I dolci: un cibo ingiustamente condannato?
Esperto Viviana Meli • Nutrizione • 28 novembre 2016 • Commenti:
Quanti riescono a fare a meno davvero di un dolce? Pochi, e ancora meno sono quelli che non ne sentono il bisogno ogni tanto. Sì, proprio un bisogno: i dolci ,infatti, sono in grado di dare sollievo a chi è depresso, stanco psichicamente, triste soprattutto se in essi è presente il cioccolato, che contiene la feniletiltammina, una sostanza con proprietà antidepressive ed euforizzanti.
Critiche ai dolci in ambito gastronomico
Il dolce può essere considerato un’arte, tuttavia sono molti, tra i gastronomi, a ritenere quella dolciaria un’arte inferiore.
Vi è addirittura chi considera i dolci alla fine del pranzo “macigni molto pesanti per il fegato”. Altri ancora, ricordando che le brave ragazze di famiglia si accostavano un tempo ai fornelli imparando per prima cosa la preparazione dei dolci, sostenevano che era assai più difficile e complesso preparare un buon piatto di carne, un sugo o una salsa perfetti, che non preparare un dolce.
Queste perplessità si estendevano persino all’interrogativo sulla reale funzione gustativa del dolce, che pure una, spesso in modo rilevante,ne possiede: il valore calorico e nutrizionale. In realtà i dolci sono cibo. E che cibo, direbbero i grandi estimatori dei dolci: un cibo così eccelso da divenire “un peccato”!
Un peccato punito sin dall’infanzia, dato che un tempo, i bambini sorpresi a rubare la marmellata erano oggetto di pesanti sanzioni, mentre non lo erano se sorpresi a rubare formaggio o salame.
Forse è proprio sulla base di questa considerazione che il fisiologo, antropologo e autore Paolo Mantegazza afferma che “l’anima del dolce è tenera,mite,infantile…come una lunga carezza di un mamma al proprio bimbo”.
Proprietà nutritive dei dolci: come consumarli?
Il dolce ha un sapore unico e tutto suo e tale sapore è legato ad una serie di sostanze sia naturali sia artificiali. Quelle naturali appartengono per lo più alla categoria dei carboidrati semplici e zuccheri, quelli artificiali invece, a molecole di diversa natura chimica…
Un eccessivo consumo di zuccheri,nell’ambito di una dieta squilibrata per eccesso calorico,può favorire l’insorgere di malattie croniche quali il diabete o l’obesità.
L’introduzione alimentare di dolci non seguiti da una rapida igiene orale può determinare l’insorgenza di carie dentarie.
Come comportarsi,dunque?
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Tenere conto della quantità e della frequenza di consumo di alimenti e bevande dolci nell’arco della giornata, per non superare la quota di zuccheri consentita.
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Preferire i dolci a ridotto contenuto di grassi e a maggior contenuto di carboidrati complessi (prodotti da forno della tradizione italiana,quali biscotti,torte non o poco farcite, ecc).
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Utilizzare una quantità controllata di prodotti tipici da spalmare sul pane o sulle fette biscottate ( nutella, marmellata, miele, creme).
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Limitare il consumo di prodotti a forte tenore di saccarosio e specialmente quelli che tendono a restare aderenti alla superficie dei denti (caramelle, torroni, ecc.).
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Se si vogliono consumare alimenti e bevande dolci ipocalorici dolcificati con edulcoranti sostitutivi, controllare sull’etichetta il tipo di edulcorante usato e le avvertenze da seguire.
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A parità di calorie, per “dolcificare gli alimenti” è preferibile lo zucchero integrale (utilizzato a freddo) o il miele vergine, poiché più ricchi di vitamine e Sali minerali.
E come si può offrire un momento di intenso piacere culinario a chi, per salute o prevenzione, segue diete a basso contenuto calorico dove i dolci sono proibiti?
Con vere e proprie ricette dolci da consumare superficialmente: un succulento "massaggio al cioccolato”! Gli appassionati possono cominciare a sognare,farsi coccolare con una calda e inebriante crema di cioccolato, in commercio ce ne sono varie oltre a bagnoschiuma e profumi.
Attenzione però, non è solo una questione di gusto, la pelle di tutto il corpo ne riceverà un gran giovamento: apparirà idratata,nutrita e letteralmente addolcita ,il cacao induce la produzione di endorfine, le sostanze naturali della felicità, che favoriscono il buonumore.
Ma,per tornare ai dolci in generale,che cosa sono essi per l’animo? Un piatto di straordinaria dignità e il cuoco e scrittore Francese Carème in un suo manuale afferma che “le arti sono cinque: la poesia, la musica, la scultura, la pittura e l’architettura, la quale ha come branca principale la pasticceria”.
Un giudizio,quello di Carème, che sentiamo di condividere anche perché i dolci, nella loro grandezza, sono davvero capaci di tutto: persino di lasciare, dopo averli gustati,una certa amarezza o perché si è ceduto alla tentazione di mangiarne troppi o perché ci si è limitati a mangiarne troppo pochi.
Concludendo,una dieta che include quantità moderate di cibi dolci, aggiunge piacere al mangiare migliorando il sapore e la gustosità degli alimenti.
Dr.ssa Viviana Meli
Biologa Nutrizionista