Logo
Dott.ssa Antonella D'Orlando

Via Filippo Cavolino 7, Napoli 80137

Benvenuto!
Se sei in un momento difficile e stai pensando di cominciare un percorso di psicoterapia, il primo passo è quello di chiedere un appuntamento; sarà il primo di quattro incontri di consulenza che ci consentiranno di fare conoscenza, mettere a fuoco il tuo problema e valutare insieme se e come procedere.
Sono a Napoli, nei pressi di piazza Gian Battista Vico.
Puoi consultare la mia agenda e fissare il tuo primo colloquio in uno dei giorni e degli orari disponibili oppure puoi inviarmi un messaggio wapp al 338 913 19 06. Sono qui per risponderti!
Ricorda che la terapia si può fare anche online da qualsiasi luogo ti trovi, basta avere un po' di privacy e una connessione stabile.
Buona terapia!
A.D.

Leggi di più

14/11/2024

Indirizzo

Studio privato di Psicologia e Psicoterapia
Via Filippo Cavolino 7, Napoli


Misure di sicurezza adottate in questo studio

Mostra

Pazienti senza assicurazione sanitaria


Presso questo indirizzo visito: adulti
Bonifico, Contanti, PayPal
081 1928..... Mostra numero


Prestazioni e prezzi

I prezzi indicati sono quelli per pazienti senza assicurazione sanitaria

Prestazioni suggerite

Psicoterapia


Psicoterapia individuale


Primo colloquio psicologico

Altre prestazioni


Via Filippo Cavolino 7, Napoli

70 €

Studio privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Filippo Cavolino 7, Napoli

70 €

Studio privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Filippo Cavolino 7, Napoli

90 €

Studio privato di Psicologia e Psicoterapia

Ammettere il conflitto come risorsa per l’evoluzione della relazione.
Trasformazione significa assumere una forma che sia più aderente ai nuovi bisogni delle rispettive individualità che compongono il “noi”.



Via Filippo Cavolino 7, Napoli

70 €

Studio privato di Psicologia e Psicoterapia

Si diventa adulti molte volte nell’arco di una vita, ma un adolescente lo fa per la prima volta. Si tratta di affrontare un passaggio iniziatico spesso foriero di confusione e dolore.
La terapia con un adolescente è sempre aperta a forme di comunicazione non verbale e ammette l'uso del disegno, di giochi proiettivi, della scrittura e del movimento come strumenti preferenziali di espressione di emozioni e contenuti profondi, soprattutto in una prima fase del trattamento.
Inoltre è sempre possibile pensare uno spazio di sostegno per i genitori.



Via Filippo Cavolino 7, Napoli

70 €

Studio privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Filippo Cavolino 7, Napoli

70 €

Studio privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Filippo Cavolino 7, Napoli

70 €

Studio privato di Psicologia e Psicoterapia

I professionisti sanitari ed i centri medici sono responsabili dei prezzi mostrati e delle informazioni correlate. MioDottore non determina né influisce sui prezzi che vengono mostrati.

Esperienze

Ogni persona è unica nel suo modo di vivere le emozioni e le sfide che le presenta il mondo. È unica anche nel modo di vivere la sofferenza mentale, dimensione del vivere che appartiene a tutti in maniera più o meno transitoria, più o meno intensa. Quando la mente si ammala, compaiono i segni di quella sofferenza, segni che noi chiamiamo sintomi (ansia, paura, depressione, pensieri invadenti...). È proprio grazie a questi segni che una persona si sente invitata ad approfondire la conoscenza di sé per trovare, insieme al terapeuta, alternative, strategie e significati che rendano vitale la sua vita. Dunque in terapia non entra un sintomo, ma una persona che deve dare un senso a quel sintomo. La terapia può essere più o meno breve, a seconda delle necessità, e sempre accompagnata da una sana e salda alleanza terapeutica volta al raggiungimento di uno scopo comune che è il benessere di quella persona.

Durante il mio percorso professionale mi sono formata a un metodo terapeutico ibrido (sistemico e psicodinamico) e all'uso del sogno come strumento clinico. Questo mi consente di accompagnare il paziente a una riedizione più sana e felice sia delle relazioni che ha col mondo esterno (compagno, famiglia genitore, lavoro...) sia con quelle che ha col suo mondo interno (bisogni, emozioni e comportamenti).

Alcuni anni fa sono diventata una formatrice autobiografica rispondendo a un duplice bisogno: scrivere e raccontare. Il fine è sempre la cura per la propria inquietudine ma con un atteggiamento filosofico che invita a uno sguardo di sintesi e a una ricerca di senso della propria esperienza di vita.

