Esperienze

Sono Melissa Carcagnì, in professione psicologa clinica; ho conseguito la laurea triennale in “scienza e tecniche psicologiche” presso l’Università del Salento e la laurea magistrale ad Urbino, Università Carlo Bo, in Psicologia Clinica. Dopo aver portato a termine gli studi universitari, mi sono dedicata al tirocinio professionalizzante post-laurea svolto presso Istituto Santa Chiara di Lecce, dove ho conseguito un ottimo tirocinio, sviluppando competenze e professionalità nel campo dell’età evolutiva. Dopo essermi dunque iscritta all’albo della regione Puglia, in linea con il tirocinio post-laurea, ho proseguito la mia formazione frequentando un corso di alta formazione sui disturbi dell’apprendimento, presso l’Università di Roma, La Sapienza. A Roma ho anche lavorato presso la scuola dell’infanzia e scuola primaria come operatore educativo per l’assistenza e la comunicazione (OEPAC) affiancando bambini con disabilità intellettive, autismo, disturbi dell’apprendimento e ADHD.
A dicembre 2024 ho concluso un corso di formazione, tenuto da ASNOR (Associazione Nazionale Orientatori) che mi ha qualificata "Thor/oreientatore all'orientamento scolastico e alla professione" con successivo inserimento nell'albo degli orientatori.
Ad oggi sono iscritta al Master di II livello in Neuropsicologia: “Valutazione e riabilitazione dell’età evolutiva, dell’adulto e dell’anziano”, erogato dall’Università del Salento.
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Anna Melissa Carcagnì
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S
Presso: Anna Melissa Carcagnì consulenza psicologica

Salve a tutti, da poco ho intrapreso un percorso terapeutico con la dott.ssa Anna Melissa Carcagnì e devo dire che, fin da subito, mi sono sentita a mio agio. Ho trovato nella dott.ssa Anna Melissa Carcagnì una vera professionista, competente, ma soprattutto molto attenta al benessere dei propri pazienti. Sono molto soddisfatta, la consiglio vivamente.

C
Presso: Anna Melissa Carcagnì consulenza psicologica

La dottoressa mi ha accolta fin da subito con grande empatia, mi sono sentita compresa e al sicuro. Mi ha aiutata ad uscire da un vortice di pensieri negativi che mi portavo dietro da tempo. Grazie di tutto

S
Presso: Consulenza online consulenza online

Ciao a tutti,
ho conosciuto da poco la Dott.ssa Anna Melissa Carcagnì, grazie ad un consiglio di una mia amica. Vengo seguita dalla Dott.ssa attraverso consulenze online, almeno una volta a settimana. Nonostante sia passato poco tempo posso dire che è diventata indispensabile per me, sto riscontrando miglioramenti giorno dopo giorno. Mi sta aiutando davvero tanto e non posso fare altro che consigliarvela.

B
Presso: Anna Melissa Carcagnì consulenza psicologica

Dalla prima seduta la dott.ssa Carcagní é stata in grado di mettermi a mio agio facendomi sentire libera di esprimere i miei pensieri e i miei bisogni. É una persona sensibile, comprensiva e delicata. Grazie alle sue competenze ha contribuito a risolvere i miei problemi tramite consigli mirati, utili ed efficaci.
La consiglio vivamente.
Esperienza assolutamente positiva!!!

