L’importanza dell’ipoglicemia nei pazienti diabetici

Endocrinologia • 17 febbraio 2017 • Commenti:

Il diabete è una malattia cronica, che si verifica quando la quantità di glucosio nel sangue (glicemia) è troppo elevata. Questo succede perché il corpo non riesce ad utilizzare propriamente il glucosio a causa della mancanza dell'insulina o perché tale ormone è disponibile, ma non funziona efficacemente.

I tre principali tipi di diabete sono il diabete mellito di tipo 1 e tipo 2 (i più comuni) e il diabete gestazionale. A prescindere dal tipo di diabete di cui si soffre, se quest’ultimo non viene trattato in modo adeguato i livelli elevati di glicemia possono causare gravi complicanze.

Una delle complicanze più frequenti del diabete è l’ipoglicemia ed è importante per i pazienti diabetici saper gestire la propria malattia e riconoscere i sintomi di questa complicanza acuta.

Cos’ è l’ipoglicemia

L’ipoglicemia viene definita come un basso livello di zucchero nel sangue, che si verifica quando i livelli della glicemia sono inferiori a 70 milligrammi per decilitro (mg/dL). Quando l’ipoglicemia si verifica nei pazienti diabetici viene chiamata ipoglicemia diabetica e, se i livelli di zucchero nel sangue sono elevati per lunghi periodi di tempo, si possono verificare i sintomi dell’ipoglicemia anche per valori superiori a 70 mg/dl. I fattori che possono causare l’ipoglicemia nelle persone con diabete sono numerosi.

Non trattata, l'ipoglicemia diabetica può diventare una vera emergenza medica ed è per questo che è molto importante prestare attenzione ai primi segni premonitori.

Le cause e i fattori di rischio

L'ipoglicemia è una complicazione più comune tra i soggetti che prendono l'insulina, ma può verificarsi anche dopo l’assunzione di alcuni farmaci antidiabetici orali. In generale, l'ipoglicemia in pazienti diabetici si verifica quando esiste uno squilibrio tra l'assunzione di insulina o farmaco ipoglicemico e il bisogno fisiologico del corpo.

Le cause più comuni di ipoglicemia diabetica comprendono:

  • l’assunzione di quantità eccessive di insulina o antidiabetici orali, come le sulfaniluree;

  • non mangiare abbastanza, rinviare o saltare un pasto;

  • l’aumento dell’attività fisica senza aver regolato di conseguenza il dosaggio dei farmaci;

  • consumo di alcol;

  • malattie e infezioni che richiedono una regolazione adeguata della dose giornaliera di farmaci.

I sintomi

I sintomi dell’ipoglicemia variano da persona a persona e possono cambiare col tempo. Durante le prime fasi è possibile constatare questi sintomi:

  • sudorazione

  • tremore

  • fame

  • ansia

  • mal di testa

Se l’ipoglicemia non viene trattata, i sintomi possono peggiorare e si possono verificare:

  • difficoltà a camminare

  • debolezza

  • difficoltà a vedere chiaramente

  • cambiamenti di comportamento o di personalità

  • confusione

  • convulsioni o crisi epilettiche

  • difficoltà a parlare

  • perdita di coscienza

Nelle persone diabetiche spesso i primi sintomi dell’ipoglicemia possono mancare. Di conseguenza, non è possibile trattare sin dalla fase iniziali questa complicazione ed esistono maggiori probabilità di sviluppare i sintomi gravi. Questa condizione viene riconosciuta come ipoglicemia inconsapevole e si verifica soprattutto nelle persone affette da diabete di tipo 1, che usano l’insulina. L’ipoglicemia notturna è una forma di ipoglicemia inconsapevole che si verifica durante il sonno.

I primi sintomi clinici dell’ipoglicemia possono non essere evidenti anche nelle persone che hanno consumato quantità eccessive di alcol o che prendono dei farmaci come i beta-bloccanti o antidiabetici orali, soprattutto nelle persone anziane o con malattie renali.  

Come viene trattata

Appena avertiti i primi segni dell’ipoglicemia e importante controllare il livello di glicemia con un glucometro. Mangiando o bevendo qualcosa che contiene zucchero o carboidrati, si possono evitare i sintomi più gravi dell’ipoglicemia.  Alimenti che aiutano nell’innalzare il livello di zucchero nel sangue in modo rapido includono: caramelle, succo di frutta, un cucchiaio di zucchero, gelatina o miele ecc.

Una glicemia difficile da gestire, condizione più grave e frequente, può necessitare dell’uso del glucagone, un ormone che serve ad aumentare la glicemia.

Come prevenire l’ipoglicemia

Non saltare o ritardare i pasti, monitorare regolarmente la glicemia, aggiustare la dose del farmaco che usi a seconda delle tue necessita e non bere alcolici senza aver mangiato sono solo alcune delle regole da rispettare per evitare gli episodi di ipoglicemia.

Ricorda, prevenire l’ipoglicemia è sempre meglio che doverla trattare.

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