Logo
Dr. Annalisa De Filippo

Via Cesare Battisti 69, Sesto San Giovanni 20099

Il primo colloquio - in studio o online - ha una durata di 60 minuti e un costo di 60 euro, ed è mirato ad un inquadramento della richiesta potendo cosi valutare la possibilità di intraprendere un percorso.

Leggi di più

27/01/2025

Esperienze

Psicologa Psicoterapeuta, esercito la libera professione dal 2009. Specializzata nel trattamento del disagio psicologico, con particolare attenzione alle problematiche relazionali, e nella promozione del benessere: attivazione di risorse e potenzialità delle persone.

Per maggiori informazioni visita il sito www.centropianetapsicologia.com e il blog www.psicologasestosangiovanni.com
Altro
Esperto in:
  • Psicoterapia

Indirizzi (2)

Studio di Psicologia e Psicoterapia
Via Cesare Battisti 69, Sesto San Giovanni


Pazienti senza assicurazione sanitaria


Presso questo indirizzo visito: adulti
Contanti, Carta di credito, Carta di debito, + 1 Altro
02 8736..... Mostra numero


Pazienti senza assicurazione sanitaria


Colloquio psicologico • 75 €

Consulenza online (descrizione) • 75 €

Psicoterapia individuale • 75 € +9 Altro

Primo colloquio individuale • 60 €

Colloquio psicologico di coppia • 100 €

Colloquio via Skype • 75 €

Mostra tutte le prestazioni

Presso questo indirizzo visito: adulti
02 8736..... Mostra numero

Metodi di pagamento: Bonifico

Prima di poter effettuare la consulenza online è necessario approvare il consenso informato per e-mail.
Successivamente verranno indicati gli estremi per effettuare il bonifico.

I pagamenti per le consulenze sono inviati direttamente allo specialista, che è anche responsabile della policy di cancellazione e rimborso.

In caso di eventuali problemi con il pagamento, ti preghiamo di contattare lo specialista.

Ricorda, MioDottore non ti addebita alcuna commissione aggiuntiva per la prenotazione dell'appuntamento e non processa i pagamenti per conto dello specialista.


Tieniti pronto 10 minuti prima della consulenza. Assicurati che la batteria del tuo dispositivo sia carica. Per i videoconsulti: controlla la tua connessione internet e il corretto funzionamento di camera e microfono. Tieni a portata di mano eventuali referti medici (es. il risultato degli esami).

Prestazioni e prezzi

Primo colloquio individuale

60 €

Colloquio psicologico

75 €

Consulenza online

75 €

Psicoterapia individuale

75 €

Primo colloquio di coppia

60 €

+ 8 prestazioni

Come funzionano i prezzi?

Punteggio generale

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni.
E
Appuntamento verificato
Presso: Studio di Psicologia e Psicoterapia primo colloquio psicoterapeutico

Molto preparata e attenta. É stata la mia prima esperienza da uno psicologo e sono stata fortunata nello scegliere bene. Sono sicura che in poco tempo riuscirò a migliorare in diversi aspetti.

A
Numero di telefono verificato
Presso: Studio di Psicologia e Psicoterapia

Gentile e disponibile, mette a proprio agio. Mi ha aiutato ad affrontare un periodo difficile della mia vita.

C
Numero di telefono verificato
Presso: Studio di Psicologia e Psicoterapia

Ringrazio la dottoressa per l'aiuto ricevuto. Mi ha fatto riflettere su tante cose e ho migliorato la mia vita.

N
Appuntamento verificato

Studio accogliente, dottoressa molto dolce nei modi di porsi,dai gesti alle parole, è anche molto simpatica,ti mette a tuo agio.la consiglio.

J
Presso: Studio di Psicologia e Psicoterapia

Finora mi sono trovato davvero benissimo. Riesco a parlare di tutto ciò che ho e mi fa sentire sempre a mio agio.

A
Numero di telefono verificato
Presso: Studio di Psicologia e Psicoterapia

Competente e molto disponibile. Mi ha fatto ragionare su cose a cui non avevo pensato, aiutandomi a vedere il problema sotto una luce diversa.

P
Numero di telefono verificato

La Dottoressa Annalisa De Filippo è stata fantastica nel cogliere il mio problema che io non riuscivo a capire. Lei in poche sedute è riuscita a farmi aprire ed apprezzare me stessa, ad avere fiducia in me e in quello che faccio. Si vede che ha un bagaglio culturale elevato e molta esperienza alle spalle con persone come me. Grazie mille!

