Esperienze
Esperto in:
- Psicologia clinica
Indirizzi (2)
Pazienti senza assicurazione sanitaria
Colloquio psicologico • 50 €
Colloquio psicologico clinico
Consulenza online • 50 € +16 Altro
Consulenza psicologica
Studio clinico • 50 €
Coaching • 50 €
Mostra tutte le prestazioniI pagamenti per le consulenze sono inviati direttamente allo specialista, che è anche responsabile della policy di cancellazione e rimborso.
In caso di eventuali problemi con il pagamento, ti preghiamo di contattare lo specialista.
Ricorda, MioDottore non ti addebita alcuna commissione aggiuntiva per la prenotazione dell'appuntamento e non processa i pagamenti per conto dello specialista.
Almeno 30 minuti prima della consulenza riceverai un SMS ed un'email con il link per iniziare il videoconsulto. Potrai collegarti sia da PC che da smartphone.
Tieniti pronto 10 minuti prima della consulenza. Assicurati che la batteria del tuo dispositivo sia carica. Per i videoconsulti: controlla la tua connessione internet e il corretto funzionamento di camera e microfono. Tieni a portata di mano eventuali referti medici (es. il risultato degli esami).
Pazienti senza assicurazione sanitaria
Colloquio psicologico clinico • 60 €
Consulenza online • 50 €
Consulenza psicologica • 60 € +7 Altro
Colloquio familiare • 90 €
Consulenza di coppia • 90 €
Colloquio psicologico età evolutiva • 60 €
Mostra tutte le prestazioni48 recensioni
Punteggio generale
Ordina recensioni per
GLM
Ho trovato nella dottoressa una professionista estremamente preparata e attenta. Le sue competenze e il suo approccio mi hanno aiutato a riflettere profondamente su me stessa.
Maria P.
La dottoressa Furma è una professionista dotata di grande capacità d' ascolto ed empatia. Mi ha aiutato tantissimo a gestire e razionalizzare la mia ansia. La consiglierei a occhi chiusi!
R.
Ho avuto la fortuna di conoscere questa Dott.ssa che ha fatto si che io mi sentissi ascoltata, capita e consiglio vivamente a chiunque di avere la fortuna di avere una psicologa così, attenta, preparata
all'ascolto ma, soprattutto innamorata del suo lavoro.
F.S.
La dott.ssa Furma Aurora è stata fondamentale nel mio percorso. Professionale, empatica e sempre disponibile. Mi ha aiutata a superare un momento difficile con strumenti concreti. La consiglio vivamente.
Francesco
Ho trovato nella dottoressa un'alleata preziosa. Grazie alla sua guida, ho acquisito gli strumenti necessari per affrontare le mie ansie e migliorare la mia autostima. La sua capacità di ascolto e la sua gentilezza mi hanno messo subito a mio agio.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 29 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno , sono una donna di 33 anni e scrivo per chiedere un consiglio in merito alla situazione che sto vivendo.
In passato ho avuto attacchi di panico, depressione bassa autostima e pensieri ossessivi
Grazie ad un antidepressivo, al lavoro a contatto con la gente e all'aiuto di alcune mie conoscenze che mi hanno spronato a non sentirmi sbagliata, a non ascoltare critiche, rimproveri e le offese di chi mi sottovalutava, ho imparato e capito che anche io valgo e che sono in grado di essere all'altezza di molte situazioni.
Purtroppo però, ogni giorno sono a contatto con due persone della famiglia ( mio marito e mia suocera ) che cercano continuamente di minare e mettere in discussione la mia autostima. In particolare quest'ultima persona mi rinfaccia e fa pesare quotidianamente e ripetutamente gli aiuti che mi dà anche se prima si rende molto disponibile nel darli . Per esempio sottolinea il fatto che mi prepara da mangiare a pranzo o che mi piega le lenzuola e che dormo sotto il suo tetto senza pagare un affitto.
