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Psicoterapia (descrizione) • 70 €

Primo colloquio psicoterapeutico • 70 € +1 Altro

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Colloquio individuale, training autogeno ciclo di sei esercizi individuali e di gruppo, mirati al recupero del sè corporeo. Tecnica utilizzata per migliorare i processi di attenzione, concentrazione e memorizzazione. Tale tecnica viene molto utilizzata per migliorare gli stati d'ansia , gli attacchi di panico.


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Colloquio individuale, training autogeno ciclo di sei esercizi individuali e di gruppo, mirati al recupero del sè corporeo. Tecnica utilizzata per migliorare i processi di attenzione, concentrazione e memorizzazione. Tale tecnica viene molto utilizzata per migliorare gli stati d'ansia , gli attacchi di panico.

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F
Presso: Altro Altro

Professionalità e umanità, essenziali per chi svolge una professione d'aiuto. La dottoressa le ha entrambe. La disponibilità e l'empatia rendono rendono le sue visite accoglienti e le sue competenze rassicurano il paziente che si apre al dialogo manifestando le sue emozioni senza timore di giudizio, certo di ricevere un ascolto attento, e la vera considerazione che una persona in difficoltà o che sta vivendo un dolore, si aspetta da una psicolga.

R
Presso: Altro Altro

Ho conosciuto la Dottoressa Scafato in occasione di percorsi di psicoterapia di gruppo da lei organizzati per i pazienti oncologici dell' ospedale Moscati di Taranto. Grande professionalità, empatia e tanta umanità. Grazie Dottoressa

Dott.ssa Antonietta Scafato

La comunicazione della diagnosi di patologia oncologica provoca un grande disagio emotivo nella persona. Condividere le ansie e le preoccupazioni con altri pazienti facilita l'accettazione e un miglior adattamento al percorso di cura. Grazie per l'attenta, chiara e serena valutazione sull' attività professionale .

L
Presso: Altro Altro

In terapia per un k mammario la dott. Scafato ha saputo con pazienza amore e umanità risollevarmi e farmi trovare la forza di affrontare le cure. Consiglio vivamente per la sua grande preparazione e professionalità nel suo campo. Grazie doc.

Dott.ssa Antonietta Scafato

Lo psicoterapeuta accompagna e sostiene la persona in un percorso di cura affinché possa attingere alle sue risorse interne e rendersi capace di attuare un cambiamento-
Grazie

G
Presso: Altro Altro

Professionista seria e preparata, molto disponibile, mette il paziente a proprio agio. Persona squisita.

Dott.ssa Antonietta Scafato

In un percorso di psicoterapia l'empatia e la costruzione dell'alleanza terapeutica con il paziente facilita il percorso di cura.
Grazie per il riconoscimento

L
Presso: Studio Privato psicoterapia

Dott.ssa disponibile..empatica..con esperienza decennale..puntuale..contenta della psicoterapia individuale

Dott.ssa Antonietta Scafato

La relazione terapeutica e l'alleanza terapeutica con il paziente permette di ricostruire la storia del malessere psichico del paziente per ritrovare una nuova forma di benessere. Grazie per il riconoscimento

Presso: Consulenza Online psicoterapia

eccellente, sempre comprensiva e disponibile, non manca mai di gentilezza e professionalità, non avrei potuto chiedere per aiuto migliore.

Dott.ssa Antonietta Scafato

Saper rispondere ad una richiesta di disagio emotivo della persona attraverso l'ascolto é fondamentale nel prendersi cura . Grazie per il riconoscimento

S
Presso: Consulenza Online psicoterapia

Professionale, puntuale, paziente, disponibile per qualsiasi eventualità e il trattamento è stato efficace.