O
Numero di telefono verificato

Una psicologa umana e professionale, che svolge con passione e dedizione il suo lavoro facendoti sentire ascoltato e compreso.

Si è verificato un errore, riprova

Risposte ai pazienti

ha risposto a 20 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buonasera, ho bisogno di un consiglio su come prendere una decisione importante. Sono un ragazzo di 28 anni, fidanzato da 5 anni con una ragazza di 26. Purtroppo da un mese la nostra relazione è in crisi perché due mesi fa l'ho tradita per la prima volta, decidendo poi di confessare l'accaduto. Nello specifico il tradimento è avvenuto in un posto dove io e la mia ragazza vivevamo assieme, mentre ora stiamo vivendo da un'altra parte.

Adesso, nel posto dove è avvenuto il tradimento, ho ricevuto un'ottima offerta di lavoro che per qualche mese mi garantirebbe una certa stabilità economica e mentale, mentre nel frattempo uscirebbe i risultati di un concorso importante al quale ho partecipato da poco. Visto che ora non sto lavorando e che non mi va di passare i prossimi mesi a non fare nulla in attesa dei risultati, io sono molto tentato da tornare nel posto, anche solo per qualche mese. La mia ragazza però mi ha chiaramente detto che, nonostante sia intenzionata a provare a lavorare sull'accaduto e che non vuole concludere la relazione soltanto per quello che è successo, non è comunque disposta ad accettare che io ritorni in quel posto nemmeno per un mese o due, dicendomi chiaramente che se scelgo di tornare fra noi è finita.

Ecco, io tengo molto alla nostra relazione e vorrei che continuassimo a stare assieme, ma davvero non mi va di passare i prossimi mesi chissà dove allo sbaraglio senza avere un lavoro e un minimo di stabilità nel frattempo che mi escono i risultati di questo concorso. Anche perché (incrocio le dita) se il concorso dovesse andare male, che faccio? Avrei solo perso il mio tempo!

Spero di essermi spiegato a dovere, che cosa dovrei fare? Come poter decidere? Da una parte se non andassi mi sentirei di cedere a una sorta di ricatto morale, nonostante capisca le sue paure e il fatto che la notizia è fresca ci sta e dall'altra se andassi poi magari mi pentirei di aver buttato via una relazione così duratura e che è stata molto bella. Chiaro, se il tradimento è avvenuto un motivo c'è, cioè che iniziavo magari a essere un po' troppo incline a certe tentazioni che prima riuscivo a tenere a bada, fatto sta che adesso non so proprio che fare. Specifico che questa non si tratta dell'occasione di lavoro della vita, ma solo di un'offerta che almeno momentaneamente mi farebbe star bene.

Gentilissimo,
non posso darle un consiglio su cosa fare ma spunti di riflessione che l'aiutino a riflettere su cosa è meglio per sé:
- in questo momento siete in crisi: cosa può aiutare a recuperare il rapporto?
- i motivi che hanno portato al tradimento, li state affrontando?
- oltre a l'offerta lavorativa a cui accenna, ha la possibilità di trovare altro in attesa del concorso?
- quanto è importante il rapporto con la sua ragazza e quanto lo è questa offerta lavorativa?
Parla di "relazione cosi duratura e che è stata molto bella" (è uno sguardo al passato: come vede il presente e il futuro?) "ricatto morale" (è circoscritto a questo eposodio o è una dinamica ricorrente?) "incline a certe tentazioni che prima riuscivo a tenere a bada" (cosa è cambiato?)
Spero che rispondere a queste domande le sia di aiuto nel prendere una decisione.
Un caro saluto
Dott.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta