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 1 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buongiorno, sono una donna lesbica e credo di essermi innamorata di una ragazza eterosessuale molto più giovane di me. Mi scuso se mi dilungherò un po’ ma per poter avere un quadro completo della situazione devo per forza di cose spiegare come si sono svolti i fatti. Ho conosciuto questa ragazza circa un anno fa perché ha iniziato a giocare nella mia stessa squadra di pallavolo (premetto, io ho 43 anni,sono molto giovanile e non dimostro la mia etá, tant’é che le persone che non mi conoscono mi danno al massimo 30 anni, se non meno, lei invece ne ha 24). Inizialmente ci siamo subito prese in simpatia, ma senza un doppio fine. Ci si vedeva quelle 3 volte alla settimana in palestra, ci si scambiava qualche battuta, qualche messaggio generico via whatsapp ma niente di che, un normale rapporto tra due compagne di squadra che vanno d’accordo. Il “problema” nasce circa 2 mesi fa ( la stagione sportiva era ormai finita quindi non ci si vedeva quasi mai…abitiamo a circa un’ora e mezza di distanza) stavamo chiacchierando del più e del meno via messaggi quando abbiamo iniziato a porci domande diciamo, piú impegnative…abbiamo iniziato a conoscerci meglio, a chiederci cosa ci piacesse, ai nostri sogni, ai nostri punti di vista sugli argomenti più disparati…alla fine abbiamo iniziato a sentirci costantemente tutto il giorno dalla mattina con il buongiorno alla sera con la buonanotte. Ci raccontavamo di tutto, cosa pensavamo in quel momento, ci preoccupavamo una dell’ altra …abbiamo iniziato a dirci che ci mancavamo, che ci pensavamo, che avremmo avuto voglia di vederci. É successo poi che una sera,per un caso fortuito, lei si sia fermata a dormire da me. Non é successo nulla anche perchè io,sapendo del suo orientamento sessuale e del fatto che era fidanzata con un ragazzo da 5 anni (prima storia seria ed importante) non ho mai voluto forzarla o mancarle di rispetto, però quella sera c’è stato palesemente da parte di entrambe un desiderio di contatto fisico che si é palesato con il “gioco” ( per capirci una finta lotta). I giorni successivi abbiamo continuato a sentirci sempre assiduamente. Lei era sempre presente, il sentirmi era la sua priorità, le sue giornate, e anche le mie, passavano in funzione del sentirci e dentro di me iniziava a nascere un sentimento piú profondo. Ci mettiamo d’accordo per vederci, una sera viene a cena da me,guardiamo un film in divano e lei mi prende la mano,inizia ad accarezzarla e passiamo il tempo del film a tenerci x mano. Decide di fermarsi da me anche quella sera…e non chiudiamo occhio perché passiamo tutto il tempo abbracciate e a coccolarci. Alla mattina lei doveva andare via con il fidanzato ma ha continuato a ritardare la partenza dicendo che avrebbe voluto rimanere lì con me, tant’è che alla fine ritarda l’incontro di quasi due ore. Da quel giorno c’è un escalation di messaggi dolci, sento il trasporto da parte sua, mi dice che una persona come me non l’ha mai incontrata, che come sta con me non é mai stata con nessuno, che sono nei suoi pensieri costantemente e anche se é molto combattuta mi dice che non vuole rinunciare a me e che le sto facendo piacere un po’ più la vita. Allo stesso modo però ha anche momenti di estremo down, di dubbi su quello che sta facendo, sui sensi di colpa nei confronti del fidanzato ( anche se le cose tra loro non vanno bene). Lei é una persona molto razionale, pensa, pensa troppo a tutto e io, di contro, sono una persona molto di pancia. Tra alti e bassi decidiamo per un altro incontro dopo circa una settimana, viene da me un pomeriggio e lì ci baciamo…con trasporto,con passione. Ecco da qui iniziano i problemi. La sera stessa lascia il suo ragazzo, si danno una settimana di no-contact (ad oggi sono passati 2 giorni) e il giorno dopo, di punto in bianco, mi dice che forse é meglio non sentirci più, per entrambe. Il motivi di questa sua decisione é che non se la sente, vorrebbe ma sa giá che non ci riuscirá, mi dice che lei é sempre stata con uomini e non se la sente almeno per ora, che forse é successo tutto troppo in fretta e anche la differenza di etá ha un certo peso, ma solo a livello di num, perché continua dirmi che la pensiamo uguale in molte cose, che abbiamo una visione della vita uguale, che con me ride, si diverte, riesco a capirla, a darle consigli, a starle vicina. Comunque sia accetto la sua decisione e non mi faccio più sentire, il problema é che lei continua a farlo, un po’ meno di prima ma continua a farlo. Mi ha detto anche che non vuole perdermi perché sono una persona meravigliosa, vorrebbe avere con me un rapporto di amicizia normale ma se solo mi vede o mi si avvicina sa già che non riuscirebbe a starmi lontana o a non desiderare un contatto con me. Mi scuso infinitamente se sono stata prolissa ma non avevo altro modo per spiegare la situazione. Ora, non so cosa fare, non so se aspettare che lei si capisca, non so se faccio bene o no a rispondere ai suoi messaggi ( sono messaggi normali, non si va a cadere sul mi manchi, ti penso, vorrei fossi qua ecc. e nemmeno messaggi allusivi) non riesco a capire cosa prova veramente, se il fatto di aspettarla e trattarla come amica possa aiutarla a far chiarezza, oppure se devo farle sentire la mia mancanza in modo che capisca che potrebbe rischiare di perdere una persona importante per lei. Io le voglio davvero un gran bene e , se pur con molta fatica, sarei disposta ad allontanarmi se solo avessi la certezza che lei possa star meglio. Ah una cosa del suo carattere che non ho detto…lei é una persona molto altruista,mette sempre il bene degli altri davanti al suo, piuttosto di far soffrire l’altro sta male lei. Non so se questo possa derivare dal fatto che ha avuto una situazione familiare non molto bella e ha sempre dovuto prendersi cura dei suoi fratelli, ma sta di fatto che é disposta a mettere da parte la sua felicitá per quella degli altri.
Ringrazio infinitamente fin da subito se vorrete rispondermi ed aiutarmi almeno in parte a far chiarezza.

Buongiorno, ho letto con attenzione la sua storia; è comprensibile la confusione provata da questa donna che all'età di 24 anni scopre una nuova parte della propria identità sessuale, a volte in questi casi ci può essere una vera e propria crisi d'identità quindi è giusto che si prenda il suo tempo così com è giusto che anche lei pensi a sé stessa; avete in comune l'essere altruisti, anche lei come la sua amica lo è, si preoccupa del suo bene, sarebbe disposta ad allontanarsi se questo potesse farle del bene, ma, per lei invece cosa è bene? mantenere un rapporto di messaggi seppur normali, o allontanarsi senza coltivare una speranza? rifletta sui suoi stati d'animo e magari aiuti l'altra persona a fare altrettanto. La ringrazio per aver descritto la sua storia e mi auguro di averle dato uno spunto di riflessione.
Cordiali saluti

Dott.ssa Anna Melissa Carcagnì

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