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24/01/2025
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Professionalità, passione ed empatia sono alcune delle tante qualità positive che si possono riscontrare nel Dottor Montes. Per chiunque pensa di voler iniziare un percorso psicologico sicuramente troverà un esperienza positiva. Vivamente consigliato.
Professionale e empatico, grande supporto e aiuto. Durante le sedute ho notato un atteggiamento sincero e uno sguardo attento che mi hanno permesso di esplorare e comprendere meglio le mie emozioni e difficoltà. Consiglio vivamente il dottor Montes a chiunque stia cercando un aiuto per intraprendere un percorso di crescita personale e benessere psicologico.
Professionale, empatico e sempre disponibile, uno psicologo capace di mettere a proprio agio chiunque si rivolga a lui. Grazie al suo approccio equilibrato e alla sua sensibilità, riesce a comprendere profondamente le problematiche dei suoi pazienti, guidandoli verso una crescita personale autentica. Consiglio vivamente il dottor Montes a chiunque sia in cerca di un supporto psicologico di qualità
ha risposto a 5 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve dottori, so che qualsiasi approccio può essere utile per curare un Doc grave se si trova il giusto medico. Tuttavia, io ho avuto la disponibilità da due medici, di cui una all'Asl, che non usano alcun metodo. Chiacchieriamo solo in pratica. Quest'ultima è la psicoanalisi, cosa ben diversa dalla psicoterapia, giusto? Io so che la psicoterapia ha lo scopo di curare, mentre la psicoanalisi di far conoscere, ma se uno conosce ed è consapevole, automaticamente non guarisce anche? Lo chiedo per vedere come regolarmi, perché comunque la psicoterapia comporta una spesa elevata per me e quindi lo faccio se mi dite che è strettamente necessaria per guarire e che le chiacchierate con questi due medici da sole non bastano. Grazie a chi risponderà obiettivamente a questa domanda grazie
Buonasera, la sua riflessione è molto interessante. Né la psicoterapia (ne esistono di vari approcci, ad esempio Cognitivo Comportamentale e Sistemica) né la psicoanalisi hanno la funzione di curare. Tutti gli approcci, in generale, tranne quelli proprio mirati alla risoluzione di un sintomo ansioso (come la Terapia Strategia Breve) mirano a far prendere al paziente consapevolezza del proprio funzionamento, provando, ognuna con le proprie strategie e teorie alle spalle, ad indirizzare il paziente a questo importante passo. La scelta del terapeuta o dell'analista è un passaggio importante in cui si porta all'altro una domanda sulla propria persona e può capitare che non ci si trovi al primo incontro, questo è totalmente normale. Lei mi parla di DOC grave, probabilmente un approccio di natura Cognitivo Comportamentale può essere "più" efficace in quanto il lavoro in terapia è più orientato alla complicità e al dialogo tra le parti utilizzando tecniche per la gestione dei pensieri e dei rituali. Ciò non significa che un collega di stampo analitico non possa comunque aiutarla a capire cosa le succede in determinati momenti. Come dice lei "le chiacchiere non bastano", se sente il bisogno di iniziare un percorso forse è arrivato quel momento.
Cari dottore psicoterapeuti io scrivo ho 39 anni questo è il dramma e vorrei secondo voi un pó per capire quale approccio sarebbe il più fruttuoso per il mio caso, quando vi racconto queste sensazioni che ho. Mi succede spesso quando sto insieme a persone che conosco di stare con gli altri ma di avere dei momenti in cui io faccio ragionamenti nei miei pensieri mentre l'altro mi parla, mi fa stancare tantissimo questo. Mi è risuccesso. Di sentirmi bloccata non libera nell'essere come sono. Ho timore di essere obblugata a comportarmi come vogliono gli altri, come se poi anche gli altri debbano dirmi come comportarmi. Ma io poi perdo fiducia in me mi sento in balia di quello che penso e non sto nella relazione e innme si crea una frustrazione, un senso di sfiducia abbattimento che mi fa pensare ma io con questa autostima sotto i piedi ma dove voglio andare? Non andrò da nessuna parte. Come se io do agli altri il potere su di me e questo mi fa spaventare mi fa sentire che io un lavoro stabile non lo troverò più se ho questi stati interiori che poi nessuno ancora è riuscito a decifrare perché sembrabsi sia cronicizzato e fatico a trovare un bravo psicoterapeuta. Io a volte per come sto giù penso anche che mi debba ricoverare magari li avrò degli psicologi 24 ore su 24 con cui parlare e diminuire gli stati di ansia che ho. Infatti mi batte spesso l'occhio e ho dei crampi muscolari. Io davvero in momenti di stress ho paura di arrivare ad avere una crisi di nervi. Io sono di Roma. Spero che io trovi un modo per sciogliwre questi nodi. Io sento di avere bassissima autostima che tutti possono mettermi i piedi in testa non so perché io ho questo disprezzo verso di me. Che Dio mi aiuti e anche se c'è una persona umana. Grazie
Buonasera, leggendo le sue parole mi sono arrivate tanta confusione e sconforto. Posso immaginare che è ciò che sente o prova lei anche sotto forma di pensieri. Essi sono il frutto della mente, non ci identificano né ci descrivono, inoltre non è sempre vero ciò che essi hanno da dirci su noi stessi. Quando arrivano però ci prendono all'amo e restiamo abboccati cercando di divincolarci dalla lenza emotiva che ci stringe, risultando a volte distratti, con la testa per aria o confusi. Ciò che lei prova è normale, ma se ritiene che questo stato le abbassa drasticamente la sua qualità di vita poter parlare con un collega psichiatra potrebbe essere una strategia utile da accompagnare ad un percorso di terapia. Ciò potrebbe aiutarla a ridurre gli stati d'ansia e la potenza del rimuginio stesso. Dalle sue parole mi arriva che ha tanto da dire di sé ma forse la sua parola è al momento ostacolata dal suo pensiero che torna e ritorna su come si valuta dall'esterno. Non deve essere facile essere lei, immagino sia davvero un grande sforzo stare con gli altri e al tempo stesso con questa radiolina dentro la testa.
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