Mio marito non prende posizione o meglio, le poche volte che gli ho fatto notare il comportamento di sua madre mi ha accusato di avere astio nei suoi confronti ed è andato subito a dirle cosa gli avevo detto. Lei di rimando, subito dopo ogni ramanzina, osservazione o ordine , che avvengono quasi sempre in assenza di mio marito ,mi ha minacciato di non andare più a dire ciò che mi aveva detto.
Non perde occasione per usare parole taglienti con lo scopo di colpire su certi argomenti che sa che per me sono dolenti
Se le racconto qualche progetto che ho in mente mi dissuade subito dicendo e facendomi capire che non sono in grado di realizzarlo.
Ho provato più volte a farmi valere senza ottenere il risultato sperato anzi, ho solo innescato liti e musi duri in cui sono passata dalla parte del torto e di un' ingrata arrivando nel corso del tempo a subire in silenzio occultando i problemi.
Ultimamente alcuni sintomi fisici sono riemersi : tachicardia, vertigini e problemi nella deglutizione e dell'umore.
Mio marito, il quale mi persuade a fare ciò che vuole lui e se cerco di "ribellarmi" , inizia a dire che ho un brutto carattere ,mi sconsiglia di andare a chiedere un consulto psicologico in quanto ,secondo lui, non risolverebbe comunque il problema e ed è per questo che ho chiesto un consiglio perché cio nonostante mi risulterebbe difficile avere un consulto in quanto tutto il giorno sono con queste persone
In attesa di una risposta, la ringrazio per il tempo dedicato alla lettura.
Valentina
Gentile Valentina, il fatto che il suo corpo stia manifestando dei malesseri, deve essere per lei un chiaro segnale che la spinga ad agire. Lei ha superato delle difficoltà di una certa importanza, quali attacchi di panico, stato depressivo. La situazione necessità di ulteriori approfondimenti, però mi sento di dirle di iniziare ad allentare i motivi per i quali sua suocera le rimbalza l’aiuto ricevuto. Se sente davvero la necessità di un supporto psicologico, la invito a cercarla. Tanti auguri.
Resto a disposizione
Dott.ssa Aurora Furma
Buon pomeriggio.
Sono una ragazza di 31 anni e sono una studentessa. Dopo anni e anni di lavoro ho infatti deciso di intraprendere un percorso universitario per migliorare la mia situazione ed avere un futuro più brillante. Io ed il mio compagno ci siamo conosciuti poco più di 6 mesi fa, mi sono innamorata follemente di lui perché ho visto in lui una persona attenta, affettuosa, rispettosa, divertente, in gamba, protettiva. (La mia ultima relazione era stata con una persona manipolatrice ed abusante che mi aveva portata alla totale svalutazione di me stessa). Quando ho conosciuto il mio compagno ho visto in lui un regalo meraviglioso che la vita mi stava finalmente donando. Nel mese di luglio ho scoperto di essere incinta, ora sono di 12 settimane (preciso che il bambino è stato voluto, lui era entusiasta di cercare una gravidanza).
Nel frattempo io stavo vivendo un periodo un po' complicato perché era abbastanza difficile trovare un'attività lavorativa che potessi conciliare con lo studio molto impegnativo nel campo del diritto. Il mio compagno mi aveva sempre incoraggiata nel continuare con lo studio dicendo che pian piano avrei trovato anche un lavoretto idoneo e che comunque lui poteva tranquillamente prendersi cura di me, che mi ero trasferita da lui.
Per me è complicatissimo accettare di essere aiutata in generale, ma non so perché di lui mi sono fidata, pensando non mi avrebbe mai rinfacciato nulla.
Da subito il mio compagno mi ha fatto conoscere sua sorella, sempre sottolineando l'importanza che questa figura avesse nella sua vita. Sua sorella inizialmente si è dimostrata entusiasta, presente, felicissima di questa relazione e sembrava volermi coinvolgere in mille cose.
