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Il primo colloquio è gratuito. Dal secondo appuntamento la tariffa sarà di 50 euro l'ora.
04/01/2024
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Mi sono sentita subito accolta e a mio agio. Dottoressa giovanissima ma sapiente. Empatia, molto consigliata.
La dottoressa Anna si è dimostrata non solo competente ma anche molto umana e disponibile ascoltando attentamente le mie preoccupazioni, la mia più profonda gratitudine per la sua professionalità e dedizione, mille grazie
La dottoressa è stata fondamentale per il mio percorso di crescita personale. Mi ha aiutato a gestire l'ansia e a riscoprire la mia forza interiore. Lo consiglio a chiunque cerchi un professionista attento e comprensivo
Ottima esperienza, mi sta aiutando molto nel mio percorso, la consiglio vivamente
Ho avuto il piacere di frequentare il Dott.ssa Anna Antoniozzi per diversi mesi e non posso che raccomandarla caldamente. La sua professionalità e la sua empatia hanno reso le sedute sempre confortevoli e produttive. Grazie alla sua guida, ho fatto dei passi significativi nel mio percorso di crescita personale.
Consiglio vivamente il servizio offerto dallo studio della Dott.ssa Anna Antoniozzi. Durante le sedute, ho trovato un ambiente accogliente e rassicurante, si è dimostrata estremamente competente nel suo campo. Le sue tecniche e consigli mi hanno aiutato a gestire meglio lo stress e i conflitti personali. Un'esperienza positiva che consiglio a chiunque stia cercando supporto psicologico.
La gentilezza e professionalità della dottoressa hanno reso il mio percorso terapeutico estremamente positivo. Con empatia e competenza, ha creato un ambiente accogliente, fornendo supporto e strumenti pratici per affrontare le sfide. Consiglio vivamente la Dott.ssa a chiunque cerchi un professionista attento e dedicato. Grato per l'esperienza positiva.
La Dottoressa è una professionista eccellente nel suo campo. Durante le sessioni, mi ha aiutato a comprendere meglio i miei pensieri e le mie emozioni, fornendomi strumenti pratici per affrontare le sfide quotidiane. Il sua approccio calmo e comprensivo ha reso il percorso terapeutico estremamente efficace.
ha risposto a 10 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve, ho 17 anni e attraverso un'analisi generale di alcune mie caratteristiche sono arrivato a pormi delle serie domande. Innanzitutto sono affetto da fimosi parziale e intenderei sottopormi ad un'operazione di circoncisione. Attualmente infatti, nonostante l'età che dovrebbe essere quella di massimo desiderio sessuale, mi sento del tutto insicuro nell'intrattenere una relazione con una ragazza.
Subentra poi il secondo grande problema, ossia il mio quasi disgusto per la vagina. Trovo attraente il corpo femminile se non fosse per la vagina. Tuttavia voglio sperare che sia semplicemente un trauma legato alla fimosi. Ricordo infatti di aver letto in passato di uomini che, a causa della loro fimosi, non godono a pieno nel rapporto sessuale. Spero quindi che con la circoncisione si possa arrivare ad una sorta di sblocco anche per quanto riguarda il rapporto sessuale.
In ogni caso leggerei con piacere il parere di un esperto.
Iniziare a condividere le sue preoccupazioni è un buon punto di partenza. Comprendo che ciò che sta vivendo possa generare insicurezze e dubbi riguardo alla sua sessualità e alle relazioni con le ragazze.
La fimosi parziale può effettivamente causare disagio sia fisico che psicologico, influenzando la percezione del proprio corpo e l'esperienza sessuale. È positivo che stia considerando di consultare un urologo o andrologo per valutare l'opzione della circoncisione; un professionista potrà fornirle informazioni dettagliate e guidarla nella decisione più adeguata.
Per quanto riguarda il sentimento di disgusto nei confronti della vagina, potrebbe essere legato a diverse cause, tra cui esperienze personali, ansie o timori associati alla sua condizione fisica. È importante esplorare questi sentimenti per comprenderne l'origine e affrontarli in modo appropriato.
Le suggerisco di considerare un percorso con uno psicologo o sessuologo. Un professionista potrà aiutarla a elaborare queste emozioni, migliorare la sua consapevolezza e sicurezza in ambito sessuale e supportarla nel processo di crescita personale.