Oggi lavoro soprattutto con adulti e adolescenti nel mio studio privato a Napoli, nei pressi di p.zza Gianbattista Vico, e conduco periodicamente gruppi o sessioni individuali di scrittura autobiografica guidata, privatamente o per conto di terzi.
Lavoro molto anche online utilizzando al massimo e con successo le nuove risorse tecnologiche al servizio della terapia.

Quando richiesto, presto servizio come psicologa volontaria per il sostegno delle famiglie oncologiche.

Antonella D'Orlando
Altro

Punteggio generale

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni.
S
Presso: Studio privato di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia

Una dottoressa molto attenta e professionale
Sono contento di iniziare il mio percorso con lei

S
Presso: Psicoterapia Online

Conosco la dottoressa da poco però sono fiduciosa. Mi trovo bene. Mi sono subito sentita a mio agio. Si vede che ha molta esperienza.

P
Presso: Studio privato di Psicologia e Psicoterapia primo colloquio psicologico

La dottoressa è stata molto gentile e attenta, ho notato che ha prestato attenzione a molte cose di cui le ho parlato. Spero possa aiutarmi nel brutto momento che sto attraversando.

A
Presso: Studio privato di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia individuale

Grande attenzione e disponibilità . Personalmente immediata empatia e fiducia nel raccontare la mia storia

M
Presso: Studio privato di Psicologia e Psicoterapia primo colloquio psicologico

La dott.ssa Orlando mi è sembrata immediatamente accogliente, disponibile e soprattutto in grado di fare sentire a proprio agio la persona che ha di fronte. La sua empatia mi ha colpito molto e credo che, attraverso il suo aiuto, si possano scoprire e fortificare molti aspetti di se stessi

F
Presso: Studio privato di Psicologia e Psicoterapia primo colloquio psicologico

Mi sono sentita subito a mio agio , dalla prima seduta già ho avuto dei risultati cambiando il mio approccio mentali a delle situazioni per me complicate. Continuerò sicuramente la terapia .

Dott.ssa Antonella D'Orlando

Sono felice di poterle essere utile.
A presto.

A
Presso: Studio privato di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia individuale

Ho cominciato da poco la psicoterapia con la dottoressa D'Orlando, ma, sin da subito, mi sono sentita accolta e a mio agio. Trovo la sua figura rassicurante e ho tanta fiducia che tutto andrà bene.

Dott.ssa Antonella D'Orlando

La cura e l'impegno che sta mettendo per se stessa la ripagheranno certamente. A presto.

M
Presso: Studio privato di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia individuale

Con la dottoressa D'Orlando ho instaurato immediatamente un ottimo rapporto terapeutico. Avevo paura di cominciare la psicoterapia perché ho avuto sempre problemi a fidarmi, ma con la dottoressa è stato tutto così immediato e naturale. Mi ha aiutato a gestire la mia ansia verso le persone e a migliorare i rapporti con i miei figli. È bravissima!!!

Dott.ssa Antonella D'Orlando

Stiamo facendo un bellissimo lavoro insieme perché lei, a fronte dei suoi timori, ha tantissimo coraggio. A presto.

R
Presso: Studio privato di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia individuale

La dottoressa mi ha seguito durante la mia separazione. È stata un punto di riferimento fondamentale in un momento della mia vita in cui mi sentivo veramente perso. Le sarò sempre grato.

Dott.ssa Antonella D'Orlando

Lei ha superato la sua crisi perché ha avuto sempre fiducia nel fatto che anche le relazioni cariche di odio e rancore possono trasformarsi in qualcosa che può trovare uno spazio comodo nel nostro cuore. Sia grato a se stesso.
Cari saluti.

M
Presso: Psicoterapia Online

Ho avuto già diversi contatti con la Dottoressa e sono molto soddisfatta del percorso intrapreso perché la dottoressa è altamente professionale, puntuale e cosa per me importante è molto empatica ed umana.

Dott.ssa Antonella D'Orlando

Cara Maria, sono felice che abbia superato le sue resistenze ad intraprendere un percorso di cura online. Sia fiduciosa!
E mille grazie per le sue parole.