Dopo qualche mese la situazione è degenerata, sua sorella ha iniziato ad essere molto invadente, a rivelarmi dettagli sul passato amoroso del mio compagno, ad umiliarmi, a farmi battutine, a farmi sentire inadeguata. Il mio compagno purtroppo non mi ha mai creduta quando gli raccontavo l'accaduto e lei ha iniziato a dire che io sono una persona bugiarda e cattiva, che la mia intenzione è quella di dividerli e che io con il mio atteggiamento di sicuro lo perderò, perché il loro è un legame di sangue indissolubile.
La situazione è peggiorata ulteriormente quando sono rimasta incinta perché ho avuto delle settimane complicate con molte nausee e molta stanchezza. Ovviamente mia cognata ha iniziato ad elencare tutte le attività che lei svolgeva durante la gravidanza, che non è una malattia e perciò va affrontata in un'altra maniera. Non sono stata capita né appoggiata ed ho iniziato a sentirmi inadeguata, sbagliata, come se fossi un peso.
Ho passato le prime settimane di gravidanza a casa, occupandomi delle faccende domestiche nei limiti del possibile, visti i forti sintomi che avevo ed il malumore per i litigi col mio compagno causati da sua sorella. Non riuscivo più a trovare la forza neanche per studiare. Mi era difficile anche solo trovare la forza di alzarmi dal letto la mattina. Mi trascinavo da una stanza all'altra senza forze. La mia sensazione di essere un peso cresceva sempre di più.
Il mio compagno ha iniziato ad essere completamente non collaborativo in casa, lasciando fare tutto a me, trattandomi come se io dovessi occuparmi di tutto da sola non avendo un lavoro, ma non dicendolo esplicitamente. Mi diceva di riposarmi e intanto lasciava tutto in disordine, aspettandosi che facessi tutto io. Poi il lavoro l'ho trovato da pochissimo ed ho iniziato un'attività in smartworking, cosa che continuo a fare (preciso che sono sempre stata una ragazza indipendente e che non amo chiedere nulla agli altri, ma purtroppo stavolta ho sbagliato ed ho lasciato che qualcuno mi aiutasse).
Sua sorella ha continuato a creare situazioni strane, a mettere tensione nella coppia, a farmi dispetti di ogni tipo in maniera molto subdola senza che il mio compagno dicesse nulla. Se provavo a parlare con lui di questo argomento lui diventava distaccato ed evitante, quasi protettivo nei confronti della sorella che in realtà non era vittima ma carnefice. Qualche giorno fa il mio compagno è esploso al telefono con me solo perché gli avevo fatto una domanda, urlando e dicendo che non ne poteva più di me, che avremmo parlato in un altro momento perché non aveva tempo per me perché "lui lavora" e attaccandomi il telefono in faccia. Ha aggiunto che devo finirla di ricattarlo col bambino perché queste cose non attaccano più.
Io mi sono sentita offesa, umiliata, derisa, ferita, tradita, inutile. Ho deciso di prendere tutte le mie cose, portarle via da casa sua e togliere il disturbo.
Sono passati giorni e non ha mai cercato neanche un contatto.
Non so cosa pensare.
Sono in un momento di fragilità assoluta e non so come uscirne.
Quello che so è che devo essere forte per il mio bambino/a, perché lo/la amo infinitamente e sono convinta che sarò una brava madre.
Salve gentile ragazza, la situazione da te descritta è carica di emozioni negative e di questo sono molto dispiaciuta. Sarebbe necessario approfondire la situazione per aiutarti a reperire gli strumenti utili a fronteggiare questa condizione indubbiamente complicata. La gravidanza rappresenta un periodo particolarmente delicato, dal punto di vista fisico ed emotivo. Non di rado la prima gravidanza può essere costellata da emozioni intense e nuove che non sempre sono gestibili da soli. Ti invito innanzitutto a richiedere un supporto professionale, specialmente considerando la difficile situazione relazionale che stai vivendo. Inoltre, Hai una rete familiare o amicale che possa fornirti sostegno? Resto a disposizione
Un affettuoso saluto
Dott.ssa Aurora Furma
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.