Esperienze

Laureata in Psicologia clinica e tutela della salute presso l'Università di Roma "La Sapienza" e, precedentemente, in Scienze e tecniche psicologiche per lo sviluppo, l'educazione ed il benessere presso lo stesso ateneo. Mi sono specializzata in psicoterapia Analitico Transazionale, grazie alla quale ho perfezionato le mie tecniche di intervento con le coppie ed i gruppi, oltre che col singolo individuo, in un approccio integrato con tecniche della Gestalt e tecniche bioenergetiche. Sono, inoltre, formata nella Terapia a Seduta Singola, in Psicodiagnostica clinica e Psicodiagnostica clinica dell'età evolutiva. Grazie alle esperienze formative e professionali maturate, ho sviluppato competenze nel lavoro con persone affette da disturbi psichiatrici, dipendenze e disturbi del neurosviluppo. Tuttavia il mio interesse non è rivolto esclusivamente al trattamento delle patologie, bensì alla prevenzione e alla promozione del benessere psicologico in tutti coloro che ne sentano il desiderio.
I servizi offerti sono: - Valutazione psicodiagnostica - Sostegno all'individuo, alla coppia e al gruppo - Abilitazione e riabilitazione delle risorse individuali - Psicoterapia.
Ricevo su appuntamento.
Altro

Indirizzo

Dott.ssa Beatrice Bisante
Viale della Serenissima 177, Roma

Questo dottore non offre prenotazioni online a questo indirizzo

Pazienti senza assicurazione sanitaria


Presso questo indirizzo visito: adulti, bambini a partire da 3 anni

Non hai trovato sul profilo del dottore le informazioni che cercavi?

Mostra altri psicologi nelle vicinanze

Prestazioni e prezzi

I prezzi indicati sono quelli per pazienti senza assicurazione sanitaria

Prestazioni suggerite

Consulenza psicologica


Psicoterapia

Altre prestazioni


Viale della Serenissima 177, Roma

70 €

Dott.ssa Beatrice Bisante



Viale della Serenissima 177, Roma

90 €

Dott.ssa Beatrice Bisante



Viale della Serenissima 177, Roma

Da 150 €

Dott.ssa Beatrice Bisante

I professionisti sanitari ed i centri medici sono responsabili dei prezzi mostrati e delle informazioni correlate. MioDottore non determina né influisce sui prezzi che vengono mostrati.

Punteggio generale

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni.
D
Presso: Dott.ssa Beatrice Bisante psicoterapia

Ho avuto il piacere di fare un percorso di crescita per un anno con la dottoressa Bisante, dolcissima e delicata professionista. Ho risistemato pensieri, emozioni e modi di reagire alle difficoltà della vita

S
Presso: Dott.ssa Beatrice Bisante psicoterapia

La dottoressa sin dal primo momento si è dimostrata accogliente e disponibile. Sin da subito mi sono sentita compresa nelle mie difficoltà. Mi ha ascoltata con reale interesse e attenzione dimostrando tutta la sua grande empatia. Sono fiduciosa che questo percorso mi aiuterà molto per questo la consiglio.

Dott.ssa Beatrice Bisante

S. C., grazie della fiducia e delle parole di apprezzamento e complimenti per la disponibilità a mettersi in gioco! Sono contenta di fare questo percorso insieme.

Si è verificato un errore, riprova

Risposte ai pazienti

ha risposto a 6 domande da parte di pazienti di MioDottore

Domande su colloquio psicologico

Buongiorno,
Scrivo in quanto non so più come gestire l'insicurezza e la gelosia insensate del mio compagno.
Stiamo insieme da 3 anni e siamo entrambi molto innamorati, ma temo che la sua gelosia possa rovinare il nostro rapporto.
Io non gli ho mai dato modo di dubitare di me o di tradimenti e lui sostiene effettivamente di 'fidarsi di me ma non degli altri' perchè sa come va il mondo (premetto che lui sia un poliziotto e ne vede tante di situazioni)!
L'episodio più recente riguarda una mia nuova opportunità lavorativa, che mi porterà a fare delle brevi (1 o 2 notti) trasferte sporadiche. Da quando ho accettato il lavoro, lui sta vivendo molto male con attacchi d'ansia, tristezza, paura e la convinzione di non riuscire a gestire questa situazione (ma comunque mi dice che non devo rinunciare a questa opportunità per lui). La vede come una minaccia per la nostra relazione perchè potrei conoscere altre persone più interessanti di lui. Non so davvero più come tranquillizzarlo e fargli capire che ha una visione distorta dalla realtà.
Grazie a chi risponderà!

