Quali sono i sintomi e le cause della prostatite?
Andrologia • 26 marzo 2017 • Commenti:
La prostatite è una condizione che può interessare gli uomini di ogni età e spesso si rivela molto dolorosa e angosciante. La condizione può essere causata da diversi fattori e le cause precise che la determinano non sono ancora state chiaramente identificate.
La prostatite spesso migliora rapidamente, da sola o con l’aiuto della terapia, ma alcune tipologie possono durare per mesi o diventare ricorrenti.
Cos’è la prostatite?
La prostatite è una condizione caratterizzata dall'infiammazione della ghiandola prostatica. L'infiammazione può essere dovuta a un'infezione oppure a cause non infettive.
La prostata è una ghiandola, con le stesse dimensioni di una noce, che fa parte del sistema riproduttivo maschile: si trova sotto la vescica, davanti al retto, e circonda l’uretra. La sua funzione principale è quella di produrre un fluido, chiamato liquido seminale, il quale nutre e trasporta gli spermatozoi attraverso l'uretra.
A differenza di altre condizioni della prostata, come l'ipertrofia o il cancro, che di solito colpiscono i più anziani, la prostatite può svilupparsi negli uomini di ogni età.
La prostatite viene classificata in quattro categorie:
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batterica acuta,
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batterica cronica,
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cronica e sindrome del dolore pelvico cronico,
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infiammatoria asintomatica.
Quali sono le cause della prostatite?
La prostatite acuta è solitamente causata da batteri provenienti dal tratto urinario che entrano nella prostata. I batteri che causano la prostatite possono arrivare alla prostata da infezioni ascendenti attraverso l'uretra, riflusso di urina nei condotti della prostata o per contiguità dal retto. Gli batteri più comuni sono gli stessi che causano le infezioni urinarie, come l’Escherichia coli. Secondo diverse ricerche, solo in un piccolo numero dei casi l’infezione viene trasmessa per via sessuale.
Nella prostatite cronica, solitamente è difficile trovare tracce di infezioni della prostata.
La causa dei sintomi in questi casi spesso non è chiara. La condizione può essere causata da disturbi funzionali o strutturali della minzione, infezioni batteriche o virali e condizioni infiammatorie come la sarcoidosi.
I fattori causanti della prostatite cronica e sindrome del dolore pelvico cronico sono poco conosciuti, ma possono implicare fattori primari infettivi o infiammatori, che causano lesioni neurologiche e, infine, disfunzione del pavimento pelvico, sotto forma di aumento di tono.
Alcune condizioni e procedure mediche aumentano il rischio di sviluppare la prostatite. Queste includono:
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inserimento di catetere urinario (un tubo morbido, lubrificato, usato per drenare l'urina dalla vescica) durante una procedura medica;
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anomalie del tratto urinario;
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recente infezione della vescica;
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ingrossamento della prostata;
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malattie autoimmuni;
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trauma pelvico;
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HIV/AIDS;
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biopsia della prostata.
Quali sono i sintomi della prostatite?
I sintomi associati alla prostatite possono variare a seconda della causa sottostante. I sintomi possono comparire lentamente o in poco tempo, e possono migliorare rapidamente, durare per diversi mesi o essere ricorrenti. La rapidità e la gravità di insorgenza è di solito più pronunciata nella prostatite batterica acuta. I segni e sintomi che possono essere presenti nella prostatite includono:
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minzione frequente e dolorosa,
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sangue nelle urine,
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dolore all'inguine,
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dolore rettale,
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dolore addominale,
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lombalgia,
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febbre e brividi,
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malessere,
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dolori muscolari,
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secrezione uretrale,
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eiaculazione dolorosa,
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disfunzione sessuale,
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urgente bisogno di urinare,
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segni e sintomi simili a quelli influenzali.
Quando dovresti rivolgerti al medico?
Se non trattati, alcuni tipi di prostatite possono causare aggravamento dell’infezione o altri problemi di salute.
Se sono presenti i sintomi e i segni descritti, come le difficolta durante la minzione, eiaculazione dolorosa e dolore pelvico, bisogna rivolgersi al proprio medico per un'ulteriore valutazione.
Se si sviluppano sintomi improvvisi e gravi ascrivibili alla prostatite, è necessario rivolgersi tempestivamente ad un medico. A seconda dei sintomi e della risposta alla terapia, il medico potrebbe riferire il paziente ad un urologo, specializzato nel trattamento dei disturbi del sistema genito-urinario.