Dott.ssa
Caterina De Galitiis
Psicologo,
Sessuologo
Psicoterapeuta
Altro
Pescara 2 indirizzi
Esperienze
Accompagno e supporto i miei pazienti con empatia e accoglienza, tenendoli per mano lungo il loro percorso di consapevolezza e trasformazione.
Terminato il percorso di studi ho superato l'esame di abilitazione alla prima sessione utile e ho immediatamente iniziato la libera professione, sia clinica che forense. Lavoro sia in presenza, presso il mio studio, che online, dove collaboro con realtà del settore allo scopo di fornire aiuto e supporto psicologico, offrendo servizi di sostegno e consulenza che siano accessibili a chiunque.
Per informazioni telefonare o WhatsApp al numero 3286843818, se non rispondo richiamerò io il prima possibile
Esperto in:
- Psicologia clinica
- Psicoterapia
- Psicologia giuridica
- Psicoterapia bioenergetica
- Sessuologia
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7 recensioni
Punteggio generale
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Ettore
La dottoressa De Galitiis è stata empatica e accogliente. È stato il mio primo approccio con la psicoterapia e la dottoressa è stata capace di mettermi a mio agio, la consiglierei a tutti.
Raffaele Z.
Un esperienza estremamente positiva. La dottoressa, oltre alla grande professionalità, unisce anche un approccio empatico che contribuisce a farti sentire da subito a tuo agio.
Lisa
La dottoressa De Galitiis ha un approccio molto empatico e attento. La sua accoglienza e capacità di ascolto mi hanno fatto sentire subito a mio agio, con lei sono riuscita ad aprirmi. Continuerò sicuramente il percorso appena iniziato.
T.P
È la mia prima esperienza di psicoterapia e la Dott.ssa De Galitiis è stata subito accogliente ed empatica, sempre cortese e disponibile, capace di creare un ambiente in cui è facile aprirsi, confrontarsi e sentirsi contenuti emotivamente.
Valentina
La dottoressa mi ha fatto conoscere "l'approccio bioenergetico": ho trovato interessante ed efficace unire l'analisi pura al lavoro con corpo e voce.
Mi sono sentita accolta ma anche contenuta con fermezza quando necessario.
Ottima professionista!
A.P.
Sono molto soddisfatto dell'esperienza con la dott.ssa De Galitiis, perché già dal primo incontro ha capito immediatamente di cosa avessi bisogno e riuscire ad aprirmi con lei è stato semplice e del tutto naturale. Dato che era la prima volta per me da uno psicologo, avevo qualche timore, ma l'ambiente accogliente e l'affabilità dei modi della dottoressa mi hanno immediatamente messo a mio agio. Uscendo dallo studio, alla fine della sessione, mi sentivo già più leggero e tranquillo. Ho subito prenotato una seduta per la settimana seguente ed onestamente è una prova che consiglio di fare a chiunque.
G.T.
La Dott.ssa De Galitiis mi ha fatto sentire subito accolta e compresa. Attenta ed empatica ha saputo mettermi a mio agio e questo mi ha permesso di aprirmi ed iniziare il mio percorso. La consiglio a chiunque desideri iniziare un viaggio per stare meglio.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno, come è possibile mantenere un contatto con una persona molto riservata che vive all’estero da oltre un anno e non si racconta? Mi ha detto non tengo contatti raccontando cosa faccio e dove. Gli affetti nel cuore e andiamo avanti. Non desidera corrispondenze e ha amici molto stretti che sente una volta all’anno. Così a volte parliamo di serie tv o film ma questo limita molto la conversazione Sapevo solo stava cambiando vita e lavoro vorrei chiedergli come va, se è felice e poterci parlare a voce dopo tanta chat, tanto che la prima volta che gli chiesi se quando fosse stato più libero era possibile farsi un saluto a voce mi disse contaci, tranquilla ma anche questo inverno non tornerò ( più volte mi ha detto ci saremmo rivisti per un saluto al suo ritorno in Italia e “aggiornato” nel merito) quando però gli richiesi dopo un mese mi disse io posso anche fartela una chiamata ma per dirsi cosa? Come stai? Tutto bene? Che non avevamo nulla da dirsi. Il mio psicologo dice che probabilmente intende dire che intigno sempre e sono pesante e questo gli fa dire magari cose che non pensa. Come posso mostrare interesse essendo discreta senza invadere i suoi spazi? Se da quanto ho capito esiste un desiderio di rivedersi o risentirsi a voce come mai fatica a metterlo in pratica? Dopo due settimane che non gli ho scritto e con le dovute riflessioni, capendo di aver esagerato e stressato, volendo mettere equilibrio, gli ho comunicato che non c’è bisogno di sentirsi così tanto per mantenere una amicizia e mi ha chiesto come stai? Tutto bene? Quando due settimane prima si sentiva esaurito dalla corrispondenza con me. Quindi penso un piacere di fondo nel restare in contatto esista ma detto questo, come gestisce i contatti con gli altri? Ho capito che non desidera cosi tanta presenza nella sua vita e anche che ormai ha la sua all’estero di cui non faccio parte ma vorrei capire se è possibile avere una amicizia e cosa contribuirebbe a far rilassare il rapporto? Dopo un anno di sola chat mi ha mandato un breve messaggio vocale molto sereno nei miei confronti. Sto lavorando molto su me stessa per mostrarmi cambiata ma non mi piace neanche vivere nell’illusione che sta alimentando. Come può evolvere al meglio e in maniera serena questa frequentazione nonostante la distanza e soprattutto nell’ottica di potersi rivedere o risentire di persona? Vorrei fosse lui a chiamare ma forse non si sente ancora pronto a farlo? Il silenzio può far evolvere in meglio facendomi percepire più distaccata?
