In che modo il linguaggio del bambino aiuta il suo sviluppo?

Pediatria • 14 marzo 2017 • Commenti:

Tutti i genitori potranno dire di essersi emozionati quando hanno sentito pronunciare le prime parole del proprio bambino. È uno dei momenti più importanti, sia per i genitori che per il bambino stesso, costituendo il punto di partenza di quel processo di acquisizione dell’uso della parola che lo accompagnerà durante le prime fasi di vita.

I primi tre anni di vita, infatti, sono i più importanti per lo sviluppo del linguaggio e si identifica in questo periodo l’inizio della capacità di parlare.

Fasi dello sviluppo del linguaggio

Nonostante ogni bambino sia diverso dagli altri, esistono delle fasi facilmente riconoscibili che scandiscono il processo di sviluppo del bambino e della sua capacità linguistica.

Le fasi principali del processo di sviluppo del linguaggio sono:

Prima tappa: dalla nascita al 7°-8° mese

  • Pianti-grida: sono l’unica forma di comunicazione per esprimere bisogni primari, quali fame/sete/caldo/freddo/malessere;

  • Vocalizzo: verso il 2° mese il pianto si distingue in suoni paravocalici indistinti che, al 5° mese, si fanno più differenziati;

  • Lallazione: sono iterazioni di uno stesso suono che il bambino trova interessante (ba ba o da da).

Seconda tappa: dall’8° mese ai 2 anni

  • Imitazione dei suoni sentiti da altre persone;

  • Morfemi intenzionali: il bambino riconosce il collegamento tra un particolare suono e quell’oggetto

  • Parola-frase: si inizia ad usare le prime parole e viene usata per indicare azioni e inserita in contesti con significati più complessi. La stessa parola è usata per esprimere più significati, perché il vocabolario a disposizione è ancora limitato.

Terza tappa: dai 2 anni ai 3 anni

  • Pian piano inizia a costruire frasi semplici, fino ad arrivare alla costruzione della frase secondo le regole grammaticali, acquisendo sempre più vocaboli nuovi.

La cura del neonato e del bambino, oltre alle attenzioni in merito alla salute fisica, va rivolta anche al linguaggio: monitorare i progressi dello sviluppo della parola e individuare eventuali lacune o problematiche legate al linguaggio è uno dei compiti più difficili dei genitori.

È importante ribadire che oltre a queste fasi “fisiologiche”, la parlata del bambino è influenzata da altri fattori, quali:

  • fattori organici (presenza di disturbi dell’apparato fonetico);

  • stimolazione ricevuta dai genitori e dal contesto evolutivo;

  • fattori ambientali.

Perché il linguaggio è importante?

L’insieme di questi fattori è centrale nello sviluppo del neonato e nella prevenzione di problematiche legate al linguaggio. Un eccessivo uso della televisione, la scarsa importanza data alla lettura di libri può contribuire allo sviluppo di problematiche di linguaggio: il modo in cui il bambino ha acquisito il proprio linguaggio influisce sullo sviluppo cognitivo successivo e ha ripercussioni sul suo futuro.
Studi dimostrano che chi acquisisce un linguaggio corretto durante le prime fasi di vita, da grande:

Come favorire il corretto sviluppo del linguaggio

Ecco perché dare gli stimoli giusti e parlare al proprio bambino fin dalla nascita è molto importante. Esistono altri trucchi per aiutare il bambino durante lo sviluppo del linguaggio:

  • lasciar parlare il bambino senza interromperlo, anche se sbaglia;

  • dopo i tre anni parlare molto con il bambino, leggendo storie e raccontando favole, coinvolgendolo nel dialogo e nella lettura facendo domande;

  • favorire l’uso della gestualità mentre parla;

  • mostrarsi interessati alle parole dette;

  • non usare un linguaggio impoverito e chiamare le cose con il proprio nome;

  • non abusare di strumenti tecnologici quali computer e smartphone e limitare l’uso della televisione. I libri e l’interazione con altri bambini sono molto efficaci nel processo di acquisizione del linguaggio;

  • avvalersi dell’utilizzo di libri sulla cura del bambino e del parere di esperti del settore, come i logopedisti, qualora si avesse un dubbio;

  • ricordarsi che ogni bambino ha il suo tempo di apprendimento e che bisogna aiutare lo sviluppo del linguaggio del bambino, senza accelerarlo o sforzarlo in alcun modo. Spesso il ritmo di vita intenso del genitore viene trasferito al bambino, causando stress che può portare a confusione e insicurezza.

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