Che cos’è una proteina?
Nutrizione • 23 febbraio 2017 • Commenti:
Le proteine sono i mattoni del nostro organismo, presenti in ogni struttura biologica del corpo umano dove svolgono le funzioni più disparate (trasportano il ferro, permettono la contrazione, digeriscono i cibi, etc.). Le proteine sono formate da lunghissime catene di amminoacidi – piccole molecole composte principalmente da carbonio ed azoto – che si organizzano a formare degli enormi complessi che rendono possibile la vita. Vengono prodotte in seguito ad un lungo processo di sintesi che parte dal nucleo cellulare e che vede la partecipazione dell’intera cellula per arrivare al prodotto finito. Per arrivare alla completa comprensione della sintesi e del funzionamento delle proteine sono stati necessari secoli di studi e di scoperte scientifiche e solo adesso stiamo arrivando a comprendere il ruolo che svolgono nel nostro corpo in termini più ampi.
Le proteine nella dieta: sì o no?
Negli ultimi anni, le proteine sono state sotto i riflettori poiché sono state poste al centro di una serie di studi che cercano di capire il loro vero valore nutrizionale e se possano effettivamente favorire l’insorgenza di alcune condizioni patologiche. Lungi da demonizzare un alimento consumato da sempre per il sostentamento del genere umano, occorre comunque porre attenzione alle nuove evidenze scientifiche ed essere capaci di integrarle nella nostra dieta.
Inserire le proteine nella dieta o no? Questo quesito è in studio ormai da tantissimi anni e varie diete alternative all’utilizzo di carne si sono susseguite, con alti e bassi di successo, modificando le abitudini alimentari di milioni di persone.
Negli anni ’70, ad esempio, una dieta iperproteica ideata dal dottor Atkins fece scalpore. Questa dieta, basata su un bassissimo tenore di carboidrati e di calorie e sul consumo di cibi con un alto tenore di proteine, nasceva come soluzione al diabete mellito, ma è stata principalmente utilizzata come un piano dietetico per perdere peso. Sfortunatamente per il dottor Atkins, la sua dieta sembrerebbe causare l’aumento del rischio cardiovascolare e non è quindi vista di buon occhio dalla comunità scientifica internazionale. Tuttavia viene ancora seguita da migliaia di persone in tutto il mondo con risultati di vario tipo.
Secondo molti nutrizionisti, un buon piano dietetico deve contenere le proteine e la bontà di una dieta si basa sulla varietà e sulla capacità di apportare vari tipi di nutrienti ed oligoelementi al corpo, il quale necessita di un grande ventaglio di sostanze. In quest’ottica, la dieta Atkins rappresenta una condizione estrema e non sorprende che possano esserci dei risvolti negativi. Eliminare completamente un tipo di alimento, o consumarne tantissimo, non sembra quindi essere il giusto modo per ottenere un equilibrio.
Il razionale del consumo di proteine sta nel fatto che esistono degli amminoacidi – cosiddetti essenziali – che non possono essere prodotti autonomamente dal nostro corpo e che quindi devono essere introdotti con la dieta e sono:
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fenilalanina
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isoleucina
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lisina
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leucina
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metionina
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treonina
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triptofano
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valina
I migliori amminoacidi essenziali possono provenire da una grande varietà di alimenti contenenti proteine. Una dieta ricca in proteine si può basare sul consumo di cibi ricchi in proteine come:
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uova
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latte
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carne bovina
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pesce
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soia
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riso
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arachidi
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fagioli
tuttavia non tutte le proteine sono uguali poiché il tipo di amminoacidi presenti varia molto a seconda del tipo di cibo che consumiamo.
Perché le proteine sono al centro del dibattito?
Probabilmente anche per la salita alla ribalta delle diete alternative: prime fra tutte la dieta vegetariana e vegana, che rinnegano la carne come elemento nutrizionale di base ed hanno trovano tantissimo appoggio in tutto il mondo per varie ragioni – da quelle legate agli effetti positivi sulla salute, all’amore verso gli animali uccisi dalle industrie di macellazione.
La carne si pensava essere l’unica valida fonte di amminoacidi essenziali e di alcune vitamine importanti come la B12, tuttavia, grazie alla possibilità di integrazione ed a più attenti studi in materia di valori nutrizionali dei cibi, si sta rivalutando la possibilità di ridurre o escludere la carne dalla dieta.