I sintomi della fibromialgia
Reumatologia • 28 gennaio 2017 • Commenti:
La fibromialgia, o sindrome fibromialgica, si compone di una serie di sintomi. I sintomi della fibramialgia sono principalmente rappresentati da dolori diffusi a livello muscolare ed articolare. Il dolore, tuttavia, non rappresenta l’unico sintomo presente. La rigidità muscolare e l’astenia sono parte del ventaglio di sintomi avvertiti a livello articolare e muscolare. La fibromialgia non interessa solo questo apparato, ma presenta sintomi anche a livello del sistema nervoso centrale e periferico. A livello centrale abbiamo un abbassamento dei livelli del tono serotoninergico, che sembrerebbe spiegare l’importante prevalenza dei disturbi dell’umore e degli stati d’ansia. Per quanto riguarda il sistema nervoso periferico abbiamo la presenza di parestesie (alterazioni della normale percezione, come formicolii e dolore a spillo) e fasciolazioni (contrazioni spontanee di un numero limitato di fibre muscolari).
I segni della fibromialgia (si definiscono “segni” quegli aspetti che sono rilevati dal medico, i sintomi sono riferiti dal paziente) sono rappresentati principalmente dal fenomeno di Raynaud. Esso consiste nella vasocostrizione periferica a livello delle dita delle mani (simmetrica o asimmetrica) che può perdurare per vario periodo di tempo (da pochi minuti a mesi). Il fenomeno può essere completamente asintomatico o accompagnarsi a sintomatologia dolorosa. La presenza di tale fenomeno è indice di sospetto (soprattutto per le giovani donne) di patologia reumatica.
Volendo stilare una lista dei sintomi della fibromialgia troveremmo
- dolore
- insonnia
- rigidità muscolare al risveglio
- astenia
- fenomeno di Raynaud
- crampi
- disturbi urinari
- fascicolazioni e tremori
- dispepsia e disfagia
Con questa lista abbiamo una risposta alla domanda “quali sono i sintomi della fibromialgia?”
Un ulteriore approfondimento va fatto per quanto riguarda alcuni sintomi della fibromialgia nelle donne. La dismenorrea (o “mestruazione dolorosa”) appare essere molto frequente nelle donne affette da fibromialgia. Il mestruo in queste pazienti è accompagnato da disturbi generali o locali di tipo doloroso a livello dell’addome e della pelvi.
Ogni qual volta avvertiamo dei dolori non dobbiamo certo chiederci “ho la fibromialgia?”.
La fibromialgia è una patologia caratterizzata dalla presenza di dolore simmetrico (ad entrambi i lati del corpo) e persistente. La persistenza dei sintomi per almeno tre mesi rientra tra i criteri diagnostici della fibromialgia. Il dolore è scarsamente responsivo al trattamento con i normali antinfiammatori, di varia intensità, ma costante e può comparire in varie zone del corpo, principalmente al livello del rachide ed in alcuni punti – detti sensibili- in cui il dolore può essere evocato alla digitopressione. Esistono 18 punti che vengono utilizzati per la diagnosi di fibromialgia.
Sintomi della fibromialgia
I sintomi della fibromialgia negli uomini non variano particolarmente dalla precedente lista, ma nel sesso maschile la prevalenza della patologia è molto più bassa. Alcuni studi danno un rapporto di 9:1 per quanto riguarda la prevalenza in donne e uomini, in particolar modo sono affette le giovani donne.
I segni ed i sintomi della fibromialgia risulteranno a molti lettori piuttosto familiari. La diagnosi, tuttavia, deve essere posta dal personale medico attraverso test specifici ed esami fisici. Con un semplice esame del sangue sarà possibile verificare la presenza di determinate proteine o cellule immunitarie nel sangue e cominciare un percorso diagnostico. Momento fondamentale della diagnosi è la visita medica composta di anamnesi ed esame fisico. Un’attenta anamnesi deve portare alla luce gli aspetti del dolore (cronicità, simmetricità, etc.) e la presenza di patologie comunemente associate alla fibromialgia che possano ulteriormente confermare la diagnosi.
Durante la visita vengono esaminati alla digitopressione i suddetti 18 punti – detti sensibili – che si trovano a livello di:
- spalle
- glutei
- ginocchia
- braccia
Alla presenza di tali sintomi dolorosi in queste zone – condizione piuttosto comune- sarebbe bene che il paziente mettesse in atto alcune norme igienico-comportamentali. Un miglioramento della dieta, evitando cibi contenenti solanacee o stimolanti (come il caffè ed il thè) e mantenendosi in forma attraverso l’attività fisica, può essere una soluzione che potrebbe evitare inutili esami successivi.