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Esperienze
In presenza: Roma-Pomezia-Ardea. Per fissare un appuntamento in studio, inviare un messaggio.
Mi presento:sono una psicologa che pensa ai propri pazienti e a sè stessa come a dei compagni di viaggio che imparano a vicenda l'uno dall'altro. Parto dal presupposto che nessuno di noi può in alcun modo cambiare il proprio passato né cancellarne i danni inflitti ma possiamo sicuramente migliorare noi stessi e guarire le nostre “ferite”.
Cosa posso offrire? Con il mio aiuto potrai imparare a controllare e gestire i pensieri che si annidano nella tua mente, a prendere consapevolezza delle tue risorse, donando una nuova prospettiva a quelle che sono le tue ferite, trasformandole insieme nei tuoi punti di forza.
Il mio obiettivo non è quello di "trovare" cosa non va in te e comunicartelo, ma aiutarti a costruire la tua vita attorno ad eventi di crescita positivi e incoraggianti.
In ambito giuridico sono consulente di parte CTP ( ambito civile e penale adulti e minorile), inoltre mi sto specializzando in psicodiagnostica.
86 recensioni
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Gianluca P.
Non è la prima volta che mi rivolgo ad una psicologa. Dal primo incontro ho sentito una connessione con la dottoressa che si è mostrata attenta, disponibile ed empatica. Mi fornisce gli strumenti per lavorare sul mio problema dandomi anche degli esercizi pratici da fare in autonomia e continuare così il lavoro anche fuori dalla seduta. I progressi ci sono e per questo motivo mi sento di consigliarla.
B.Lopez
Rapida comprensione del problema, ottimi consigli!
Cesare Gianluca
Sono soddisfatta del percorso che sto portando avanti da qualche mese con la dott.ssa Mustatea. Fin dal primo incontro ho trovato grandissima cortesia, preparazione e capacità di ascolto, oltre ad ottimi spunti di riflessione.
I.Nicola
Mi sono rivolto alla dottoressa Mustatea in un momento in cui intorno a me vedevo nero. Persona empatica e allo stesso tempo professionale .Ti mette a tuo agio fin dalla prima seduta, comprende le tue difficoltà, ti aiuta nel prenderne coscienza e infine superarle. Professionista molto preparata, ma soprattutto un'ottima persona.
Michele m.
La dottoressa Mustatea ha saputo comprendermi e supportarmi quando io non ero ancora in grado di credere in me stesso. I colloqui con lei mi hanno aiutato a non mollare nelle difficoltà . Sono molto riconoscente per aver fatto il primo passo trovando in lei un valido supporto.
Marian L.
Ho ricevuto il nominativo della Dott.ssa tramite una persona di fiducia per difficolta di vita che mi portavo dietro da troppo tempo. All'interno di questo percorso sto capendo i valori della vita che avevo perso, mi sento piu consapevole e vedo di riflesso un cambiamento costruttivo anche nella mia famiglia (non l'avrei mai pensato prima). Iniziare a prendermi del tempo per me e' stato un regalo! Grazie infinite Doc.
Wanda
Mi sono sentita subito a mio agio: la dottoressa Alina è professionale, empatica e puntuale. La consiglio vivamente !
Mirko R.
Dottoressa molto gentile e disponibile, attenta al paziente. Attenta nell ascolto, spiega molto bene, in parole chiare e semplici. Puntualissima. La raccomando caldamente.
Salvo
A mio agio, sono riuscito a dire tutto e a confidarmi con Alina, molto attenta e domande mirate ad aiutarmi. Ed ho intenzione di continuare questo percorso.
M.P.
Ho da poco iniziato il percorso di terapia con la Dott.ssa Mustatea, nonostante il breve periodo ho stabilito da subito una forte sintonia, tanto che, quello che doveva essere un colloquio di conoscenza è poi diventato la mia prima seduta.
Mi ha aiutata molto ed in questo breve periodo posso dire che, in molte situazioni di vita quotidiana penso a quanto è stato detto nel corso dei nostri appuntamenti.
La Dott.ssa è sempre molto disponibile e rende davvero piacevoli le nostre sedute.