Dott.ssa Antonietta Scafato

Ascoltare e dare significato ai sintomi che provocano malessere, aiuta la persona a trovare nuove forme di adattamento alla realtà generando benessere. Grazie per il riconoscimento

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 1 domande da parte di pazienti di MioDottore

Gentili dottori non so se leggete la mia precedente email cmq sono la disperata con lutti e traumi e con la speranza vana di risolvere con la psicoterapia perché non so chi sia giusto per me. Credetemi ho una intelligenza emotiva, che raramente non mi fa costruire un buon feeling, ovvio poi a pelle ci si sente di più o di meno. Ed ovvio che se non si va nella stessa direzione ci si deve salutare. Io so che una lite forte con mio padre recente, mi scatena una consapevolezza amara, lui ci sta ma io mi sento emotivamente sola. Non l ho accettato metabolizzato, provo dolore e rabbia. Il primo step fu percepire mesi fa che ero come con un click distaccata, c ero io e lui. Non più fusa nel ruolo di figlia che ricerca spasmodicamente un riconoscimento. La lite mi fa dire che posso sopportare meglio il distacco, il mancato ruolo affettivo adeguato. Ma ho cominciato a stare male perché sopportare meglio, non è accettare definitivamente che lui ci sta, ma emotivamente ciò che mi da o non mi da, non mi soddisfa. Sento che ho perso condivisioni, momenti che rendono unico un rapporto sano tra padre e figlia e che permette alla figlia una sana consapevolezza di sé anche nel rapporto col maschile...e razionalmente dico ok ma emotivamente non sono pronta o non so come tradurlo in.. Accettazione. È un po', come posso far "pace" con lui ma non so far pace con me stessa e mi devasta al momento. Mi turba, mi angoscia. Ma non credevo o non sono sicura perché se lo fissi che questa percezione fosse responsabile della mia angoscia, rabbia, a tutto tondo, si abbasserebbe, diventerebbe dolore magari. Non angoscia. Posso giurarvi che meglio piangere 4 h di seguito che avere angoscia. Col primo butti fuori, accogli, liberi. La seconda mi pare mi faccia impazzire. Mi domando se il cervello si fonda. Poi ora riderete forse di nuovo, ma su un accadimento strano come lite e mie emozioni, muore Proietti, tutti o tanti avranno pianto, saranno dispiaciuti ma io sono 8 gg, che mi sento angosciata e non so perché. Non era un parente eppure sto male, oggi leggere dell'enigma sulla data morte e nascita ha scatenato un inferno. Una persona equilibrata si può stupire, perplimere e poi vive. E una come me che fa? Sintomi di ansia, tremore, confusione. Ero al super che faticavo a ricordare cosa prendere. Pareva avessi dentro me un mix di camera mortuaria, chiesa, cimitero, aria Mortifera. Siccome non sono una pivella, voi tutti conoscete la parola trigger, ora o sono pazza ripeto o non so capire cosa mi sia scattata post lite/evento del vip/ drammi vari nel mondo del lavoro questo tsunami di confusione e angoscia. Neppure gli ansiolitici funzionano e io posso pigliare pure altri farmaci ma mi rifiuto di credere che il mio sia un caso impossibile. Mi capitó mesi fa, proprio post emdr sbagliato diciamo così, una paura un ennesimo trauma per ciò che ne derivó che entrai in confusione simile ad oggi. Allora mi chiedo, se la confusione è stata una difesa da traumi ed emozioni forti, che non basta dirsi " hai già avuto una crisi così, sei sopravvissuta" per farla sparire? Non ricordo come sia andata via forse, magari avevo ancora un po di energia, non ero in menopausa ancora, non c era stato il lockdown e neppure la consapevolezza a metà con mio padre. Vabbe ma una allora non impara mai? Perché da oggi, come un vaso che pieno butta fuori, ho immagini di mia madre morta in ospedale, della rabbia, delle domande irrisolte, di mille dettagli, sono satura di tutto ciò che ho vissuto, di ciò che non va via. Sono giorni, oggi il top, che faccio una cosa o confusissima ed