Buonasera! Mi colpisce molto la sua richiesta che sembra orientata principalmente a tranquillizzare il suo compagno. Dalla descrizione che fa sembra che lui abbia dei problemi di fiducia, probabilmente non legati strettamente alla vostra relazione ma ad un livello più personale, sul quale credo che lei possa avere poco potere. Può suggerirgli di intraprendere un percorso psicologico per affrontare le sue paure e capire a cosa siano legate. Per quanto riguarda lei, invece, la invito a riflettere su come si attivi in relazione al suo compagno e quale sia il suo vissuto di fronte alla sua gelosia. Qual è il suo bisogno/desiderio in questa situazione?
Spero che queste riflessioni possano esserle utili e resto a disposizione.
Cordialmente, dottoressa Beatrice Bisante

Dott.ssa Beatrice Bisante

Buon pomeriggio. Sono una ragazza di 25 anni, fidanzata da quasi 7 anni con un ragazzo di 24 anni della mia stessa città. La nostra relazione è iniziata tra i banchi di scuola, dove per gioco è nato un amore che davvero ancora oggi ci travolge e ci ha permesso in questi anni di superare situazioni molto difficili. Vi scrivo però, perché ad oggi la nostra relazione non è molto felice ed inizio con il fare una premessa importante. Da sempre ci sono stati problemi economici, in quanto mi sono sempre ritrovata nella condizione di maggior benessere rispetto a lui e questo ha fatto sì che per molti anni io mi accontentassi di tante cose, per via del forte amore e rispetto nei suoi confronti. In realtà, il pensiero di base che inizialmente mi faceva tentennare su di lui, non era ovviamente l'aspetto economico, bensì la diversa mentalità che avevamo e che, seppur cresciuti, abbiamo, sempre per un verso distante anni luce l'una dall'altra. In particolare, lui è sempre stato un ragazzo timido e chiuso, ha avuto pochi amici e durante la sua fase adolescenziale ha avuto molto poco a che fare con il mondo esterno, se non grazie principalmente allo sport che praticava e a qualche compagno di scuola. Di contro, ci sono io, che nella mia fase adolescenziale, a causa di un passato dove mi isolavo per via di bullismo psicologico, sono letteralmente uscita da quel loop e ho collezionato miriadi di esperienze, facendo mille amicizie e conoscendo tante mentalità che mi hanno permesso di conoscere meglio il mondo che mi circondava. Dopo essermi fidanzata, sia per la forte differenza, sia per il primo periodo magico, mi sono isolata da tutti e si è innescato quel forte legame che tutt'oggi dura. Ma adesso, la me di tanti anni fa, che fondamentalmente ha sempre sperato di recuperare tutte le esperienze mancate in 7 anni con il proprio partner, come un viaggio da soli insieme, cene fuori una volta tanto "senza limitarsi troppo", sorprese e atti di maturità, dopo tanti anni sta iniziando a sentire il peso dei suoi bisogni, messi da parte perché fiduciosa che il gap tra di noi si sarebbe livellato. Lui è al corrente di queste mie mancanze e sappiamo che questo è dipeso dalle scelte che ognuno ha fatto, purtroppo però, sebbene lui abbia voglia di cambiare e migliorare e anche se a piccoli passi ci prova, io mi trovo adesso in un senso di insoddisfazione che non mi permette di apprezzare e piccole cose, perché ancora una volta, mentre lui tenta di fare cose per la prima volta, che alla nostra età per tutti i nostri coetanei sono normali, io sento già bisogni maggiori, come trovare un lavoro stabile per poter andare a vivere da sola. Lui cerca anche un lavoro stabile, ma non ha ancora l'ottica di imminente bisogno di diventare indipendente e questo credo che contribuisca ancora di più ad allontanarci. Lui sta tentando di cambiare ed io di aspettarlo e capirlo, arrivano tante promesse ed alcune vengono rispettate, però la cosa che più mi fa stare male è che per tanti aspetti della sua vita, che riguardano sia me sia sé stesso o i genitori, sa che dovrebbe compiere delle azioni ma puntualmente non le fa o le compie in modo diverso, per poi ritrovarsi in situazioni difficili e sentirsi "il mondo contro". Provando a vivere la relazione con oggettività, dall'esterno, ho provato a spiegargli che ogni azione che compiamo purtroppo ha delle conseguenze e alcune cose accadute purtroppo, sebbene io non voglia essere quella pesante che gli da colpe, inevitabilmente dipendono da lui. Negli anni, sia intraprendendo io un percorso psicologico per sistemare alcune cose di me, sia facendo un percorso di crescita personale anche insieme a lui, sono riuscita a farmi una visione chiara delle dinamiche che avvengono dentro di me e nella nostra relazione e questo purtroppo alle volte mi porta a tentare di spiegare a lui cosa potrebbe e dovrebbe sistemare per stare meglio, sembrando un po' la psicologa di turno che tenta di psicanalizzarlo, quando io vorrei davvero avere un uomo accanto che si fa in quattro per noi ma che soprattutto e felice e fiero di sé stesso, cosa che non è affatto. Vorrebbe lavorare (fa già un lavoretto) ma aspira al lavoro serio anziché trovare qualcosa che momentaneamente lo aiuti a gestire meglio le spese come la macchina, le uscite con me e le esperienze di vita che da adulto probabilmente non saranno facili come se fatte adesso. Lo vedo sempre insoddisfatto di sé stesso