Si è verificato un errore, riprova

Risposte ai pazienti

ha risposto a 39 domande da parte di pazienti di MioDottore

Lui guarda in modo continuo i porno (precisamente donne nude,non in se per se l’atto) a me da fastidio,abbiamo avuto molte discussioni per questo, non viviamo ancora insieme e i nostri rapporti sono molto diminuiti nell’ultimo anno, in modo particolare da quando so che lui si cerca queste donne, non solo porno star, ma anche gente comune che magari conosce,quindi la sera anziché cercare me , scompare fino all’indomani perché usa il suo tempo per trovare piacere,e gia’ questo mi fa male;in modo particolare mi ha colpito un’episodio due gg fa(noi abbiamo un’attività,lavoriamo insieme) lui mi dice vado in bagno, io sono rimasta a lavorare,lui chiuso in bagno per 2 ore belle abbondanti, allorché mi viene il dubbio di cosa stia facendo, appena finisce riesco ad avere un attimo per guardargli la cronologia e mi accorgo che aveva cercato foto di donne nude, oltre che canali porno su telegram.
Lui mi rimprovera che io lo controllo sempre e non gli do pace, io non mo fido di lui, ho un blocco non ho nessun imput ad avere rapporti con lui, mi sento schifata.
Lui dice di amarmi che non mi tradirebbe mai,che lo fa solo perché non abbiamo tempo o siamo stanchi , di aver cancellato tutto, che non e’ lui a cercare questo siti, e che comunque sia lo fanno tutti gli uomini, io invece credo che lui sia dipendente, ma per me è mancanza dì rispetto, anziché ricucire con me , fa solo peggio.
Per non parlare che si scaricava tik tok e guardava le live sexy e commentava , e ha negato tutto.
Io lo amo , ma non riesco ad accettare tutto questo, soprattutto ad un passo da me mentre lavoro per noi.
Non capisco se sono io esagerata o e lui che ha bisogno di cure.
In passato ho scoperto chat con la sua ex, ho scoperto che si scaricava Tinder, e il primo mese che stavamo insieme mi ha anche tradita, ma per lui non è stato tradimento perché stavamo insieme da poco.
Io credo di avere un crollo emotivo, non riesco piu’ ad accetta tutto questo, e lui mi giudica dicendo che sono io l’esagerata, che queste sono sciocchezze.

Gentilissima,
comprendo quanto la situazione che descrive possa generarle sofferenza e confusione. La mancanza di fiducia e l’allontanamento emotivo che sta sperimentando sembrano minare il suo benessere e la qualità del rapporto di coppia. Affrontare il tema della pornografia, della privacy e delle aspettative reciproche nella relazione è delicato, e richiede un dialogo aperto e rispettoso per capire i bisogni e i limiti di entrambi.
Il fatto che senta il bisogno di controllare le sue attività online e di monitorare le sue azioni è un segnale importante: queste reazioni spesso emergono quando il senso di sicurezza e di fiducia viene meno, e quando si avverte una distanza emotiva dal partner. È naturale voler proteggere la propria relazione e cercare rassicurazioni, soprattutto se episodi simili si sono verificati in passato. Tuttavia, è fondamentale comprendere quanto questo controllo stia influendo sul suo benessere e sulla sua autostima.
Nel suo caso, potrebbe essere utile chiedersi cosa significhi per lei sentirsi sicura e rispettata all’interno della relazione. Le relazioni sane si basano su un equilibrio tra il rispetto per l’altro e il rispetto per sé stessi, in cui entrambi i partner si sentono ascoltati e valorizzati. Riflettere su cosa rappresentino per lei fedeltà e fiducia è un primo passo importante: ogni persona può avere un’idea diversa su cosa sia accettabile o inaccettabile, e dare voce a queste aspettative in modo chiaro è fondamentale per creare una base di comprensione con il partner. Potrebbe chiedersi: cosa la farebbe sentire tranquilla e appagata? Quali comportamenti considera come segnali di rispetto e impegno reciproco?
Quando le sue richieste o il suo bisogno di sicurezza vengono sminuiti o considerati esagerazioni, è naturale che si crei una ferita nella relazione. Sentirsi “giudicata” o “invalidata” dal proprio partner può generare un senso di inadeguatezza e di rabbia, e può portare a un ulteriore distacco. Se il suo partner minimizza il suo disagio, questo potrebbe essere un tema importante da affrontare: si potrebbe trattare di un problema di comunicazione, o potrebbe anche indicare una differenza di visione su cosa significhi “intimità” e “rispetto”. A volte, discutere di questi concetti profondi può aiutare entrambi a vedere la relazione da una nuova prospettiva e a identificare eventuali compromessi.
Provi a immaginare una conversazione in cui esprime apertamente non solo cosa la infastidisce, ma anche come si sente: paura, insicurezza, senso di esclusione... Più riesce a far emergere il vissuto emotivo dietro al comportamento, più potrebbe aiutare il suo partner a comprendere quanto questo aspetto sia significativo per lei. Al tempo stesso, potrebbe essere utile ascoltare le motivazioni e i bisogni di lui, cercando di capire se è disposto a lavorare insieme a lei su questo tema.
Se sente che queste conversazioni non riescono a trovare una conclusione positiva o sono difficili da affrontare, un percorso di consulenza di coppia o individuale potrebbe essere molto utile per affrontare insieme questi temi complessi. Questo tipo di supporto può offrire uno spazio neutro e guidato, dove ciascuno possa esprimere e rielaborare i propri bisogni senza paura di giudizi o conflitti.
La ricerca di un compromesso e di una connessione più profonda richiede tempo e pazienza, ma spesso può trasformarsi in un’opportunità di crescita per la relazione e per sé stessi. Ricordi che merita rispetto e attenzione per il suo vissuto e che la sua serenità è una priorità. Qualunque sia il percorso che sceglierà, trovare modi per sentirsi più sicura e valorizzata è essenziale per vivere una relazione autentica e soddisfacente.