è stancante, temo mi si bruci il cervello o con inquietudine angoscia, con qualcosa che rode e non afferro. So pure per chi ci crede, tra voi, che un conto il piano razionale è un conto l'amigdala, che contiene le nostre memorie che poi si attivano per un x o y motivo. State leggendo di una donna che non è mai stata alle prime armi.. Ma io sono stanca, merito di vivere serena. E giuro per farvi capire come si soffre, che se mi dicessero cancelli tutti i ricordi e non starai più male, forse direi di sì? È orribile, ma io più di dire ad un terapeuta ciò, ma che devo mettermi dalla parte del terapeuta stesso. Voglio sapere se il meccanismo di confusione porti conseguenze peggiori, tipo Black out. Ne ho terrore. Ho pure letto di tutti i sintomi da PTDS. Eppure non Abbassano il livello ostinato di razionalizzare. Voglio sapere se una possa impazzire per l eccesso di memorie, immagini tipo flashback o "solo" star male. E voglio sapere se si può leggere notizie tristi strane curiose, senza che si attivino maledettissimi sintomi. L ansiolitico dalla lite con mio padre e questo livello di malessere non fa molto, io non voglio iniziare altri farmaci perché se la mente ammala la mente guarisce. Mi serve però qualcuno che mi tranquillizzi dapprima e poi mi insegni a tranquillizzarmi o mi dica lei ogni tot mesi stara male così, e che mi faccia capire dopo questa disamina cosa può farmi star male da attacchi di panico o semi panico, nonostante abbia suddetto tanta roba. Su mio padre ok, su un vip, che trigger ci può mai stare? A freddo so che mia mamma è stata andata via lo stesso giorno che mio fratello ebbe bisogno della rianimazione, per poi andare via 14 gg dopo. Mi colpi, ok proietti nato e morto stesso giorno, ma se fosse ciò, la rabbia o stupore o fastidio, mi sentirei meglio. Credetemi per il lavoro pure eccessivo che fo su di me, se e quando ho individuato un trigger, si abbassava la sofferenza, ovvio che però io mi ritrovo a non aver risolto paura della morte, e saturazione verso gli eventi mortiferi, aria Mortifera, vita frustante e solitaria condotta. Ora cammino scrivo torno a casa con sta mente piena di paura, angoscia e giuro e qui che voi dovreste aiutare, io non so calmarmi, forse prima della lite ecc con mio padre era meglio. Sarà assurdo ma non avevo fatto un altro distacco, e pure se avevo ragione ero io a cercarlo e scusarmi e tutto "illusoriamente" era uguale. Dopo tutto il cambiamento subito, dovevo continuare a credere che fosse tutto normale, un po come tornare in un luogo o da una persona di origine. Beh non so se so spiegarmi, ma nonostante lui ci sia io mi sento di non avere più le mie radici, i punti fermi. Non ne ho di costruiti perché single ne del passato e ammetto che mentre lo scrivo, sale angoscia. È brutto ritrovarsi soli, senza parenti, è smarrirsi. Io che poi ho a torto o meno, dato il mio tempo ai miei, vedi malattia di anni materna, mi illudevo di avere lui ancora. Sganciarmi e dover arrivare ad accettare che mio padre non c'è come volevo è angosciante, vorrei fuggire. Forse se potessi arrivare al 3 step, consapevolezza che la mia famiglia sono solo io, e lui potrebbe o andarsene in ordine naturale o cmq non ha più quel ruolo illusoriamente di riferimento, l angoscia andrebbe via. Io non ho solo i lutti veri dietro ma sto in un lutto in vita... Ora. Mi fa paura, non ho mai provato un malessere così.

Dal suo scritto emerge una grande sofferenza e angoscia. La perdita dei nostri familiari ci pone di fronte a tanti interrogavi sulla Vita e di come l'abbiamo vissuta con i nostri cari. La paura di andare incontro ad un altra perdita importante affettiva la destabilizza e le crea angoscia. Cerchi in questo momento uno pscitoterapeuta che l'aiuti a superare, contenere, prendersi cura delle sue normali paure. Un caro saluto

Dott.ssa Antonietta Scafato

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