Quali sono i benefici dei peperoncini piccanti?
Nutrizione • 25 febbraio 2017 • Commenti:
I peperoncini appartengono al genere Capsicum della famiglia delle Solanacee e sono coltivati in tutto il mondo. Ne esistono di moltissime varietà: dal trinidad scorpion – forse uno dei più piccanti – al jalapeno.
Benefici del peperoncino
I peperoncini sono estremamente salutari e in grado di offrire numerosi benefici all’organismo. Grazie ai loro effetti, che spaziano dalle funzioni terapeutiche a quelle dimagranti e nutritive, dovrebbero far parte dell’alimentazione in un corretto regime alimentare. I peperoncini favoriscono la digestione, la circolazione sanguigna ed hanno proprietà antinfiammatorie, ad esempio intervenendo ad alleviare i dolori reumatici.
I peperoncini piccanti possono essere utilizzati in corso molte patologie, in quanto sono carichi di:
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vitamine
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minerali
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antiossidanti
I peperoncini sono particolarmente apprezzati da chi gradisce il piccante, ma per chi non lo ama esistono moltissime tipologie dal sapore più dolce. Ce ne sono per tutti i gusti.
Il peperoncino è un alimento estremamente versatile, può essere aggiunto ai sughi, utilizzato per condire carni o verdure, cotto o mangiato crudo, conferisce sapore e personalità a moltissime ricette. Il cibo che consumiamo dovrebbe essere nutriente e gradevole e il peperoncino risponde ad entrambe le caratteristiche.
Perché i peperoncini fanno bene alla salute?
In primis, i peperoncini contengono capsaicina, un composto chimico che stimola il metabolismo, aiutando a bruciare le calorie in eccesso. I benefici sono tuttavia molteplici:
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aiutano a ridurre il “colesterolo cattivo” e ad abbassare i trigliceridi;
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aiutano ad abbassare i valori di zucchero nel sangue, aspetto fondamentale per i diabetici o per i pazienti con insulino-resistenza;
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rappresentano un’eccellente fonte di vitamina C, che agisce come antiossidante, rinforza il sistema immunitario e aiuta l’organismo nella sintesi del collagene;
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sono fonte di vitamina E, che aiuta anche a potenziare le funzioni sessuali;
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rappresentano una fonte di magnesio, potassio, manganese e ferro che aiutano a tenere sotto controllo la pressione del sangue;
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prevengono le ulcere, uccidendo i batteri che si ingeriscono e stimolando le cellule dello stomaco coinvolte nella formazione di succhi gastrici.
Da alcune ricerche è emerso che il peperoncino rappresenta anche un anti-cancerogeno, mentre un tempo veniva addirittura accusato di sviluppo del cancro alla prostata.
Inoltre, gli studi hanno rilevato che nelle popolazioni dove il peperoncino è utilizzato regolarmente nella dieta quotidiana, i rischi di infarto ed attacco cardiaco sono notevolmente inferiori rispetto ai popoli che ne fanno un uso sporadico.
La capsaicina contenuta nel peperoncino è termogenica, quindi stimola l’organismo a bruciare i grassi, accelerando il metabolismo e generando calore. I peperoncini fanno anche sudare, favorendo la perdita di liquidi. L’effetto del peperoncino aiuta anche ad asciugare i muchi, combattendo la congestione nasale. Le sue proprietà antibatteriche permettono di combattere le infezioni croniche come la sinusite.
Gli studi hanno anche dimostrato che i peperoncini risollevano dal dolore di testa e dall’emicrania. La capsaicina infatti interviene direttamente bloccando il neuropeptide, il neurotrasmettitore responsabile del dolore.
I bioflavonoidi dei peperoncini aiutano a rinforzare i vasi sanguigni ed in particolare i capillari, rendendoli più elastici e maggiormente in grado di adattarsi alle oscillazioni della pressione sanguigna.
Inoltre un piccolo consiglio per chi in inverno tende ad avere sempre i piedi freddi: un pizzico di polvere di cayenna nei calzini creerà una piacevole sensazione di tepore.
Il peperoncino va usato con attenzione, poiché rischia di irritare parti sensibili come occhi o ferite, ma ha innumerevoli proprietà benefiche medicinali. È quindi importante introdurli in un regime alimentare sano ed equilibrato, perché possa beneficiarne tutto il nostro organismo.