Esperienze
Dottore in Odontoiatria e Protesi Dentaria.
Specialista in Ortognatodonzia. Perfezionato in Parodontologia
Il Dott. Taroni ha conseguito il diploma di maturità presso il Liceo Classico A. Volta di Como nel 1986 e la Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria nel 1991 presso l’Università degli Studi di Milano, con votazione 110/110 e lode.
Si è specializzato poi in Ortognatodonzia presso l’Università degli studi di Ferrara con votazione 50/50.Si è inoltre perfezionato in Parodontologia Clinica e in Tecniche Rigenerative in Implantologia presso l' Università degli Studi di Chieti-Pescara.
Iscritto presso l’Ordine dei Medici e Odontoiatri della Provincia di COMO nell’ Albo Provinciale degli Odontoiatri col numero 322.
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Pazienti
Sono stata accolta ottimamente nello studio del dottor Taroni il quale si è dimostrato fin da subito disponibile a risolvere il mio problema visitandomi scrupolosamente e rimandandomi all'appuntamento successivo nel quale è andato tutto bene
Risposte ai pazienti
ha risposto a 6 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve a tutti,
circa 1 mese fa, ho rimosso degli attacchi ai denti che avevo per terapia Invisalign terminata.
Gli attacchi sembravano non andare via perché consumati e l'ortodonzista, assieme all'igienista, hanno usato manovre un po' "violente" per togliere il tutto, prima con la fresa e poi con un'approfondita igiene dentale.
A partire da queste manovre, mi ritrovo ora con dei denti, che se guardo controluce, hanno come dei graffi, non capisco se è ancora il cemento rimasto o se è stato danneggiato lo smalto in seguito alla rimozione. Mi sento terribilmente in ansia e un po' "sfregiato" da questa cosa, si può fare qualcosa?
Inoltre ho iniziato ad accusare dai giorni seguenti alla pulizia una forte sensiblità dentale agli incisivi, cosa che non mi era mai successa, e svolgo regolarmente la pulizia ogni 6 mesi (oltre a pulire correttamente i denti).
Può essere normale o c'è stato un danno dello smalto?
Come mi devo comportare? La sensibilità andrà via? Vi ringrazio
Nel momento in cui si utilizzano degli attachment per allineatori il rischio di avere un seppur minima alterazione della microtessitura dello smalto è quasi inevitabile: l’ importante è che sia veramente minimale e quindi evidenziabile solo con gli ingrandimenti. Torni dal suo ortodontista e si faccia rilucidare i denti sui quali erano applicati gli attachment: potrebbe essere semplicemente un eccesso di composito che deve essere ancora rimosso. Per quanto riguarda la sensibilità deve essere più preciso: si tratta di una sensibilità alle pressioni masticatorie o agli stimoli termici?
Buonasera gentilissimi, da 17 mesi a questa parte utilizzo un apparecchio fisso tradizionale posto sull'arcata dentale inferiore. In questo tempo che è sembrato infinito sono riuscita a raggiungere un risultato quasi soddisfacente, i denti sono allineati e stretti gli uni agli altri, ma gli incisivi risultano "pendenti" verso l'interno. Durante l'ultimo controllo il dentista mi ha consigliato di iniziare ad utilizzare un apparecchio mobile anche sull'arcata superiore, in modo da allargarla per risolvere i problemi di malocclusione, ma, notando nei miei occhi uno sguardo di terrore, mi ha proposto altre alternative: -mettere delle bande ai secondi molari superiori ed un ferretto che faccia forza per spostarli -utilizzare il dispositivo occluso-guide Tenendo conto che lo spostamento richiesto è di circa 5mm ed io ho recentemente raggiunto la maggiore età, quale soluzione vi sembra la più opportuna? Potrebbero esserci altre strade? A causa dei mille complessi giornalieri, l'idea di mettere un apparecchio sull'arcata superiore mi demoralizza, stavo ponderando di lasciare tutto così, ma a volte ripensandoci mi sembra un vero peccato rinunciare proprio adesso ad ottenere una dentatura ottimale. L'alternativa che più mi garba è l'occluso guide, ma temo di essere un po' grande per poter avere dei risultati soddisfacenti, dato anche lo spostamento da compiere, anche se in una sola volta sistemerebbe anche il problema degli incisivi. Perdonatemi per le imprecisioni lessicali e le divagazioni, ringrazio anticipatamente tutti per il tempo e la pazienza.
Dal momento che è stata trattata solo l’arcata inferiore sicuramente le sarà stato spiegato che in certe situazioni si può raggiungere un risultato di “compenso” dentale che deve essere chiaramente spiegato al paziente prima dell’inizio della terapia ortodontica. Ugualmente il collega le avrebbe dovuto anticipare che sarebbe potuto essere necessario un intervento anche all’ arcata superiore in caso di risultato non soddisfacente. Ricordo che all’ università ci veniva consigliato di spiegare dettagliatamente al paziente il piano terapeutico in quanto “Tutto ciò che viene detto prima è scienza mentre tutto ciò che viene detto dopo è giustificazione”.
Come già affermato dalla risposta della collega precedente l’ortodonzia è una branca dell’odontoiatria che richiede notevole competenza e per la quale esiste il titolo di “Specialista in Ortognatodonzia” che è un titolo universitario post laurea che dura ben tre anni e che mi onoro di possedere.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.