e questa cosa mi butta giù.. si cura poco, vorrebbe cambiare molte cose estetiche ma non le cambia o ci mette molto tempo a fare un passo, da due anni vorrebbe mettere le lettine perché con gli occhiali non si vede bene e nonostante non sia un problema economico, ancora non è riuscito a fare sua questa abitudine, così come tante altre.. è davvero difficile spiegare tutte le dinamiche in poche righe, ma davvero io, che invece sono una persona che fa di tutto per darsi ciò che le serve, buttandomi ovunque ci sia possibilità di crescita e guadagno, adesso sento il peso di non riuscire a fare qualcosa di utile affinché lui stia meglio e possa riuscire a prevalere come uomo della coppia. Molto spesso nella relazione mi sono ritrovata a sentirmi l'uomo perché per via di problemi economici (ma che comunque con una mentalità diversa sarebbero probabilmente migliorati, come per esempio trovare a tutti i costi un lavoro migliore) mi sono ritrovata ad avere io la macchina e lui no, a doverlo riaccompagnare a casa ogni volta e ad uscire con la macchina di mia mamma anziché con la sua.. io ho sempre capito e atteso, ma sebbene poi le cose siano un pochino migliorate, ci siamo sempre ritrovati nella condizione di "accontentarci" perché potevamo permetterci solo quello, quando invece si sarebbe potuto agire affinché trovasse un lavoro oltre il suo lavoretto che gli consentisse di avere in tasca uno stipendio di tutto rispetto per un ragazzo che vive a casa con i suoi genitori ancora, così da poter sostenere spese personali, necessarie e ricreative con molta più serenità. Infatti lui la mattina non lavora, ma come vi dicevo, nella speranza di trovare un lavoro serio e studiando per vari concorsi, si sta precludendo la possibilità di farne uno che gli dia un po' più di serenità economica, che porterebbe con sé solo benefici a sé e alla coppia. Sto cercando più possibile di portarvi nelle nostre dinamiche perché da voi vorrei un consiglio, in quanto il cuore mi dice di continuare ad amarlo e restare con lui e sono sincera, sono sicura che lui prima o poi riuscirà a sistemare le cose, di contro la testa mi dice "sei una persona che si ama, indipendente al punto giusto, vuoi una cosa e fai di tutto per ottenerla per poi alla fine riuscirci sempre anche con tanti sacrifici, perché continui a stare male per le scelte che fa lui?". Il nostro sentimento è davvero troppo forte e la fiducia e lealtà che abbiamo, così come i valori e la dolcezza nella coppia credetemi non hanno eguali, però ho paura che sia entrato in un loop di negatività da cui non riesce ad uscire.. so che la terapia potrebbe aiutarlo, anche quella di coppia ma principalmente per sé stesso, però io ad oggi cerco una risposta più semplice, perché so già che la cosa più giusta sarebbe affidarsi ad uno specialista, ma non avendone le possibilità al momento, vi chiedo se vi sia un modo per riuscire a colmare queste forti differenze tra di noi, ripeto differenze che lui ha compreso essere dannose per entrambi e che vorrebbe cambiare, ma non riesce..quindi mi ritrovo con il desiderio e la voglia di viverci finalmente, dopo anni a vedere tutti i nostri coetanei andare avanti e avanti, e noi a passo lentissimo e a desiderare ancora cose che dopo 7 anni dovrebbero essere davvero la normalità, soprattutto perché entrambi viviamo in famiglie dalle normali possibilità per la città in cui viviamo...Io so di non volerlo lasciare, ma al tempo stesso non riesco talmente più a mandare giù questa situazione che spesso inveisco contro e mi allontano prendendomi giornate di silenzio per pensare lontana da lui.. io non ho paura di stare da sola, per il mio benessere forse lo farei anche, ma non voglio smettere di mollare e abbandonarlo, sia perché tengo troppo a lui, sia perché davvero credo che se avesse la giusta "botta" lui sistemerebbe tutte quelle cose che lo fanno stare male ed in un istante tornerebbe il ragazzo perfetto per me, perché davvero l'unica cosa che ci allontana è questa, purtroppo talmente importante da rivelarsi decisiva, ma l'unica!! Vi chiedo immensamente scusa per il messaggio prolisso e spero di ricevere un consiglio che possa aiutarmi a ritrovare un po' di serenità e che smetta di farmi sentire così insoddisfatta per me e triste per lui..Grazie in anticipo

Buonasera e grazie per la sua apertura. Sono molto d'accordo con la collega che le ha già risposto. Aggiungo che, oltre ad una terapia personale, potrebbe essere utile una terapia di coppia per capire se in questo momento potete continuare a camminare insieme e cosa poter fare per affrontare quest'unico ma importante aspetto che vi allontana. Dal suo racconto sembra che la vostra sia una bella storia d'amore e che abbiate tante risorse come coppia, tuttavia ci sono degli aspetti di progettualità e di idee di sviluppo personale che, se non condivise, possono allontanare molto in una relazione e rischiare di arrivare ad un punto in cui ci si rinfaccia le cose e si prova del rancore verso l'altro. Spero che questi spunti di riflessione possano essere utili per lei e resto a disposizione.
Cordialmente, dottoressa Beatrice Bisante

Dott.ssa Beatrice Bisante
Vedi tutte le risposte

Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.