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Prestazioni suggerite
Colloquio psicologico
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Esperienze
Fin dagli inizi della mia carriera, ho nutrito un forte interesse verso le dinamiche familiari e gruppali, esplorando professionalmente differenti contesti attinenti. Lavoro principalmente con adulti e con adolescenti che si trovano a vivere condizioni di disagio psicologico. In particolare, mi occupo delle principali forme di sofferenza mentale come ansia, depressione, attacchi di panico, difficoltà affettivo-relazionali, problemi correlati allo stress.
L’approccio psicoanalitico mira ad esplorare i significati profondi che sottostanno alla sintomatologia che porta il paziente a rivolgersi ad un professionista. Infatti, piuttosto che correggere un comportamento od un sintomo, cercheremo insieme di ritrovarne il senso, attraverso un processo di ricerca, rielaborazione e riparazione. La relazione terapeutica che instaureremo sarà fondata su un ascolto privo di giudizio, volto alla comprensione della vostra sofferenza. A partire da qui, si procederà rafforzando le risorse presenti, in un percorso di sviluppo e di crescita personale orientato a raggiungere uno stato di maggiore benessere che sia in continuità con la propria identità, in una dimensione più autentica dell’esistenza.
3 recensioni
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F.N.
Ho iniziato un percorso terapeutico con la Dottoressa Conti e fin dal primo incontro, si è mostrata molto disponibile, empatica e attenta alle mie esigenze. Mi ha fatto sentire a mio agio, creando uno spazio sicuro in cui potevo esprimermi senza timore di giudizi. Sono riuscita a superare le paure iniziali e parlare di cose per me molto delicate.
Aurora M.
Nonostante percepissi da tempo la necessità di intraprendere un percorso terapeutico, rimandavo questo pensiero per timore di chi avrei incontrato nel supporto. Lo sguardo accogliente e attento della Dr.ssa Conti ha, sin dal primo incontro, azzerato ogni mio dubbio: mi sono sentita libera di condividerle ogni situazione che pensavo e vivevo. Grazie allo spazio non giudicante offertomi dalla Dottoressa, ho raggiunto una consapevolezza di me stessa mai avuta prima. Le rielaborazioni della Dottoressa, esposte sempre con cura e facendo attenzione ai dettagli, mi hanno aperto sia a scorci della mia personalità che non credevo di possedere, scoperta che da quel momento in poi mi ha arricchito personalmente e soprattutto da un punto di vista relazionale, sia ad accettare quelle fragilità che preferivo non vedere. In questo percorso terapeutico doloroso ma anche meraviglioso, mi sono sentita vista, riconosciuta ma soprattutto valorizzata.
Grazie Dottoressa, le sarò per sempre grata.
Dott.ssa Carolina Conti
La ringrazio molto Aurora per le belle parole spese e per essersi fidata.
Un caro abbraccio
D.D.
Sono andato dalla Dottoressa Carolina in un momento per me molto difficile. Attenta, paziente e sempre pronta a sostenermi. La terapia è stata per me una salvezza,
Grazie!
Risposte ai pazienti
ha risposto a 5 domande da parte di pazienti di MioDottore
Sono uno studente internazionale a Viterbo e ho sofferto di grave ansia sociale per tutta la vita. A questo punto, ha iniziato a interferire nel mondo accademico e nella vita normale di tutti i giorni. Ho bisogno di consigli su come iniziare il trattamento per questo.
Caro utente,
Mi dispiace molto per la sua difficile situazione. La incoraggio ad intraprendere un percorso psicoterapeutico con un professionista della salute mentale, che possa aiutarla a superare l’impasse che si trova in questo momento a vivere.
Un caro abbraccio
Buonasera,
Sono una ragazza di 17 anni e volevo esporre una mia problematica a degli specialisti. Uno dei problemi con cui mi sono sempre trovata a confrontarmi è la solitudine. A dire la verità, non ricordo davvero quando ho iniziato a sentire questa sensazione, infatti mi sembra quasi che io la abbia sempre vissuta (fin da piccola) e probabilmente è uno dei primi problemi emotivi con cui mi sono confrontata. Ciò che, però, a volte mi turba è il fatto che mi sembra di sentirmi sola anche quando altre persone sono effettivamente presenti nella mia vita. Ho rapporto stupendo con il mio fratello maggiore, che, per gran parte della mia vita ha alleviato e anestetizzato questo dolore di solitudine, ma da quando ha iniziato a crearsi (giustamente) la sua vita indipendente (anche solo banalmente trasferendosi in un'altra casa), questa sensazione è diventata più forte, in quanto ho perso il mio punto di riferimento. Al di là di questo rapporto, però, ho altre relazioni. Ho, infatti, dei genitori, con cui non vado molto d'accordo, un l'atro fratello con cui non parlo molto ma gli voglio bene, una migliore amica e dei compagni di classe. Nonostante tutto questo, mi sembra sempre di essere sola, come se gli altri ci fossero solo per problematiche più "semplici", ma quando sto male davvero non ci siano. Io, allo stesso tempo, non esprimo mai i miei dolori con gli altri e quindi si crea questa combinazione in cui io mi mostro sempre come se vada tutto bene e loro, non cercando nemmeno di guardare oltre l'apparenza, non riescono ad esserci nei miei momenti più negativi. Sono una persona che vuole sempre apparire perfetta, nella scuola, nelle passioni che svolgo, e persino nelle relazioni sociali, tanto danno riuscire a lasciarmi andare, e cosi le persone non mi percepiscono mai come vera e autentica, finendo poi per non riuscire a creare rapporti duraturi. Sento di esserci sempre per gli altri, ma poi di fatto sento il peso di dover risolvere tutti i miei problemi (di solito emotivi) da sola. Ho notato anche, un fenomeno che mi ha stranito abbastanza quando me ne sono accorta. Mi riferisco al fatto che se io passo tanto tempo distante da alcune persone con cui ho legato (ad esempio, quando in estate, essendo in vacanza, sento molto meno la mia migliore amica), inizio quasi a sviluppare un leggero fastidio verso quelle persone, che poi scompare quando le rivedo davvero. Inizio a pensare a tutti gli aspetti negativi di quei rapporti e, se continuassi a stare sola, inizierei un circolo vizioso, in cui starei per sempre sola. Volevo capire se questo strano evento possa essere normale o spiegato da qualcosa ed inoltre vorrei sapere se davvero è possibile che questa solitudine mi accompagni da sempre, senza un'effettiva mancanza di persone intorno. A volte, infatti, mi capita anche di "sentirmi in colpa" per queste sensazioni provate, perché penso di non essere abbastanza grata dei rapporti che ho e che io mi stia lamentando senza "averne il diritto".
Vi ringrazio
Buona giornata
Buongiorno cara utente,
Dalle sue parole leggo invece molta gratitudine per le relazioni che ha, che descrive con molto affetto. Ciò non toglie che lei possa sentirsi ugualmente sola, ancor più laddove subentra una fatica a condividere alcune sue sensazioni, dovuta forse al timore che questo la renderebbe meno perfetta. Immagino quanto tutto questo sia doloroso per lei.
Per comprendere da dove proviene la sua solitudine è necessario aprire un discorso più complesso, che tenga conto delle sue esperienze di vita e dei suoi vissuti.
Le consiglio quindi di prendere in considerazione l’idea di intraprendere un percorso di psicoterapia con un professionista che possa accompagnarla nella comprensione delle sue emozioni e con cui costruire una relazione che le consenta di acquisire un senso di maggiore fiducia negli altri.
In bocca al lupo!
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