sente, e posso comprendere il tormento del bivio che si trova difronte. Passare da una relazione di amicizia ad una sentimentale le ha fatto scoprire lati del suo partner che non conosceva prima, dunque ora è come se si trovasse in una relazione con una persona nuova, con la difficoltà di dover lasciare andare la vecchia immagine che si era creata di lui; ora non può più farsi bastare la sua spiccata intelligenza ignorando altri aspetti. Inoltre il rapporto precedente di amicizia e il supporto reciproco che vi siete dati in un momento difficile (da cui lei è uscita con forza e lui no) potrebbero rendere difficile un'eventuale scelta di concludere la vostra relazione sentimentale. Ma, contemporaneamente, questo senso di "costrizione " potrebbe acuire la sensazione di intolleranza che, onestamente, le sue parole mi trasmettono (incidendo naturalmente sulla nuova immagine che si sta costruendo di lui). Un colloquio potrebbe essere utile per capire con che lenti sta guardando la situazione ed eventualmente approfondire se ci sono altre ragioni più profonde che le rendono difficile fare una scelta.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.