Cos'è la ginecomastia?

Andrologia • 27 marzo 2017 • Commenti:

La ginecomastia è un aumento di volume delle mammelle maschili, spesso causato da alterazioni ormonali a carico di estrogeni, tipicamente femminili ma presenti anche negli uomini, e testosterone. La ginecomastia di per sé non è una condizione grave, ma può avere forti ripercussioni psicologiche e causare disagio.

Spesso chi ne è affetto viene definito “uomo con il seno”, ma la ginecomastia è talvolta una condizione naturale e transitoria: ad esempio si verifica frequentemente durante la pubertà, ma si può manifestare anche nei neonati o in età adulta, a seguito dei normali cambiamenti dei livelli ormonali che spesso si risolvono spontaneamente.

Sintomi e cause

La ginecomastia può interessare una sola mammella o entrambe, anche in maniera diversa tra loro. I sintomi della ginecomastia sono generalmente il gonfiore delle ghiandole mammarie, la morbidezza del petto e l'aumento del diametro dell'areola. Spesso gli uomini affetti da tale condizione accusano anche dolori al petto.

Le cause della ginecomastia possono essere diverse, anche se la ragione principale è l'alterazione degli ormoni, in particolare dalla riduzione del livello del testosterone in confronto a quello degli estrogeni. Gli estrogeni sono ormoni femminili - presenti anche negli uomini - che regolano lo sviluppo delle caratteristiche fisiche, compresa la formazione del seno. I neonati possono infatti sviluppare una forma temporanea di ginecomastia nel periodo successivo alla nascita, dovuta alla permanenza degli estrogeni materni nel sangue. Il testosterone controlla e regola invece i tratti maschili, come la massa corporea o la crescita dei peli, e impedisce molti degli effetti degli estrogeni. Per questo, se i livelli di testosterone sono bassi, anche le ridotte quantità di estrogeni presenti nel corpo maschile sono in grado di indurre la ginecomastia. La riduzione del testosterone può essere provocata da una condizione di blocco della produzione o dall'aumento del livello degli estrogeni dovuto ai cambiamenti ormonali tipici di alcuni periodi della crescita o dell'età adulta.

Ulteriori fattori di rischio della ginecomastia sono:

  • ipogonadismo;

  • tumori legati alla ghiandola pituitaria, ai testicoli o alle ghiandole surrenali;

  • ipertiroidismo;

  • insufficienza renale;

  • cirrosi e altre patologie del fegato;

  • malnutrizione.

Tra le altre cause della ginecomastia troviamo anche diversi farmaci, tra cui:

  • antiandrogeni utilizzati per la cura di problemi legati alla prostata;

  • estrogeni;

  • steroidi anabolici;

  • farmaci contro l'AIDS;

  • ansiolitici;

  • antidepressivi triciclici;

  • antibiotici;

  • farmaci per il trattamento dell'ulcera;

  • trattamenti contro il cancro, come la chemioterapia;

  • farmaci per patologie cardiache.

Anche altre sostanze, come alcol, anfetamine, eroina, metadone o marijuana possono concorrere allo sviluppo della ginecomastia. Si raccomanda di consultare il medico in presenza di perdite dai capezzoli, gonfiore o dolore eccessivo.

Diagnosi e trattamento

In genere, nei neonati la ginecomastia ha una durata di due o tre settimane, ovvero il tempo di assimilare gli estrogeni materni. Durante la pubertà il 70% degli adolescenti sviluppa una forma più o meno evidente di ginecomastia, ma anche in questo caso la condizione scompare naturalmente dopo un periodo compreso tra sei mesi e un paio d'anni.

In età adulta sono maggiormente colpiti gli uomini dopo i cinquantacinque anni, a ridosso dell'andropausa, a causa della riduzione dei livelli ematici di testosterone.

Per diagnosticare la ginecomastia ci si può rivolgere al proprio medico oppure ad un endocrinologo. Il medico può raccomandare diversi test, tra cui gli esami del sangue, la mammografia, la risonanza magnetica o la biopsia dei tessuti. È fondamentale individuare la causa della ginecomastia per poter adottare una cura specifica. Qualora la causa risiedesse nell'assunzione di particolari farmaci, il medico potrà sostituirli o consigliare di sospenderli. Alcune condizioni mediche possono avere sintomi simili a quelli della ginecomastia, ad esempio la pseudoginecomastia, ovvero la presenza di maggiori quantità di grasso nei tessuti mammari, oppure la mastite, cioè un’infezione mammaria. In casi molto rari i sintomi possono presentarsi a causa di un cancro alla mammella.

Comprensibilmente, la ginecomastia può rivelarsi molto complessa per gli uomini dal punto di vista psicologico e può portare ad una forte riduzione dell'autostima e a comportamenti antisociali. In questi casi, è bene consultare uno psicologo o rivolgersi al medico per valutare i trattamenti possibili. Tra le cure per la ginecomastia troviamo pillole o creme finalizzate a bloccare o ridurre la produzione di estrogeni, ma anche farmaci per aumentare la produzione di testosterone. Nei casi più gravi, ovvero in presenza di forte disagio o dolore eccessivo, si può anche ricorrere a degli interventi chirurgici, in particolare alla liposuzione, ovvero la suzione dei lipidi presenti nella mammella, oppure alla mastectomia, cioè la rimozione dei tessuti mammari in eccesso.  

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