Cosa si intende per alimentazione consapevole?
Nutrizione • 16 febbraio 2017 • Commenti:
L’alimentazione consapevole o mindfull eating comprende un insieme di pratiche alimentari e piscologiche che si pongono come obiettivo finale il raggiungimento dell’equilibrio psicofisico di ogni soggetto. Soprattutto in tempi recenti, questo tipo di approccio viene sperimentato sempre più frequentemente da persone che non siano riuscite a dimagrire in maniera efficace e duratura tramite le classiche diete.
Il concetto di Consapevolezza
Alla base di questo tipo di alimentazione troviamo l’allenamento alla consapevolezza, intesa come capacità da parte di ciascun essere umano di essere cosciente dei benefici e degli effetti negativi che il corpo umano può ricevere dai cibi di cui ci nutriamo ogni giorno.
Il mangiare consapevole si basa quindi su alcuni principi fondamentali:
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saper scegliere i cibi tenendo conto delle loro proprietà nutritive
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trarre piacere dai cibi assunti
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imparare a riconoscere le sensazioni di fame e sazietà
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comprendere che il cibo influisce sul proprio equilibrio psicofisico
Imparare a mangiare consapevolmente
Esistono numerosi siti internet o libri sull’alimentazione consapevole adatti all’apprendimento della consapevolezza per i principianti.
Il primo obiettivo dei trainer di questo tipo di alimentazione è far comprendere che “noi siamo ciò che mangiamo”, come recita il famoso aforisma, intendendo che la nostra alimentazione si riflette invariabilmente su diversi aspetti della nostra vita, come l’umore, la salute fisica e persino sulla nostra capacità di affrontare i problemi di tutti i giorni.
Gli esercizi di alimentazione consapevole sono inizialmente di natura alimentare: ogni principiante deve infatti imparare ad assumere ogni tipologia di cibo, riconoscendone benefici e svantaggi, fino ad arrivare a una scelta consapevole della propria dieta. A questo punto, l’attenzione va rivolta alla natura psicologica di ogni individuo, in quanto è necessario che la consapevolezza raggiunga anche la sfera emotiva e irrazionale della coscienza. I principianti devono quindi imparare a riconoscere le motivazioni inconsce del loro rapporto errato con il cibo, che sono spesso alla base di vere e proprie patologie alimentari come l’anoressia e la bulimia. Il percorso previsto nei programmi di mindfull eating è quindi fortemente introspettivo e proprio per questo è spesso efficace in soggetti in cui le classiche diete abbiano fallito.
Gli esercizi vengono inizialmente insegnati da trainer autorizzati, che seguono i principianti durante tutto il percorso di allenamento della consapevolezza. Vengono poi assegnati dei compiti da svolgere per conto proprio, garantendo un apprendimento continuo e non segmentato.
Dieta classica o alimentazione consapevole?
Una dieta buona e salutare, in particolare quella mediterranea, si conferma da sempre efficace nel garantire un benessere psicofisico nei soggetti che la seguono con costanza, specialmente se abbinata a un regolare esercizio fisico, preferibilmente aerobico. Capita spesso però che alcune persone non ottengano un peso forma ottimale o comunque non riescano a mantenerlo a lungo, in quanto, soprattutto negli obesi di lunga data, la ripresa del peso iniziale è piuttosto frequente. In questi casi si può quindi cercare di ottenere una perdita di peso con l’alimentazione consapevole, poiché spesso i soggetti obesi con il passare del tempo perdono la capacità di riconoscere le sensazioni di sazietà e ripienezza post-prandiale, tendendo ad alimentarsi senza che vi sia una reale necessità fisiologica.
Gli esercizi di mindfull eating sono pensati proprio per permettere a ogni persona di ripristinare una connessione con il proprio organismo, riabituandola a percepirne le sensazioni e gli stimoli.
L’alimentazione consapevole si è inoltre dimostrata efficace anche nei disordini alimentari di origine psicologica, in quanto uno dei suoi obiettivi finali è di permettere a ciascun individuo di accettare il proprio corpo, eliminando il senso di colpa e la rabbia interiore che caratterizzano generalmente pazienti anoressici o bulimici.