Saluti,
Antonella D’Orlando

Dott.ssa Antonella D'Orlando

Salve sono un ragazzo di 18 anni e da 4 mesi provo una sensazione di distacco dalla ambiente circostante , e’ come se il mio corpo fosse presente nella realtà ma la mia mente fosse dissociata dal mondo esterno.
E’ iniziata all improvviso ricordo solo che una sera ero sul divano e da un momento all'altro mi sono iniziato a sentire distaccato da tutto e da quella sera questa sensazione non è più andata via .
Ormai sono 4 mesi che convivo con questa sensazione ed è davvero difficile andare avanti , sto prendendo anche dei farmaci e sto andando da uno psicologo da 4 mesi ma questa sensazione non sembra andarsene.
Dalla prossima settimana inizierò una terapia di mindfulness con il mio psicologo e spero mi aiuti a guarire perché non ne posso più .
Vorrei avere un parere da qualcuno più esperto di me ne sarei grato . E se secondo voi questa terapia di mindfulness potrebbe essere efficace e potrò tornare a vedere il mondo come prima senza sentirmi distaccato. Grazie per aver letto

Ciao,
quello che descrivi, questo senso di distacco e di “dissociazione” dalla realtà, è un’esperienza che può risultare molto destabilizzante. Si tratta di un fenomeno conosciuto come derealizzazione o depersonalizzazione, due condizioni che possono verificarsi in momenti di forte stress emotivo, ansia o in seguito a esperienze traumatiche, ma che a volte possono presentarsi senza una causa apparente. Anche se possono sembrare sintomi gravi o inspiegabili, esistono spiegazioni psicologiche per queste sensazioni e, soprattutto, esistono percorsi per affrontarle.
Hai fatto bene a rivolgerti a uno psicologo, e il fatto che tu stia seguendo un trattamento farmacologico indica che sei già in un percorso di cura. Tuttavia, è comprensibile che, dopo alcuni mesi senza miglioramenti visibili, tu possa sentirti frustrato e scoraggiato. La derealizzazione e la depersonalizzazione possono essere resistenti al trattamento, richiedendo a volte un approccio combinato e una forte collaborazione tra paziente e terapeuta per individuare le strategie più efficaci.
La terapia di mindfulness, che stai per iniziare, può essere un buon punto di partenza. Questa pratica aiuta a riconnettersi con il momento presente, a osservare le proprie sensazioni senza giudicarle e a ridurre l’impatto delle emozioni negative. Non è una “cura” immediata, ma può diventare uno strumento utile per gestire i sintomi nel lungo periodo. Insieme alla mindfulness, anche approcci terapeutici come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) si sono rivelati utili in alcuni casi per imparare a riconoscere e gestire i pensieri e le percezioni che accompagnano questa esperienza di distacco.
Per quanto riguarda la terapia farmacologica, ti consiglio di parlarne in modo approfondito con il medico che ti ha prescritto i farmaci. A volte, i sintomi di derealizzazione e depersonalizzazione possono essere associati a livelli elevati di ansia o a uno squilibrio nei neurotrasmettitori, e ci sono farmaci che possono aiutare a regolare questi aspetti. Non esitare a chiedere al medico quali effetti puoi aspettarti e in quali tempi, così da avere aspettative realistiche e sentirti più consapevole del percorso che stai seguendo.
Infine, una cosa che può aiutarti nell’autocura è cercare di sviluppare delle routine quotidiane che ti offrano stabilità e continuità. La derealizzazione può farti sentire “estraneo” alla tua vita, e ritrovare dei piccoli momenti di normalità può contribuire a mantenere un ancoraggio alla realtà. Attività fisica regolare, un’alimentazione equilibrata, e momenti di relax senza schermi digitali sono accorgimenti che, se seguiti con costanza, possono dare un piccolo ma importante sostegno al tuo benessere.
Spero che queste indicazioni ti siano utili per orientarti meglio tra le varie opzioni. Continua a essere aperto con il tuo terapeuta e a esplorare le possibilità di trattamento, e ricordati che ogni passo che fai, anche se piccolo, ti sta portando verso una maggiore comprensione di te stesso e dei tuoi sintomi.

Un saluto e in bocca al lupo.
Antonella D'Orlando

Dott.ssa Antonella D'Orlando
Vedi tutte le risposte

Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.