Grande professionalità, consiglio di iniziare un percorso con la Dott.ssa Mustatea.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 34 domande da parte di pazienti di MioDottore
Sento che il mio ragazzo sia troppo legato a sua madre. Buonasera Dottori, sono una ragazza di 29 anni e sono fidanzata da 4 anni con un ragazzo di 33 anni. Ho sin quasi da subito sofferto del suo modo di includere la madre in ogni, o quasi, nostra cosa di coppia. A partire dal fatto che passiamo sempre tantissimo tempo a casa di lui con i suoi genitori, perché ancora vice con i suoi e si dice non pronto per una convivenza, poiché sua mamma ha avuto problemi di salute e vuole starle vicino, per poi proseguire negli anni con diversi episodi, ad esempio: litigavamo spesso per cose nostre, spesso dentro casa sua e con i suoi genitori presenti anche se in un altra stanza, perché si rifiutava di uscire di casa a discutere, e appena il gioco "si faceva duro" andava dalla mamma a dirle che stavo esagerando e di parlare lei con me, quindi io finivo a parlare delle nostre cose con sua madre. Piano piano questa cosa della madre è diventata sempre più pesante, un'estate l'ha portata in vacanza con noi anche se solo per pochi giorni, dicendomelo all'ultimo e passando gran parte del tempo con sua madre, gli avevo detto che non mi andava bene ma mi ha detto "o così o te ne stai a casa, mia madre viene con noi, punto". Da lì ho deciso di non frequentare più casa sua e dato che loro hanno una sorta di depandance vicino casa, semmai di incontrarci li. Mi faceva pesare che venivo a casa sua e non passavo a salutare la madre. Tante volte, mi fermavo a dormire da lui e lui magari usciva il pomeriggio con amici dicendomelo all'ultimo, scusandosi con "starò via massimo un paio di ore, tu intanto magari fai compagnia a mia madre". Ha girato sempre tutto troppo intorno a lei, e ho iniziato a prendere male la cosa, nutrendo antipatia per la madre, anche molto invadente se devo dire come persona. Ora la mamma è ricoverata per alcuni accertamenti da qualche mese (nulla di grave), e lui non fa altro che parlarmi di lei più volte a settimana, rievocandola in qualsiasi discorso e dicendomi "quanto mi manca mia madre, non vedo l'ora che torni". Io non so se sto esagerando, ma sento di stare a stufarmi di questo suo essere così "mammone". Ho provato a parlargli di questo fastidio e sa solo dirmi che sono insensibile e che non voglio bene a sua madre, che sono irriconoscente perché lei mi ha sempre trattato come una figlia. Da qualche mese si parla di convivenza, ma lui guarda caso ha declinato le mie proposte e ha scelto un appartamento vicino casa della madre, per poter stare vicino a lei. Lui inoltre, apparte il fatto che io sono sì molto legata alla mia famiglia ma non così morbosa, ogni qualvolta mi è capitato di parlare con i miei o di palesargli la voglia di trascorrere un pò di tempo con loro, mi ha sempre schernita dandomi della bambina infantile che ancora sta sotto l'ala di mamma chioccia. Sento che questo suo attaccamento sta minando seriamente dopo anni la mia visione di lui come uomo con cui poter avere un futuro. Vorrei avere qualche parere su questa situazione, se sono io esagerata e su come potermi comportare, perché non c'è verso di aprire il discorso "mamma" con lui, che si offende e mi da addosso dandomi dell'insensibile. Grazie a tutti per la vostra attenzione.
Gentile utente, per diventare adulti è necessario innanzitutto differenziarsi dalla famiglia di origine.Il grado di maturità emotiva di una persona dipende dall’autonomia psichica che è capace di raggiungere nei confronti della propria famiglia di origine. I genitori iperprotettivi o eccessivamente presenti trasmettono ai propri figli il messaggio che la loro presenza è necessaria, e questo può suscitare nel figlio,seppur "adulto" la percezione di non essere in grado di cavarsela da solo. Altresì il figlio si sente in debito nei confronti dei genitori per le cure ricevute immaginandosi che il proprio compito sia quello di assisterli. Idem per quanto riguarda il tradimento delle eventuali aspettative genitoriali che impediscono ad alcuni figli di trovare la propria voce. Difficile offrire soluzioni a buon mercato perchè ogni persona è un universo a sè, ma iniziare a rendersi conto che non è un obbligo morale corrispondere agli ideali dei propri genitori, è già un primo passo.Resta inteso che la coppia è sacra e che deve essere costituita unicamente dai membri che la compongono. La famiglia di origine può avere un ruolo di supporto ma non dovrebbe mai arrivare ad intromettersi nelle questioni di coppia, prendendo le veci dei figli come se fossero loro stessi i membri della coppia.
Un caro saluto.
Dott.ssa A.Mustatea
vorrei un opinione, la mia ex dopo avere chiuso la relazione ha iniziato un gioca di blocca e sblocca sui social, periodicamente mi sbloccava poi dopo un paio di gg mi bloccava di nuovo, tra di noi diciamo non si chiusa benissimo. per a cosa che mi fa sorridere piu volete mi faceva giochini sembrava che volesse capire se li guardavo le storie o cose del genere e una cosa che ho notato era sempre il fine settimana che mi sbloccava perche un persona ha questi comportamenti...
Gentile utente, le motivazioni potrebbero essere tante, interpretare o cercare di ragionare con la testa degli altri sperando di trovare risposta alle nostre domande è un rischio.Con la lettura del pensiero pretendiamo di indovinare quello che gli altri pensano di noi e questo inevitabilmente ci conduce a delle credenze errate. E'sicuro che il comportamento della sua ex abbia realmente a che fare con lei?Quando immaginiamo che l'azione dell'altro sia legata alla nostra persona o sia una reazione al nostro comportamento si potrebbe trattare di una nostra intuizione o di una distorsione. Se sta cercando delle risposte certe valuti il suo comportamento, non quello della sua ex. Ciò che si evince è che la sua ex riesce ancora ad avere la sua attenzione. Facendo casi ai vari blocchi/sblocchi, lei sta mantendo una certa forma di "contatto" con la sua ex. Dovrebbe anche domandarsi come mai, essendo appunta una ex, lei sente ancora la necessita di trovare una spiegazione/ risposta al suo comportamento. E' davvero sicuro di aver chiuso questa relazione ?
Un caro saluto
Dott.ssa A.Mustatea
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