Dr. Annalisa De Filippo

Ciao dottori, avrei un parere da chiedervi.
Un paio di anni fa ho iniziato un percorso di terapia con una dottoressa, per risolvere dei problemi che avevo nei confronti della mia famiglia, con cui crescendo ho avuto un rapporto sempre più difficile. Con la dottoressa mi trovavo molto bene, mi faceva sentire compresa e ha fatto saltare fuori alcuni "nodi" che non sapevo nemmeno avere. Dopo circa un anno, però, i miei genitori si facevano sempre più insoddisfatti di questa dottoressa perché ritenevano che io non stessi migliorando. In realtà per me la questione era solo che loro non volevano accettare di non aver sempre ragione. Ad esempio, vogliono che io parli sempre con loro di qualsiasi cosa e se la prendono se cerco di mettere dei "paletti", o meglio, delle limitazioni agli aspetti della mia vita in cui non voglio che entrino. Credo sia anche mio diritto, visto che ormai ho più di vent'anni. Quand'ero piccola parlavo con loro di tutto, ma è anche vero che certe sfere personali non emergono da bambini. O anche, vedono le richieste di libertà (come la voglia di fare un breve viaggio con amici o con il mio fidanzato) come cose inaccettabili e le etichettano come continue "richieste". Tutt'ora i miei genitori vedono questo mio desiderio di spazio e libertà di gestione del tempo libero come sintomo di immaturità.

Ed ora veniamo al vero problema della questione: ovviamente la mia dottoressa non mi ha dato sempre e solo ragione in tutto, anzi ha sempre cercato di farmi sentire compresa da un lato, ma anche di farmi comprendere il motivo del comportamento dei miei genitori per poter instaurare con loro un dialogo. Questo però ha portato a ulteriori discussioni in famiglia e a un crescente risentimento dei miei verso la dottoressa. Le cose sono arrivare ad un punto di rottura circa un anno fa, quando dopo l'ennesima discussione in famiglia i miei genitori mi hanno proibito di tornare dalla psicologa. Ammetto che in quel momento credo di aver sbagliato, poiché non mi sono opposta più di tanto alla cosa, essendo esausta dopo una lunga e accesa lite. Quella sera stessa scrissi alla dottoressa e interruppi le sedute. Inutile dirvi che da quel momento i rapporti in famiglia sono tutt'altro che migliorati, ma per lungo tempo li ho affrontati da sola, contando su ciò che avevo imparato in precedenza in terapia. Ma sapevo di non stare affatto bene. Oltre ai problemi già presenti, ora convivevo anche con il rancore verso i miei genitori per avermi fatto interrompere così bruscamente il percorso, lasciandomi senza una figura di riferimento che era diventata molto importante per me.

Ormai è passato un anno dalla mia ultima seduta ed è già da tempo che sto maturando il pensiero di tornare in terapia. Dopo lunghi sforzi sono riuscita a convincere i miei genitori, ma solo a patto che io scelga una terapeuta diversa. In nessun modo vogliono che io torni dalla vecchia dottoressa. Ed è questo il mio dilemma: vorrei tornare dalla mia vecchia dottoressa, perché mi sono sempre trovata bene con lei e soprattutto perché già mi conosce, le ho raccontato a fondo la mia storia e diverse cose che sono accadute durante il percorso. Mi secca il pensiero di dovermi aprire con un'altra persona, per poi magari dover cambiare anche questa perché ai miei genitori potrebbe improvvisamente non piacere più. Dall'altro lato, però, non posso ignorare che sono i miei genitori a pagare le sedute e quindi, in un certo senso, hanno loro il coltello dalla parte del manico. Sono ancora una studentessa, non lavoro, e quindi non dispongo di soldi a sufficienza da potermi finanziare da sola le sedute. Sono maggiorenne, quindi legalmente posso prendere queste decisioni anche se loro non sono d'accordo, ma all'atto pratico sono ancora loro a controllare la situazione. Non so se insistere per tornare dalla vecchia dottoressa (e quindi andare a ledere ancor di più il rapporto già molto in bilico con i miei genitori) o se accettare questa condizione e provare ad andare da qualcun altro.

So che i miei genitori mi amano, non ne dubito nemmeno per un istante, ma queste loro posizioni mi stanno facendo del male, anche se in cuor loro pensano che sia la cosa migliore per me.

Gentilissima,
ipotizzo che i suoi genitori abbiano difficoltà ad accettare la sua crescita: quello che loro desiderano probabilmente non avrà riscontro positivo da una terapia che mira a riconoscerla come persona autonoma. Io le farei questa proposta, provi a rifletterci: iniziare un percorso di psicoterapia familiare insieme ai suoi genitori, dove vi mettete tutti in discussione cercando di capirvi. Appena può, fare un lavoretto che le permetta di guadagnare qualcosa e pagarsi così le sedute, essendo libera di andare dalla sua vecchia terapeuta, visto che si è trovata bene.
I migliori auguri
Dott.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta

Dr. Annalisa De Filippo
Vedi tutte le risposte

Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.