Ricordi che è assolutamente normale avere dubbi e domande alla sua età, e cercare supporto è un passo fondamentale verso il benessere.
Cordiali saluti.
Buongiorno Dottori, vorrei chiedervi un suggerimento per superare un pensiero intrusivo tornato a disturbarmi dopo molti anni. Premetto purtroppo di avere tendenza a rimuginare e di aver avuto nella tarda adolescenza un episodio di disturbo ossessivo compulsivo dal quale sono uscito con tanta fatica dopo due anni. Il pensiero intusivo è comparso una decina di anni dopo, in seguito a delle difficoltà ad approcciare le ragazze, dovuta sia all'eccessiva timidezza e rigidità, sia dal fatto di non essere uscito molto in un momento cruciale per i motivi di cui sopra. Nel frattempo ero convinto, un po' per l 'ambiente, un po' per i miei valori che comportamenti promiscui e sesso occasionale fossero minoritari o comunque non il costume generalizzato. In un periodo in cui ebbi delle delusioni pesanti purtroppo udii da chi nel giro di amicizie che frequentavo aveva molta più facilità di approccio considerazioni su come all'epoca (fine anni 90) le ragazze fossero tutte disponibili usando un po' di tecnica. A causa del periodo di forti delusioni, pur non credendoci cominciai ad arrovellarmi la testa, sapendo che è assurdo pensare siano tutte uguali e dall'altra sentendomi un alieno, cominciando a sentire frustrazione verso qualsiasi interesse per considerazioni del tipo "mentre io trovo interesse a leggere un libro, a guardare un cinema, gli altri pensano solo a quello', 'dietro alla dolcezza di un sorriso femminile c'è in realtà una che aspetta solo che qualcuno la approcci per arrivare a quello' in maniera usa e getta". Finii con sentire frustrazioni per qualsiasi attività non per voler essere come chi sentii pronunciare certi discorsi ma schifato dal fatto che il mondo potesse essere così, pur sapendo che quella è una visione che non può essere vera. Ma non riuscivo a togliermi il pensiero anche perché derivava da frasi di chi nel mondo ci sguazzava meglio di me. Riuscii col tempo e grazie alle prime storie a superare questo tormento. Purtroppo in tempi recenti ha ricominciato a insinuarsi, probabilmente a causa dell'incrociarsi con la crisi di mezza età, con l'accumularsi di disillusioni su tutto e col fatto di essere in un matrimonio quasi bianco (e sentendo quindi di essere una coppia di alieni invece che un single alieno) Elemento tra l'altro che assieme alla poca esperienza precedente a questo dovrebbe convincermi, viste timidezza, inibizioni e gradualità che ho incontrato che mi sto in realtà facendo tanti problemi per aver sentito una castroneria un quarto di secolo fa. Ma il pensiero torna sempre a disturbare. Cerco di scacciarlo in tutti i modi, a volte cercando statistiche in internet per autodimostrarmi che quella è una stupidaggine generalizzarlo ma dopo un po' il pensiero mi tormenta di nuovo, riportandomi parole e immagini di quel periodo in cui tutto è iniziato e causandomi ansia. Vi è un modo perché la razionalità riesca a tenere questo pensiero definitivamente lontano? Grazie
Comprendo quanto possa essere difficile convivere con pensieri intrusivi che causano ansia e frustrazione, soprattutto quando riemergono dopo tanto tempo.
È importante riconoscere che in passato è riuscito a superare situazioni simili, il che dimostra la sua forza e resilienza. I pensieri intrusivi possono essere persistenti, ma esistono strategie efficaci per gestirli.
Potrebbe essere utile considerare di intraprendere un percorso. Uno psicologo o psicoterapeuta può aiutarla a esplorare questi pensieri e a sviluppare tecniche per affrontarli. Approcci come la terapia cognitivo-comportamentale hanno dimostrato efficacia nel trattamento dei pensieri ossessivi e dell'ansia.
Nel frattempo, potrebbe trovare beneficio in pratiche di rilassamento come la mindfulness, la meditazione o esercizi di respirazione. Queste tecniche possono aiutarla a ridurre lo stress e a focalizzarsi sul presente.
Ricordi che chiedere aiuto è un segno di forza, e non è solo in questo percorso. Con il giusto supporto, è possibile ritrovare serenità e benessere.
Un cordiale saluto.
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