Buongiorno, leggendola mi è arrivata tanta confusione e bisogno di trovare una risposta, una via in mezzo a questa nebbia, ma devo dirle subito che questa soluzione può trovarla solo le. Lo psicologo può accompagnarla e indicarle le diverse vie, ma la scelta è sempre sua.
Detto questo, le relazioni non devono per forza seguire delle regole o dei prototipi specifici ma, in ogni caso, è essenziale che le persone coinvolte condividano lo stesso desiderio di condivisione. Da quello che scrive sembra che lei desideri una cosa e lui tutt’altra. Le chiedo, allora, cosa realmente rincorre in questa persona che le ha già espresso e dimostrato che non può e/o non vuole darle quello che vorrebbe?
Piuttosto che pensare a quale strategia attuare per ottenere un cambiamento, che non è assicurato avvenga, rifletta su di sé, su cosa cerca e cosa la trattiene in quel limbo in cui rincorre senza mai fermarsi.
Le auguro di trovare una risposta.
Dott.ssa Caterina De Galitiis
Salve, Gentile Dorrore,
ho 30 anni e il mio compagno ne ha 37. Siamo fidanzati da due anni e conviviamo. Prima della convivenza avevamo rapporti sessuali frequenti e c'era una forte attrazione fisica. Tuttavia, dopo che ho dovuto subire una conizzazione al collo dell'utero, la situazione è cambiata radicalmente.
Dal momento dell'intervento, il mio compagno ha iniziato a non sentire più attrazione fisica per me. Ho provato a parlargli più volte e inizialmente ha attribuito il problema all'intervento. Dopo molto tempo e sforzo, ha ammesso che non prova più attrazione fisica nei miei confronti. Questo ha portato a una completa assenza di intimità da oltre un anno.
Siamo entrambi giovani e insieme da poco tempo, quindi questa situazione mi risulta particolarmente difficile da affrontare. Nonostante ci troviamo bene in molte altre aree della nostra vita di coppia (andiamo a cena insieme, facciamo lavori di casa, ci prendiamo cura l'uno dell'altro), non c'è più alcun tipo di intimità: niente baci, coccole, complimenti o interesse nei miei confronti come donna.
Ho proposto al mio compagno di cercare aiuto, ma lui non vuole e ha detto che se non mi sta bene, posso cercare altro. Mi trovo quindi in una situazione di stallo e non so come procedere. Anche perché la mia autostima su questo fatto si abbassata molto e mi sento insicura.
Vorrei chiedere il suo aiuto e consiglio su come affrontare questa situazione e se esistono delle soluzioni per cercare di recuperare l'intimità e la complicità nella nostra relazione.
La ringrazio anticipatamente per la sua attenzione.
Salve, capisco la sua sofferenza e frustrazione nel vivere una situazione in cui ha cercato, e sta ancora cercando, di fare il possibile per recuperare una dimensione di coppia fondamentale: l'intimità. Chiede se ci siano delle soluzioni e sì, ci sono, ma lo si deve volere in due, e da quello che scrive sembra che il suo compagno non voglia impegnarsi in tal senso.
Purtroppo e per fortuna, non possiamo costringere una persona a cambiare per noi, ma possiamo scegliere cosa fare per stare bene. Mi sembra che lei abbia ben chiaro cosa le manchi, ora deve solo capire cosa fare per ottenerlo, e un percorso individuale le può essere d'aiuto in questa scoperta.
La abbraccio e le auguro di trovare il coraggio di intraprendere la strada verso i suoi bisogni
Caterina De Galitiis
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